Decreto-legge 138/2011 convertito nella legge 148/2011: limiti all’uso del contante, dei libretti di deposito e dei titoli al portatore; riduzione delle sanzioni per gli esercenti (art. 2, commi 4, 4-bis e 36-vicies ter)

Con la legge 14 settembre 2011, n. 148, è stato convertito con modificazioni il decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo.

L’art. 2 (Disposizioni in materia di entrate) del D.L. 138/2011, al comma 4, disciplina la riduzione del limite all’utilizzo consentito del denaro contante, dei libretti di deposito bancari o postali al portatore e dei titoli al portatore in euro o valuta estera, per un valore dell’operazione inferiore ad euro 2.500 quando gli scambi di moneta avvengano senza il tramite delle banche, degli istituti di moneta elettronica o di Poste Italiane S.p.A.. Anche in caso di suddivisione dell’intero valore attraverso due o più pagamenti, detto limite è operativo per l’ammontare complessivo dei corrispettivi versati in ordine alla medesima operazione (frazionata).

Le norme antiriciclaggio, riguardanti pure i vaglia postali e cambiari, comportano gli obblighi di apposizione della clausola di non trasferibilità e di indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario in caso di emissione di assegni bancari, circolari e postali per importi almeno pari a 2.500 euro, ed il necessario mantenimento del saldo dei libretti di deposito bancari o postali al portatore al di sotto dello stesso limite. In caso di trasferimento del libretto di deposito ad altro soggetto (persona fisica o soggetto diverso da persona fisica), il possessore è tenuto a comunicare alla banca i dati identificativi del soggetto e la data dell’operazione entro 30 giorni dal trasferimento.

Inoltre è slittato dal 30 giugno 2011 al 30 settembre 2011 il termine entro il quale i libretti di deposito bancari o postali al portatore, aventi saldo non inferiore ad euro 2.500, devono essere estinti dal portatore ovvero ridotti ad un importo non eccedente la stessa soglia.

A fini di adeguamento alle disposizioni adottate in ambito comunitario in tema di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo, le limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore, di cui all’articolo 49, commi 1, 5, 8, 12 e 13, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, sono adeguate all’importo di euro duemilacinquecento; conseguentemente, nel comma 13 del predetto articolo 49, le parole: « 30 giugno 2011 » sono sostituite dalle seguenti: « 30 settembre 2011 ».

La L. 148/2011, in sede di conversione, ha inserito nell’art. 2 il comma 4-bis: non sono applicabili le sanzioni pecuniarie amministrative (quantificate, in base allo strumento di pagamento e al tipo di infrazione, tra l’1% ed il 40% dell’importo trasferito, ovvero tra il 10% ed il 40% del saldo del libretto) relative alle violazioni compiute tra il giorno 13 ed il giorno 31 agosto 2011 che si siano sostanziate nel trasferimento di denaro contante, libretti e titoli al portatore, e nel possesso di libretti di deposito per importi mantenuti al di sopra del limite previsto e al di sotto della soglia precedentemente in vigore pari ad euro 5.000:

E’ esclusa l’applicazione delle sanzioni di cui all’articolo 58 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, per le violazioni delle disposizioni previste dall’articolo 49, commi 1, 5, 8, 12 e 13 del medesimo decreto, commesse nel periodo dal 13 al 31 agosto 2011 e riferite alle limitazioni di importo introdotte dal comma 4. A decorrere dal 1° settembre 2011 le sanzioni di cui al citato articolo 58 sono applicate attraverso gli uffici territoriali del Ministero dell’economia e delle finanze. All’articolo 49 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, i commi 18 e 19 sono abrogati.

Infine il comma 36-vicies ter, aggiunto dalla L. 148/2011 all’art. 2 del D.L. 138/2011, dimezza le sanzioni in caso di violazione degli obblighi dichiarativi e di documentazione in materia di imposte dirette e Iva (es. omessa presentazione della dichiarazione dei redditi o indicazione di un reddito imponibile inferiore a quello accertato, omessa presentazione della dichiarazione annuale dell’imposta sul valore aggiunto o indicazione di un’imposta inferiore a quella dovuta, violazione degli obblighi relativi alla documentazione, registrazione ed individuazione delle operazioni soggette all’imposta sul valore aggiunto) per gli esercenti imprese, arti e professioni aventi ricavi e compensi dichiarati inferiori a 5.000.000 di euro. La riduzione della sanzione è subordinata all’indicazione, in sede di dichiarazione in materia di imposte sui redditi e di Iva, degli estremi identificativi dei rapporti con operatori finanziari in corso nel periodo d’imposta e all’esclusione dell’uso del denaro contante per ogni operazione attiva o passiva effettuata nell’esercizio dell’attività.

Per gli esercenti imprese o arti e professioni con ricavi e compensi dichiarati non superiori a 5 milioni di euro i quali per tutte le operazioni attive e passive effettuate nell’esercizio dell’attività utilizzano esclusivamente strumenti di pagamento diversi dal denaro contante e nelle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e imposte sul valore aggiunto indicano gli estremi identificativi dei rapporti con gli operatori finanziari di cui all’articolo 7, sesto comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 605, in corso nel periodo di imposta, le sanzioni amministrative previste dagli articoli 1, 5 e 6 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, sono ridotte alla metà.

La legge 14 settembre 2011, n. 148, è consultabile all’indirizzo gazzettaufficiale.it (GU n. 216 del 16-9-2011; entrata in vigore del provvedimento: 17/09/2011).

(per la tassazione delle rendite finanziarie disciplinata dal D.L. 138/2011 convertito con la L. 148/2011 si legga http://www.questidenari.com/?p=5361)

(per il successivo abbassamento del limite alla circolazione di contante e titoli al portatore introdotto dal governo Monti: http://www.questidenari.com/?p=5729)

23 settembre 2011: previsioni Euribor 3 mesi

Mentre continua a rimanere stabile l’Euribor 3 mesi, fissato venerdi 23/09/2011 a 1,537%, rispetto alla settimana scorsa si rileva la diminuzione generalizzata dei tassi previsti.

Maggiormente colpite dal cambiamento sono le quotazioni dei future sul Liffe circoscritte alle scadenze del 2012, col tasso implicito di giugno dell’anno prossimo al minimo di 0,96%: la causa è da ricercarsi nell’attuale condizione di liquidità abbondante nel circuito interbancario, seppure non distribuita al meglio, e nel prolungamento della fumosa questione riguardante il debito pubblico della Grecia.

Anticipa ancora di più i tempi della manovra attesa di politica monetaria Jp Morgan, secondo cui il taglio del tasso base operato dalla Bce in ottobre si manifesterà nella misura dello 0,5%.

(per le previsioni Euribor 3 mesi del 30 settembre 2011 si legga http://www.questidenari.com/?p=5225).

Asta del 29 settembre 2011: CCTeu, Btp 3 anni, Btp 10 anni e Btp 15 anni

Il MEF ha disposto per giovedi 29 settembre 2011, in asta marginale e con regolamento 3 ottobre 2011, il collocamento dei titoli di Stato relativi ai Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi, relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali triennali e decennali, e relativi ai Btp 15 anni non più in corso di emissione.

I CCTeu (ISIN IT0004620305, decorrenza 15/06/2010, scadenza 15/12/2015, tasso d’interesse semestrale lordo pari all’Euribor 6 mesi maggiorato dello 0,8% e cedola semestrale in corso, con scadenza 15 dicembre 2011, pari all’1,291% con tasso annuale equivalente 2,539%) sono offerti in quindicesima tranche e, nella precedente asta del luglio scorso, avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 4,58% e prezzo di aggiudicazione 91,92. I CCTeu non più in corso di emissione sono offerti con ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 1 miliardo di euro. Il rendimento lordo dei CCTeu 2015 off-the-run, nella mattinata di giovedi, è risultato in aumento al 5,63%, con prezzo di aggiudicazione (%) a 88.45, ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,87 derivante da richieste per 1,74 miliardi di euro (importo assegnato pari a 926 milioni di euro) – fonte: Borsaitaliana.it.

I Btp 3 anni (ISIN IT0004750409, decorrenza 01/07/2011, scadenza 01/07/2014, tasso d’interesse annuo lordo al 4,25%) sono offerti in quinta tranche e, nella precedente asta dello scorso agosto, avevano fatto segnare rendimento lordo al 3,87% e prezzo di aggiudicazione 101,09. I Btp triennali sono offerti per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2,5 miliardi di euro ad un massimo di 3,5 miliardi di euro. Il rendimento lordo dei Btp triennali, nella mattinata di giovedi, è risultato in aumento al 4,68%, con prezzo di aggiudicazione a 99.03, ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,36 derivante da richieste per oltre 4,281 miliardi di euro (assegnato importo per quasi 3,137 miliardi di euro).

I Btp 10 anni (ISIN IT0004759673, decorrenza 01/09/2011, scadenza 01/03/2022, tasso d’interesse annuo lordo 5%) sono offerti in terza tranche e, nella precedente asta dello scorso agosto, avevano fatto segnare rendimento lordo al 5,22% e prezzo di aggiudicazione 98,75. I Btp decennali sono offerti per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 1,5 miliardi di euro ad un massimo di 2,5 miliardi di euro. Il rendimento lordo dei Btp decennali, nella mattinata di giovedi, è risultato in aumento al 5,86%, con prezzo di aggiudicazione a 93.99, ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,37 derivante da richieste per oltre 3,398 miliardi di euro (importo assegnato per oltre 2,472 miliardi di euro).

I Btp 15 anni (ISIN IT0004009673, decorrenza 01/02/2006, scadenza 01/08/2021, tasso d’interesse annuo lordo 3,75%) sono offerti in ventiduesima tranche e, nella precedente asta del febbraio 2010, avevano fatto segnare rendimento lordo al 4,04% e prezzo di aggiudicazione 97,75. I Btp non più in corso d’emissione sono offerti per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 1 miliardo di euro ad un massimo di 2 miliardi di euro. Il rendimento lordo dei BTP 15 anni (vita residua 10 anni), nella mattinata di giovedi, è risultato in aumento al 5,49%, con prezzo di aggiudicazione a 87.41, ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,58 derivante da richieste per oltre 2,09 miliardi di euro (importo assegnato per 1,32 miliardi di euro).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per l’asta dei Btp 3 anni e dei Btp 10 anni del 28 ottobre 2011 si legga http://www.questidenari.com/?p=5404)

BTP€i 10 anni: asta 28 settembre 2011

Il MEF ha disposto per mercoledi 28/09/2011, con regolamento 30 settembre 2011, il collocamento tramite asta marginale dei titoli di Stato BTP€i 2019 (Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione dell’Area Euro).

I BTP€i 10 anni (ventesima tranche, ISIN IT0004380546, decorrenza 15 marzo 2008, scadenza 15 settembre 2019, cedola al tasso d’interesse reale 2,35% annuo pagabile semestralmente) sono offerti con ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 750 milioni di euro e, nell’asta del Tesoro del febbraio 2010, avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 2,07% e prezzo di aggiudicazione 102,48. I BTP€i decennali, nella mattinata di mercoledi, hanno fatto segnare rendimento lordo in aumento al 4,29%, prezzo di aggiudicazione 87,30 e rapporto di copertura 2,1 derivante da richieste per oltre 1,577 miliardi di euro (importo massimo offerto interamente assegnato).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per l’asta dei BTP€i decennali del 27 ottobre 2011: http://www.questidenari.com/?p=5398)

(per l’asta dei BTP€i 10 anni – ISIN IT0004380546 – del febbraio 2012 si legga: “Ctz, BTP€i 5 anni e BTP€i 10 anni: asta del 24 febbraio 2012”)

Asta 27 settembre 2011: Bot semestrali, Bot a scadenza 15/12/2011 e Ctz

Con regolamento 30 settembre 2011, il MEF ha disposto per martedi 27 settembre 2011 l’asta per i Buoni Ordinari del Tesoro semestrali, col sistema di collocamento dell’asta competitiva, e l’emissione di una seconda tranche di Bot (durata residua 76 giorni) per un importo di 3 miliardi di euro, con godimento 15 settembre 2011 e scadenza 15 dicembre 2011, di cui al decreto 8 settembre 2011 n. 71129. Ai sensi del D.M. 12 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni, per i BOT a 76 gg. la commissione massima è pari allo 0,05%.

I Bot 6 mesi hanno scadenza 30/03/2012 (182 giorni), sono offerti per 8 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento medio ponderato pari al 2,14% nell’asta dello scorso agosto (pari al rendimento semplice netto minimo dell’1,475% secondo Assiom Forex, una volta applicata la ritenuta fiscale e sottratte le commissioni bancarie massime) e prezzo medio ponderato pari a 98,93. Nella mattinata di martedi i Bot semestrali (ISIN IT0004755408, prima tranche, emissione 30/09/2011) hanno ricevuto richieste per oltre 13,915 miliardi di euro (rapporto di copertura 1,74 con offerta interamente assegnata), hanno fatto segnare rendimento medio ponderato in salita al 3,071% e prezzo medio ponderato 98,471.

I Bot 3 mesi (ISIN IT0004761968), nell’asta dello scorso 12 settembre, avevano fatto registrare rendimento medio ponderato pari a 1,907% (rendimento semplice minimo 1,27%) e prezzo medio ponderato pari a 99,52. I Bot a scadenza 15/12/2011 (Bot flessibili), collocati nella mattinata di martedi per 3 miliardi di euro, hanno fatto segnare rendimento medio pari a 1,808% e offerte per 8,078 miliardi di euro (Fonte: Ansa.it).

Sempre con regolamento 30 settembre 2011, il MEF ha disposto per martedi 27 settembre 2011 l’asta per i Certificati di credito del Tesoro “Zero coupon” col sistema dell’asta marginale riferita al prezzo.

I Ctz (prima tranche) hanno decorrenza 30 settembre 2011 e scadenza 30 settembre 2013, sono emessi per importo nominale pari a 3,5 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 3,408% nell’asta dell’agosto scorso. Nella mattinata di martedi i Ctz (ISIN IT0004765183, prezzo di aggiudicazione 91,543) hanno ricevuto richieste per oltre 5,502 miliardi di euro (rapporto di copertura 1,57 con offerta interamente assegnata) ed hanno fatto segnare rendimento lordo in salita al 4,511%.

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per l’asta dei Bot semestrali e dei Ctz del 26 ottobre 2011: http://www.questidenari.com/?p=5392)

Previsioni Euribor 3 mesi del 16 settembre

Col fixing dell’Euribor 3 mesi all’1,535% in data 16/09/2011, le previsioni sul mercato Liffe degli ultimi giorni sono state caratterizzate dai favorevoli riscontri per l’annuncio dell’azione concertata da Bce, Fed, Boe, Banca del Giappone e Banca di Svizzera, finalizzata a sostenere la liquidità delle banche per tutto il 2011 (operazioni di finanziamento a tasso fisso in dollari).

Le operazioni sui contratti derivati, rispetto alle risultanze della settimana scorsa, hanno prodotto movimenti generalizzati che tuttavia ancora non modificano la forma della curva dei tassi attesi, caratterizzata da valori in ribasso sulle prossime scadenze fino ai minimi di giugno e settembre 2012 (1,1%).

(per le previsioni Euribor 3 mesi del 23 settembre 2011: http://www.questidenari.com/?p=5177)