Previsioni Euribor 3 mesi del 29 giugno 2012

Il declassamento delle banche spagnole giudicate da Moody’s e le decisioni prese nella notte di giovedi dai leader dell’Eurozona non hanno influenzato l’andamento del tasso Euribor 3 mesi che, nel confronto col venerdi precedente, perde un millesimo e quota 0,653% in data 29/06/2012.

Con le Borse europee positive alla chiusura (spicca Ftse Mib +6,59%), il Liffe è apparso poco reattivo agli esiti del vertice Ue, dal quale è emerso il ruolo della Banca Centrale europea di “agente” per conto dell’Efsf e dell’Esm finalizzato a stabilizzare i mercati finanziari.

Gli operatori di Londra, a fine settimana, hanno limato di 5 centesimi i tassi entro la scadenza di metà anno prossimo ed aumentato più pesantemente gli altri ma, in buona sostanza, hanno confermato le attese di venerdi scorso, con l’Euribor 3 mesi visto al minimo di 0,49% per dicembre 2012 e sopra quota 1% nel 2015.

Molto può cambiare quando si passa dalle parole iniziali alle decisioni operative: per questo motivo la settimana prossima è attesa la prima conferma da parte della Bce, con Draghi che ha già prefigurato canali ristretti per la ricapitalizzazione delle banche attraverso i fondi europei.

Dalla prossima riunione del consiglio direttivo non è atteso il taglio del tasso di interesse sulle operazioni principali di rifinanziamento, ma potrebbe emergere l’azzeramento del tasso di remunerazione dei depositi presso la Bce atto a disincentivare gli istituti commerciali (volume sempre altissimo a quota 782,238 miliardi di euro giovedi scorso).

Sempre giovedi, Eonia a 0,331%; spread Euribor-Ois a 0,42% venerdi.

(per le previsioni di giovedi prossimo, dopo l’annuncio del taglio al costo del denaro: “Previsioni Euribor 3 mesi del 5 luglio 2012 dopo l’annuncio Bce del taglio al tasso di interesse sulle operazioni principali (0,75%)“)

Asta del 28 giugno 2012: Btp 5 anni e Btp 10 anni

Il MEF ha disposto per giovedi 28 giugno 2012, in asta marginale e con regolamento 02/07/2012, il collocamento dei titoli di Stato relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali quinquennali e decennali.

I Btp 5 anni (ISIN IT0004820426, decorrenza 01/06/2012, scadenza 01/06/2017, tasso d’interesse annuo lordo 4,75%) sono offerti in terza tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 1,75 miliardi di euro ad un massimo di 2,5 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo del 5,66% nella precedente asta del 30 maggio scorso. I Btp quinquennali, nella mattinata di giovedi, hanno fatto registrare rendimento lordo in salita al 5,84%, prezzo di aggiudicazione 95,73 e rapporto di copertura 1,54 derivante da richieste per oltre 3,852 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I Btp 10 anni (ISIN IT0004801541, decorrenza 01/03/2012, scadenza 01/09/2022, tasso d’interesse annuo lordo 5,5%) sono offerti in nona tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 3 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo del 6,03% nella precedente asta del 30 maggio scorso. I Btp decennali, nella mattinata di giovedi, hanno fatto registrare rendimento lordo in salita al 6,19%, prezzo di aggiudicazione 95,51 e rapporto di copertura 1,28 derivante da richieste per oltre 3,749 miliardi di euro (assegnato un importo superiore a 2,922 miliardi di euro).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima sta dei Btp quinquennali e decennali: “Asta del 30 luglio 2012: Btp 5 anni e Btp 10 anni; Btp 5 anni non più in corso d’emissione“)

Previsioni Euribor 3 mesi del 22 giugno 2012

In un contesto di rarefazione degli scambi di denaro, scendono su tutte le scadenze da uno a dodici mesi i tassi ai quali le banche commerciali effettuano prestiti tra loro.

In particolare, scende a quota 0,654% l’Euribor 3 mesi del 22/06/2012 ma si allarga rispetto alla settimana passata il differenziale Euribor-Ois, stabile a 43 punti base da martedi. Più irregolare l’andamento dell’Euribor giornaliero delle ultime due settimane, fissato a 0,329% giovedi scorso ma pur sempre vicino al tasso sui depositi presso la Bce (utilizzati con la consueta intensità: 769,056 miliardi di euro giovedi 21).

La notizia sull’allentamento qualitativo delle garanzie accettate dalla Banca centrale europea per finanziare le banche del vecchio continente (beneficiari, anzitutto, gli istituti spagnoli che potranno fornire collaterali garantiti da mutui, prestiti a piccole e medie imprese, leasing e credito al consumo) è stata accolta positivamente dalle principali piazze finanziarie, per quanto la decisione fosse attesa e gli effetti di medio-lungo termine rimangano indecifrabili (Bce come bad bank?). La chiusura delle Borse è avvenuta comunque in territorio negativo (eccetto Madrid) a sottolineare le divisioni che anche ieri sono apparse evidenti tra i leader europei presenti al vertice di Roma.

Se giovedi i tassi impliciti nei derivati futures contrattati sul Liffe erano tutti in ribasso, ieri sono scesi solo quelli delimitatati dalla scadenza del giugno 2013: in particolare, con 15 centesimi di ribasso giornaliero, la scadenza di settembre 2012 rivede il minimo della curva dei tassi attesi a quota 0,49%.

Per il resto, come si nota dal grafico, gli operatori di Londra non prendono in considerazione l’ipotesi di un ulteriore intervento della Bce in ordine al taglio dei tassi base.

(per i tassi attesi della prossima settimana: “Previsioni Euribor 3 mesi del 29 giugno 2012“)

Asta 26 giugno 2012: CTZ, BTP€i 5 anni e BTP€i 15 anni

Per martedi 26 giugno 2012, con regolamento 29/06/2012, il MEF ha disposto il collocamento in asta marginale dei Certificati di credito del Tesoro “Zero coupon” e dei Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione dell’Area Euro quinquennali e a 15 anni.

I Ctz (ISIN IT0004820251, decorrenza 31 maggio 2012, scadenza 30 maggio 2014) sono emessi in terza tranche per ammontare nominale da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 3 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 4,037% nell’asta dello scorso 28 maggio. Nella mattinata di martedi i Ctz 24 mesi, assegnati per 2,991 miliardi di euro (rapporto di copertura 1,65 derivante da richieste per oltre 4,939 miliardi di euro), hanno fatto segnare rendimento lordo in salita al 4,712% e prezzo di aggiudicazione pari a 91,549.

I seguenti titoli di Stato sono offerti per ammontare complessivo dell’emissione da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 1 miliardo di euro.

I BTP€i 5 anni (ISIN IT0004682107, decorrenza 15 settembre 2010, scadenza 15 settembre 2016, cedola al tasso d’interesse reale 2,10% annuo pagabile semestralmente) sono offerti in undicesima tranche ed avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 4,39% nell’asta dello scorso scorso 28 maggio. I BTP€i 5 anni, nella mattinata di martedi, hanno fatto segnare rendimento lordo al 5,2%, prezzo di aggiudicazione 88,64 e rapporto di copertura 2,22 derivante da richieste per 1,388 miliardi di euro (importo assegnato pari ad oltre 625 milioni di euro).

I BTP€i 15 anni (ISIN IT0004735152, decorrenza 15 marzo 2011, scadenza 15 settembre 2026, cedola al tasso d’interesse reale 3,10% annuo pagabile semestralmente) sono offerti in seconda tranche ed avevano fatto registrare rendimento lordo annuo reale pari al 3,121% a termine del collocamento dello scorso 8 giugno 2011. I BTP€i 15 anni, nella mattinata di martedi, hanno fatto segnare rendimento lordo al 5,29%, prezzo di aggiudicazione 78,90 e rapporto di copertura 2,43 derivante da richieste per oltre 704 milioni di euro (importo assegnato pari a 289,5 milioni di euro).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Ctz: “Asta 26 luglio 2012: CTZ“)

(per la prossima asta dei BTP€i 5 anni: “Asta 28 agosto: CTZ, BTP€i 5 anni e BTP€i 10 anni“)

(per la prossima asta dei BTP€i 15 anni a scadenza 15 settembre 2026: “Asta 26 ottobre 2012: CTZ, BTP€i 10 anni e BTP€i 15 anni“)

Asta Bot 6 mesi del 27 giugno 2012

Con regolamento 29 giugno 2012 e sistema di collocamento dell’asta competitiva, il MEF ha disposto per mercoledi 27 giugno 2012 l’emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro semestrali.

I Bot 6 mesi hanno scadenza 31/12/2012 (185 giorni), sono offerti per importo pari a 9 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento medio ponderato del 2,104% nell’asta dello scorso 29 maggio.

Nella mattinata di mercoledi i Bot semestrali (ISIN IT0004822042, emissione 29/06/2012), assegnati in prima tranche per l’intero importo offerto, hanno fatto segnare rendimento medio ponderato in salita al 2,957% (ai massimi da dicembre 2011), prezzo medio ponderato 98,503 ed hanno ricevuto richieste per oltre 14,532 miliardi di euro (rapporto di copertura 1,61). Il rendimento dei Bot 6 mesi scende al rendimento semplice netto minimo del 2,184%, secondo Assiom Forex, una volta applicata la ritenuta fiscale e sottratte le commissioni bancarie massime.

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Bot 6 mesi: “Asta Bot semestrali del 27 luglio 2012“)

Sanzioni Imu per mancato o ritardato pagamento

Come è noto, non saranno applicate sanzioni né interessi al contribuente che sia incorso in eventuali errori per la determinazione dell’importo dovuto per l’acconto Imu (termine ultimo scaduto il 18 giugno 2012).

Diversamente, la Circolare n. 3/DF richiama l’art. 13 del D.Lgs. 471/1997 al fine di fissare le sanzioni per ritardato od omesso pagamento: la mancata esecuzione, in tutto o in parte, alle prescritte scadenze di versamenti in acconto, versamenti periodici, versamento di conguaglio o a saldo dell’imposta risultante dalla dichiarazione, detratto l’ammontare dei versamenti periodici e in acconto, ancorché non effettuati, comporta l’applicazione della sanzione amministrativa nella misura del 30% di ogni importo non versato (anche se, dopo correzione di errori materiali o di calcolo rilevati in sede di controllo della dichiarazione annuale, risulta una maggiore imposta o una minore eccedenza detraibile).

Per i versamenti effettuati con ritardo massimo di 15 giorni, la sanzione – oltre a quanto previsto dal 1° comma dell’art. 13 del D.Lgs. 472/1997 – è ulteriormente ridotta ad un importo pari ad 1/15 per ogni giorno di ritardo.

Decreto legislativo del 18 dicembre 1997 n. 472, art. 13 (Ravvedimento), 1°:

La sanzione è ridotta, sempreché la violazione non sia stata già constatata e comunque non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l’autore o i soggetti solidalmente obbligati, abbiano avuto formale conoscenza:

a) ad un decimo del minimo nei casi di mancato pagamento del tributo o di un acconto, se esso viene eseguito nel termine di trenta giorni dalla data della sua commissione;

b) ad un ottavo del minimo, se la regolarizzazione degli errori e delle omissioni, anche se incidenti sulla determinazione o sul pagamento del tributo, avviene entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno nel corso del quale è stata commessa la violazione ovvero, quando non è prevista dichiarazione periodica, entro un anno dall’omissione o dall’errore;

………………………………..

Pertanto, in caso di versamento omesso o tardivo, la sanzione prevista – pari al 30% dell’importo non versato se interviene accertamento – scende al 3,75% dell’importo non versato nel periodo compreso dal 31° giorno di ritardo fino ad un anno. A detta somma vanno aggiunti il pagamento dovuto e gli interessi legali calcolati nella misura del 2,5% annuo.

Per il periodo di ritardo che va dal 15° giorno fino al 30°, sull’importo non versato si applica il 3% e si sommano, in aggiunta al pagamento dovuto, i relativi interessi.

Per i primi 14 giorni di ritardo, invece, si applica l’ulteriore riduzione della sanzione nella misura dello 0,2% giornaliero da computarsi sulla somma non pagata, a cui aggiungere gli interessi e l’imposta dovuta.