Previsioni Euribor del 26 agosto 2016

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2022 (Liffe, 26 agosto 2016)

Senza variazioni di volume per l’eccesso di liquidità nel sistema, l’Euribor 3 mesi ha confermato il fixing di venerdi scorso a -0,298%, costante nelle ultime quattro sedute.

Euribor 1-6-12 mesi rispettivamente a -0,371%, -0,191% e -0,05% (fonte dati: Kairos Partners).

L’Euribor 2 settimane chiude a -0,377%, vicinissimo alla scadenza settimanale ed anch’esso ormai prossimo al limite teorico -0,4% del tasso sui depositi.

Martedi nessuna reazione dai derivati del Liffe dopo la diffusione dell’indice PMI Flash Markit Eurozona, al record negli ultimi sette mesi.tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2022 (Liffe, 26 agosto 2016)

Le curve dei tassi previsti dagli operatori venerdi scorso e in data 26/08/2016, sovrapposte, evidenziano la prosecuzione del movimento in avvicinamento al fixing per il valore di settembre (-0,3%) e per gli altri fino alla seconda metà del 2017, ad indicare il raffreddamento dell’ipotesi di intervento immediato della Bce.

Le differenze a sette giorni, positive sul breve termine e negative sul medio, risultano di modesta entità perché le ultime sedute hanno risentito del clima festivo e non sono state caratterizzate da particolari spunti macro. Anche l’indice IFO tedesco è stato ignorato.

L’Euribor 3 mesi è confermato al minimo -0,345% a cavallo tra il 2017 ed il 2018.

Tasso reale negativo anche per il valore più alto disponibile in scaletta: 0,235% a metà 2022.

Depositi overnight usati venerdi per 348 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 738 miliardi.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 2 settembre 2016”)

Previsioni Irs del 19 agosto 2016

Se la Banca centrale europea, agli occhi di tutti gli analisti, è apparsa la dominatrice assoluta del mercato per aver mantenuto salde le redini del sistema finanziario scosso da Brexit, è lecito attendersi che l’autorità di politica monetaria voglia confermarsi protagonista anche nel futuro prossimo in cui la speculazione sul settore bancario si tradurrà in azioni di attacco al debito pubblico.futures sul Bund (Eurex, 19 agosto 2016)

Nell’ultima settimana di luglio la Federal Reserve, come da previsioni, lasciava i tassi invariati; il Pil americano II trimestre rallentava così come accadeva nel vecchio continente dove calavano sia il prezzo del petrolio, poco sopra i 41 dollari per eccesso di offerta e indebolimento della domanda, sia i rendimenti di Bund (-0,119%) e Btp (1,17%). Eppure l’Irs 10 anni, misteriosamente, scalava vette impensabili passando da 0,34% a 0,43% nell’ultima seduta del mese contro previsioni di tutt’altro orientamento.

La prima settimana di agosto si rivelerà la più interessante tra quelle del periodo in osservazione: si iniziava con gli stress test sulle principali banche europee che, accolti male dalle Borse, generavano un clima di avversione al rischio poi tradotto da realizzi indiscriminati, anche sul Bund.

Successivamente la decisione della Bank of England andava oltre le attese: taglio del tasso bancario di riferimento al minimo storico 0,25%, espansione del programma di acquisto per i titoli di stato e lancio di due nuovi piani, di cui uno per l’acquisto di corporate bond e l’altro destinato agli istituti di credito.

Pertanto il Bund tornava ad essere acquistato ma la correlazione col benchmark americano, il cui yield risaliva per 14 p.b. in una settimana anche grazie ai buoni numeri sull’occupazione nel primo venerdi del mese, lo rallentava.

Col Btp stabile l’Irs 10, dopo aver toccato i minimi per due volte, chiudeva il 5 agosto a 0,33%.

Nella settimana prima di ferragosto la speculazione indotta dalle parole del presidente della Fed di San Francisco, fiducioso sul miglioramento delle condizioni di occupazione e inflazione, avevano respiro molto corto perché il Treasury finiva al ribasso a 1,51% portandosi dietro il decennale tedesco e quello italiano: il Btp, anche grazie all’intensificazione dell’azione Bce per tenerlo immune dalla speculazione dopo i test sulle banche, arrivava a sfiorare i minimi poco sopra i 100 punti base. Tornava così al minimo storico 0,28% l’Irs 10Y.

Infine, nelle recenti sedute il prezzo del petrolio è sembrato concludere un ampio movimento che lo ha riportato a ridosso dei 50 dollari al barile: l’effetto congiunto della dialettica di Riad, che ha affermato di voler aumentare la produzione, e dell’aumento delle trivelle attive negli Usa è stato più che compensato dalla riduzione delle scorte americane di greggio e di benzina.Irs (19 agosto 2016)

Ciò ha giocato di sicuro un ruolo importante in una settimana tipicamente festiva, caratterizzata da volatilità e correzioni, in cui si è registrato un aumento generalizzato dei rendimenti per i titoli di Stato (nonostante dalle minute Fed emerga la convinzione delle difficoltà crescenti da superare per effettuare un rialzo dei tassi a settembre e nonostante il ritorno alla deflazione europea su base mese in luglio). Irs 10 anni fissato a 0,32% il 19 agosto 2016.

Per i motivi sopra richiamati a settembre la Bce dovrebbe implementare di nuovo il Quantitative Easing ed il Bund permanere stabilmente in territorio negativo avvicinandosi alla soglia limite teorica -0,4%.

Il tasso Irs 10 anni è visto in discesa a 0,3% per fine agosto, prossimo ai minimi storici, quindi in ulteriore discesa a settembre.

(per le prossime attese sui tassi fissi di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs del 9 settembre 2016“)

Previsioni Euribor del 19 agosto 2016

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2022 (Liffe, 19 agosto 2016)L’eccesso di liquidità nel sistema subisce in settimana una forte riduzione che lo avvicina a quota 800 miliardi di euro, ma i tassi del mercato interbancario a scadenza più ravvicinata non ne risentono.

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2022 (Liffe, 19 agosto 2016)L’Euribor sul brevissimo rimane al limite col minimo storico, mentre la scadenza mensile e la trimestrale oscillano per appena un millesimo a seduta.

Euribor 3 mesi fissato a -0,298% in data 19/08/2016, così come rimane sostanzialmente confermata rispetto a venerdi scorso la previsione del Liffe per metà settembre a quota -0,305%.

Giovedi, quando in seconda lettura Eurostat ha registrato i prezzi al consumo nell’Eurozona in calo dello 0,6%, i tassi future sono stati limati per oltre tre centesimi a partire dalle scadenze del 2019.

Al termine di una settimana tipicamente festiva e caratterizzata da volatilità e correzioni, i tassi Euribor 3 mesi previsti il 19 agosto 2016 indicano quota -0,34% per giugno 2018, dove la curva delle attese subisce la revisione al rialzo massima e inizia il tratto ascendente.

Tasso positivo a metà 2021, quando la maggiorazione non subirà diminuzioni ai fini della fissazione del tasso nominale nei mutui indicizzati al parametro variabile.

Sale a 0,275% il massimo valore disponibile in scaletta a giugno 2022.

Euribor 1-6-12 mesi rispettivamente a -0,369%, -0,189% e -0,047% (fonte dati: Kairos Partners).

Depositi overnight usati per 353 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 735 miliardi.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 26 agosto 2016”)

Previsioni Euribor del 12 agosto 2016

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2022 (Liffe, 12 agosto 2016)

Come l’eccesso di liquidità nel sistema si è mantenuto poco sotto i massimi di 1.000 miliardi di euro, così anche l’Euribor 3 mesi è rimasto in settimana poco sotto il minimo storico del 3 agosto (-0,299%), poi ribadito giovedi e venerdi 12/08/2016.tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2022 (Liffe, 12 agosto 2016)

Sempre nelle ultime due sedute l’Euribor 1 settimana ha fatto segnare il minimo assoluto -0,38%.

Venerdi, quando il Pil Eurozona in seconda lettura sale ma rallenta su base trimestrale e annua confermando le attese, non cambia la curva che rappresenta le previsioni degli operatori sul mercato Liffe.

Il 12 agosto 2016 i tassi impliciti nei futures sull’Euribor 3 mesi confermano la sola quota -0,31% di metà settembre nel confronto col dato a sette giorni.

Variazioni negative circoscritte a due centesimi entro metà 2019 fanno scendere a -0,37% e -0,39% l’Euribor 3 mesi previsto per metà dell’anno prossimo e per giugno 2018, in corrispondenza del minimo ipotizzato.

E’ divenuto negativo anche il tasso atteso per giugno 2021, con quota -0,015%, sul tratto di curva dove le limature superano i cinque centesimi.

Euribor 1-6-12 mesi rispettivamente a -0,368%, -0,188% e -0,049% (fonte dati: Kairos Partners).

Depositi overnight usati per 346 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 763 miliardi.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 19 agosto 2016”)

Previsioni Euribor del 5 agosto 2016

Unico a scendere tra i tassi del mercato interbancario nel corso di una settimana caratterizzata dall’espansione dell’eccesso di liquidità sistemica verso i 1.000 miliardi di euro, l’Euribor 3 mesi ha toccato il nuovo minimo storico mercoledi mattina (-0,299%) per poi chiudere a -0,298% il 5 agosto 2016. Venerdi torna al minimo assoluto anche l’Euribor 1 settimana.

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2022 (Liffe, 5 agosto 2016)

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2022 (Liffe, 5 agosto 2016)Le increspature sensibili che martedi avevano colpito i tassi future, per motivi legati alle dinamiche dei mercati obbligazionari, sono state compensate dalle limature nella seduta di giovedi, dopo l’annuncio della manovra di politica monetaria della Bank of England. L’istituto centrale britannico, con una decisione andata oltre le aspettative, non si è limitato a tagliare i tassi base al minimo storico ma ha incrementato il programma di acquisto dei titoli di Stato ed ha lanciato due nuovi piani, tra cui uno finalizzato all’acquisto di corporate bond. La spinta sui tassi attesi è stata rafforzata dalla caduta delle vendite al dettaglio Eurozona di luglio secondo Markit.

In seguito alla diffusione del dato buono sull’occupazione Usa che ha spostato lievemente le stime del Liffe verso l’alto sul medio-lungo termine, al termine della giornata del 05/08/2016 i tassi impliciti nei futures sull’Euribor 3 mesi appaiono invariati fino al termine dell’anno prossimo: da quota -0,31% di metà settembre, il parametro in oggetto scenderebbe fino al minimo -0,37% al ritmo lento di un centesimo per ogni trimestre del 2017.

Il confronto con la curva della settimana scorsa evidenzia a partire dal 2018 una modesta revisione al rialzo dei tassi previsti che giunge al culmine in corrispondenza del periodo compreso tra settembre 2019 (-0,305%) e marzo 2021 (-0,02%), ultima scadenza col segno meno.

Euribor 3 mesi visto a 0,31% a metà 2022.

Venerdi Euribor 1-6-12 mesi rispettivamente a -0,37%, -0,185% e -0,047% (fonte dati: Kairos Partners).

Forte aumento settimanale per i depositi overnight, usati per 341 miliardi di euro, e per i conti correnti presso Bce (758 miliardi).

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 12 agosto 2016”)