Archivi tag: 1/7/2011

Asta del 13 gennaio 2012: Btp 3 anni, Btp 3 anni e Btp 10 anni non più in corso d’emissione

Il MEF ha disposto per venerdi 13/01/2012, in asta marginale e con regolamento 17 gennaio 2012, il collocamento dei titoli di Stato relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali triennali, triennali non più in corso d’emissione e decennali non più in corso d’emissione.

Btp 3 anni (ISIN IT0004780380, decorrenza 15/11/2011, scadenza 15/11/2014, tasso d’interesse annuo lordo al 6%) sono offerti in quinta tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 3 miliardi di euro e, nella precedente asta del 29 dicembre 2011, avevano fatto segnare rendimento lordo al 5,62%. I Btp triennali, nella mattinata di venerdi, hanno fatto registrare rendimento lordo in calo al 4,83%, prezzo di aggiudicazione 103,19 e rapporto di copertura 1,22 derivante da richieste per oltre 3,652 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I Btp non più in corso d’emissione sono offerti per ammontare complessivo da un minimo di 1 miliardo di euro ad un massimo di 1,75 miliardi di euro.

Btp 3 anni off-the-run (ISIN IT0004750409, decorrenza 1° luglio 2011, scadenza 1° luglio 2014, tasso d’interesse annuo lordo al 4,25%) sono offerti in nona tranche e, nella precedente asta del 28 ottobre 2011, avevano fatto segnare rendimento lordo al 4,93%. I Btp 3 anni (vita residua 2 anni), nella mattinata di venerdi, hanno fatto registrare rendimento lordo al 4,29%, prezzo di aggiudicazione 100,00 e rapporto di copertura 2,28 con richieste per oltre 1,773 miliardi di euro (assegnati quasi 779 milioni di euro).

Btp 10 anni off-the-run (ISIN IT0004361041, decorrenza 1° febbraio 2008, scadenza 1° agosto 2018, tasso d’interesse annuo lordo al 4,50%) sono offerti in diciassettesima tranche e, nella precedente asta del 13 ottobre 2011, avevano fatto segnare rendimento lordo al 5,62%. I Btp 10 anni (vita residua 6 anni), nella mattinata di venerdi, hanno fatto registrare rendimento lordo al 5,75%, prezzo di aggiudicazione 93,69 e rapporto di copertura 1,61 con richieste per quasi 1,559 miliardi di euro (assegnati oltre 971 milioni di euro).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per l’asta dei Btp 3 anni di febbraio si legga “Asta del 14 febbraio 2012: Btp 3 anni, Btp 5 anni e Btp 10 anni non più in corso d’emissione”)

(per la prossima asta dei Btp 10 anni a scadenza 1° agosto 2018: “Asta 11 ottobre 2012: Btp 3 anni; Btp 5 anni, Btp 10 anni e Btp 15 anni non più in corso d’emissione“)

Asta del 28 ottobre 2011: Btp 3 anni e Btp 10 anni; CCTeu e Btp 10 anni non più in corso d’emissione

Il MEF ha disposto per venerdi 28 ottobre 2011, in asta marginale e con regolamento 1° novembre 2011, il collocamento dei titoli di Stato relativi ai Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi e relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali triennali e decennali.

I CCTeu non più in corso d’emissione (ISIN IT0004652175, decorrenza 15/10/2010, scadenza 15/10/2017, tasso d’interesse semestrale lordo pari all’Euribor 6 mesi maggiorato dello 0,8% e cedola semestrale in corso, con scadenza 15 aprile 2012, pari all’1,309% con tasso lordo annuo 2,575%) sono offerti in tredicesima tranche e, nell’asta del marzo scorso, avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 2,33%. I CCTeu off-the-run sono offerti con ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 1 miliardo di euro. Il rendimento lordo dei CCTeu (vita residua 6 anni), nella mattinata di venerdi, è risultato al 5,59%, con prezzo di aggiudicazione (%) a 84.71, ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,977 derivante da richieste per 1,977 miliardi di euro (importo massimo offerto interamente assegnato) – fonte: Borsaitaliana.it.

I Btp 3 anni (ISIN IT0004750409, decorrenza 01/07/2011, scadenza 01/07/2014, tasso d’interesse annuo lordo al 4,25%) sono offerti in settima tranche e, nella precedente asta di settembre, avevano fatto segnare rendimento lordo al 4,68%. I Btp triennali sono offerti per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2,25 miliardi di euro ad un massimo di 3,25 miliardi di euro. Il rendimento lordo dei Btp 3 anni, nella mattinata di venerdi, è risultato in aumento al 4,93%, con prezzo di aggiudicazione (%) a 98.47, ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,35 derivante da richieste per 4,177 miliardi di euro (assegnato importo per 3,084 miliardi di euro) – fonte: Borsaitaliana.it.

I Btp 10 anni (ISIN IT0004759673, decorrenza 01/09/2011, scadenza 01/03/2022, tasso d’interesse annuo lordo 5%) sono offerti in quinta tranche e, nell’asta dello scorso settembre, avevano fatto segnare rendimento lordo al 5,86%. I Btp decennali sono offerti per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 3 miliardi di euro. Il rendimento lordo dei Btp 10 anni, nella mattinata di venerdi, è risultato in aumento al 6,06%, con prezzo di aggiudicazione (%) a 92.6, ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,27 derivante da richieste per 3,793 miliardi di euro (assegnato importo per 2,98 miliardi di euro) – fonte: Borsaitaliana.it.

I Btp 10 anni non più in corso d’emissione (ISIN IT0004489610, decorrenza 01/03/2009, scadenza 01/09/2019, tasso d’interesse annuo lordo 4,25%) sono offerti in undicesima tranche e, nella precedente asta dell’agosto 2009, avevano fatto segnare rendimento lordo al 4,03%. I Btp off-the-run sono offerti per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 1,25 miliardi di euro. Il rendimento lordo dei Btp non più in corso d’emissione (vita residua 8 anni), nella mattinata di venerdi, è risultato in aumento al 5,81%, con prezzo di aggiudicazione (%) a 90.74, ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,61 derivante da richieste per 1,409 miliardi di euro (assegnato importo per 871 milioni di euro) – fonte: Borsaitaliana.it.

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per l’asta dei Btp 3 anni e dei Btp 10 anni del 29 novembre 2011 si legga http://www.questidenari.com/?p=5672)

(per l’asta dei Btp 3 anni non più in corso d’emissione ISIN IT0004750409 si legga “Asta del 13 gennaio 2012: Btp 3 anni, Btp 3 anni e Btp 10 anni non più in corso d’emissione”)

(per la prossima asta dei Btp decennali off-the-run ISIN IT0004489610: “Asta del 14 marzo 2012: Btp 3 anni e Btp 10 anni non più in corso d’emissione”)

(per la prossima asta dei CCTeu non più in corso d’emissione ISIN IT0004652175: “Asta 11 gennaio 2013: Btp 3 anni, CCTeu e CCTeu non più in corso d’emissione“)

Asta del 29 settembre 2011: CCTeu, Btp 3 anni, Btp 10 anni e Btp 15 anni

Il MEF ha disposto per giovedi 29 settembre 2011, in asta marginale e con regolamento 3 ottobre 2011, il collocamento dei titoli di Stato relativi ai Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi, relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali triennali e decennali, e relativi ai Btp 15 anni non più in corso di emissione.

I CCTeu (ISIN IT0004620305, decorrenza 15/06/2010, scadenza 15/12/2015, tasso d’interesse semestrale lordo pari all’Euribor 6 mesi maggiorato dello 0,8% e cedola semestrale in corso, con scadenza 15 dicembre 2011, pari all’1,291% con tasso annuale equivalente 2,539%) sono offerti in quindicesima tranche e, nella precedente asta del luglio scorso, avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 4,58% e prezzo di aggiudicazione 91,92. I CCTeu non più in corso di emissione sono offerti con ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 1 miliardo di euro. Il rendimento lordo dei CCTeu 2015 off-the-run, nella mattinata di giovedi, è risultato in aumento al 5,63%, con prezzo di aggiudicazione (%) a 88.45, ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,87 derivante da richieste per 1,74 miliardi di euro (importo assegnato pari a 926 milioni di euro) – fonte: Borsaitaliana.it.

I Btp 3 anni (ISIN IT0004750409, decorrenza 01/07/2011, scadenza 01/07/2014, tasso d’interesse annuo lordo al 4,25%) sono offerti in quinta tranche e, nella precedente asta dello scorso agosto, avevano fatto segnare rendimento lordo al 3,87% e prezzo di aggiudicazione 101,09. I Btp triennali sono offerti per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2,5 miliardi di euro ad un massimo di 3,5 miliardi di euro. Il rendimento lordo dei Btp triennali, nella mattinata di giovedi, è risultato in aumento al 4,68%, con prezzo di aggiudicazione a 99.03, ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,36 derivante da richieste per oltre 4,281 miliardi di euro (assegnato importo per quasi 3,137 miliardi di euro).

I Btp 10 anni (ISIN IT0004759673, decorrenza 01/09/2011, scadenza 01/03/2022, tasso d’interesse annuo lordo 5%) sono offerti in terza tranche e, nella precedente asta dello scorso agosto, avevano fatto segnare rendimento lordo al 5,22% e prezzo di aggiudicazione 98,75. I Btp decennali sono offerti per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 1,5 miliardi di euro ad un massimo di 2,5 miliardi di euro. Il rendimento lordo dei Btp decennali, nella mattinata di giovedi, è risultato in aumento al 5,86%, con prezzo di aggiudicazione a 93.99, ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,37 derivante da richieste per oltre 3,398 miliardi di euro (importo assegnato per oltre 2,472 miliardi di euro).

I Btp 15 anni (ISIN IT0004009673, decorrenza 01/02/2006, scadenza 01/08/2021, tasso d’interesse annuo lordo 3,75%) sono offerti in ventiduesima tranche e, nella precedente asta del febbraio 2010, avevano fatto segnare rendimento lordo al 4,04% e prezzo di aggiudicazione 97,75. I Btp non più in corso d’emissione sono offerti per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 1 miliardo di euro ad un massimo di 2 miliardi di euro. Il rendimento lordo dei BTP 15 anni (vita residua 10 anni), nella mattinata di giovedi, è risultato in aumento al 5,49%, con prezzo di aggiudicazione a 87.41, ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,58 derivante da richieste per oltre 2,09 miliardi di euro (importo assegnato per 1,32 miliardi di euro).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per l’asta dei Btp 3 anni e dei Btp 10 anni del 28 ottobre 2011 si legga http://www.questidenari.com/?p=5404)

Asta del 30 agosto 2011: CCTeu a scadenza 2018, Btp 3 anni e Btp 10 anni

Il MEF ha disposto per martedi 30 agosto 2011, in asta marginale e con regolamento 1° settembre 2011, l’emissione dei titoli di Stato relativi ai Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi e relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali triennali e decennali. Il collocamento tramite asta di BTP indicizzati all’inflazione dell’Area Euro (BTP€i), previsto per il giorno 29 agosto 2011, non verrà svolto.

I CCTeu (ISIN IT0004716319, decorrenza 15/04/2011, scadenza 15/04/2018, tasso d’interesse semestrale lordo pari all’Euribor 6 mesi maggiorato dell’1% e cedola semestrale in corso, con scadenza 15 ottobre 2011, pari all’1,335% con tasso lordo annuo 2,626%) sono offerti in nona tranche e, nella precedente asta del luglio scorso, avevano fatto segnare rendimento lordo del 4,65%. I CCTeu a scadenza 2018 sono offerti per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 1 miliardo di euro. Il rendimento lordo dei CCTeu 2018, nella mattinata di martedi, è risultato in calo al 4,52% ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,67 derivante da richieste per 1,659 miliardi di euro (importo assegnato pari a 994,5 milioni di euro).

I Btp 3 anni (ISIN IT0004750409, decorrenza 01/07/2011, scadenza 01/07/2014, tasso d’interesse annuo lordo al 4,25%) sono offerti in terza tranche e, nella precedente asta del luglio scorso, avevano fatto segnare rendimento lordo del 4,8%. I Btp triennali sono offerti per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2,5 miliardi di euro ad un massimo di 3,25 miliardi di euro. Il rendimento lordo dei Btp triennali, nella mattinata di martedi, è risultato in sensibile diminuzione al 3,87% ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,32 derivante da richieste per oltre 3,933 miliardi di euro (assegnato importo per quasi 2,99 miliardi di euro).

I Btp 10 anni (decorrenza 01/09/2011, scadenza 01/03/2022, tasso d’interesse annuo lordo aumentato al 5%) sono offerti in prima tranche e, nella precedente asta del luglio scorso, avevano fatto segnare rendimento lordo del 5,77%. I Btp decennali (ISIN IT0004759673) sono offerti per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 3 miliardi di euro ad un massimo di 3,75 miliardi di euro. Il rendimento lordo dei Btp decennali, nella mattinata di martedi, è risultato in calo al 5,22% ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,27 derivante da richieste per oltre 4,759 miliardi di euro (importo massimo offerto interamente assegnato).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per l’asta dei Btp 3 anni e Btp 10 anni del 29 settembre 2011 si legga http://www.questidenari.com/?p=5169)

(per l’asta dei CCTeu del 29 dicembre 2011 si legga “Asta del 29 dicembre 2011: CCTeu, Btp 3 anni, Btp 10 anni e Btp decennali non più in corso d’emissione“)

Asta del 28 luglio 2011: CCTeu a scadenza 2015 e 2018, Btp 3 anni e Btp 10 anni

Il MEF ha disposto per giovedi 28 luglio 2011, in asta marginale e con regolamento 1° agosto 2011, l’emissione dei titoli di Stato relativi ai Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi e relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali triennali e decennali.

I CCTeu non più in corso di emissione (ISIN IT0004620305, decorrenza 15/06/2010, scadenza 15/12/2015, tasso d’interesse semestrale lordo pari all’Euribor 6 mesi maggiorato dello 0,8% e cedola semestrale in corso, con scadenza 15 dicembre 2011, pari all’1,291% con tasso annuale equivalente 2,539%) sono offerti in tredicesima tranche e, nella precedente asta del giugno scorso, avevano fatto registrare rendimento lordo 3,17%. I CCTeu a scadenza 2015 sono offerti con ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 1 miliardo di euro. Il rendimento lordo dei CCTeu (vita residua: 4 anni), nella mattinata di giovedi, è risultato in aumento al 4,58% ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,79 derivante da richieste per oltre 1,505 miliardi di euro (importo assegnato pari a 840 milioni di euro).

I CCTeu (ISIN IT0004716319, decorrenza 15/04/2011, scadenza 15/04/2018, tasso d’interesse semestrale lordo pari all’Euribor 6 mesi maggiorato dell’1% e cedola semestrale in corso, con scadenza 15 ottobre 2011, pari all’1,335% con tasso lordo annuo 2,626%) sono offerti in settima tranche e, nella precedente asta del giugno scorso, avevano fatto segnare rendimento lordo del 3,38%. I CCTeu a scadenza 2018 sono offerti con ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 1 miliardo di euro. Il rendimento lordo dei CCTeu 2018, nella mattinata di giovedi, è risultato pari al 4,65% ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,76 derivante da richieste per oltre 1,635 miliardi di euro (importo assegnato pari a 930 milioni di euro).

I Btp 3 anni (decorrenza 01/07/2011, scadenza 01/07/2014, tasso d’interesse annuo lordo aumentato al 4,25%) sono offerti in prima tranche e, nella precedente asta del giugno scorso, avevano fatto segnare rendimento lordo del 3,68%. I Btp triennali (ISIN IT0004750409) sono offerti con ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2,5 miliardi di euro ad un massimo di 3,5 miliardi di euro. Il rendimento lordo dei Btp triennali, nella mattinata di giovedi, è risultato in sensibile aumento al 4,8% ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,31 derivante da richieste per oltre 4,597 miliardi di euro (importo massimo offerto interamente assegnato).

I Btp 10 anni (ISIN IT0004695075, decorrenza 01/03/2011, scadenza 01/09/2021, tasso d’interesse annuo lordo 4,75%) sono offerti in undicesima tranche e, nella precedente asta del giugno scorso, avevano fatto segnare rendimento lordo del 4,94%. I Btp decennali sono offerti con ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 3 miliardi di euro. Il rendimento lordo dei Btp decennali, nella mattinata di giovedi, è risultato in aumento al 5,77% ed il rapporto di copertura si è attestato a 1,38 derivante da richieste per oltre 3,711 miliardi di euro (importo assegnato superiore a 2,696 miliardi di euro).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per l’asta successiva dei CCTeu 2018 e dei Btp triennali e decennali: http://www.questidenari.com/?p=4980)

(per l’asta dei CCTeu IT0004620305 del 29 settembre 2011 si legga http://www.questidenari.com/?p=5169)

(per l’asta del 13 ottobre 2011 relativa ai Btp 10 anni con scadenza 01/09/2021 si legga http://www.questidenari.com/?p=5263)

I chiarimenti della circolare 28/E del 21 giugno 2011 sull’obbligo di comunicazione per autoveicoli ed immobili. Dati identificativi richiesti da commercianti al minuto e artigiani

Con la circolare 28/E del 21 giugno 2011, l’Agenzia delle Entrate ha incluso nello spesometro le cessioni di automobili motivando la necessaria informativa con il contenuto del provvedimento delle Entrate datato 22 dicembre 2010, secondo il quale rimangono escluse dall’obbligo le operazioni già “schedate” nell’anagrafe tributaria in conformità all’art. 7 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 605: dato che le operazioni di compravendita di autoveicoli non sono oggetto di monitoraggio attraverso questo canale, il regime pubblicistico dell’iscrizione al PRA non solleva dall’obbligo di comunicare l’acquisto di un’auto da parte di un professionista o imprenditore per importo superiore ad euro 3.000 (Iva esclusa), come pure accade nel caso della cessione a privati.

E’ importante specificare che, in base al contenuto della circolare 24/E, per le cessioni di auto nel regime del margine analitico si esclude la quota non soggetta ad Iva dal computo della soglia di riferimento; dato che per la vendita in detto regime l’Iva non può essere indicata separatamente in fattura, la soglia al di sopra della quale scatta l’obbligo di comunicazione diviene pari a 3.600 euro al lordo dell’imposta (fonte: IlSole24Ore.com).

Infine, in caso la cessione venga effettuata da un privato che lascia l’automobile in conto vendita presso il concessionario (es.), la mancanza del requisito soggettivo (obbligato alla comunicazione è il soggetto passivo Iva che effettua operazioni rilevanti ai fini della stessa imposta) fa venir meno l’obbligo comunicativo.

Sempre in osservanza delle disposizioni concernenti l’oggetto di monitoraggio da parte dell’Anagrafe tributaria ai sensi del citato art. 7 del D.P.R. n° 605 del 1973, non devono essere comunicate le operazioni riguardanti le cessioni e gli acquisti di immobili.

Ulteriori chiarimenti dalla fonte dell’Agenzia delle Entrate (circolare 28/E del 21/06/2011 in formato pdf).

Un secondo punto critico riguardante le disposizioni in oggetto attiene alle operazioni di pagamento effettuate con carta di credito, di debito o prepagata emessa da operatori finanziari residenti, quando la cifra spesa per l’acquisto supera la soglia prevista per la comunicazione. In tal caso, come è noto (http://www.questidenari.com/?p=4490), non esiste obbligo di comunicazione perché l’utilizzo dei mezzi di pagamento comporta la tracciabilità dell’operazione.

Le procedure di tracciabilità osservate dagli istituti di credito si estendono anche all’utilizzo del carnet di assegni bancari: tuttavia il pagamento a mezzo assegno (non rientrante nella circostanza dell’uso carta bancomat etc.) da parte di un soggetto residente impone l’obbligo della comunicazione.

Riguardo agli obblighi informativi che dal 1° luglio scorso devono essere osservati dai commercianti al minuto e dai prestatori di servizi che certificano i corrispettivi con ricevute e scontrini fiscali per operazioni dal corrispettivo almeno pari a 3.600 euro Iva inclusa, si rammenta che – per dette operazioni non soggette a fatturazione – il committente/cessionario deve fornire tutti i dati identificativi richiesti, senza poter opporre rifiuto alcuno, e la conservazione dell’informazione, in aggiunta alla precedente acquisizione, spetta al titolare del negozio o dell’attività (se invece gli stessi operatori hanno emesso fattura su richiesta del cliente o per prassi aziendale, il monitoraggio delle operazioni deve aver avuto inizio in data 1° gennaio 2010 con limite di importo per operazione pari a 25.000 euro nel 2010 e a 3.000 euro nel 2011).

In particolare, si riepilogano i dati che il commerciante al minuto è tenuto a chiedere al cliente nel caso di un acquisto effettuato da

–   persona fisica residente: codice fiscale e altri elementi identificativi;

–   persona fisica non residente: cognome e nome, luogo, sesso, data di nascita e domicilio fiscale;

–   soggetto non residente diverso dalla persona fisica: denominazione, ragione sociale o ditta e domicilio fiscale;

–   società, associazioni e altre organizzazioni senza personalità giuridica non residenti: dati identificativi della struttura, cognome e nome, luogo, sesso, data di nascita e domicilio fiscale di almeno una delle persone che ne hanno rappresentanza.

Fonte: IlSole24Ore.com