CTZ e BTP€i 15 anni: asta 24 aprile 2013

Per mercoledi 24 aprile 2013, con regolamento 30/04/2013, il MEF ha disposto il collocamento in asta marginale dei Certificati di credito del Tesoro “Zero coupon” e dei Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione dell’Area Euro con durata quindici 15 anni.

I Ctz (ISIN IT0004890890, emissione 31 gennaio 2013, scadenza 31 dicembre 2014) sono offerti in settima tranche per ammontare nominale da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 2,5 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento lordo pari all’1,746% nell’asta dello scorso 25 marzo. Nella mattinata di mercoledi i Ctz 24 mesi, assegnati per l’importo massimo offerto (rapporto di copertura 1,66 derivante da richieste per oltre 4,15 miliardi di euro), hanno fatto segnare rendimento lordo al minimo storico dell’1,167% e prezzo di aggiudicazione pari a 98,08.

I BTP€i 15 anni (ISIN IT0004243512, decorrenza 15 marzo 2007, scadenza 15 settembre 2023, vita residua 10 anni, cedola al tasso d’interesse reale 2,6% annuo in pagamento al 15 settembre 2013; giorni dietimi 46) sono offerti in ventiseiesima tranche per ammontare nominale da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 750 milioni di euro ed avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 3,02% nell’asta dello scorso 25 marzo. Nella mattinata di mercoledi i BTP€i 15 anni (vita residua 10 anni) hanno fatto segnare rendimento lordo in discesa al 2,65%, prezzo di aggiudicazione 99,69 e rapporto di copertura 1,91 derivante da richieste per 1,434 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Ctz 24 mesi: “CTZ e BTP€i 5 anni: asta 28 maggio 2013“)

(per la prossima asta dei BTP€i 15 anni scadenza 2023: “Asta 28 ottobre 2013: Ctz e BTP€i 15 anni“)

BTP Italia 22.04.2017 (ISIN IT0004917958): tasso definitivo al 2,25%

E’ rimasto invariato al 2,25%, pari al minimo garantito, il tasso cedolare (reale) annuo definitivo pagato in due cedole semestrali dal BTP Italia 22.04.2017 (ISIN IT0004917958, godimento e regolamento 22 aprile 2013, scadenza 22 aprile 2017).

La cedola semestrale posticipata è pari alla metà del tasso cedolare (reale) annuo definitivo moltiplicato per il capitale rivalutato.

La rivalutazione semestrale del capitale, corrisposta unitamente alla cedola, è calcolata in base all’Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI senza tabacchi) applicato al valore nominale acquistato del Btp Italia a 4 anni.

Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze

(per la quinta emissione del BTP Italia a 4 anni: “BTP Italia 12.11.2017 (ISIN IT0004969207): tasso minimo 2,15%“)

Previsioni Euribor 3 mesi del 12 aprile 2013

La liquidità garantita dalle politiche ultraespansive della Federal Reserve e della Bank of Japan tranquillizza i mercati obbligazionari ed il mercato interbancario, sul quale si è dichiarata pronta ad intervenire la Bce in ogni momento con misure convenzionali e non convenzionali.

Euribor quasi fermo che inizia e termina la settimana su valori identici: con lo stesso fixing del venerdi precedente, l’Euribor 3 mesi chiude a 0,21% il 12/04/2013. Euribor 1 mese a 0,118%; Euribor 6 mesi 0,327%; Euribor 12 mesi 0,534%.

Con riferimento alle ultime sei sedute, rimangono stabili anche le quotazioni sul brevissimo per l’Euribor 2 settimane (0,092%) e per l’Euribor 3 settimane (0,102%). Perde un millesimo l’Euribor 1 settimana a 0,082%.

Come di consueto, scalfiranno appena la liquidità in eccesso gli oltre 6,55 miliardi di euro annunciati in fase di rimborso (Ltro 2011) per mercoledi prossimo; idem per gli oltre 4,23 miliardi della Ltro 2012. Le restituzioni cumulate delle banche europee sono giunte, rispettivamente, al 35% e al 17% del totale erogato con le due aste straordinarie a 36 mesi.

Le tensioni tra banche commerciali continueranno a rimanere silenti ancora per molte settimane secondo gli operatori del mercato Liffe che confermano le previsioni della settimana scorsa: Euribor 3 mesi stabile per metà giugno ed in lieve aumento a quota 0,27% per fine anno.

Giovedi scorso ha ceduto di pochissimo il totale depositi overnight Bce e conti correnti: quasi 109 miliardi di euro per i primi e 359 per i secondi; nello stesso giorno in lieve aumento a 13,2 punti base il differenziale Euribor-Ois ed il tasso Eonia a 0,086%.

(per le previsioni della prossima settimana sui tassi variabili nei mutui: “Previsioni Euribor 3 mesi del 19 aprile 2013“)

BTP Italia 22.04.2017 (ISIN IT0004917958): tasso minimo 2,25%

Il MEF ha comunicato che il nuovo BTP Italia a 4 anni indicizzato all’inflazione italiana (indice FOI ex tabacchi) sarà emesso dal 15 aprile 2013 al 18 aprile 2013 attraverso raccolta ordini d’acquisto sul MOT, salvo chiusura anticipata, con data godimento 22/04/2013, scadenza 22/04/2017 e ISIN IT0004917958.

La data regolamento, unica per tutti gli ordini d’acquisto, coincide con quella di godimento ed il numero indice dell’inflazione calcolato alla stessa data è 106,70000.

Il tasso cedolare (reale) minimo annuo garantito è pari al 2,25%.

Il tasso minimo garantito del BTP Italia 22.10.2016, nella terza emissione dell’ottobre scorso, era stato fissato al 2,55% e, al termine del periodo di collocamento, il tasso reale definitivo era rimasto invariato al 2,55%.

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per i risultati della quarta emissione del Btp Italia 4 anni: “BTP Italia 22.04.2017 (ISIN IT0004917958): tasso definitivo al 2,25%“)

Asta 11 aprile 2013: Btp 3 anni, Btp 15 anni e CCTeu

Per giovedi 11 aprile 2013, in asta marginale e con regolamento 15/04/2013, il MEF ha disposto l’emissione dei titoli di Stato relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali triennali, ai Btp 15 anni e ai CCTeu.

I Btp 3 anni (decorrenza 15/04/2013, scadenza 15/05/2016, tasso d’interesse annuo lordo 2,25%, data pagamento cedola 15/05/2013; prima cedola corta con tasso lordo 0,186464% corrispondente ad un periodo di 30 giorni su un semestre di 181 gg., scadenza cedole successive 15 novembre e 15 maggio di ogni anno; giorni dietimi 0) sono offerti in prima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 3 miliardi di euro ad un massimo di 4 miliardi di euro e, nell’asta dello scorso 13 marzo, avevano fatto segnare rendimento lordo del 2,48%. Nella mattinata di giovedi i Btp triennali (ISIN IT0004917792) hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al 2,29%, prezzo di aggiudicazione 99,91 e rapporto di copertura 1,4 derivante da richieste per oltre 5,61 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I Btp 15 anni (ISIN IT0004889033; emissione 22 gennaio 2013; scadenza 1° settembre 2028; tasso d’interesse annuo lordo 4,75% pagato con due cedole semestrali; data pagamento cedola 1° settembre 2013, giorni dietimi 45) sono offerti in quarta tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 1,5 miliardi di euro ad un massimo di 2 miliardi di euro e, nell’asta dello scorso 13 marzo, avevano fatto segnare rendimento lordo del 4,9%. Nella mattinata di giovedi i Btp 15 anni hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al 4,68%, prezzo di aggiudicazione 101,33 e rapporto di copertura 1,32 derivante da richieste per oltre 2,208 miliardi di euro (assegnato l’importo di oltre 1,668 miliardi di euro).

I CCTeu (ISIN IT0004809809, decorrenza 15/12/2011, scadenza 15/06/2017, tasso annualizzato 2,817%, spread 2,5%, tasso cedolare semestrale 1,424% e cedola in pagamento il 15/06/2013, giorni dietimi 121) sono offerti in tredicesima tranche per ammontare da un minimo di 1 miliardo di euro ad un massimo di 1,5 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo del 2,95% nella precedente asta dello scorso 13 marzo. Il rendimento lordo dei CCTeu, nella mattinata di giovedi, è risultato in discesa al 2,74%, il rapporto di copertura è risultato pari a 1,28 derivante da richieste per oltre 1,914 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto) ed il prezzo di aggiudicazione è stato pari a 100,25.

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta di Btp 3 anni e dei CCTeu: “Asta 13 maggio 2013: Btp 3 anni, Btp 15 anni e CCTeu“)

(per la prossima asta dei Btp 15 anni con scadenza 1° settembre 2028 e ISIN IT0004889033: Asta 13 giugno 2013: Btp 3 anni, Btp 15 anni, CCTeu e CCTeu con vita residua 5 anni“)

Previsioni Euribor e Irs: aprile 2013

Per il nono mese consecutivo, e come da attese implicite nei futures sul mercato Liffe, ad aprile i tassi di interesse dell’Eurozona sono rimasti invariati (Refi 0,75%) per lasciare possibilità di intervento alla Bce nelle occasioni successive, quando si teme che la crescita economica potrà risultare ancora più debole dell’attuale, deludente persino nei Paesi core.

La decisione (non unanime) dei membri del consiglio direttivo è maturata dopo la valutazione del dato di marzo sull’inflazione che, in calo all’1,7%, erode in misura sempre più esigua il rendimento dei titoli degli Stati virtuosi, ultimamente acquistati da investitori possibilisti sulla disgregazione dell’Europa. Se non con il ritorno al Marco tedesco, difficile spiegare altrimenti il comportamento di chi mette nel paniere Bund decennali tornati sui livelli di rendimento di metà luglio 2012 – ovvero in perdita in termini reali.

Essenzialmente di matrice politica, di fatto, il problema che alcuni giorni fa era scaturito dal piccolo Stato di Cipro (e forse domani dalla Slovenia?) ed aveva diffuso la paura del contagio tra istituti bancari: al cessato pericolo, i tassi attesi dagli operatori di Londra sono progressivamente diminuiti per allinearsi al fixing 0,21% dell’Euribor 3 mesi del 5 aprile 2013. Le scadenze di giugno e settembre prossimi, rispettivamente, segnano con 0,215% e 0,23% valori che rappresentano il tratto iniziale di una curva appiattita dall’abbondante liquidità in essere, ovvero fornita al sistema bancario dell’Eurozona a tasso fisso e volume illimitato dalla Bce sempre pronta a “mascherarne” i possibili difetti, e abbassata per effetto della perdurante crisi economica.

Complice la stessa politica accomodante dell’istituto centrale che ha stabilizzato l’Euribor 3 mesi questa settimana ed ha fatto aumentare di un solo millesimo la quotazione della scadenza mensile, continuano a non produrre variazioni sul mercato interbancario i rimborsi di liquidità degli istituti di credito europei in programma mercoledi prossimo: con valori già da tempo assestati verso il basso, suggeriti dal clima di incertezza per il trascinamento di questioni varie tra le quali lo scenario politico italiano instabile, il giorno 10 saranno restituiti 4,092 miliardi di euro dei 489 erogati in occasione della Ltro 2011 e 3,972 miliardi dei 529 erogati con la Ltro 2012.

Un’idea della situazione attuale di stallo viene suggerita anche dalla condizione persistente di eccesso di liquidità nel sistema, così come segnala l’utilizzo dei depositi overnight presso Bce e dei conti correnti: rispetto alla settimana scorsa, il totale registrato giovedi è rimasto stabile a 469 miliardi di euro. Sempre giovedi spread Euribor-Ois a 13,3 punti base.

Nel corso del mese passato le previsioni di una fase di attesa degli sviluppi della situazione politica, e connesso congelamento della propensione al rischio, si sono deteriorate velocemente con la vicenda Cipro: la relativa soluzione imposta dal dictat tedesco ha lasciato bene intendere che la tolleranza dei Paesi virtuosi ad accollarsi il debito altrui è nulla, ma soprattutto che l’Europa è entrata definitivamente nella fase cruciale della propria crisi identitaria politica. Governanti incapaci di fornire spunti validi per l’uscita dalla crisi economica iniziano a tirare le conclusioni circa un progetto che, nato per contenere inflazione e tassi, presenta controindicazioni impulsive se, come denunciato da Draghi, non trovano sufficiente attuazione le riforme strutturali nei Paesi dell’Eurozona.

Manifattura e servizi sempre più depressi, regole del patto fiscale che ostacolano la pubblica amministrazione italiana nell’assolvimento dei propri obblighi verso le imprese creditrici e (rinnovata) lettura di dati diametralmente opposti fra bilanci pubblici e ricchezza privata, nella distinzione tra Paesi virtuosi abitati da poveri e Stati periferici con cittadini ricchi, sospettati di evasione fiscale, da colpire col prelievo forzoso sui conti correnti: ne esce alimentata l’avversione al rischio che è tornata a deprimere il rendimento dei titoli rifugio tedeschi (1,21%) e a spingere al minimo storico quello delle obbligazioni francesi (1,78%). Sorprendentemente, però, gli spread periferici sono diminuiti perché gli acquisti di Btp e Bonos giungono da altre parti del mondo – Giappone, anzitutto, con la debolezza dello yen ben correlata alle operazioni di acquisizione del debito italiano – dove le politiche espansive che comportano la possibilità di stampare moneta rendono praticabile la speculazione sulla carta più a rischio.

Fino a quando la linea guida sarà l’austerità della Germania, prevalente sulla linea francese della crescita che al momento non viene appoggiata dall’Italia, è lecito tornare a prefigurare lo scenario del 2012 nella speranza che i mercati non intendano mettere alla prova l’efficacia del programma Omt; nel frattempo la ricerca della qualità nei Bund spingerà al ribasso l’Irs 10 anni verso quota 1,5%, al di sotto dell’attuale fixing.

(per le previsioni sui tassi variabili dei mutui della settimana prossima: “Previsioni Euribor 3 mesi del 12 aprile 2013“)

(per le attese del mese prossimo sui tassi fissi di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs a maggio 2013“)