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Eni: stacco dividendo il 23 maggio. Bilancio 2010 e risultati al I° trimestre 2011

Con l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2010, Eni S.p.A. matura utile per oltre 6,179 miliardi di euro e viene riconosciuto agli azionisti a titolo di dividendo 0,50 euro per azione, con esclusione delle azioni proprie in portafoglio, a saldo dell’acconto sul dividendo per l’esercizio 2010 di 50 centesimi di euro (dividendo complessivo per azione dell’esercizio 2010: 1 euro). Il pagamento del saldo dividendo verrà effettuato a partire dal 26 maggio 2011 (stacco al 23/05/2011).

L’utile d’esercizio del bilancio consolidato 2010 è pari a 6,318 miliardi di euro derivante da ricavi in crescita ad oltre 98,5 miliardi; il flusso di cassa netto, a cui ha contribuito il flusso di cassa netto da attività operativa per 14,69 miliardi di euro, è negativo per 59 milioni di euro e fa scendere le disponibilità liquide a 1,549 miliardi di euro; l’indebitamento finanziario netto a fine periodo è pari a 26,119 milioni di euro.

Nel 1° trimestre 2011 Eni ha realizzato utile netto adjusted (esclude l’utile/perdita di magazzino e gli special item) per 2,22 miliardi di euro (+21,6% sul 1° trimestre 2010): l’aumento è scaturito per effetto del miglioramento del risultato operativo (crescita oltre il 32% del settore Exploration & Production trainata dal prezzo del petrolio) e della diminuzione del tax rate adjusted.

Il flusso di cassa netto da attività operativa per euro 4,19 miliardi ha coperto i fabbisogni finanziari generati dagli investimenti tecnici per euro 2,87 miliardi e ridotto l’indebitamento finanziario netto (-1,17 miliardi di euro) rispetto a fine 2010 a 24,95 miliardi di euro.

(per i rimanenti dividendi a Piazza Affari – stacco del 23 maggio 2011 – si legga http://www.questidenari.com/?p=4288)

(per le obbligazioni a tasso fisso e a tasso variabile, scadenza 2017, emesse dall’Eni nella seconda metà del 2011: http://www.questidenari.com/?p=5124)

Intesa Sanpaolo: bilancio 2010 e I° trimestre 2011. Dividendo pagato dal 26 maggio e prezzo delle azioni ordinarie fissato per l’aumento di capitale

Il risultato netto consolidato di Intesa Sanpaolo a chiusura dell’esercizio 2010 è stato pari a 2,705 miliardi di euro, in calo del 3,6% (anche a causa della discesa del tasso Euribor) rispetto ai 2,805 miliardi del 2009 che erano maturati anche grazie al rilascio di imposte differite per 511 milioni di euro. Per la sola capogruppo, invece, utile in crescita del 30,4% a quota 2,327 miliardi.

La nota ufficiale della società, tuttavia, sottolinea che i risultati degli ultimi due anni sono molto simili se si escludono le principali componenti non ricorrenti.

Intesa Sanpaolo ha fissato la distribuzione di un dividendo pari a 0,08 euro per azione ordinaria e 0,091 euro per azione risparmio, pagato a partire dal 26 maggio 2011 con stacco cedola il 23/05/2011.

I proventi operativi netti (16,625 miliardi di euro) sono risultati in flessione del 5,9% rispetto al 2009, mentre le commissioni nette sono aumentate a quota 5,671 miliardi di euro (+5,7%).

Il totale dei crediti deteriorati (in sofferenza, incagliati, ristrutturati e scaduti/sconfinanti) a fine 2010 è cresciuto a 21,208 miliardi di euro (+3,67%) e, tenuto conto della prossima distribuzione dei dividendi, i coefficienti patrimoniali al 31 dicembre si portano al 7,9% per il Core Tier 1 Ratio (7,1% a fine 2009), al 9,4% per il Tier 1 ratio (8,4% a fine 2009) e al 13,2% per il coefficiente patrimoniale totale (11,8% a fine 2009).

Il rendiconto finanziario consolidato ha evidenziato assorbimento di liquidità (-3,655 miliardi di euro) derivante, in sostanza, dalla diminuzione del cash per attività operativa (-2,646 miliardi) e per attività di provvista (-1,127 miliardi); la cassa è rimasta comunque positiva a quota 4,758 miliardi di euro.

Nel 1° trimestre 2011 Intesa Sanpaolo ha maturato in bilancio un risultato netto consolidato pari a 661 milioni di euro (-3,9% rispetto al trimestre 2010 da gennaio a marzo).

I proventi operativi netti sono risultati stabili a 4,206 miliardi di euro (-0,9%) così come gli interessi netti pari a 2,396 miliardi di euro.

Il gruppo ha registrato il forte calo dell’attività assicurativa scesa a quota 120 milioni di euro, mentre le rettifiche nette su crediti nel primo trimestre del 2011 si fermano a 680 milioni (contro i 750 del I° trimestre 2010).

Il rendiconto finanziario consolidato ha evidenziato generazione di liquidità per 682 milioni di euro (che portano la cassa a quota 5,435 mld una volta considerato l’effetto dei cambi) nonostante l’assorbimento di liquidità dall’attività operativa per 87 milioni di euro.

Il coefficiente patrimoniale Core Tier 1 ratio è risultato in crescita all’8,2%, il Tier 1 ratio è aumentato al 9,7% ed il coefficiente patrimoniale totale è sceso al 13% (-0,2%). Con gli effetti dell’aumento di capitale da 5 miliardi di euro già approvato (ieri è stato fissato a 1,369 euro il prezzo delle azioni ordinarie), lo stesso coefficiente patrimoniale proforma Core Tier 1 risulterebbe pari al 9,8%, il Tier 1 Ratio salirebbe all’11,3% ed il coefficiente patrimoniale totale al 14,7%.

(per il dividendo pagato da Enel il 23 giugno 2011 derivante dalla chiusura del bilancio 2010, e per il bilancio intermedio I° trimestre 2011 si veda http://www.questidenari.com/?p=4250)

Unicredit: bilancio 2010 e I° trimestre 2011, dividendi al 26 maggio

Con 1,323 miliardi di euro Unicredit chiude l’esercizio 2010 con un calo dell’utile netto consolidato nell’ordine del 22,2% rispetto all’anno prima.

Come si legge dalla nota ufficiale del sito del gruppo, al 26 maggio 2011 saranno pagati dividendi pari a 0,03 euro per azione ordinaria ed a 0,045 per azione risparmio, con stacco cedola (n° 32) in data 23/05/2011.

Il margine di intermediazione è sceso a quota 26,347 miliardi di euro (-5,9% a cambi e perimetri costanti), derivante fra l’altro da interessi netti in calo del 9,3% (15,993 miliardi) e dalla crescita dell’8,4% delle commissioni nette (8,455 miliardi).

Il Core Tier 1 è salito a 8,58% (dall’8,47% del 2009 post aumento di capitale).

Il bilancio del 1° trimestre 2011 si chiude all’insegna della forte crescita dell’utile a quota 810 milioni di euro (+55,7% rispetto al periodo gennaio-marzo 2011).

Il margine d’intermediazione è arrivato a 6,928 miliardi (+7% sul trimestre precedente e +3,3% normalizzato rispetto al 1° trimestre 2010).

Stabili i costi operativi ad euro 3,858 miliardi e ridotte le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni, col costo del rischio in calo a 108 punti base (-0,19% sul trimestre gennaio-marzo 2010).

Tra i ratio patrimoniali, il Core Tier 1 a marzo 2011 si è attestato a 9,06%. Il Tier 1 Ratio e il Total Capital Ratio, rispettivamente, sono pari a 9,97% e 13,47%.

(per il bilancio Intesa Sanpaolo al 31/12/2010, il bilancio del I° trimestre 2011, il pagamento dei dividendi per azioni ordinarie e risparmio ed i dettagli dell’aumento di capitale a maggio 2011 si legga http://www.questidenari.com/?p=4213)

Banca Generali: bilancio 2010, trimestrale e dividendo. Le altre cedole del 16 maggio 2011 a Piazza Affari

Sulla base dei risultati di bilancio dell’esercizio passato, Banca Generali riconoscerà ai propri azionisti un dividendo pari a 55 centesimi per azione ordinaria, con stacco cedola al 16 maggio 2011, messo in pagamento dal 19/05/2011. Il dividendo per azione è in crescita (+22%) rispetto all’importo di euro 0,45 dell’anno precedente.

Il bilancio 2010 della capogruppo Banca Generali S.p.A. si è chiuso con l’utile netto a 106,9 milioni di euro (+96,3% rispetto al 2009); nello stesso esercizio l’utile netto consolidato di 82,2 milioni di euro (+30%) deriva dall’incremento delle commissioni ricorrenti nette e dalla riduzione dei costi operativi, nonostante sia stata registrata la diminuzione del margine d’interesse ad € 43,2 milioni (-12%) a causa della dinamica dei tassi d’interesse 2010 e della contrazione dei volumi relativi ai conti correnti.

Il rendiconto finanziario di gruppo evidenzia assorbimento di liquidità durante il 2010 per 100 mila euro che fanno scendere la cassa ad euro 8 milioni in data 31 dicembre.

Tra i dati positivi vi è il rafforzamento dell’indicatore Tier 1 Capital all’11% e la raccolta delle masse totali per € 23,6 miliardi (+6%) e delle masse gestite ad € 16,8 miliardi (+14%).

I dati del I° trimestre 2011 proseguono nel segno della tendenza al rialzo con la crescita del 6,4% dell’utile netto consolidato, giunto a 20 milioni di euro per l’incremento delle commissioni di gestione (+27%) e l’abbattimento dei costi operativi (-4,9%); contribuisce al dato anche l’aumento del margine d’interesse, arrivato a 11,1 milioni (+1,4% su base annua) grazie al rialzo dei tassi (per le previsioni ultime sui tassi d’interesse: http://www.questidenari.com/?tag=tendenza).

Continua nel periodo in esame pure la crescita delle masse gestite e amministrate, pari a 23,8 miliardi di euro (+4%) rappresentati per oltre il 70% dalla prima componente.

Sempre al 16 maggio 2011, staccano cedola (fra parentesi sono indicati gli importi pagati in euro per azione):

ISAGRO (0,3)

CONAFI PRESTITO’ (0,08)

VITTORIA ASSICURAZIONI (0,17)

CEMBRE (0,26)

GEFRAN (0,15)

CREDITO EMILIANO (0,1)

GEWISS (0,1).

(per il bilancio 2010, per il 1° bilancio trimestrale 2011 ed il pagamento a maggio dei dividendi di Unicredit si legga http://www.questidenari.com/?p=4199)

Autorizzato il prospetto informativo di Enel Green Power. Lunedi 18 ottobre parte l’Ipo

Con comunicato stampa pubblicato sul sito web dell’Enel nella serata di mercoledi 13 ottobre, la società per azioni Enel Green Power ha reso noto di aver ricevuto in giornata da Consob l’autorizzazione alla pubblicazione del prospetto informativo per l’offerta pubblica di vendita e la quotazione delle azioni societarie. La stessa autorizzazione segue l’ammissione a quotazione delle azioni Egp sul Mercato Telematico Azionario dello scorso 11 ottobre.

Col fine dichiarato già da mesi di ridurre il debito verso terzi finanziatori stimato attorno ai 51 miliardi di euro prima dell’estate (http://www.questidenari.com/?p=2333), il gruppo Enel intende così migliorare la stabilità dei propri equilibri patrimoniali attraverso il collocamento iniziale di una quota della società Enel Green Power, a partire da lunedi prossimo.

L’ulteriore finalità, collegata all’abbattimento del debito fino a quota 45 miliardi al netto dell’effetto cambio, è riuscire ad ottenere maggiore benevolenza dalle agenzie di rating con l’imminente Ipo (Initial public offering: offerta pubblica iniziale di titoli al pubblico finalizzata a quotazione sul mercato regolamentato), fissata tra la seconda metà di ottobre ed i primi di novembre 2010.

Senza per questo mettere a rischio il controllo societario durante l’assemblea, l’operazione riguardante la divisione delle rinnovabili Egp – il cui valore, compresi i debiti, supererebbe i 12,5 miliardi di euro secondo un report di Citigroup – verrà gestita in modo da far assumere al collocamento sul mercato dimensioni attorno al 30% del capitale ed ottenere l’incasso di almeno 3 miliardi di euro, di cui 800 milioni sarebbero rappresentati dal denaro raccolto sul mercato retail italiano (fonte: IlSole24Ore.com).

Alla cifra d’incasso di tre miliardi di euro si potrebbe arrivare, ad esempio, con 1,5 miliardi di titoli (il 30% dei 5 miliardi complessivi) prezzati a 2 euro ciascuno.

Attorno al prezzo su cui le banche baseranno il marketing della quotazione – base price pari a 2,1 euro – vi sarà una “forchetta” la cui ampiezza definitiva, data da un prezzo di collocamento compreso tra 1,9 e 2,4 euro, verrà fissata dal Consiglio di Amministrazione solo per la fine di ottobre, e comunque entro il 4 novembre prossimo all’approdo in Piazza Affari.

Il lotto minimo destinato all’investitore retail dovrebbe essere pari a 2.000 azioni (corrispondenti a circa 4.000 euro, considerati i prezzi supra), e l’azionista che manterrà in portafoglio il titolo per almeno un anno dovrebbe ricevere 1 nuova azione ogni 20 possedute (equivalente alla bonus share di 200 euro circa per il possessore del lotto minimo dopo 12 mesi. Fonte: IlSole24Ore.com).

Il pay-out atteso per Enel Green Power è non inferiore al 30%.

All’azionista Enel sarà riservata la metà dell’offerta al pubblico retail, rappresentante il 20% dell’offerta complessiva, ovvero all’azionista Enel sarebbe riservato almeno un lotto minimo.

Sempre in tema di cifre da confermare e in attesa di ulteriori dettagli, gli analisti di Hsbc ritengono che la cessione della quota di minoranza di Egp consentirà all’Enel la produzione di flusso di cassa (prima della distribuzione del dividendo) per circa 5,5 miliardi di euro annui nel periodo compreso fra il 2010 e il 2014 (fonte: MilanoFinanza.com).

(per la fissazione del prezzo massimo di collocamento delle azioni relative all’Ipo di Enel Green Power si veda http://www.questidenari.com/?p=3115; sulla stessa pagina è presente il link per scaricare il prospetto informativo)

Enel paga a novembre 10 centesimi per azione per l’acconto sul dividendo 2010

Come si apprende quest’oggi da comunicato stampa del sito web, Enel metterà in pagamento dal giorno 25 novembre l’acconto sul dividendo 2010 pari ad euro 0,10 per azione, previo stacco in data 22/11/2010 della cedola n° 17.

L’acconto deliberato dal Consiglio di Amministrazione del Gruppo Enel, sia pur in linea con quello già distribuito nel 2009 (si legga http://www.questidenari.com/?p=2333), ha influenzato negativamente il titolo a Piazza Affari per via delle aspettative più ottimistiche.

Le stime dell’utile ordinario 2010, sinora a quota € 4,3 miliardi e quindi oltre le previsioni del piano industriale 2010-2014, fanno ritenere che il pay-out, fissato al 60% dell’utile netto consolidato ordinario, condurrà per l’attuale esercizio alla corresponsione di un dividendo Enel superiore all’ultimo distribuito per azione a quota 0,25 euro (fonte: IlSole24Ore.com).

Secondo gli analisti, le cifre saranno influenzate molto dalle prossime operazioni di dismissione (collocamento di una quota di Enel Green Power) finalizzate alla riduzione del debito a quota 45 miliardi per fine 2010.

(per il dividendo pagato da Enel il 23 giugno 2011 derivante dalla chiusura del bilancio 2010, e per il bilancio intermedio 1° trimestre 2011 si veda http://www.questidenari.com/?p=4250)