Provvedimento Banca d’Italia 3 aprile 2013: adeguata verifica per operazioni con banconote da 500 e 200 euro

(continua da “Sanzione per trasferimento contanti oltre limite e oblazione: circolare n. 2 del 16 gennaio 2012”)

La normativa prevede anche sanzioni nei confronti di soggetti specificamente individuati sui quali incombono obblighi di adeguata verifica della clientela.

Col provvedimento del 3 aprile 2013 recante disposizioni attuative in materia di adeguata verifica della clientela secondo l’art. 7, 2°, del DLgs. 21 novembre 2007, n. 231, la Banca d’Italia ha inteso precisare l’operatività con banconote di grosso taglio. La violazione delle stesse istruzioni è sanzionata ai sensi dell’art. 56 del medesimo decreto legislativo (sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 euro a 200.000 euro).

In presenza di una qualsiasi operazione (tra cui deposito, prelievo e pagamento) che preveda l’utilizzo di banconote di grosso taglio, da 500 euro o da 200 euro, le banche e gli altri intermediari finanziari dovranno astenersi dall’effettuazione della stessa operazione per importo unitario superiore a 2.500 euro, ovvero dalla prosecuzione del rapporto continuativo già in essere, se non riscontrano ragionevoli motivazioni che consentano di escludere la connessione con fenomeni di riciclaggio. L’uso di banconote di grosso taglio per importi superiori a detto limite è indipendente dalla condizione che l’operazione preveda, oltre lo stesso importo, l’utilizzo di altri tagli.

In presenza delle condizioni descritte, i destinatari del provvedimento (tra cui Poste italiane S.p.A.) dovranno altresì valutare l’invio della segnalazione per operazione sospetta (per approfondimenti sulle circostanze al verificarsi delle quali il personale bancario valuta l’attivazione della procedura di segnalazione si legga “Fattura pagata in contanti, prelevamento o versamento pari o superiore a 1.000 euro e operazione sospetta”).

Le disposizioni di questo provvedimento si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2014 e, con riferimento ai rapporti continuativi, si applicano a quelli già in essere a tale data anche se costituiti prima dell’entrata in vigore del decreto antiriciclaggio; con esse viene introdotta una nuova soglia di attenzione (duemilacinquecento euro) che fa scattare l’adeguata verifica della clientela nel caso descritto di utilizzo di banconote da 200 o 500 euro, considerate elementi di rischio per operazioni sia occasionali sia continuative; rimangono valide, ovviamente, le più generali disposizioni dell’art. 15 del DLgs. 231/2007 secondo cui gli intermediari finanziari e gli altri soggetti esercenti attività finanziaria osservano gli obblighi di adeguata verifica della clientela quando instaurano un rapporto continuativo e “quando eseguono operazioni occasionali, disposte dai clienti che comportino la trasmissione o la movimentazione di mezzi di pagamento di importo pari o superiore a 15.000 euro, indipendentemente dal fatto che siano effettuate con una operazione unica o con più operazioni che appaiono collegate o frazionate”.

(continua)

Previsioni Euribor 3 mesi del 26 aprile 2013

L’Euribor 3 mesi visto a 0,18% per metà giugno, secondo la lettura dei tassi future di Londra, appare ancora troppo vicino al fixing 0,207% dello stesso 26 aprile 2013 per enfatizzare la realizzazione di un taglio dei tassi di interesse eventualmente deciso nella riunione Bce di giovedi prossimo. Piuttosto sarebbe opportuno porre al centro dell’attenzione l’urgenza di far pervenire liquidità all’economia reale attraverso soluzioni non convenzionali che, attualmente allo studio della banca centrale, comporterebbero l’acquisto sul mercato secondario di bond emessi dalle imprese europee: chiari segnali di allarme sono stati forniti negli ultimi giorni dalla contrazione degli indici Pmi Eurozona di aprile (ivi incluso quello della Germania), dalla debolezza dell’indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche e dalla riduzione del volume dei crediti alle aziende tutte (grandi e medio-piccole) che a marzo ha fatto registrare -0,8% su base annua.

Sono tutti in discesa, al termine della settimana, i tassi su un mercato interbancario caratterizzato da distensione e scambi sottili: l’Euribor 1 mese finisce a 0,117%, l’Euribor 6 mesi a 0,318% e l’Euribor 12 mesi a 0,515%. Sul brevissimo le variazioni settimanali sono contenute nei limiti di un millesimo: 0,083%, 0,092% e 0,1%, rispettivamente, la quotazione dell’Euribor 1-2-3 settimane.

Banche europee ancora in attesa di decisioni politiche dei governi o di manovre dell’istituto centrale per sfruttare un eventuale abbattimento del tasso passivo: il riassorbimento della liquidità in eccesso, programmato per giovedi 2, si ridurrà ad appena 2,27 miliardi di euro in occasione dei rimborsi per entrambe le aste straordinarie a 36 mesi del 2011 e del 2012. Giovedi scorso depositi overnight Bce a 111 miliardi di euro, conti correnti a 311, ovvero totale in discesa a circa 422 miliardi di euro.

La scaletta dei tassi impliciti nei derivati sul Liffe non riserva cambiamenti per tutta l’estate: la lenta risalita dell’Euribor 3 mesi inizierebbe nell’ultimo quadrimestre dell’anno con valori nell’ordine dello 0,21% per dicembre 2013. Quota 1% per marzo 2017.

Giovedi scorso Eonia a 0,083%.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs a maggio 2013“)

Polizza Rc auto: contributo Ssn indeducibile fino a 40 euro nella dichiarazione dei redditi 2013

In base alla Legge 28 giugno 2012, n. 92, sulle “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” (GU n. 153 del 3-7-2012 – Suppl. Ordinario n. 136 – provvedimento entrato in vigore il 18/07/2012), il contributo al Servizio sanitario nazionale (Ssn) è deducibile dal reddito imponibile soltanto per la parte eccedente la somma di euro 40.

L. 92/2012, art. 4 (Ulteriori disposizioni in materia di mercato del lavoro), comma 76:

Il contributo di cui all’articolo 334 del codice delle assicurazioni private di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, applicato sui premi delle assicurazioni per la responsabilità civile per i danni causati dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, per il quale l’impresa di assicurazione ha esercitato il diritto di rivalsa nei confronti del contraente, è deducibile, ai sensi  dell’articolo 10, comma 1, lettera e), del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, dal reddito complessivo del contraente medesimo per la parte che eccede 40 euro. La disposizione di cui al presente comma si applica a decorrere dall’anno 2012.

Pertanto la quota del premio assicurativo sull’automobile destinata a finanziare il Servizio sanitario nazionale non sarà deducibile ai fini Irpef nella dichiarazione 2013 (redditi 2012) da parte degli assicurati che hanno sostenuto il pagamento della stessa quota per una somma inferiore o uguale a 40 euro (franchigia corrispondente ad un premio versato per Responsabilità civile inferiore o uguale ad euro 380,95); se invece, ad esempio, il contributo Ssn evidenziato nella quietanza di pagamento dovesse essere pari ad euro 50, la parte deducibile si ridurrebbe per differenza a 10 euro.

Il contributo Ssn è deducibile quando il pagamento viene effettuato dal genitore il cui figlio, fiscalmente a carico, è titolare di polizza Rca.

Asta del 29 aprile 2013: Btp 5 anni e Btp 10 anni

Il MEF ha disposto per lunedi 29 aprile 2013, in asta marginale e con regolamento 2 maggio 2013, il collocamento dei titoli di Stato relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali quinquennali e decennali.

I Btp 5 anni (ISIN IT0004907843, decorrenza 02/04/2013, scadenza 01/06/2018, tasso d’interesse annuo lordo 3,5%, data pagamento cedola 1° giugno 2013, prima cedola corta con tasso lordo 0,576923% corrispondente ad un periodo di 60 gg. su un semestre di 182, scadenza cedole successive 1° dicembre e 1° giugno di ogni anno, giorni dietimi 30) sono offerti in terza tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 3 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo del 3,65% nella precedente asta dello scorso 27 marzo. Nella mattinata di lunedi i Btp quinquennali hanno fatto registrare rendimento lordo in ribasso al 2,84%, prezzo di aggiudicazione 103,21 e rapporto di copertura 1,36 derivante da richieste per 4,082 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I Btp 10 anni (ISIN IT0004898034, decorrenza 01/03/2013, scadenza 01/5/2023, tasso d’interesse annuo lordo 4,5%, data pagamento cedola 1° novembre 2013, giorni dietimi 1) sono offerti in quinta tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 3 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo del 4,66% nella precedente asta dello scorso 27 marzo. I Btp decennali, nella mattinata di lunedi, hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al 3,94%, prezzo di aggiudicazione 104,93 e rapporto di copertura 1,42 derivante da richieste per oltre 4,267 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Btp quinquennali e decennali: “Asta del 30 maggio 2013: Btp 5 anni e Btp 10 anni“)

Asta Bot semestrali del 26 aprile 2013

Con regolamento 30/04/2013 e sistema di collocamento dell’asta competitiva, il MEF ha disposto per venerdi 26 aprile 2013 l’emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro semestrali.

I Bot 6 mesi (ISIN IT0004909377, emissione 30 aprile 2013, scadenza 31 ottobre 2013, durata 184 giorni) sono offerti per un importo pari a 8 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento medio ponderato dello 0,831% nell’asta dello scorso 26 marzo.

Nella mattinata di venerdi i Bot semestrali, assegnati in prima tranche per l’intero importo offerto, hanno fatto registrare rendimento medio ponderato in forte discesa al minimo storico (dall’introduzione della moneta unica europea) dello 0,503%, prezzo medio ponderato 99,744 ed hanno ricevuto richieste per quasi 11,168 miliardi di euro (rapporto di copertura 1,4). Il rendimento dei Bot 6 mesi scende al rendimento semplice netto minimo dello 0,039%, secondo Assiom Forex, una volta applicata la ritenuta fiscale e sottratte le commissioni bancarie massime.

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Bot 6 mesi: “Asta Bot semestrali del 29 maggio 2013“)

Previsioni Euribor 3 mesi del 19 aprile 2013

Rimane stabile l’Euribor 3 mesi a quota 0,208% (19/04/2013) nel fine settimana in cui vengono annunciate restituzioni volontarie di oltre 8,87 miliardi di euro e 2,06 miliardi di euro per le Ltro 2011 e 2012, con un volume complessivo vicino a quello della settimana scorsa e poco sopra le attese.

Riprende in tal modo lo smaltimento della liquidità in eccesso: in discesa per 19 miliardi di euro in sette giorni, gli utilizzi per depositi Bce e conti correnti giovedi hanno fatto registrare rispettivamente 115 e 333 miliardi di euro. In settimana Draghi, in merito alla notevole quantità di denaro immesso nel sistema che “non è e non dovrebbe essere un sostegno di capitale” per le banche, ha posto l’accento sulla gravità del mancato raggiungimento di piccole e medie imprese, realtà industriale presso la quale trova occupazione il 75% dei lavoratori; è auspicabile che unione bancaria e vigilanza unica, una volta realizzate, possano contribuire ad attenuare le differenze tra costi di finanziamento attualmente presenti nella zona Euro da regione a regione.

Tutti i tassi sull’interbancario rimangono fermi venerdi, ma tutti risultano in fase calante nell’arco settimanale: l’Euribor 1 mese (0,118%), l’Euribor 6 mesi (0,322%) e l’Euribor 12 mesi (0,526%).

Sul brevissimo tassi praticamente fermi nelle ultime cinque sedute: 0,082%, 0,092% e 0,101% rispettivamente per l’Euribor 1-2-3 settimane.

Dai tassi impliciti nei futures negoziati sul mercato Liffe in data 19 aprile 2013 non si rilevano cambiamenti sostanziosi rispetto alle attese del venerdi scorso ma piuttosto, in corrispondenza delle scadenze più ravvicinate, un adeguamento alle quotazioni scaturite negli ultimi giorni dagli scambi di denaro interni al circuito. L’Euribor 3 mesi continuerebbe a rimanere stabile a giugno (0,19%), terminerebbe l’anno sopra quota 0,24% e supererebbe la soglia dell’1% nel 2017.

Eonia a 0,08% giovedi scorso.

(per le previsioni della prossima settimana sui tassi variabili per mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor 3 mesi del 26 aprile 2013“)