Previsioni Euribor del 27 novembre 2015

L’analisi differenziale a sette giorni consente di concludere che, nel mese di novembre, è aumentata la velocità di discesa per l’Euribor 3 mesi, in data 27/11/2015 fissato al nuovo minimo storico di quota -0,113% ed in calo diciotto millesimi rispetto al venerdi precedente.

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 27 novembre 2015)

Euribor 1-6-12 mesi rispettivamente a -0,16%, -0,04% e 0,048% (fonte dati: Aritma).

Pur in presenza di qualche momentanea incertezza, la discesa generalizzata per i tassi di interesse sui prestiti fra banche commerciali europee non è stata fermata neppure dalla riduzione dell’eccesso di liquidità nel sistema stimata in media nell’ordine di una decina di miliardi di euro. L’Euribor 2 settimane ha toccato quota -0,166%.

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 27 novembre 2015)Lunedi scorso gli operatori del Liffe hanno opportunamente considerato i movimenti del mercato interbancario attraverso limature minime dei tassi future sulle scadenze dei prossimi trenta mesi, ma nel contempo hanno rivisto verso l’alto le previsioni dell’anno 2019 e seguenti per via della stima Markit Flash PMI sull’Eurozona di novembre che ha segnalato il record di crescita e creazione per i posti di lavoro negli ultimi quattro anni e mezzo.

La curva dei tassi impliciti nei futures sull’Euribor 3 mesi, al 27 novembre 2015, tende ad abbassarsi e mantiene la propria forma ma le limature che riguardano le scadenze di breve termine (-0,195% a metà dicembre) superano quelle immediatamente successive (-0,23% a giugno 2017). Giovedi 3 dicembre, giorno della prossima riunione in programma per il direttivo Bce, probabilmente sarà comunicato un duplice intervento: il potenziamento del Quantitative Easing, fors’anche prolungato nel tempo, ed il taglio per dieci punti base del tasso sui depositi. Tuttavia il cancelletto per l’eleggibilità dei titoli, attualmente pari a -0,2%, potrebbe subire una decurtazione maggiore o essere addirittura eliminato: troverebbe così giusta motivazione l’atteggiamento di speculatori che hanno acquistato titoli obbligazionari a due anni ad un rendimento prossimo a quota -0,4%, scommettendo su prossimi rialzi di prezzo molto forti indotti dall’attività di rastrellamento dell’istituto centrale europeo a cui rivendere la stessa attività.

Euribor 3 mesi visto a 0,035% a settembre 2018.

Giovedi scorso depositi giornalieri usati per 149 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 502 miliardi.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs del 4 dicembre 2015”)

Previsioni Euribor del 20 novembre 2015

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 20 novembre 2015)

Le attese per il potenziamento del programma di acquisti in titoli obbligazionari, pubblici e privati, e per l’abbassamento del tasso sui depositi presso Bce rivestono un ruolo primario ai fini della dinamica seguita dai tassi sul Liffe e sul mercato interbancario, dove l’Euribor 3 mesi ha proseguito in discesa per oltre un centesimo fino a quota -0,095% del 20/11/2015.

Andamento rivolto verso il basso nel corso della settimana anche per l’Euribor 1 mese (-0,151%) che è stato il primo parametro in ordine temporale ad erodere la maggiorazione applicata ai fini della determinazione degli interessi nei contratti di mutuo a tasso variabile stipulati fino a febbraio di quest’anno.

Euribor 6-12 mesi rispettivamente a -0,024% e 0,068% (fonte dati: Aritma).

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 20 novembre 2015)Anche questo venerdi la scaletta dei tassi Euribor 3 mesi previsti, secondo estrapolazioni dai derivati del 20 novembre 2015, propone valori al di sotto dell’attuale limite negativo dello 0,2% imposto dall’istituto centrale: beneficio massimo in termini nominali per i mutuatari con quota -0,25% a dicembre 2016.

L’osservazione della tabella rende chiaro il ribasso delle attese già dalle prime scadenze: quota -0,165% tra meno di un mese.

La lenta risalita dell’Euribor 3 mesi a partire dal 2017 riporterà il tasso in territorio positivo passando per quota -0,01% di metà 2018.

Nel complesso la curva dei tassi future presenta variazioni negative nell’arco di sette giorni che incidono in maniera progressiva, spesso senza trovare ragione nei market mover tradizionali: limature sotto i tre centesimi registrate nella giornata di martedi, quando avrebbero potuto produrre effetto opposto l’inflazione Usa core su base annua, risultata in salita all’1,9% ad ottobre, e l’indice Zew sulla fiducia degli investitori tedeschi a novembre in forte miglioramento.

Venerdi variazioni al ribasso diffuse, invece, quando Draghi spiega che intervenire col tasso sui depositi comporta la velocizzazione per la circolazione delle riserve delle banche.

I riversamenti fiscali della settimana, che hanno ridotto per circa trenta miliardi di euro l’eccesso di liquidità, hanno appena scalfito la discesa dei tassi sul brevissimo (Euribor 1 settimana comunque a -0,158% giovedi scorso) e limitato visibilmente l’uso dei depositi giornalieri (173 miliardi di euro) e dei conti correnti presso Bce (469 mld).

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 27 novembre 2015”)

Previsioni Irs del 13 novembre 2015

La fine del mese di ottobre non ha cambiato significativamente i numeri espressi dai titoli europei e dai tassi Eurirs, così come l’inflazione flash di ottobre non ha modificato le attese di potenziamento delle misure ultraespansive Bce per inizio dicembre.

Soltanto il rendimento del Treasury è salito: nonostante il rispetto delle previsioni sui tassi base americani, la dichiarazione della Yellen riguardo al probabile rialzo di fine anno ha impedito la discesa duratura dell’Irs 10 anni sotto quota 0,9%. Eliminati i riferimenti ai mercati esteri, la scelta della Federal Reserve sarà basata sui progressi dell’occupazione e dell’inflazione che oggi è fissata al 2% in termini di obiettivo da raggiungere. Non sono del tutto chiare le motivazioni del mutato atteggiamento rispetto alle variabili oggetto di attenzione, ma potrebbero esserci timori di surriscaldamento dei prezzi per le attività finanziarie.

Anche la prima settimana di questo mese ha confermato che l’attenzione degli investitori è concentrata quasi esclusivamente sulle attese di rialzo innescate dalla governatrice Yellen, in un contesto in cui le banche centrali interpretano il ruolo di market mover con protagonismo assoluto: quando il 6 novembre sono arrivati i dati sui posti di lavoro Usa superiori alle attese, si è intensificato il rialzo del rendimento del Treasury subito seguito dal Bund a distanza pressoché invariata.

Ancora più spiccato il balzo di rendimento del Btp, ma l’Irs 10Y è salito per appena due punti base nell’arco di sette giorni.

Eurirs (13 novembre 2015)Oggi a molti osservatori appare scontato l’intervento delle autorità monetarie su entrambe le sponde dell’oceano: nella consapevolezza che le manovre avranno segno opposto e saranno operative nello stesso periodo, è lecito attendersi da un lato la difesa del Bund da parte della Bce, coadiuvata dalla frangia di investitori avversi al rischio per il quadro macro deludente come da stima Pil terzo trimestre, e dall’altro la contestuale presa di beneficio di quanti andranno ad investire altrove alla ricerca di ritorni maggiori. L’effetto di compensazione impedirà la crescita di rendimento del decennale core europeo, impegnato a resistere alla forza di trascinamento del titolo Usa.

futures sul Bund (Eurex, 13 novembre 2015)Se è corretto escludere l’apertura di una fase di vendita per le prossime settimane e addirittura dare credito alla discesa dei tassi europei in prossimità dei minimi di marzo e aprile alla luce del potenziamento del QE e del prezzo del petrolio in picchiata, la stima dell’Irs 10 anni – fissato a 0,93% il 13 novembre 2015 – scaturisce dall’ipotesi (azzardata!) del tentativo fruttuoso di interrompere la correlazione tra i due benchmark.

La previsione dell’Irs 10 anni, anche se corretta verso l’alto, rispetta l’ottica ribassista con quota 0,75% per fine novembre. Irs 10 anni ancora in discesa a 0,57% per fine dicembre.

(per le prossime attese sui tassi fissi di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs del 4 dicembre 2015”)

Previsioni Euribor del 13 novembre 2015

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 13 novembre 2015)Mentre prosegue in maniera incessante la discesa dell’Euribor 3 mesi, che in data 13/11/2015 tocca il nuovo minimo storico a -0,083%, il fatto culmine della settimana è rappresentato dalla discesa delle previsioni per la prima volta al di sotto della soglia minima -0,2% fissata dalla Bce per il tasso sui depositi giornalieri e per i rendimenti dei titoli obbligazionari oggetto del programma di acquisti.

L’ondata ribassista coinvolge anche gli altri tassi interbancari grazie all’eccesso di liquidità nel sistema, stimato in crescita a 570 miliardi di euro, e al consolidamento delle attese di rinforzo delle misure ultraespansive dopo le parole di Draghi in audizione al Parlamento europeo: al termine della settimana l’Euribor 1 mese quota -0,137%.

Euribor 6-12 mesi rispettivamente a -0,011% e 0,082% (fonte dati: Aritma).

Euribor 1 settimana a -0,154% mercoledi scorso, sempre più vicino all’attuale limite -0,2%.tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 13 novembre 2015)

Venerdi delude nel complesso, ma soprattutto risulta inferiore al dato precedente secondo Eurostat, la stima preliminare del Pil terzo trimestre nei Paesi della zona Euro. Se la percezione di un rafforzamento del programma Quantitative Easing si associa alle attese di un taglio per i tassi fissati dalla Banca centrale, allora gli istituti di credito europei avranno convenienza a prestarsi denaro vicendevolmente in base a condizioni di costo meno penalizzanti rispetto a quelle stabilite dall’autorità monetaria: in tal senso si motivano le previsioni dell’Euribor 3 mesi tra quota -0,205% di giugno 2016 e -0,21% di settembre dello stesso anno, secondo i tassi impliciti nei futures sul mercato Liffe del 13 novembre 2015.

Ovviamente la revisione al ribasso riguarda anche le scadenze più vicine: Euribor 3 mesi in ulteriore discesa a -0,145% per metà dicembre prossimo, quasi cinque centesimi sotto il dato di venerdi scorso.

L’estensione dell’orizzonte temporale accresce l’importanza degli assestamenti sul mercato obbligazionario che hanno guidato i movimenti dei derivati in una settimana povera di spunti macro: Euribor 3 mesi a 0,5% nella seconda parte del 2019.

A partire da settembre 2020 si attenuano le limature che gli operatori di Londra attribuiscono ai tassi futuri, meno mossi sulle scadenze di lungo termine dove permane il superamento della soglia 1%.

Giovedi scorso depositi overnight usati per la cifra record di 191 miliardi di euro, esemplificativa delle difficoltà di circolazione tra banche commerciali delle riserve in eccedenza, e conti correnti presso Bce utilizzati per 487 miliardi.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 20 novembre 2015”)

Previsioni Euribor del 6 novembre 2015

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 6 novembre 2015)La crescita continua della liquidità di sistema fa scendere tutti i tassi interbancari durante questa settimana di novembre che per la prima volta vede azzerare l’Euribor 6 mesi, poi in chiusura a -0,002%.

In termini di contratti stipulati, la maggior parte dei mutui a tasso variabile è agganciata all’Euribor 3 mesi che fa segnare il nuovo minimo -0,073% il 6 novembre 2015.

Euribor 1 mese a -0,124% ed Euribor 12 mesi a 0,096% (fonte dati: Aritma).

Anche sul brevissimo si verifica una novità: Euribor 1 settimana per la prima volta sotto quota -0,15%.

Nel corso della settimana sono apparse molto timide le reazioni dei tassi future ai dati finali di ottobre non certo esaltanti diffusi da Markit Pmi con l’indice composito, col manifatturiero e con le vendite al dettaglio in tiepida crescita.

La scossa al rialzo per i tassi previsti che riguarda tutte le scadenze arriva venerdi, quando i dati positivi oltre le attese sui posti di lavoro negli Stati Uniti e sulla disoccupazione ai minimi dal 2008 si incrociano con la stima del Pil Eurozona in salita ai livelli pre-crisi per il primo trimestre dell’anno prossimo.

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 6 novembre 2015)La spinta verso l’alto dei tassi innescata dalla Federal Reserve avrebbe portata tale da produrre effetti già sulle scadenze più immediate: in controtendenza rispetto agli attuali costi dei prestiti di denaro tra banche commerciali, l’Euribor 3 mesi è visto in quota -0,1% a metà dicembre contro la previsione -0,11% maturata sette giorni prima.

Secondo le attese degli operatori sul mercato Liffe, dai tassi impliciti nei derivati del giorno 06/11/2015 si ricava il minimo -0,145% a metà 2016 e quota -0,125% per la fine dell’anno prossimo.

L’estensione dell’orizzonte temporale di riferimento evidenzia l’aumento dei tassi ad un passo in graduale accelerazione: massima differenza a sette giorni sulle scadenze di lungo termine, quando l’Euribor 3 mesi viaggerà in direzione quota 1,3%.

Giovedi scorso in crescita sia i depositi overnight, usati per 178 miliardi di euro, sia i conti correnti presso Bce per 500 miliardi.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 13 novembre 2015”)