Previsioni Euribor 3 mesi del 27 dicembre 2013

La saggia decisione della Bce di sospendere le operazioni volontarie di restituzione dei fondi ottenuti dagli istituti di credito con le Ltro 2011 e 2012, nell’attuale periodo natalizio e fino a metà gennaio, ha contribuito a stabilizzare i tassi interbancari che chiudono la settimana su valori allineati a quelli di lunedi. Il 27/12/2013 l’Euribor 3 mesi viene fissato a 0,293%; Euribor 1-6-12 mesi rispettivamente a 0,234%, 0,392% e 0,562%.

L’eccesso di liquidità, in aumento attorno ai 200 miliardi di euro grazie agli ultimi importi finanziati a sette giorni superiori a quelli in rientro, tiene immune i tassi da tensioni che invece interessano il brevissimo, come noto a causa delle scadenze di fine anno. Euribor 1-2 settimane a 0,254% e 0,233%.

La discesa del tasso future per metà marzo prossimo (0,275%), scadenza in cui la curva dei tassi attesi trova il punto di minimo, rafforza l’ipotesi di intervento della Bce secondo le previsioni degli operatori del Liffe maturate il 27 dicembre 2012. L’Euribor 3 mesi continua ad essere stimato sotto al fixing ultimo anche per metà giugno (0,28%), mentre salirebbe attorno a quota 0,37% per fine 2014.

Il più recente dato disponibile sui depositi overnight presso Bce segnala utilizzi per 54 miliardi di euro, in aumento per circa 17 miliardi rispetto all’uso che ne venne fatto ad inizio periodo Rob.

(per le previsioni della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor 3 mesi del 3 gennaio 2014“)

Asta 30 dicembre 2013: Btp 5 anni e Btp 10 anni

Il MEF ha disposto per lunedi 30 dicembre 2013, in asta marginale e con regolamento 2 gennaio 2014, il collocamento dei titoli di Stato relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali quinquennali e decennali.

I Btp 5 anni (ISIN IT0004957574, decorrenza 02/09/2013, scadenza 01/12/2018, tasso d’interesse annuo lordo 3,5%, data pagamento cedola 1° giugno 2014, giorni dietimi 32) sono offerti in settima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 3 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo del 2,89% nell’asta dello scorso 30 ottobre.

Nella mattinata di lunedi i Btp quinquennali hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al 2,71%, prezzo di aggiudicazione 103,69 e rapporto di copertura 1,28 derivante da richieste per oltre 3,843 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I Btp 10 anni (ISIN IT0004953417, decorrenza 01/08/2013, scadenza 01/3/2024, tasso d’interesse annuo lordo 4,5%, data pagamento cedola 1° marzo 2014, giorni dietimi 123) sono offerti in undicesima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 2,5 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo del 4,01% nell’asta dello scorso 28 novembre.

Nella mattinata di lunedi i Btp decennali hanno fatto registrare rendimento lordo in salita al 4,11%, prezzo di aggiudicazione 103,53 e rapporto di copertura 1,34 derivante da richieste per oltre 3,36 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Btp quinquennali e dei Btp decennali: “Asta 30 gennaio 2014: CCTeu, Btp 5 anni e Btp 10 anni“)

Asta Bot semestrali e Ctz del 27 dicembre 2013

Con regolamento 02/01/2014, il MEF ha disposto per venerdi 27 dicembre 2013 l’emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro semestrali col sistema di collocamento dell’asta competitiva e l’emissione dei Certificati di credito del Tesoro “Zero coupon” col sistema di collocamento dell’asta marginale.

I Bot 6 mesi (ISIN IT0004981269, emissione 02/01/2014, scadenza 30/06/2014, durata 179 giorni) sono offerti in prima tranche per un importo pari a 8 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento medio ponderato pari allo 0,539% nell’asta dello scorso 27 novembre.

Nella mattinata di venerdi i Bot semestrali, assegnati per l’intero importo offerto, hanno fatto registrare rendimento medio ponderato in salita allo 0,827%, prezzo medio ponderato 99,59 ed hanno ricevuto richieste per 10,59 miliardi di euro (rapporto di copertura 1,32). Il rendimento dei Bot 6 mesi scende al rendimento semplice netto minimo dello 0,322%, secondo Assiom Forex, una volta applicata la ritenuta fiscale e sottratte le commissioni bancarie massime.

I Ctz (ISIN IT0004978208, emissione 29 novembre 2013, scadenza 31 dicembre 2015) sono offerti in terza tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 3 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento lordo pari all’1,163% nell’asta dello scorso 26 novembre.

Nella mattinata di venerdi i Ctz 24 mesi, assegnati per oltre 2,63 miliardi di euro (rapporto di copertura 1,48 derivante da richieste per oltre 3,903 miliardi di euro), hanno fatto segnare rendimento lordo in salita all’1,346% e prezzo di aggiudicazione pari a 97,368.

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Ctz: “Asta Ctz e BTP€i 5 anni del 28 gennaio 2014“)

(per la prossima asta dei Bot 6 mesi: “Asta Bot semestrali del 29 gennaio 2014“)

Previsioni Euribor 3 mesi del 24 dicembre 2013

Una rivisitazione del contesto attuale in chiave meno pessimistica, ma anche il ricorso abbondante ai finanziamenti a sette giorni, sono serviti ad arginare la spinta al rialzo sui tassi interbancari. Nel corso della settimana precedente l’Euribor 3 mesi, giunto ai massimi annuali (0,298%), veniva segnalato in ripiego come non accadeva da novembre per poi stabilizzarsi allo 0,294% fissato il 23 e 24 dicembre 2013.

L’eccesso di liquidità nel sistema, pari a circa 310 miliardi di euro a dicembre 2011, esplose pochi mesi dopo grazie al successo delle operazioni di finanziamento straordinario a 36 mesi; le successive riduzioni progressive causate soprattutto dalle restituzioni provenienti dalle banche europee localizzate nella zona core dell’Europa, mentre nei Paesi periferici il denaro veniva assorbito per acquistare titoli obbligazionari utili al risanamento di bilancio, hanno indotto la Bce a congegnare nuove operazioni finalizzate al raggiungimento dell’economia reale.

Se il livello di liquidità in eccesso, secondo recenti stime attorno ai 170 miliardi di euro inutilizzati dagli istituti, dovesse scendere nel prossimo futuro anche per effetto degli ultimi rimborsi Ltro pari a 20,7 miliardi di euro, allora non sarà possibile impedire l’ulteriore crescita del costo dei finanziamenti in un periodo critico dell’anno caratterizzato da riversamenti fiscali e chiusure festive, quando le banche sono impegnate ad accorciare la durata media dei prestiti contratti al fine di non incappare in valutazioni di bilancio penalizzate da considerevoli volumi di debito a lungo termine.

In data 24/12/2013 l’Euribor 1-6-12 mesi è stato fissato rispettivamente a 0,232%, 0,392%, 0,56%; l’Euribor 1-2 settimane a 0,253% e 0,233%.

Da metà mese né la stima flash del Pmi complessivo, né l’indice Zew, entrambi positivi oltre le attese per i dati di dicembre, hanno modificato le quotazioni sul Liffe. Sono arrivate fino a 5 centesimi, invece, le increspature per i tassi attesi quando è risultato in aumento anche l’indice Ifo tedesco di dicembre.

I futures contrattati a Londra, al 24 dicembre 2013, segnalano una fase di lieve ribasso dei tassi per effetto di ipotizzate prossime azioni della Bce: l’Euribor 3 mesi, fino a metà del 2014, si manterrebbe al di sotto del fixing scendendo a quota 0,28% per metà marzo prossimo e a quota 0,29% per metà giugno 2014.

In rialzo fino a 17 centesimi, invece, i tassi previsti in scaletta dal secondo trimestre 2015 rispetto alle attese del 13 dicembre scorso.

Depositi overnight a 51 miliardi di euro e media Eonia a 0,158% lunedi scorso.

(per le attese di fine anno sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor 3 mesi del 27 dicembre 2013“)

Previsioni Euribor 3 mesi del 13 dicembre 2013

 

22,65 miliardi di euro annunciati dalle banche europee per le restituzioni volontarie Ltro di mercoledi prossimo: è questo il sostanzioso dato quantitativo più importante della settimana che indirizzerà ancora verso l’alto l’Euribor 3 mesi, fissato al rialzo a 0,282% il 13/12/2013, ai massimi negli ultimi quindici mesi e per la prima volta nell’anno sopra al parametro di riferimento Bce. Il tasso interbancario, che fino ad un mese fa si muoveva con variazioni giornaliere nell’ordine di un millesimo, ora incrementa fino a dieci volte tanto soprattutto per la riduzione dell’eccesso di liquidità nel sistema. Euribor 1-6-12 mesi rispettivamente in salita a 0,225%, 0,38% e 0,556%.

I pagamenti provenienti dalle tesorerie, in concomitanza delle scadenze fiscali, continuano a sottrarre liquidità e a far lievitare il costo dei prestiti: in settimana ancora in rialzo le scadenze più brevi (Euribor 1 settimana 0,157%; Euribor 2 settimane 0,168%).

Sul Liffe, nel corso delle ultime sedute, il comportamento degli operatori ha determinato un appiattimento della curva dei tassi attesi: lieve rialzo per le scadenze dei prossimi due anni in virtù dell’andamento delle quotazioni sull’interbancario e della mancanza di aspettative per nuovi interventi della Banca Centrale Europea attraverso strumenti convenzionali e non convenzionali; ribasso fino a otto centesimi per le scadenze successive, sulle quali non ha avuto peso il dato negativo per la produzione industriale tedesca comunicato lunedi.

In particolare, il 13 dicembre 2013 l’Euribor 3 mesi è visto salire a 0,33% per metà marzo 2014 e terminare l’anno prossimo poco sopra quota 0,38%.

Giovedi scorso, al secondo giorno del nuovo periodo di mantenimento della riserva obbligatoria, depositi overnight sotto i 37 miliardi di euro e media Eonia a 0,139%.

(per le previsioni sui tassi variabili di mutui e obbligazioni della vigilia di Natale: “Previsioni Euribor 3 mesi del 24 dicembre 2013“)