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Previsioni Euribor 3 mesi del 20 aprile 2012

Stabili a 746 miliardi di euro giovedi scorso, ma sempre alti, i depositi presso la Bce rappresentano l’unico segnale significativo di inefficienza del mercato monetario che continua a scambiare denaro a prezzo decrescente, portando l’Euribor 3 mesi del 20 aprile 2012 a quota 0,734%. Inizia a conoscere pause, comunque, la discesa dell’Euribor 1 mese: a 0,408% martedi e mercoledi, il tasso è poi diminuito di un millesimo ed ha mantenuto lo stesso fixing giovedi e venerdi.

Praticamente bloccati l’Eonia (0,347% giovedi, a ridosso del tasso 0,25% riconosciuto dalla banca centrale) e lo spread Euribor-Ois (40 punti base venerdi come sette giorni prima), sempre al minimo dal 1° agosto dell’anno scorso.

Nulla di rilevante nel corso della settimana in termini di previsioni sui tassi; gli operatori sul Liffe, in base agli orientamenti del mercato azionario, hanno rivisto moderatamente in un verso o nell’altro le loro stime fino alla giornata di venerdi 20 aprile tutta improntata al rialzo: la curva dei tassi ricavati dai futures sull’Euribor 3 mesi diviene più ripida da fine anno, quando dovrebbe innescarsi l’inversione dell’attuale trend ribassista per il superamento dei valori minimi di 0,68% a giugno e settembre.

(per le previsioni della prossima settimana: “Previsioni Euribor 3 mesi del 27 aprile 2012”)

Previsioni Euribor 3 mesi del 13 aprile 2012

Lieve limatura sotto i sei centesimi ieri, venerdi 13 aprile, su tutte le scadenze dei tassi impliciti nei futures Euribor 3 mesi e curva praticamente uguale a quella della settimana passata nell’orizzonte temporale delimitato dall’anno corrente (si apprezza una leggera diminuzione soltanto a partire da gennaio 2013 per motivi di avversione al rischio trasmessa dai mercati borsistici).

Il tasso interbancario, fixing 0,753% al 13/04/2012, è valutato dagli operatori sul Liffe in discesa fino al minimo di 0,66% a settembre. Sarebbe necessario attendere fino a metà del 2014 e fino a metà del 2016 per rivedere l’Euribor 3 mesi che supera – rispettivamente – la soglia dell’1% e del 2%.

Dalle continue oscillazioni del tasso Eonia (0,341% giovedi scorso seguente allo 0,35%) e dalla diminuzione di un solo millesimo alla quale è andato incontro l’Euribor 1 mese per le ultime tre quotazioni, si deduce che anche l’Euribor 3 mesi è ormai prossimo al valore minimo. Inoltre, i dati si associano ai 41 punti base dello spread Euribor-Ois registrati a inizio mattinata di venerdi, dopo il minimo di 40 b.p. degli ultimi otto mesi verificatosi il 10 aprile.

Infine, rimane confermato da parte delle banche europee l’elevato utilizzo dei depositi presso la Bce anche nei primi giorni del nuovo periodo di mantenimento di riserva obbligatoria (giovedi a euro 705,625 miliardi).

(per le previsioni Euribor della prossima settimana: “Previsioni Euribor 3 mesi del 20 aprile 2012“)

Previsioni Euribor 3 mesi e Irs ad aprile 2012

Il dato innovativo degli ultimi giorni riguarda l’andamento della curva tracciata dai fixing del tasso Euribor 3 mesi che, pur proseguendo in discesa, attenua la caduta e rafforza le previsioni di un tasso interbancario vicino ai minimi per la scadenza di settembre (0,68% in base ai derivati contrattati dagli operatori del Liffe in data 5 aprile 2012). Rimane confermato, invece, l’assottigliamento dello spread Euribor-Ois (a 41 punti base mercoledi scorso e in contrazione dello 0,95% da inizio anno).

Il trend così delineato (che porta l’Euribor 3 mesi a quota 0,766%, la scadenza semestrale a 1,064% e quella a 1 mese a 0,414%) rivela non solo una discesa di minore entità sulle scadenze più brevi – fra l’altro, l’Eonia continua ad oscillare poco sopra il tasso sui depositi presso la Bce e si è fermato a 0,352% giovedi scorso – ma anche la presenza di una zona franca che isola il mercato interbancario dal resto dello scenario, con ogni probabilità riconducibile alla condizione di eccesso di liquidità.

E difatti nè il quadro macroeconomico grigio dell’Eurozona, nè il colore rosso dei listini azionari hanno influenzato significativamente nell’ultima settimana le previsioni sull’andamento futuro dell’Euribor 3 mesi, visto ancora in discesa a 0,71% per metà maggio.

La crescita economica, definita dal governatore Draghi come stabilizzata verso il basso con attese di moderata ripresa nel corso dell’anno, ha portato al mantenimento del tasso d’interesse base (1%) ma soprattutto ha ricordato ai protagonisti della scena politica ed economica europea che il problema non è rappresentato soltanto dalla Grecia.

Prima ancora del suggello in occasione della deludente asta dei Bonos, i dati annunciati da Madrid – rapporto deficit/Pil al 5,3% peggiore rispetto a quello concordato prima con la Commissione europea – avevano già indirizzato le idee di molti nella direzione di una risoluzione lunga e tortuosa della crisi nel vecchio continente.

L’ovvia reazione dei mercati ha schiacciato il rendimento del titolo rifugio Bund decennale all’1,74% (05/04/2012) e risollevato quello dei governativi periferici, ivi compreso il nostro Btp (giovedi al 5,45%) che ha subìto una fase di aumento dello spread. Questa reazione, confermata pure dal rialzo nelle ultime sedute del future sul Bund (+0,6% giovedi sul mercato telematico Eurex in corrispondenza della scadenza di giugno), indica con chiarezza l’approssimarsi della fine dei benefici effetti delle aste Ltro a 36 mesi che avevano consentito alle banche di acquistare titoli pubblici e tenere bassi i rendimenti. L’attenzione, dunque, torna sulle urgenti riforme strutturali che coinvolgono diversi Paesi nell’area della moneta unica.

Se l’uso dei depositi presso la Bce si mantiene prossimo ai massimi (oltre 773 miliardi di euro in data 04/04/2012) ad indicare il bisogno di sicurezza sulle scadenze più brevi, è evidente che gli investitori internazionali continuano a diffidare degli asset più rischiosi e a privilegiare la qualità tedesca anche per le durate più lunghe: in analogia alle conclusioni del mese scorso rivelatesi corrette relativamente al tasso Irs che non avrebbe mantenuto un andamento di sola crescita, le stesse motivazioni, addirittura rafforzate, inducono a prevedere per le prossime settimane oscillazioni in prossimità dei minimi ultimi registrati (Irs 10 anni a quota 2,29% al 5 aprile) per il parametro preso a riferimento per i mutui a tasso fisso.

Gli altri valori, sempre al 5 aprile 2012, indicano quota 1,55% per l’Irs 5 anni, e quota 2,59%, 2,65%, 2,61% e 2,56% rispettivamente per le durate a 15, 20, 25 e 30 anni.

(per le previsioni Euribor della settimana prossima: “Previsioni Euribor 3 mesi del 13 aprile 2012“)

(per le previsioni Irs del mese prossimo: “Previsioni Euribor e Irs a maggio 2012“)

Previsioni Euribor 3 mesi del 30 marzo 2012

La giornata di venerdi è stata caratterizzata dalla consueta discesa dell’Euribor 3 mesi (0,777%) e dai futures sul Liffe che hanno restituito tassi impliciti in aumento fino al settembre 2013, con movimenti influenzati dall’accordo dei ministri Eurozona sul versamento anticipato delle quote al fondo salva Stati permanente Esm per un totale di 800 miliardi di euro.

La curva dei tassi previsti al 30/03/2012, praticamente invariata rispetto alla settimana scorsa, vede il parametro in oggetto in ribasso a 0,73% per metà aprile fino al minimo di settembre, mentre quota 2% verrebbe superata nel 2016.

Rimane confermato pure l’andamento di altri indicatori: scendono ancora l’Euribor overnight (Eonia 0,349% giovedi scorso) e lo spread Euribor-Ois (41 b.p. alle 11:50 di venerdi) per la tredicesima settimana consecutiva – a partire dalla prima LTRO – e ai minimi da otto mesi; si mantiene alto l’utilizzo dei depositi presso la Bce (786,013 miliardi di euro giovedi scorso) anche a causa dell’approssimarsi della scadenza del 10 aprile che chiude il periodo di mantenimento della riserva obbligatoria per le banche commerciali.

(per le previsioni Euribor 3 mesi della prossima settimana si legga: “Previsioni Euribor 3 mesi e Irs ad aprile 2012”)

Previsioni Euribor 3 mesi del 23 marzo 2012

Con l’Euribor 3 mesi (fixing 0,817% al 23/03/2012) che prosegue indisturbato la discesa per via dell’eccesso di liquidità presente nel sistema, i depositi Bce rimangono su livelli di volume eccezionalmente alti (giovedi a quota 763,288 miliardi di euro), denunciando così difficoltà che non riguardano più il trasferimento di flussi monetari tra istituti bancari ma il raggiungimento delle imprese e dei consumatori.

I rimanenti indicatori confermano la salute del mercato interbancario: i tassi a brevissimo continuano a rimanere a ridosso della remunerazione riconosciuta dalla Bce, con l’Eonia a quota 0,352 al 22 marzo, e lo spread Euribor-Ois, giovedi mattina, era sceso a 46 punti base (minimo dal 3 agosto scorso e in calo dello 0,95% da inizio anno).

Se la settimana precedente i mercati si erano fatti trascinare dall’entusiasmo per la condizione dell’economia americana, questa settimana si registra la tendenza opposta per la diffusione dei dati sulla deludente ripresa economica europea e cinese.

Questo fatto ha determinato il ritorno dell’avversione al rischio e degli acquisti sul Bund, oltre che l’abbassamento dei tassi previsti sul Liffe come restituiti dai contratti futures: la curva registra il minimo di 0,64% a metà anno, senza che nelle attese degli operatori trovi spazio l’ipotesi di un taglio al costo del denaro da parte della Bce.

(per le previsioni Euribor della prossima settimana si legga: “Previsioni Euribor 3 mesi del 30 marzo 2012”)

Previsioni Euribor 3 mesi del 16 marzo 2012

Sul mercato interbancario tutto procede come si sperava: venerdi 16 marzo fixing Euribor 3 mesi  sceso allo 0,853% qualche ora dopo che il differenziale Euribor-Ois 3 mesi era sceso a 0,51%, minimo dall’8 agosto scorso; giovedi 15 Eonia a 0,356% e depositi presso la Bce al volume di 727,736 miliardi di euro (ancora alti, ma sotto quota 800 sforata sistematicamente la settimana prima).

La novità, invece, attiene ai futuri tassi Euribor rivisti in aumento (0,755% ad aprile e trend rialzista da settembre, secondo i derivati contrattati sul Liffe il 16/03/2012) anche grazie al contributo di ottimismo dei mercati, manifestatosi con le vendite dei titoli pubblici americani e tedeschi, in seguito alla diffusione dei dati macro positivi USA.

(per i tassi Euribor 3 mesi previsti la prossima settimana: “Previsioni Euribor 3 mesi del 23 marzo 2012“)