Previsioni Euribor del 25 maggio 2018

Parallelamente al fenomeno di flattening avvertito su alcuni segmenti del secondario, i consueti minimi che perduravano da moltissime settimane sul mercato interbancario hanno ceduto il passo alla fissazione di quota -0,323% per l’Euribor 3 mesi in data 25/05/2018.

Gli operatori sul mercato dei futures di Londra hanno reagito rivedendo al rialzo la previsione di settembre prossimo per due centesimi in sette giorni, in quota -0,28%, che diventano quattro col differenziale a un mese.

Sul medio-lungo termine, all’opposto, profonde rivisitazioni al ribasso azzerano l’Euribor 3 mesi per la scadenza di marzo 2020 e lo portano in quota 0,84% per metà 2022, con un differenziale molto forte nell’arco settimanale (-0,19%).

Per i futures del periodo in oggetto, tra i motivi dei continui rialzi vi sono i dati Markit del Flash PMI composito di maggio, che hanno mostrato rallentamenti delle attività e dei nuovi ordini, e la ricerca di carta di qualità emessa dall’Europa centrale in contrapposizione all’abbandono del debito periferico.

Euribor 3 mesi sempre inferiore all’1,3% in scaletta.

Euribor 1-6-12 mesi rispettivamente a -0,369%, -0,271% e -0,188% in chiusura.

Depositi overnight usati giovedi per 643 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 1.322 mld.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 1° giugno 2018”)

Previsioni Euribor del 18 maggio 2018

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tassi-euribor-3-mesi-previsti-fino-al-2024-liffe-18-maggio-2018Esattamente come era accaduto nel corso della settimana passata, sul breve termine i tassi impliciti nei futures sull’Euribor 3 mesi vengono ritoccati verso l’alto per un centesimo che riguarda le sole scadenze di giugno e settembre 2018, ora in quota -0,3% e -0,285% rispettivamente.

Il dato appare di difficile interpretazione alla luce della rilevazione Eurostat che ha certificato l’inflazione annuale di aprile in calo all’1,2%, dal precedente 1,3% di marzo, con stima finale che allontana ulteriormente il raggiungimento del traguardo 2%, ma trova parziale giustificazione nell’impercettibile risalita del fixing -0,326% rilevata il 18/05/2018 e nell’attesa di crescita dei tassi Usa.

Sul medio-lungo termine, invece, incidono rialzi sempre inferiori ai cinque centesimi nell’arco dei sette giorni.

Detti rialzi sono massimi nel periodo settembre 2022-giugno 2023, quando l’Euribor 3 mesi salirà da 1,11% a 1,185% mantenendo l’andamento crescente monotono ma secondo ritmi più blandi.

Sul mercato interbancario Euribor 1-6-12 mesi rispettivamente a -0,371%, -0,271% e -0,189% in chiusura, invariati a sette giorni.

Depositi overnight usati giovedi per 656 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 1.359 mld.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 25 maggio 2018”)

Previsioni Euribor dell’11 maggio 2018

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Le ultime due settimane hanno riservato cambiamenti per le quotazioni dei futures che una prima analisi superficiale della curva dei tassi previsti, in data 11 maggio 2018 sul mercato Liffe, potrebbe non far apprezzare.

tassi-euribor-3-mesi-previsti-fino-al-2024-liffe-11-maggio-2018Il primo giovedi del mese sono stati segnalati ribassi dei tassi attesi fino a sette centesimi con la lettura preliminare dell’inflazione area Euro in rallentamento ad aprile. La situazione si è poi riequilibrata con la risalita dei derivati del greggio e col ritorno di una certa propensione al rischio.

Dal grafico si nota che il breve termine, e solo quello, è interessato da increspature minime ma comunque rilevanti in termini relativi: le previsioni sull’Euribor 3 mesi, riviste in rialzo a -0,31% e -0,295% per settembre e dicembre prossimi, segnalano l’influenza delle attese rinforzate sull’orientamento di politica monetaria d’oltreoceano che potranno avere ripercussioni sui mercati europei.

Ciononostante, la crescita del tasso variabile rimane molto contenuta per l’anno in corso.

L’accelerazione della risalita è prevista per le scadenze successive, quando l’Euribor 3 mesi entrerà in territorio positivo a dicembre 2019 e continuerà allo stesso ritmo fino al termine del 2021 (0,84%).

Sul medio-lungo termine limature contenute ad appena due centesimi nell’arco di quattordici giorni.

Euribor 3 mesi in crescita ma a ritmo più moderato nell’ultimo tratto della curva fino ad un massimo di 1,4%, sempre a distanza superiore all’1,7% dal fixing -0,327%.

Sul mercato interbancario Euribor 1-6-12 mesi rispettivamente a -0,371%, -0,271% e -0,189% in chiusura.

Depositi overnight usati giovedi per 662 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 1.363 mld.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 18 maggio 2018”)