Bestie e denaro

 

Come gli antichi Greci, e come pure i Romani, i Celti, gli Indiani e gli Iraniani di cui tutti ci sono giunte molte prove, alcune popolazioni dell’attuale Africa orientale possiedono bestiame a simbolo della loro ricchezza e condizione sociale, e non solo per ricavarne cibo e pelli.

Gli animali permettono quindi a molti allevatori del Kenia di disporre di strumenti di corresponsione per indennizzi, multe ed imposte matrimoniali.

Attenti ai BTP!

Buoni del tesoroCome già avvenuto negli Usa, dove le massicce emissioni di bond governativi aggravano il deficit di bilancio, anche in Europa gli interventi a sostegno dell’economia di Stato e del sistema creditizio finiscono per appesantire i conti pubblici (http://www.morningstar.it/it/funds/article.aspx?articleID=78397&categoryID=417&lang=it-IT).

La percezione che ne segue di aumentato rischio di insolvenza, ovviamente, accresce il premio per il rischio assunto dagli investitori di titoli governativi italiani e greci, i cui emittenti allo stato attuale si posizionano nell’eurozona  come i più distanti dai benchmark “virtuosi” di Germania, Olanda e Francia.

In questo quadro generale, le future e prevedibili emissioni massive di bond governativi non possono far altro che abbattere i prezzi dei titoli e, per via della nota relazione inversa (http://www.questidenari.com/?p=80), spingere verso l’alto i rendimenti. Gli operatori di Borsa aggiungono che le impennate ultime dei listini azionari soffiano sul fuoco spostando l’attenzione degli investitori su mercati notoriamente più ricchi di emozioni rispetto a quelli obbligazionari (http://www.morningstar.it/it/lnp/article.aspx?lang=it-IT&articleid=78834&categoryid=426): ma è pur vero che il trasferimento di ricchezza fra comparti non è automatico né, soprattutto, matematico, ma piuttosto umorale e quindi effimero.

Con tutte le conseguenze del caso a cui sono interessati in particolar modo i titolari di obbligazioni a tasso fisso su scadenze lunghe come i detentori di Buoni Poliennali del Tesoro, ed in generale coloro che, cercando la sicurezza dei titoli di Stato, si assumono inconsapevolmente una parte di “rischio Paese” e trovano tassi non certo esaltanti, specie sulle scadenze brevi, la strategia corretta potrebbe essere quella di liberarsi al più presto dei vecchi BTP in portafoglio, ovvero anticipare il mercato e monetizzare in attesa delle prossime opportunità!

Inizio attività imprenditoriale o autonoma /4

            Nel nostro Paese, generalmente, con la chiusura dell’anno solare si chiudono gli esercizi fiscali e successivamente si pagano le tasse sugli utili generati.

Il periodo in cui si pagano le tasse è maggio, solitamente – per sinteticità non affrontiamo il discorso della rateizzazione ma parleremo di imposte a saldo.

I soggetti in contabilità ordinaria pagano le imposte in funzione degli utili conseguiti a seguito della chiusura del bilancio, i soggetti in contabilità semplificata pagano in funzione della differenza tra le entrate e le uscite, quelli in contabilità forfettaria pagano in base all’aliquota fissa del 20% sugli incassi conseguiti.

Per le società di capitali in contabilità ordinaria per obbligo, le imposte si versano in base ad un’aliquota fissa – generalmente del 32% – chiamata IRES, e ad una seconda che varia in base alla regione di localizzazione della sede legale chiamata IRAP.

Le persone fisiche, invece, pagano le imposte progressivamente: detta progressività è stata predisposta in funzione di un criterio di equità sociale, dato che più aumenta il reddito e più è alta l’aliquota marginale denominata IRPEF. Anche per le persone fisiche abbiamo un’imposta ad aliquota fissa che si chiama IRAP.

Una menzione a parte meritano le addizionali sia comunali che regionali che variano fra regione e regione ed anche fra comuni della stessa regione.

Da quando sono state tagliati i trasferimenti dalle casse dello Stato agli Enti locali, gli stessi enti fanno leva su queste addizionali per sanare i loro bilanci, modificando le stesse in funzione delle necessità: basti pensare a quello che la Regione Lazio è costretta a fare per sanare il deficit del servizio sanitario.

Naturalmente sul modello di dichiarazione confluiscono tutti i redditi conseguiti dal soggetto dichiarante: fabbricati, terreni, redditi di partecipazione e diversi. Tutti questi confluiscono nel quadro N dal quale si estrapola l’imposta dovuta.

Compatibilmente con le necessità dello Stato, è stata introdotta la tassazione in acconto che colpisce tutti i contribuenti da un certo importo (di imposte da versare) in su, e, se si supera una determinata cifra, la tassazione in acconto viene divisa in due soluzioni: una a maggio con il pagamento del saldo, e l’altra a novembre.

Le imposte vanno versate facendo uso del modello F/24 predisposto per vari pagamenti, in cui è presente una sezione per l’Erario, una per i contributi Inps, una per le addizionali regionali e l’Irap, una per le addizionali comunali e l’Ici, una per l’Inail e l’ultima per gli enti vari.

Le persone fisiche che non esercitano attività imprenditoriali possono presentare il modello alla banca o alla posta o esattoria, mentre le società e le persone fisiche titolari di attività imprenditoriali sono tenuti ad effettuare il pagamento tramite presentazione di modello telematico che permette al Ministero delle Finanze di ottenere informazioni in tempo reale.

 

FINE PUNTATA N° 4 – la tassazione

New ways of thinking

 

The main difference between an old economy business and a new economy one can be found in savings.

Top level managers, high school teachers or famous financial advisors have been talking about all the cost-effective activities for many years, so we know there are several manners helpful for keeping costs down: lower times for manufacturing due to higher workers’ experience with the passing of the time, economies of scale due to increasing total quantity of products, degree of control in negotiations with suppliers due to increasing purchases, everything focused on the internal aspects of the business, according to the traditional theory of manufacturing industry.

In the 2000s, the traditional vision must be renovated because of the uniqueness of the product created, so e-commerce or e-community firms have to take care of marketing aspects related to financial entries (outside perspective), and also have to approach new accounting procedures for controlling overheads (inside perspective) such as rent, personnel, software licenses, hardware, etc.

First of all, a click & click industry must assess what is demanded in terms of work: if it couldn’t keep up with demand, it would lose a lot of faithful clients (and other potential clients), and everybody knows that’s extremely difficult to make customers come back as long as they’ve no physical presence and their geographic location is all over the world! Budgeting activity is getting very important!

Ford’s T-model times are finished: we have to be aware businesses are being managed in a more and more virtual global village where every client likes a particular and tailored merchandise or service, and management efforts to reduce standard costs typical of the massive production aren’t so frequent.

A clever web manager needs to use human resources and financial capital in order to achieve goals in terms of users and clients who push up profits through a great amount of revenues. But more creativeness doesn’t mean less rationality!

Il (più) vecchio conio

 

Risale alla fine del VII° secolo A.C. l’invenzione delle monete, quando i Lidi, antichi abitanti della Turchia occidentale, intuirono i vantaggi di imprimere un marchio su quei pezzi metallici aventi dimensione e peso costanti che già venivano utilizzati come denaro.

Questa operazione, diretta a garantire valore agli oggetti coniati, fu apprezzata al punto da essere effettuata in tutto il mondo greco, nell’arco di un secolo, e tramandata fino ai giorni nostri.

La benedizione

 

Quest’oggi il Governatore Draghi ha espresso a Montecitorio la posizione di Bankitalia su alcuni temi di natura economico-finanziaria di stretta attualità come i Tremonti bond, con cui sono state invitate le banche ad irrobustire il proprio capitale, e l’imposizione fiscale sugli utili bancari che comporta minore capacità di reinvestimento e, a seguire, minore credito alle aziende – sull’argomento più generico della detassazione sul reinvestimento utili societari che troppo spesso prendono la via dei conti personali, si era espresso correttamente anche Ferruccio de Bortoli nella sua rubrica quotidiana di ieri (http://www.ilsole24ore.com/asterisco/asterisco_20090316.shtml).

Giovedi prossimo l’Associazione Bancaria Italiana ed il Ministero dell’Economia si riuniranno per accordarsi sull’entità del credito da concedere a famiglie e aziende da parte di quelle banche che emettono i titoli ibridi sottoscritti dal Tesoro: la misura, che riveste carattere di straordinarietà, rispetta le regole comunitarie sugli aiuti di Stato ed è finalizzata a contrastare l’emergenza liquidità nell’attuale contesto recessivo, prevede pure un grace period, ovvero una “finestra” di 12 mesi durante la quale i titolari di mutuo prima casa – se hanno perso il lavoro o sono stati messi in cassa integrazione – potranno rinviare il pagamento della rata senza subire alcun tipo di penale.