Previsioni Euribor 3 mesi del 28 novembre 2014

Motivi tecnici legati alla chiusura del mese hanno spinto verso l’alto i tassi sulla scadenze 1 e 2 settimane, sempre positivi fino a giovedi, e l’Euribor 1 mese, finito a quota 0,02%.

Molto stabili, invece, gli altri tassi sul mercato interbancario dove, grazie al mantenimento del livello medio di liquidità in eccesso, l’Euribor 3 mesi viene fissato a 0,082% il 28 novembre 2014, dopo l’impercettibile rialzo che mercoledi ha infranto l’inalterabilità di ben sei sedute consecutive. Quota 0,18% e 0,331%, rispettivamente, per l’Euribor 6 e 12 mesi (fonte dati: Aritma).

Nessun risvolto sul Liffe per l’indice Ifo, lunedi tornato a misurare in salita la fiducia delle imprese tedesche per la prima volta in sette mesi, e pochi spunti nel corso degli ultimi giorni per rafforzare le aspettative di un veloce QE europeo su cui Draghi ha ripetuto concetti noti.

Venerdi 28/11/2014, quando la stima preliminare dell’inflazione di novembre nell’eurozona mostra un ulteriore rallentamento e aggiunge un fattore alle ragioni di intervento dell’autorità di politica monetaria, viene confermata la stabilità dell’Euribor 3 mesi sul tratto a breve della curva dei tassi attesi: in lieve aumento a metà mese prossimo con quota 0,09%, poi in discesa al minimo 0,075% nell’estate 2015 secondo variazioni trascurabili per i titolari di mutuo a tasso variabile. Rimane poco probabile l’annuncio di nuove misure espansive per la riunione del consiglio direttivo in programma giovedi 4 dicembre, prima di valutare la partecipazione delle banche alla seconda tranche Tltro.

Come si nota dagli scostamenti negativi a sette giorni, a partire da metà 2017 gli operatori sui derivati rivedono al ribasso i tassi future tenendo sotto l’1% i valori di riferimento.

Annunciati rimborsi volontari anticipati Ltro 2011 e 2012 per quasi 5,9 miliardi di euro.

Depositi overnight usati per 24 miliardi di euro giovedi scorso e conti correnti presso Bce per 190 mld.

(per le attese della settimana prossima sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs a dicembre 2014”)

Asta 27 novembre 2014: BTP 5 anni, BTP 10 anni e CCTeu

Il MEF ha disposto per giovedi 27 novembre 2014, in asta marginale e con regolamento 1° dicembre 2014, il collocamento dei titoli di Stato relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali, quinquennali e decennali, e relativi ai Certificati di Credito del Tesoro indicizzati all’Euribor.

I Btp 5 anni (emissione 1° dicembre 2014, scadenza 1° dicembre 2019, tasso d’interesse annuo lordo 1,05%, data pagamento cedola 1° giugno 2015, giorni dietimi 0) sono offerti in prima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 3 miliardi di euro ad un massimo di 3,5 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo dell’1,23% nell’asta dello scorso 30 ottobre.

Nella mattinata di giovedi i Btp quinquennali (ISIN IT0005069395) hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al minimo storico dello 0,94%, prezzo di aggiudicazione 100,53 e rapporto di copertura 1,46 derivante da richieste per quasi 5,122 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I Btp 10 anni (ISIN IT0005045270, decorrenza 1° settembre 2014, scadenza 1° dicembre 2024, tasso d’interesse annuo lordo 2,5%, data pagamento cedola 1° giugno 2015, giorni dietimi 0) sono offerti in settima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 1,5 miliardi di euro ad un massimo di 2 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo del 2,44% nell’asta dello scorso 30 ottobre.

Nella mattinata di giovedi i Btp decennali hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al minimo storico del 2,08%, prezzo di aggiudicazione 103,87 e rapporto di copertura 1,58 derivante da richieste per quasi 3,167 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I CCTeu (ISIN IT0005056541, decorrenza 15 giugno 2014, scadenza 15 dicembre 2020, tasso annualizzato 1,133%, spread 0,8%, tasso cedolare semestrale 0,576%, cedola in pagamento il 15 dicembre 2014, giorni dietimi 169) sono offerti in quinta tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 1 miliardo di euro ad un massimo di 1,5 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo pari all’1,25% nell’asta dello scorso 30 ottobre.

Nella mattinata di giovedi il rendimento lordo dei CCTeu è risultato pari all’1,1%, il prezzo di aggiudicazione è stato pari a 100,19 ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,59 derivante da richieste per oltre 2,386 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei CCTeu e dei Btp quinquennali e decennali: “Asta 30 dicembre 2014: BTP 5 anni, BTP 10 anni e CCTeu”)

Previsioni Euribor 3 mesi del 21 novembre 2014

Con i tassi praticamente fermi in settimana sull’interbancario, nonostante la riduzione dell’eccesso medio di liquidità per circa dieci miliardi di euro, l’Euribor 3 mesi ha mantenuto nelle ultime quattro sedute la stessa quotazione a 0,081% (21/11/2014), collocandosi in chiusura poco sopra il fixing di venerdi scorso.

Identico comportamento per l’Euribor 1 mese (0,009%) e per l’Euribor 6 mesi (0,181%); chiude a 0,334% l’Euribor 12 mesi (fonte dati: Aritma).

Si sono avvicinati allo zero ma sono rimasti negativi i tassi sul brevissimo fino a giovedi.

Il primo rafforzamento da inizio anno dell’indicatore tedesco Zew di novembre, andato oltre le attese e condizionato nella componente prospettica dalla discesa del livello del cambio e dai dati macroeconomici, martedi ha contribuito all’increspatura dei tassi future, lieve ma diffusa lungo tutta la scaletta.

Neppure la delusione derivante dalla lettura flash dell’indice Pmi composito, che giovedi ha stimato la crescita più bassa dell’attività manifatturiera e terziaria nell’eurozona negli ultimi sedici mesi, ha potuto sovvertire la tendenza al rialzo dei tassi previsti nei giorni addietro.

Il 21 novembre 2014, quando Draghi ribadisce che i dati troppo deboli su reddito prodotto e inflazione non possono che intensificare i lavori finalizzati all’emanazione di nuove misure espansive e si manifestano limature diffuse sui tassi attesi, gli operatori del Liffe continuano ad escludere effetti immediati prodotti da un inverosimile quantitative easing sul tasso Euribor 3 mesi, previsto quasi un centesimo sopra il fixing a quota 0,09% per metà dicembre.

L’informazione aggiuntiva, rispetto alle previsioni della settimana passata, viene fornita dalla presenza di un tasso minimo inferiore al livello attuale che, in corrispondenza di metà 2015 (0,07% tra i mesi di giugno e settembre prossimi), è motivato dall’efficacia congiunta dei finanziamenti mirati Tltro e degli acquisti in obbligazioni garantite da mutui e covered bond.

Per il resto la curva appare poco mossa, con scostamenti inferiori ai due centesimi sul dato a sette giorni e con l’evidenza consueta della risalita molto graduale dell’Euribor 3 mesi: quota 0,2% superata soltanto nel 2017.

Rimborsi volontari annunciati per mercoledi prossimo sopra quota 8,5 miliardi di euro.

In linea con la dinamica dell’eccesso di liquidità nel sistema anche la contrazione dei depositi overnight, giovedi scorso usati per 20 miliardi di euro, e dei conti correnti presso Bce scesi a 176 miliardi.

(per le attese della settimana prossima sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor 3 mesi del 28 novembre 2014”)

Asta Bot semestrali del 26 novembre 2014

Con regolamento 28 novembre 2014 e sistema di collocamento dell’asta competitiva, il MEF ha disposto per mercoledi 26 novembre 2014 l’emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro semestrali.

I Bot 6 mesi (ISIN IT0005067258, emissione 28 novembre 2014, scadenza 29 maggio 2015, durata 182 giorni) sono offerti in prima tranche per un importo pari a 6 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento medio ponderato pari allo 0,379% nell’asta dello scorso 29 ottobre.

Nella mattinata di mercoledi i Bot semestrali, assegnati per l’intero importo offerto, hanno fatto registrare rendimento medio ponderato in discesa allo 0,272%, prezzo medio ponderato 99,863 ed hanno ricevuto richieste per oltre 10,321 miliardi di euro (rapporto di copertura 1,72).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Bot 6 mesi: “Asta Bot semestrali e Ctz del 29 dicembre 2014”)

Previsioni Euribor 3 mesi del 14 novembre 2014

I tassi sul mercato interbancario sono scesi nel corso delle ultime cinque sedute secondo variazioni minime, specchio di una condizione di eccesso di liquidità complessiva nel sistema che continua ad impedire frizioni tra gli istituti di credito europei, nonostante il calo per circa 10 miliardi di euro rispetto ai 115 stimati la settimana passata. Dato anomalo per i depositi overnight in rialzo a 29 miliardi di euro mercoledi, nel primo giorno del periodo di mantenimento della riserva obbligatoria; poi giovedi stabile il totale di 211 miliardi sui depositi normalizzati e sui conti correnti presso Bce.

L’Euribor 3 mesi viene fissato a 0,079% il 14/11/2014; per le scadenze a 1-6-12 mesi, rispettivamente, i tassi quotano a 0,008%, 0,18%, 0,333% (fonte dati: Aritma).

Sul brevissimo, fino a giovedi, i tassi si sono mantenuti sempre negativi.

Il dato in rialzo relativo alla produzione industriale di settembre, diffuso mercoledi da Eurostat, è stato giudicato obsoleto dal Liffe e non ha impedito la limatura dei tassi future a partire dalle scadenze del 2017; variazioni simili in scaletta, venerdi, per la reazione degli operatori di Londra alla crescita del Pil nell’area euro sia sul trimestre precedente che su base annua.

I tassi impliciti nei derivati sull’Euribor 3 mesi, secondo le previsioni del 14 novembre 2014, non segnalano cambiamenti rispetto a venerdi scorso fino a tutto il 2016: quota 0,09% per metà dicembre prossimo, poco più di un centesimo sopra il fixing, e quota 0,085% per metà settembre 2015 forniscono misura della fase di stabilità a cui dovrebbero andare incontro i tassi variabili sul breve termine. Quota 1% superata nella seconda metà del 2020.

Annunciati rimborsi volontari Ltro 2011 e 2012 il prossimo mercoledi per complessivi 1,95 miliardi di euro.

(per le attese della settimana prossima sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor 3 mesi del 21 novembre 2014”)

Asta 13 novembre 2014: Btp 3 anni, Btp 7 anni e Btp 15 anni

Per giovedi 13 novembre 2014, in asta marginale e con regolamento 17 novembre 2014, il MEF ha disposto l’emissione dei titoli di Stato relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali triennali, ai Btp 7 anni e ai Btp 15 anni.

I Btp 3 anni (ISIN IT0005058463, emissione 15 ottobre 2014, scadenza 15 gennaio 2018, tasso d’interesse annuo lordo 0,75%, data pagamento cedola 15 gennaio 2015, prima cedola corta con tasso lordo pari a 0,1875% corrispondente ad un periodo di 92 giorni su un semestre di 184 gg., scadenza cedole successive il 15 luglio ed il 15 gennaio di ogni anno, giorni dietimi 33) sono offerti in terza tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 2,5 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo dello 0,7% nell’asta dello scorso 13 ottobre.

Nella mattinata di giovedi i Btp triennali hanno fatto registrare rendimento lordo in salita allo 0,77%, prezzo di aggiudicazione 99,93 e rapporto di copertura 1,53 derivante da richieste per quasi 3,824 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I Btp 7 anni (ISIN IT0005028003, emissione 15 giugno 2014, scadenza 15 dicembre 2021, tasso d’interesse annuo lordo 2,15%, data pagamento cedola 15 dicembre 2014, giorni dietimi 155) sono offerti in nona tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 1,5 miliardi di euro ad un massimo di 2 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo dell’1,71% nell’asta dello scorso 13 ottobre.

Nella mattinata di giovedi i Btp 7 anni hanno fatto registrare rendimento lordo in salita all’1,74%, prezzo di aggiudicazione 102,75 e rapporto di copertura 1,51 derivante da richieste per oltre 3,027 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I Btp 15 anni (ISIN IT0005024234, emissione 1° marzo 2014, scadenza 1° marzo 2030, tasso d’interesse annuo lordo 3,5%, data pagamento cedola 1° marzo 2015, giorni dietimi 77) sono offerti in sesta tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 1 miliardo di euro ad un massimo di 1,5 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento annuo lordo del 3,03% nell’asta dello scorso 11 settembre.

Nella mattinata di giovedi i Btp 15 anni hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al minimo storico del 2,97%, prezzo di aggiudicazione 106,76 e rapporto di copertura 1,55 derivante da richieste per quasi 2,319 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Btp triennali, dei Btp 7 anni e dei Btp 15 anni: “Asta 13 gennaio 2015: Btp 3 anni, Btp 7 anni e Btp 15 anni”)