Obbligazioni Enel 2012-2018 a tasso fisso: rendimento al 4,885%. La cedola del bond a tasso variabile al 4,439%

Enel ha comunicato che, alla chiusura del periodo d’offerta delle obbligazioni TF 2012-2018 (ISIN IT0004794142) e TV 2012-2018 (ISIN IT0004794159), il tasso di rendimento annuo lordo effettivo a scadenza dei titoli a tasso fisso è pari al 4,885% (derivante da un tasso d’interesse nominale annuo lordo del 4,875%); i titoli a tasso variabile pagheranno la prima cedola il 20 agosto 2012 al tasso del 4,439% (Euribor 6 mesi + 3,1%).

La data di emissione e di godimento delle obbligazioni è stata fissata al 20/02/2012; la scadenza al 20 febbraio 2018.

Previsioni Euribor e Irs del 10 febbraio 2012

Subiscono solo un lieve cambiamento, lungo il tratto orizzontale della curva dei tassi impliciti nei contratti futures, le aspettative maturate sul mercato Liffe dagli operatori riguardo ai prossimi valori dell’Euribor 3 mesi, increspati di pochi centesimi a paragone con quelli del venerdi precedente.

Segnale inequivocabile che i mercati sono risultati quasi indifferenti alle comunicazioni post riunione del consiglio direttivo Bce (P/T fermo all’1%, come già era accaduto a gennaio, per via del calo dell’inflazione stimata sotto il target 2% fra alcuni mesi).

Se nelle settimane precedenti le previsioni del tasso interbancario formulate sulla piazza londinese sono risultate corrette, e se altrettanto corrette sembrano quelle relative alle prossime scadenze quando si potrebbe registrare una discesa dell’Euribor 3 mesi al di sotto del costo base del denaro (0,92% estrapolato a metà marzo, col P/T stabile all’1%, secondo i derivati di venerdi 10 febbraio 2012) ed una lunga permanenza ai minimi fino a metà dell’anno prossimo, è perché nei circuiti di scambio della liquidità tra le banche europee si attenuano le frizioni grazie ai consistenti finanziamenti già erogati dalla Bce; in aggiunta, il volume delle richieste di prestito è stimato in forte aumento per fine mese quando, in occasione della prossima LTRO a durata triennale e tasso 1%, le banche commerciali faranno ulteriore rifornimento di fondi sfruttando la più ampia gamma di collaterali ammessi a garanzia.

Le rilevazioni statistiche dell’Euribor 3 mesi, ormai, segnalano da moltissimi giorni una discesa che appare inarrestabile (fixing 1,063% al 10/02/2012); gli stessi depositi overnight presso la Bce si stabilizzano (490 miliardi di euro un mese fa, 496 al 9 febbraio), al pari di quanto accade per l’Eonia (Euribor sui prestiti scoperti a scadenza 24 ore, pari allo 0,362% in data 10/02/2012); interessante pure l’andamento di un altro indicatore del rischio interbancario, il differenziale tra Euribor e Ois sulla scadenza 3 mesi che, sceso dallo 0,82% del 20 gennaio scorso allo 0,7% dell’ultimo venerdi, segnala una situazione in miglioramento (pur rimanendo ancora distante da un valore normale quantificabile attorno ai 20 centesimi).

Il governatore Draghi ha esortato le banche a non manifestare timori nell’utilizzo del denaro messo a disposizione con le operazioni a 36 mesi: sinora è stato prodotto un benefico effetto in termini di minori rendimenti dei titoli di Stato a scadenza simile (carry trade: il finanziamento all’1%, usato per comprare Bot ed altri governativi europei dai rendimenti appetibili, ha fatto aumentare i prezzi dei titoli), qualche rischio per gli equilibri di bilancio quando gli acquisti degli istituti di credito sono stati dirottati sui decennali caratterizzati da rendimenti ancora interessanti (Btp al 5,6% e spread in decisa contrazione dal mese scorso fino ai 366 punti base di fine settimana), ed insoddisfazione tra gli investitori espressa in relazione alle operazioni di buy-back per obbligazioni subordinate, richiamate a prezzi troppo scontati.

Ma proprio questa rinnovata propensione al rischio finalizzata alla ricerca di rendimento, che origina dalle banche per poi diffondersi tra gli altri investitori e che potrebbe essere rafforzata dall’accettazione del pacchetto di riforme votate dal parlamento ellenico col conseguente ottenimento dei nuovi finanziamenti per la Grecia messi a disposizione dall’Efsf, è in grado di interrompere la lunga fase di ancoraggio ai porti sicuri dell’Europa centrale e dare seguito alle vendite del Bund. Se ciò dovesse verificarsi, l’Irs 10 anni imboccherebbe la strada della salita, dopo un mese altalenante per le note vicende.

(per le previsioni Euribor 3 mesi della prossima settimana si legga: “Previsioni Euribor 3 mesi del 17 febbraio 2011”)

(per le previsioni Irs del prossimo mese: “Previsioni Euribor e Irs del 9 marzo 2012”)

Asta del 14 febbraio 2012: Btp 3 anni, Btp 5 anni e Btp 10 anni non più in corso d’emissione

Il MEF ha disposto per martedi 14/02/2012, in asta marginale e con regolamento 16 febbraio 2012, il collocamento dei titoli di Stato relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali triennali, quinquennali non più in corso d’emissione e decennali non più in corso d’emissione.

Btp 3 anni (ISIN IT0004780380, decorrenza 15/11/2011, scadenza 15/11/2014, tasso d’interesse annuo lordo al 6%) sono offerti in settima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2,75 miliardi di euro ad un massimo di 4 miliardi di euro e, nella precedente asta del 13 gennaio 2012, avevano fatto segnare rendimento lordo al 4,83%. I Btp triennali, nella mattinata di martedi, hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al 3,41% (minimo da quasi un anno), prezzo di aggiudicazione 106,78 e rapporto di copertura 1,4 derivante da richieste per oltre 5,617 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I Btp non più in corso d’emissione sono offerti per ammontare complessivo da un minimo di 1 miliardo di euro ad un massimo di 2 miliardi di euro.

Btp 5 anni off-the-run (ISIN IT0004656275, decorrenza 1° novembre 2010, scadenza 1° novembre 2015, tasso d’interesse annuo lordo 3%) sono offerti in nona tranche e, nella precedente asta del giorno 11 marzo 2011, avevano fatto segnare rendimento lordo al 3,9%. I Btp 5 anni (vita residua 3 anni), nella mattinata di martedi, hanno fatto registrare rendimento lordo in calo al 3,77%, prezzo di aggiudicazione 97,45 e rapporto di copertura 2,37 con richieste per oltre 1,623 miliardi di euro (assegnati oltre 685 milioni di euro).

Btp 10 anni off-the-run (ISIN IT0004164775, decorrenza 1° agosto 2006, scadenza 1° febbraio 2017, tasso d’interesse annuo lordo 4%) sono offerti in diciannovesima tranche e, nella precedente asta del 14 luglio 2011, avevano fatto segnare rendimento lordo al 4,93%. I Btp 10 anni (vita residua 5 anni), nella mattinata di martedi, hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al 4,26%, prezzo di aggiudicazione 99,06 e rapporto di copertura 1,7 con richieste per oltre 2,239 miliardi di euro (assegnati oltre 1,314 miliardi di euro).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Btp triennali: “Asta del 14 marzo 2012: Btp 3 anni e Btp 10 anni non più in corso d’emissione”)

(per la prossima asta dei Btp quinquennali off-the-run: “Asta del 12 aprile 2012: Btp 3 anni, Btp 5 anni e Btp 15 anni non più in corso d’emissione”)

Bot annuali e Bot flessibili: asta del 13 febbraio 2012

Il MEF ha disposto per lunedi 13 febbraio 2012, con regolamento 15/02/2012, l’emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro annuali e flessibili da collocare col sistema dell’asta competitiva.

I Bot 12 mesi, che avevano fatto registrare rendimento medio ponderato pari a 2,735% nell’ultima asta del 12 gennaio scorso, sono offerti per un importo pari a 8,5 miliardi di euro ed hanno scadenza 14/02/2013  (365 giorni). I Bot annuali (ISIN IT0004794431, prima tranche, emissione 15/02/2012), nella mattinata di lunedi, sono stati assegnati per l’intero importo offerto al prezzo medio ponderato di 97,789 (rapporto di copertura 1,09 derivante da richieste per 9,272 miliardi di euro) ed hanno fatto registrare rendimento medio ponderato in discesa al 2,23% (corrispondente al rendimento semplice netto minimo dell’1,634% dopo aver sottratto ritenuta fiscale e commissioni bancarie massime, secondo Assiom Forex).

I Bot flessibili, a scadenza 21/06/2012 (127 giorni), sono offerti per l’importo di 3,5 miliardi di euro. Nella mattinata di lunedi, i Bot flessibili (ISIN IT0004797392, prima tranche, emissione 15/02/2012), sono stati assegnati per l’intero importo offerto al prezzo medio ponderato di 99,458 (rapporto di copertura 2,45 derivante da richieste per oltre 8,575 miliardi di euro) ed hanno fatto registrare rendimento medio ponderato all’1,546% (corrispondente al rendimento semplice netto minimo dell’1,053% dopo aver sottratto ritenuta fiscale e commissioni bancarie massime secondo Assiom Forex).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per l’asta dei Bot 12 mesi del prossimo 13 marzo: “Bot annuali e Bot trimestrali: asta del 13 marzo 2012”)

ENEL TF 2012-2018 (IT0004794142) e ENEL TV 2012-2018 (IT0004794159)

Dalla lettura del prospetto informativo relativo alla nuova emissione di bond Enel a scadenza 2018 si traggono ulteriori informazioni che accomunano o distinguono le due tranche di obbligazioni a tasso fisso e a tasso variabile (si legga anche “Obbligazioni Enel 2012-2018: tasso fisso sopra il mid-swap 6 anni e tasso variabile sopra l’Euribor 6 mesi”).

Entrambi i prestiti, infatti, hanno durata 6 anni con decorrenza dalla data di emissione, a partire dalla quale possono essere esercitati i diritti collegati alle obbligazioni (data di godimento) sino al termine dei settantadue mesi (data di scadenza). La data di godimento e la data di scadenza saranno comunicate entro 5 giorni dalla conclusione del periodo di offerta (che inizia alle ore 9:00 del 6 febbraio 2012 e termina alle ore 13:30 del 24 febbraio 2012, salvo chiusura anticipata). La data di emissione e godimento coincide con la data di pagamento delle obbligazioni, quando non saranno corrisposte commissioni o spese da parte del richiedente.

Tutte le obbligazioni costituiscono titoli al portatore e sono immesse al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli S.p.A. in regime di dematerializzazione, conferiscono diritto al rimborso alla pari del capitale ed alla percezione delle cedole dalla data di godimento a quella di scadenza.

Se l’investitore residente in Italia è una persona fisica che detiene le obbligazioni al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa (e se non ha optato per il regime del risparmio gestito), gli interessi e le plusvalenze realizzate in occasione della vendita delle stesse sono soggetti ad imposta sostitutiva del 20%. Sul complessivo valore di mercato degli strumenti finanziari o, in mancanza, sul loro valore nominale o di rimborso, è applicata l’imposta di bollo nella misura dello 0,1% annuale per l’anno 2012 col minimo di euro 34,20.

In particolare, le obbligazioni a tasso fisso Enel TF 2012-2108 (codice ISIN IT0004794142) sono emesse ed offerte in sottoscrizione ad un prezzo compreso tra il 99% ed il 100% del loro valore nominale. Il relativo tasso di interesse nominale annuo lordo, pari al tasso di rendimento annuo lordo effettivo a scadenza, sarà comunicato entro 5 giorni lavorativi dalla conclusione del periodo di offerta. Gli interessi sono pagabili annualmente in via posticipata, con 1° pagamento alla scadenza del 1° anno dalla data di godimento e ultimo pagamento alla data di scadenza del prestito. Il tasso di rendimento annuo lordo effettivo a scadenza delle obbligazioni sarà reso noto, insieme al margine di rendimento effettivo (spread) ed al tasso mid swap a 6 anni, entro 5 giorni lavorativi dalla conclusione del periodo di offerta e sarà ottenuto dalla somma del margine (non inferiore a 310 p.b.) e del tasso (rilevato il terzo giorno lavorativo antecedente alla data di godimento).

Le obbligazioni a tasso variabile Enel TV 2012-2018 (codice ISIN IT0004794159) sono emesse ed offerte in sottoscrizione ad un prezzo pari al 100% del loro valore nominale. Il relativo tasso variabile sarà indicizzato all’Euribor 6 mesi (divisore 360) maggiorato di un margine (non inferiore a 310 p.b.) determinato e comunicato entro 5 giorni lavorativi dalla conclusione del periodo di offerta. Gli interessi sono pagabili semestralmente in via posticipata, con 1° pagamento alla scadenza del 6° mese dalla data di godimento e sino alla data di scadenza. Il tasso di rendimento annuo lordo effettivo a scadenza delle obbligazioni sarà variabile in dipendenza dell’andamento dell’Euribor a 6 mesi.

Ulteriori approfondimenti dal prospetto informativo che è possibile scaricare in formato pdf dal sito Enel.com.

(per il rendimento effettivo a scadenza dei titoli a tasso fisso e per la prima cedola dei titoli a tasso variabile si legga: “Obbligazioni Enel 2012-2018 a tasso fisso: rendimento al 4,885%. La cedola del bond a tasso variabile al 4,439%”)

Motorini e microcar immatricolati prima del 2006: multa da 519,67 euro per chi viaggia senza targa e certificato di circolazione dopo il 12 febbraio 2012

La circolazione stradale con la vecchia targa (c.d. targhino di forma irregolare contenente cinque caratteri) apposta sugli esemplari di ciclomotori e microcar ad essi equiparati, immatricolati prima del 14 luglio 2006, identificati col solo numero di telaio e non adeguati entro il termine ultimo della calendarizzazione prevista dal Decreto ministeriale 2 febbraio 2011 (G.U. del 2 aprile 2011, n. 76), verrà sanzionata con l’importo minimo di 519,67 euro (un terzo del massimo indicato nella legge) a partire dal giorno successivo al 12 febbraio 2012.

D.M. 2 febbraio 2011, art. 1, 1°: “I proprietari di ciclomotori, già immessi in circolazione anteriormente alla data del 14 luglio 2006 e muniti di documentazione tecnica rilasciata a norma dell’art. 62 del testo unico delle norme sulla circolazione stradale adottato con decreto del Presidente della Repubblica 15 giugno 1959, n. 393, ovvero di certificati di idoneità tecnica rilasciati sino al 13 luglio 2006, per poter circolare richiedono, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 14, commi 2 e 3, della legge 29 luglio 2010, n. 120, il rilascio della targa e del certificato di circolazione di cui all’art. 97, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, nel rispetto dei seguenti termini: ………… (omissis) ………… non oltre il 12 febbraio 2012, per i ciclomotori muniti di contrassegno di identificazione la cui sequenza numerica inizia per «9» e la cui sequenza alfanumerica inizia con la lettera «A».

Coloro che non adeguano la propria condotta al Codice della Strada riformato (L. 120/2010) senza provvedere alle operazioni di sostituzione del contrassegno di circolazione (targhino) e del certificato di idoneità tecnica e che pertanto ai controlli risulteranno sprovvisti di certificato di circolazione (riporta numero di targa e generalità dell’intestatario, oltre alle caratteristiche tecniche del mezzo) ovvero saranno a bordo di motorini o minicar prive di targa, tutti abbinati allo stesso veicolo, verranno sanzionati con la multa da versare con modello F23 (salvo ricorso).

Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285, art. 97 (Circolazione dei ciclomotori) modificato dalla Legge 29 luglio 2010, n. 120, commi 1, 2 e 6:

1. I ciclomotori, per circolare, devono essere muniti di: a) un certificato di circolazione, contenente i dati di identificazione e costruttivi del veicolo, nonché quelli della targa e dell’intestatario, rilasciato dal Dipartimento per i trasporti terrestri, ovvero da uno dei soggetti di cui alla legge 8 agosto 1991, n. 264, con le modalità stabilite con decreto dirigenziale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a seguito di aggiornamento dell’Archivio nazionale dei veicoli di cui agli articoli 225 e 226; b) una targa, che identifica l’intestatario del certificato di circolazione.

2. La targa è personale e abbinata a un solo veicolo. Il titolare la trattiene in caso di vendita. La fabbricazione e la vendita delle targhe sono riservate allo Stato, che può affidarle con le modalità previste dal regolamento ai soggetti di cui alla legge 8 agosto 1991, n. 264.

6. Chiunque circola con un ciclomotore non rispondente ad una o più delle caratteristiche o prescrizioni indicate nell’art. 52 o nel certificato di circolazione, ovvero che sviluppi una velocità superiore a quella prevista dallo stesso art. 52, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 389 a euro 1.559.

La nuova targa risulta unica per veicolo (ciclomotori e quadricicli leggeri, le microcar di categoria L6e equiparate ai motorini) e persona, e può essere rimossa solo in caso di rivendita o di demolizione. La vendita del ciclomotore comporta la separazione della targa dal veicolo e l’eventuale conservazione per acquisto successivo, ovvero la distruzione e contestuale comunicazione alla Motorizzazione.

Soltanto se indicato nel certificato di circolazione, i ciclomotori omologati secondo la direttiva europea 97/24 potranno trasportare un passeggero.

La pratica per l’ottenimento della nuova targa, dal costo poco superiore a 50 euro comprensivi di diritti e bolli, prevede che alla Motorizzazione, oppure presso un’agenzia connessa telematicamente alla stessa (Centro servizi Motorizzazione), venga

–        compilato un modulo di richiesta dei nuovi documenti dichiarando il proprietario del veicolo (ovvero dichiarandosi comproprietari, acquirenti o acquirenti con patto di riservato dominio, usufruttuari, locatari con facoltà di acquisto) ed autocertificando la residenza. Per i minori di età, la dichiarazione è presentata da chi esercita la potestà genitoriale o la tutela;

–        allegato il certificato di idoneità tecnica e le ricevute di tre versamenti.

Una volta ottenuta la documentazione, la registrazione dei dati nell’Anagrafe nazionale dei veicoli (Anv) comporterà l’obbligo di comunicazione degli aggiornamenti come il cambiamento di residenza, il passaggio di proprietà o la sospensione dalla circolazione.