Spese di ristrutturazione edilizia: detrazione Irpef, beneficiari e intestazione di bonifico e fattura

Il decreto legge n. 63/2013 ha esteso alle spese effettuate entro il 31 dicembre 2013 i benefici introdotti dal decreto legge n. 83/2012 che ha innalzato la misura della detrazione fiscale al 50% (in luogo di quella ordinaria del 36%) e l’importo massimo di spesa ammessa ad euro 96.000 per unità immobiliare (dai precedenti 48.000 euro). Col decreto legge n. 201/2011, dal 1° gennaio 2012 il bonus fiscale sulle ristrutturazioni edilizie è stato inserito in maniera permanente tra gli oneri detraibili dall’Irpef.

Pertanto la detrazione al 50% delle spese sostenute (col massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare comprensivo delle spese sostenute negli anni precedenti in caso di mera prosecuzione dei lavori) è valida nel periodo d’imposta 2013, mentre dal 1° gennaio 2014 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare.

Per gli interventi di ristrutturazione realizzati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di attività commerciale, arti o professioni, la detrazione spetta nella misura ridotta del 50%.

L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa.

La detrazione spetta in 10 quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e nei successivi.

L’ammontare complessivo della spesa viene suddiviso fra tutti gli aventi diritto alla detrazione che hanno sostenuto la stessa spesa.

Beneficiari della detrazione sulle spese di ristrutturazione sono tutti coloro che, a prescindere dalla residenza nel territorio dello Stato, risultano assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef).

L’agevolazione riguarda i proprietari degli immobili ed i titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili che sostengono le suddette spese:

–        proprietari o nudi proprietari,

–        titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie),

–        locatari o comodatari,

–        soci di cooperative divise e indivise,

–        imprenditori individuali (per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce)

–        soggetti indicati nell’art. 5 del Tuir che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari) alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

L’agevolazione spetta pure al familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purché sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture, ed a colui che esegue in proprio i lavori sull’immobile (limitatamente alle spese di acquisto dei materiali utilizzati).

(continua “Detrazione Irpef per interventi di ristrutturazione edilizia, manutenzione ordinaria e straordinaria: spese ammesse e interessi passivi sul mutuo“)

Previsioni Euribor 3 mesi del 25 ottobre 2013

Mercoledi è giunto da fonte Bce l’annuncio sull’avvio delle valutazioni dei bilanci bancari in programma a novembre, step decisivo per la creazione della supervisione bancaria che passa per tre punti fondamentali: valutazione generale del rischio, revisione della qualità dell’attivo e stress test che mette alla prova la capacità dei singoli istituti di sopportare condizioni estreme di recessione economica o brusche variazioni al rialzo dei tassi d’interesse.

Nonostante la comunicazione abbia contribuito a determinare perdite per tutti i listini europei (condizionati dai bancari) a causa dell’incertezza su alcuni aspetti della revisione e per la consapevolezza che si tratterà di una procedura complessa, sono rimasti praticamente invariati sino alle scadenze di metà 2016 i derivati oggetto di contrattazione a Londra.

Il giorno successivo, invece, i tassi future hanno subito lievi increspature per le stime flash dell’indice Pmi composito dell’Eurozona che evidenziano crescita economica continuativa per Germania e Francia, sia pure in rallentamento.

Senza particolari variazioni prodotte dalla lettura dell’indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche, per la prima volta in calo negli ultimi sei mesi, in data 25/10/2013 i tassi impliciti nei derivati continuano a segnalare la lenta risalita dell’Euribor 3 mesi tra quota 0,28% e quota 0,5% per l’anno prossimo.

Rispetto a venerdi scorso, il rialzo del tasso atteso per la scadenza di metà dicembre (0,27%) appare condizionato dai movimenti verso l’alto che hanno caratterizzato il mercato interbancario nell’ultima settimana, conseguenza dei riversamenti fiscali e dell’approssimarsi della fine del mese.

Forse pure a causa del superamento del limite inferiore relativo all’eccesso di liquidità nel sistema, soglia ideale (circa 200 miliardi di euro) abbattuta la quale si manifestano tensioni sul costo del denaro, nelle ultime sedute sono stati registrati valori in crescita per tutte le scadenze: l’Euribor 3 mesi ha chiuso allo 0,228% in data 25 ottobre 2013; 0,13% per l’Euribor 1 mese; 0,345% e 0,547% per l’Euribor 6 e 12 mesi. Anche sul brevissimo i tassi sono risaliti: Euribor 1-2-3 settimane rispettivamente a 0,102%, 0,109% e 0,118%.

Giovedi sono aumentati i depositi overnight (53 miliardi di euro) ma è sceso a 290 miliardi l’ammontare complessivo degli utilizzi presso Bce che comprendono i conti correnti; l’Eonia è salito a 0,096%.

Annunciati 1,756 miliardi di euro in occasione dei prossimi rimborsi Ltro provenienti dalle banche europee.

(per le previsioni della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor 3 mesi del 1° novembre 2013“)

Asta 30 ottobre 2013: Btp 5 anni e Btp 10 anni

Il MEF ha disposto per mercoledi 30 ottobre 2013, in asta marginale e con regolamento 1° novembre 2013, il collocamento dei titoli di Stato relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali quinquennali e decennali.

I Btp 5 anni (ISIN IT0004957574, decorrenza 02/09/2013, scadenza 01/12/2018, tasso d’interesse annuo lordo 3,5%, data pagamento cedola 1° dicembre 2013, prima cedola corta con tasso lordo pari a 0,860656% corrispondente ad un periodo di 90 giorni su un semestre di 183, scadenza cedole successive al 1° giugno e al 1° dicembre di ogni anno, giorni dietimi 60) sono offerti in quinta tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2,5 miliardi di euro ad un massimo di 3 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo del 3,38% nell’asta dello scorso 27 settembre.

Nella mattinata di mercoledi i Btp quinquennali hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al 2,89%, prezzo di aggiudicazione 102,95 e rapporto di copertura 1,65 derivante da richieste per quasi 4,948 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I Btp 10 anni (ISIN IT0004953417, decorrenza 01/08/2013, scadenza 01/3/2024, tasso d’interesse annuo lordo 4,5%, data pagamento cedola 1° marzo 2014, giorni dietimi 61) sono offerti in settima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2,5 miliardi di euro ad un massimo di 3 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo del 4,50% nell’asta dello scorso 27 settembre.

Nella mattinata di mercoledi i Btp decennali hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al 4,11%, prezzo di aggiudicazione 103,61 e rapporto di copertura 1,53 derivante da richieste per oltre 4,576 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Btp decennali: “Asta 28 novembre 2013: Btp 10 anni“)

(per la prossima asta dei Btp quinquennali: “Asta 30 dicembre 2013: Btp 5 anni e Btp 10 anni“)

Asta Bot semestrali del 29 ottobre 2013

Con regolamento 31/10/2013 e sistema di collocamento dell’asta competitiva, il MEF ha disposto per martedi 29 ottobre 2013 l’emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro semestrali.

I Bot 6 mesi (ISIN IT0004965098, emissione 31 ottobre 2013, scadenza 30 aprile 2014, durata 181 giorni) sono offerti in prima tranche per un importo pari a 8 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento medio ponderato pari allo 0,781% nell’asta dello scorso 26 settembre.

Nella mattinata di martedi i Bot semestrali, assegnati per l’intero importo offerto, hanno fatto registrare rendimento medio ponderato in discesa allo 0,629%, prezzo medio ponderato 99,685 ed hanno ricevuto richieste per oltre 14,591 miliardi di euro (rapporto di copertura 1,82). Il rendimento dei Bot 6 mesi scende al rendimento semplice netto minimo dello 0,159%, secondo Assiom Forex, una volta applicata la ritenuta fiscale e sottratte le commissioni bancarie massime.

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Bot 6 mesi: “Asta Bot semestrali del 27 novembre 2013“)

Asta 28 ottobre 2013: Ctz e BTP€i 15 anni

Per lunedi 28 ottobre 2013, con regolamento 31/10/2013, il MEF ha disposto il collocamento in asta marginale dei Certificati di credito del Tesoro “Zero coupon” e dei Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione dell’Area Euro con durata quindici 15 anni.

I Ctz (ISIN IT0004938186, emissione 28 giugno 2013, scadenza 30 giugno 2015) sono offerti in nona tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 1,75 miliardi di euro ad un massimo di 2,25 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento lordo pari all’1,623% nell’asta dello scorso 25 settembre.

Nella mattinata di lunedi i Ctz 24 mesi, assegnati per l’importo massimo offerto (rapporto di copertura 1,78 derivante da richieste per quasi 4,004 miliardi di euro), hanno fatto segnare rendimento lordo in discesa all’1,392% e prezzo di aggiudicazione pari a 97,727.

I BTP€i 15 anni (ISIN IT0004243512, decorrenza 15 marzo 2007, scadenza 15 settembre 2023, vita residua 10 anni, cedola al tasso d’interesse reale 2,6% annuo in pagamento al 15 marzo 2014, giorni dietimi 46) sono offerti in ventottesima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 750 milioni di euro ed avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 2,65% nell’asta dello scorso 24 aprile.

Nella mattinata di lunedi i BTP€i 15 anni (vita residua 10 anni) hanno fatto segnare rendimento lordo in salita al 2,73%, prezzo di aggiudicazione 99,04 e rapporto di copertura 1,8 derivante da richieste per oltre 1,346 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Ctz 24 mesi: “Ctz: asta del 26 novembre 2013“)

(per la prossima asta dei BTP€i 15 anni (ISIN IT0004243512): “Asta 26 maggio 2015: Ctz, BTP€i 15 anni e BTP€i 15 anni con vita residua 8 anni”)

Previsioni Euribor 3 mesi del 18 ottobre 2013

Ad eccezione della scadenza mensile (0,128%), nel corso della settimana i tassi interbancari hanno fatto registrare minimi movimenti al ribasso che hanno portato l’Euribor 3 mesi (0,224% il 18/10/2013) ai livelli di fine luglio. Chiudono a 0,339% l’Euribor 6 mesi e a 0,537% l’Euribor 12 mesi.

Sul brevissimo sono rimasti fermi sugli stessi valori di venerdi scorso i tassi Euribor 1-2 settimane (0,098% e 0,107%) mentre è sceso l’Euribor 1 settimana (0,113%).

Giovedi scorso, contestualmente alla riduzione dei rendimenti dei titoli governativi europei benchmark per via dell’accordo politico americano che evita il default, si sono abbassati pure i tassi future fino a 10 centesimi nel tratto a medio termine.

La curva risultante il 18 ottobre 2013, secondo le previsioni degli operatori di Londra, si presenta sostanzialmente invariata (Euribor 3 mesi atteso a 0,26% per metà dicembre) e mantiene la maggiore inclinazione nel tratto in cui il parametro più usato per l’indicizzazione dei mutui a tasso variabile quoterà tra 1 e 1,5%, in corrispondenza delle scadenze dell’anno 2016.

Con l’eccesso di liquidità nel sistema che rimane stabile attorno ai 220 miliardi di euro, vengono annunciati in restituzione dalle banche europee per la prossima settimana circa 5,2 miliardi provenienti quasi per intero dalla seconda operazione straordinaria datata 2012, in ordine alla quale è stato rimborsato denaro in proporzione dimezzata rispetto alla Ltro 2011 (25% contro 50%).

Nel frattempo sono lievemente aumentati i depositi presso Bce (45 miliardi di euro giovedi) ma sono scesi i conti correnti (266 mld); si noti pure che per due giorni di seguito non è stato fatto ricorso alle operazioni di rifinanziamento marginale (“bancomat” di emergenza usato dalle banche commerciali per ottenere liquidità overnight a fronte di garanzia prestata) dopo alcune giornate di utilizzo limitatissimo.

Giovedi scorso Eonia a 0,088%.

(per le previsioni della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor 3 mesi del 25 ottobre 2013“)