Archivi tag: 31/12/2010

Legge 15 luglio 2011, n. 111: estinzione dei processi in materia previdenziale

La conversione nella legge n. 111 del 15 luglio 2011 del Decreto legge 6 luglio 2011, n. 98 (Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria) non ha modificato il testo originario al 1° comma dell’art. 38 (Disposizioni in materia di contenzioso previdenziale e assistenziale).

La manovra estingue i processi di valore non superiore a 500 euro in materia previdenziale che riguardano l’Inps, purché in data 31/12/2010 siano pendenti nel 1° grado di giudizio, ed assicura riconoscimento economico al ricorrente.

Art. 38, 1°, lettera a): “i processi in materia previdenziale nei quali sia parte l’INPS, pendenti nel primo grado di giudizio alla data del 31 dicembre 2010, per i quali, a tale data, non sia intervenuta sentenza, il cui valore non superi complessivamente euro 500,00, si estinguono di diritto, con riconoscimento della pretesa economica a favore del ricorrente. L’estinzione è dichiarata con decreto dal giudice, anche d’ufficio. Per le spese del processo si applica l’articolo 310, quarto comma, del codice di procedura civile.”

E’ possibile scaricare la LEGGE 15 luglio 2011, n. 111 (Gazzetta Ufficiale n. 164 in formato pdf), con l’Allegato sulle “modificazioni apportate in sede di conversione al decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98”, ed il testo dello stesso DL 98/2011 dal sito web “TuttoCamere.it” (le norme della manovra economica varata dal governo Berlusconi e dal ministro dell’economia Giulio Tremonti sono quelle risultanti dal coordinamento dei due testi).

(per gli approfondimenti su indagini finanziarie, sanzioni, accertamento esecutivo, ritardati versamenti e termini di esigibilità relativi all’art. 23 del decreto-legge 98/2011 convertito dalla legge 111/2011 si legga http://www.questidenari.com/?p=5033)

Eni: stacco dividendo il 23 maggio. Bilancio 2010 e risultati al I° trimestre 2011

Con l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2010, Eni S.p.A. matura utile per oltre 6,179 miliardi di euro e viene riconosciuto agli azionisti a titolo di dividendo 0,50 euro per azione, con esclusione delle azioni proprie in portafoglio, a saldo dell’acconto sul dividendo per l’esercizio 2010 di 50 centesimi di euro (dividendo complessivo per azione dell’esercizio 2010: 1 euro). Il pagamento del saldo dividendo verrà effettuato a partire dal 26 maggio 2011 (stacco al 23/05/2011).

L’utile d’esercizio del bilancio consolidato 2010 è pari a 6,318 miliardi di euro derivante da ricavi in crescita ad oltre 98,5 miliardi; il flusso di cassa netto, a cui ha contribuito il flusso di cassa netto da attività operativa per 14,69 miliardi di euro, è negativo per 59 milioni di euro e fa scendere le disponibilità liquide a 1,549 miliardi di euro; l’indebitamento finanziario netto a fine periodo è pari a 26,119 milioni di euro.

Nel 1° trimestre 2011 Eni ha realizzato utile netto adjusted (esclude l’utile/perdita di magazzino e gli special item) per 2,22 miliardi di euro (+21,6% sul 1° trimestre 2010): l’aumento è scaturito per effetto del miglioramento del risultato operativo (crescita oltre il 32% del settore Exploration & Production trainata dal prezzo del petrolio) e della diminuzione del tax rate adjusted.

Il flusso di cassa netto da attività operativa per euro 4,19 miliardi ha coperto i fabbisogni finanziari generati dagli investimenti tecnici per euro 2,87 miliardi e ridotto l’indebitamento finanziario netto (-1,17 miliardi di euro) rispetto a fine 2010 a 24,95 miliardi di euro.

(per i rimanenti dividendi a Piazza Affari – stacco del 23 maggio 2011 – si legga http://www.questidenari.com/?p=4288)

(per le obbligazioni a tasso fisso e a tasso variabile, scadenza 2017, emesse dall’Eni nella seconda metà del 2011: http://www.questidenari.com/?p=5124)

Enel Green Power: dividendo al 23 maggio. Bilancio 2010 e risultati I° trimestre 2011

Enel Green Power ha chiuso il bilancio 2010 con un margine operativo lordo (Ebitda) a 846 milioni di euro (-32 milioni rispetto all’esercizio precedente).

L’utile d’esercizio, pari a 344 milioni di euro (+22 milioni sul 31/12/2009 per via di minori oneri finanziari), si accompagna alla distribuzione di un dividendo di 2,72 centesimi di euro per azione pagato il 26 maggio 2011 (stacco cedola il 23/05/2011).

L’indebitamento finanziario netto, a fine 2010, è sceso fortemente a 1.915 milioni di euro (4.470 milioni di euro al 31 dicembre 2009) per via della rinuncia al credito da parte della controllante Enel Spa.

Il flusso di cassa da attività operativa ha generato liquidità per 268 milioni di euro in diminuzione (-68%) rispetto al 2009 per effetto principalmente delle maggiori imposte ed oneri finanziari pagati nell’esercizio. Le disponibilità liquide si riducono così a 33 mila euro.

Nel trimestre gennaio-marzo 2011 è salito a 393 milioni di euro (contro i 326 del 1° trimestre 2010) il margine operativo lordo (Ebitda); l’utile di periodo del Gruppo e di Terzi è risultato pari a 163 milioni di euro (+28,3%) per effetto della valutazione delle partecipazioni col metodo del patrimonio netto; infine, l’indebitamento finanziario netto è salito a 3,333 miliardi di euro (+241 milioni) anche per via della liquidità impiegata nelle attività di investimento (204 milioni di euro) solo parzialmente coperta dalla liquidità generata dalla gestione corrente.

(per lo stacco dividendo Eni al 23 maggio 2011, per il bilancio 2010 ed i risultati del 1° trimestre 2011 si veda http://www.questidenari.com/?p=4276)

Enel: dividendo al 23 giugno. Bilancio 2010 e 1° trimestre 2011

Dall’utile netto ordinario di gruppo riconducibile alla sola gestione caratteristica, sulla base della politica dei dividendi che fissa il pay-out al 60% di detta grandezza, l’Enel pagherà il saldo del dividendo relativo all’esercizio 2010 in data 23 giugno 2011, con data di stacco della cedola n° 18 al 20/06/2011, e corrisponderà l’acconto sul dividendo dell’esercizio 2011 in data 24/11/2011 (stacco cedola al 21 novembre 2011).

L’approvazione del bilancio consolidato 2010 comporta la distribuzione di un dividendo per azione di 0,28 euro, ovvero – considerato l’avvenuto pagamento dell’acconto di 10 centesimi per azione – il saldo del dividendo dell’esercizio 2010 sarà quantificato in euro 0,18 per azione.

Il Gruppo ha conseguito al 31 dicembre 2010 un risultato netto consolidato pari a 4,39 miliardi di euro (risultato d’esercizio pari ad euro 3,45 miliardi se considerato al netto degli acconti sul dividendo per 940 milioni), in calo rispetto agli oltre 5,58 miliardi di euro del 2009 rideterminati, fra l’altro, per effetto dell’acquisizione del 25,01% del capitale sociale di Endesa. Il margine operativo lordo (Ebitda) è risultato pari a 17,48 miliardi.

Le “disponibilità liquide e mezzi equivalenti” (i.e. flusso di cassa) sono risultate pari a 1,053 miliardi grazie al cash flow da attività operativa (11,725 mld).

La posizione finanziaria netta (come da Comunicazione Consob), sempre al 31/12/2010, è pari a -47,491 miliardi di euro che, sommati ai “crediti finanziari non correnti e titoli a lungo termine”, risalgono a quota -44,924 miliardi di euro per il computo dell’indebitamento finanziario netto.

Nel I° trimestre 2011 il risultato netto del Gruppo, per la quota di pertinenza, è stato pari a 1,201 miliardi di euro (da ricavi a +7,8% rispetto al periodo gennaio-marzo 2010), il margine operativo lordo a 4,399 miliardi, l’indebitamento finanziario netto a 45,563 miliardi, mentre le disponibilità liquide sono state assorbite per 47 milioni (principalmente per effetto dell’attività di investimento).

(per il dividendo Enel Green Power con “stacco” cedola il 23 maggio 2011, per i bilanci 2010 e I° trimestre 2011 si legga http://www.questidenari.com/?p=4264)

Intesa Sanpaolo: bilancio 2010 e I° trimestre 2011. Dividendo pagato dal 26 maggio e prezzo delle azioni ordinarie fissato per l’aumento di capitale

Il risultato netto consolidato di Intesa Sanpaolo a chiusura dell’esercizio 2010 è stato pari a 2,705 miliardi di euro, in calo del 3,6% (anche a causa della discesa del tasso Euribor) rispetto ai 2,805 miliardi del 2009 che erano maturati anche grazie al rilascio di imposte differite per 511 milioni di euro. Per la sola capogruppo, invece, utile in crescita del 30,4% a quota 2,327 miliardi.

La nota ufficiale della società, tuttavia, sottolinea che i risultati degli ultimi due anni sono molto simili se si escludono le principali componenti non ricorrenti.

Intesa Sanpaolo ha fissato la distribuzione di un dividendo pari a 0,08 euro per azione ordinaria e 0,091 euro per azione risparmio, pagato a partire dal 26 maggio 2011 con stacco cedola il 23/05/2011.

I proventi operativi netti (16,625 miliardi di euro) sono risultati in flessione del 5,9% rispetto al 2009, mentre le commissioni nette sono aumentate a quota 5,671 miliardi di euro (+5,7%).

Il totale dei crediti deteriorati (in sofferenza, incagliati, ristrutturati e scaduti/sconfinanti) a fine 2010 è cresciuto a 21,208 miliardi di euro (+3,67%) e, tenuto conto della prossima distribuzione dei dividendi, i coefficienti patrimoniali al 31 dicembre si portano al 7,9% per il Core Tier 1 Ratio (7,1% a fine 2009), al 9,4% per il Tier 1 ratio (8,4% a fine 2009) e al 13,2% per il coefficiente patrimoniale totale (11,8% a fine 2009).

Il rendiconto finanziario consolidato ha evidenziato assorbimento di liquidità (-3,655 miliardi di euro) derivante, in sostanza, dalla diminuzione del cash per attività operativa (-2,646 miliardi) e per attività di provvista (-1,127 miliardi); la cassa è rimasta comunque positiva a quota 4,758 miliardi di euro.

Nel 1° trimestre 2011 Intesa Sanpaolo ha maturato in bilancio un risultato netto consolidato pari a 661 milioni di euro (-3,9% rispetto al trimestre 2010 da gennaio a marzo).

I proventi operativi netti sono risultati stabili a 4,206 miliardi di euro (-0,9%) così come gli interessi netti pari a 2,396 miliardi di euro.

Il gruppo ha registrato il forte calo dell’attività assicurativa scesa a quota 120 milioni di euro, mentre le rettifiche nette su crediti nel primo trimestre del 2011 si fermano a 680 milioni (contro i 750 del I° trimestre 2010).

Il rendiconto finanziario consolidato ha evidenziato generazione di liquidità per 682 milioni di euro (che portano la cassa a quota 5,435 mld una volta considerato l’effetto dei cambi) nonostante l’assorbimento di liquidità dall’attività operativa per 87 milioni di euro.

Il coefficiente patrimoniale Core Tier 1 ratio è risultato in crescita all’8,2%, il Tier 1 ratio è aumentato al 9,7% ed il coefficiente patrimoniale totale è sceso al 13% (-0,2%). Con gli effetti dell’aumento di capitale da 5 miliardi di euro già approvato (ieri è stato fissato a 1,369 euro il prezzo delle azioni ordinarie), lo stesso coefficiente patrimoniale proforma Core Tier 1 risulterebbe pari al 9,8%, il Tier 1 Ratio salirebbe all’11,3% ed il coefficiente patrimoniale totale al 14,7%.

(per il dividendo pagato da Enel il 23 giugno 2011 derivante dalla chiusura del bilancio 2010, e per il bilancio intermedio I° trimestre 2011 si veda http://www.questidenari.com/?p=4250)

Unicredit: bilancio 2010 e I° trimestre 2011, dividendi al 26 maggio

Con 1,323 miliardi di euro Unicredit chiude l’esercizio 2010 con un calo dell’utile netto consolidato nell’ordine del 22,2% rispetto all’anno prima.

Come si legge dalla nota ufficiale del sito del gruppo, al 26 maggio 2011 saranno pagati dividendi pari a 0,03 euro per azione ordinaria ed a 0,045 per azione risparmio, con stacco cedola (n° 32) in data 23/05/2011.

Il margine di intermediazione è sceso a quota 26,347 miliardi di euro (-5,9% a cambi e perimetri costanti), derivante fra l’altro da interessi netti in calo del 9,3% (15,993 miliardi) e dalla crescita dell’8,4% delle commissioni nette (8,455 miliardi).

Il Core Tier 1 è salito a 8,58% (dall’8,47% del 2009 post aumento di capitale).

Il bilancio del 1° trimestre 2011 si chiude all’insegna della forte crescita dell’utile a quota 810 milioni di euro (+55,7% rispetto al periodo gennaio-marzo 2011).

Il margine d’intermediazione è arrivato a 6,928 miliardi (+7% sul trimestre precedente e +3,3% normalizzato rispetto al 1° trimestre 2010).

Stabili i costi operativi ad euro 3,858 miliardi e ridotte le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni, col costo del rischio in calo a 108 punti base (-0,19% sul trimestre gennaio-marzo 2010).

Tra i ratio patrimoniali, il Core Tier 1 a marzo 2011 si è attestato a 9,06%. Il Tier 1 Ratio e il Total Capital Ratio, rispettivamente, sono pari a 9,97% e 13,47%.

(per il bilancio Intesa Sanpaolo al 31/12/2010, il bilancio del I° trimestre 2011, il pagamento dei dividendi per azioni ordinarie e risparmio ed i dettagli dell’aumento di capitale a maggio 2011 si legga http://www.questidenari.com/?p=4213)