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Enel: dividendo al 23 giugno. Bilancio 2010 e 1° trimestre 2011

Dall’utile netto ordinario di gruppo riconducibile alla sola gestione caratteristica, sulla base della politica dei dividendi che fissa il pay-out al 60% di detta grandezza, l’Enel pagherà il saldo del dividendo relativo all’esercizio 2010 in data 23 giugno 2011, con data di stacco della cedola n° 18 al 20/06/2011, e corrisponderà l’acconto sul dividendo dell’esercizio 2011 in data 24/11/2011 (stacco cedola al 21 novembre 2011).

L’approvazione del bilancio consolidato 2010 comporta la distribuzione di un dividendo per azione di 0,28 euro, ovvero – considerato l’avvenuto pagamento dell’acconto di 10 centesimi per azione – il saldo del dividendo dell’esercizio 2010 sarà quantificato in euro 0,18 per azione.

Il Gruppo ha conseguito al 31 dicembre 2010 un risultato netto consolidato pari a 4,39 miliardi di euro (risultato d’esercizio pari ad euro 3,45 miliardi se considerato al netto degli acconti sul dividendo per 940 milioni), in calo rispetto agli oltre 5,58 miliardi di euro del 2009 rideterminati, fra l’altro, per effetto dell’acquisizione del 25,01% del capitale sociale di Endesa. Il margine operativo lordo (Ebitda) è risultato pari a 17,48 miliardi.

Le “disponibilità liquide e mezzi equivalenti” (i.e. flusso di cassa) sono risultate pari a 1,053 miliardi grazie al cash flow da attività operativa (11,725 mld).

La posizione finanziaria netta (come da Comunicazione Consob), sempre al 31/12/2010, è pari a -47,491 miliardi di euro che, sommati ai “crediti finanziari non correnti e titoli a lungo termine”, risalgono a quota -44,924 miliardi di euro per il computo dell’indebitamento finanziario netto.

Nel I° trimestre 2011 il risultato netto del Gruppo, per la quota di pertinenza, è stato pari a 1,201 miliardi di euro (da ricavi a +7,8% rispetto al periodo gennaio-marzo 2010), il margine operativo lordo a 4,399 miliardi, l’indebitamento finanziario netto a 45,563 miliardi, mentre le disponibilità liquide sono state assorbite per 47 milioni (principalmente per effetto dell’attività di investimento).

(per il dividendo Enel Green Power con “stacco” cedola il 23 maggio 2011, per i bilanci 2010 e I° trimestre 2011 si legga http://www.questidenari.com/?p=4264)

Intesa Sanpaolo: bilancio 2010 e I° trimestre 2011. Dividendo pagato dal 26 maggio e prezzo delle azioni ordinarie fissato per l’aumento di capitale

Il risultato netto consolidato di Intesa Sanpaolo a chiusura dell’esercizio 2010 è stato pari a 2,705 miliardi di euro, in calo del 3,6% (anche a causa della discesa del tasso Euribor) rispetto ai 2,805 miliardi del 2009 che erano maturati anche grazie al rilascio di imposte differite per 511 milioni di euro. Per la sola capogruppo, invece, utile in crescita del 30,4% a quota 2,327 miliardi.

La nota ufficiale della società, tuttavia, sottolinea che i risultati degli ultimi due anni sono molto simili se si escludono le principali componenti non ricorrenti.

Intesa Sanpaolo ha fissato la distribuzione di un dividendo pari a 0,08 euro per azione ordinaria e 0,091 euro per azione risparmio, pagato a partire dal 26 maggio 2011 con stacco cedola il 23/05/2011.

I proventi operativi netti (16,625 miliardi di euro) sono risultati in flessione del 5,9% rispetto al 2009, mentre le commissioni nette sono aumentate a quota 5,671 miliardi di euro (+5,7%).

Il totale dei crediti deteriorati (in sofferenza, incagliati, ristrutturati e scaduti/sconfinanti) a fine 2010 è cresciuto a 21,208 miliardi di euro (+3,67%) e, tenuto conto della prossima distribuzione dei dividendi, i coefficienti patrimoniali al 31 dicembre si portano al 7,9% per il Core Tier 1 Ratio (7,1% a fine 2009), al 9,4% per il Tier 1 ratio (8,4% a fine 2009) e al 13,2% per il coefficiente patrimoniale totale (11,8% a fine 2009).

Il rendiconto finanziario consolidato ha evidenziato assorbimento di liquidità (-3,655 miliardi di euro) derivante, in sostanza, dalla diminuzione del cash per attività operativa (-2,646 miliardi) e per attività di provvista (-1,127 miliardi); la cassa è rimasta comunque positiva a quota 4,758 miliardi di euro.

Nel 1° trimestre 2011 Intesa Sanpaolo ha maturato in bilancio un risultato netto consolidato pari a 661 milioni di euro (-3,9% rispetto al trimestre 2010 da gennaio a marzo).

I proventi operativi netti sono risultati stabili a 4,206 miliardi di euro (-0,9%) così come gli interessi netti pari a 2,396 miliardi di euro.

Il gruppo ha registrato il forte calo dell’attività assicurativa scesa a quota 120 milioni di euro, mentre le rettifiche nette su crediti nel primo trimestre del 2011 si fermano a 680 milioni (contro i 750 del I° trimestre 2010).

Il rendiconto finanziario consolidato ha evidenziato generazione di liquidità per 682 milioni di euro (che portano la cassa a quota 5,435 mld una volta considerato l’effetto dei cambi) nonostante l’assorbimento di liquidità dall’attività operativa per 87 milioni di euro.

Il coefficiente patrimoniale Core Tier 1 ratio è risultato in crescita all’8,2%, il Tier 1 ratio è aumentato al 9,7% ed il coefficiente patrimoniale totale è sceso al 13% (-0,2%). Con gli effetti dell’aumento di capitale da 5 miliardi di euro già approvato (ieri è stato fissato a 1,369 euro il prezzo delle azioni ordinarie), lo stesso coefficiente patrimoniale proforma Core Tier 1 risulterebbe pari al 9,8%, il Tier 1 Ratio salirebbe all’11,3% ed il coefficiente patrimoniale totale al 14,7%.

(per il dividendo pagato da Enel il 23 giugno 2011 derivante dalla chiusura del bilancio 2010, e per il bilancio intermedio I° trimestre 2011 si veda http://www.questidenari.com/?p=4250)

Unicredit: bilancio 2010 e I° trimestre 2011, dividendi al 26 maggio

Con 1,323 miliardi di euro Unicredit chiude l’esercizio 2010 con un calo dell’utile netto consolidato nell’ordine del 22,2% rispetto all’anno prima.

Come si legge dalla nota ufficiale del sito del gruppo, al 26 maggio 2011 saranno pagati dividendi pari a 0,03 euro per azione ordinaria ed a 0,045 per azione risparmio, con stacco cedola (n° 32) in data 23/05/2011.

Il margine di intermediazione è sceso a quota 26,347 miliardi di euro (-5,9% a cambi e perimetri costanti), derivante fra l’altro da interessi netti in calo del 9,3% (15,993 miliardi) e dalla crescita dell’8,4% delle commissioni nette (8,455 miliardi).

Il Core Tier 1 è salito a 8,58% (dall’8,47% del 2009 post aumento di capitale).

Il bilancio del 1° trimestre 2011 si chiude all’insegna della forte crescita dell’utile a quota 810 milioni di euro (+55,7% rispetto al periodo gennaio-marzo 2011).

Il margine d’intermediazione è arrivato a 6,928 miliardi (+7% sul trimestre precedente e +3,3% normalizzato rispetto al 1° trimestre 2010).

Stabili i costi operativi ad euro 3,858 miliardi e ridotte le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni, col costo del rischio in calo a 108 punti base (-0,19% sul trimestre gennaio-marzo 2010).

Tra i ratio patrimoniali, il Core Tier 1 a marzo 2011 si è attestato a 9,06%. Il Tier 1 Ratio e il Total Capital Ratio, rispettivamente, sono pari a 9,97% e 13,47%.

(per il bilancio Intesa Sanpaolo al 31/12/2010, il bilancio del I° trimestre 2011, il pagamento dei dividendi per azioni ordinarie e risparmio ed i dettagli dell’aumento di capitale a maggio 2011 si legga http://www.questidenari.com/?p=4213)

Banca Generali: bilancio 2010, trimestrale e dividendo. Le altre cedole del 16 maggio 2011 a Piazza Affari

Sulla base dei risultati di bilancio dell’esercizio passato, Banca Generali riconoscerà ai propri azionisti un dividendo pari a 55 centesimi per azione ordinaria, con stacco cedola al 16 maggio 2011, messo in pagamento dal 19/05/2011. Il dividendo per azione è in crescita (+22%) rispetto all’importo di euro 0,45 dell’anno precedente.

Il bilancio 2010 della capogruppo Banca Generali S.p.A. si è chiuso con l’utile netto a 106,9 milioni di euro (+96,3% rispetto al 2009); nello stesso esercizio l’utile netto consolidato di 82,2 milioni di euro (+30%) deriva dall’incremento delle commissioni ricorrenti nette e dalla riduzione dei costi operativi, nonostante sia stata registrata la diminuzione del margine d’interesse ad € 43,2 milioni (-12%) a causa della dinamica dei tassi d’interesse 2010 e della contrazione dei volumi relativi ai conti correnti.

Il rendiconto finanziario di gruppo evidenzia assorbimento di liquidità durante il 2010 per 100 mila euro che fanno scendere la cassa ad euro 8 milioni in data 31 dicembre.

Tra i dati positivi vi è il rafforzamento dell’indicatore Tier 1 Capital all’11% e la raccolta delle masse totali per € 23,6 miliardi (+6%) e delle masse gestite ad € 16,8 miliardi (+14%).

I dati del I° trimestre 2011 proseguono nel segno della tendenza al rialzo con la crescita del 6,4% dell’utile netto consolidato, giunto a 20 milioni di euro per l’incremento delle commissioni di gestione (+27%) e l’abbattimento dei costi operativi (-4,9%); contribuisce al dato anche l’aumento del margine d’interesse, arrivato a 11,1 milioni (+1,4% su base annua) grazie al rialzo dei tassi (per le previsioni ultime sui tassi d’interesse: http://www.questidenari.com/?tag=tendenza).

Continua nel periodo in esame pure la crescita delle masse gestite e amministrate, pari a 23,8 miliardi di euro (+4%) rappresentati per oltre il 70% dalla prima componente.

Sempre al 16 maggio 2011, staccano cedola (fra parentesi sono indicati gli importi pagati in euro per azione):

ISAGRO (0,3)

CONAFI PRESTITO’ (0,08)

VITTORIA ASSICURAZIONI (0,17)

CEMBRE (0,26)

GEFRAN (0,15)

CREDITO EMILIANO (0,1)

GEWISS (0,1).

(per il bilancio 2010, per il 1° bilancio trimestrale 2011 ed il pagamento a maggio dei dividendi di Unicredit si legga http://www.questidenari.com/?p=4199)

Le cedole del 2 maggio 2011. Astaldi chiude il 2010 con utile e dividendo in crescita

In pagamento il 5 maggio 2011 con stacco cedola del 02/05/2011, il dividendo per azione di 0,15 euro distribuito da Astaldi risulta in crescita del 15% rispetto al precedente anno.

Secondo il bilancio consolidato 2010 approvato del Gruppo Astaldi (http://www.questidenari.com/?tag=risultati-31-dicembre-2010), il dividendo deriva da un utile netto pari ad € 63,05 milioni di euro (+12,8%, considerati i 55,9 milioni del 2009) maturato a partire da ricavi totali per 2.044,8 milioni (+9,2%, come si legge da comunicato).

Non deve fuorviare la crescita degli oneri finanziari netti a quota € 77,7 milioni (contro € 67,3 mln nel 2009), dato che l’incremento di questa voce è dovuto soprattutto al peso aumentato della componente fidejussioni, a sua volta derivante dagli accresciuti livelli di fatturato: il capitale circolante gestionale, infatti, diviene pari ad € 425,5 milioni, contro € 403,7 a fine 2009.

La posizione finanziaria netta totale al 31 dicembre 2010 è risultata pari a 384,3 milioni di euro (contro i 421,4 milioni del 2009): al contenimento della situazione debitoria (-8,8%) ha contribuito il flusso di cassa del settore costruzioni positivo per oltre 60 milioni di euro.

Il rendiconto finanziario consolidato evidenzia assorbimento di disponibilità liquide per 52,61 milioni di euro (col solo flusso di cassa da attività operative avente segno positivo).

Sempre il 2 maggio 2011 staccano il dividendo le seguenti società (fra parentesi sono indicati gli euro per azione):

BANCO DESIO E DELLA BRIANZA RISPARMIO (0,126)

BANCO DESIO E DELLA BRIANZA (0,105)

BANCO DI SARDEGNA RISPARMIO (0,15)

BANCO SANTANDER (0,228766)

CREDITO BERGAMASCO (0,9)

ESPRINET (0,175)

EXPRIVIA (0,04)

GRUPPO MUTUIONLINE (0,37)

SAVE (0,325)

SERVIZI ITALIA (0,25)

SIAS (0,16).

(per la cedola al 16 maggio 2011 di Banca Generali e delle rimanenti società si legga http://www.questidenari.com/?p=4170)

Bilancio 2010 Fiat: tornano utile e dividendi al 18 aprile 2011

Il C.d.A. di Fiat S.p.A. ha approvato il bilancio consolidato del Gruppo Fiat ante scissione 2010 (http://www.questidenari.com/?tag=risultati-31-dicembre-2010) che ha chiuso in utile netto consolidato per 600 milioni di euro (contro la perdita 2009 per 848 milioni), come si appura da comunicato stampa.

Utile netto di quasi 442 milioni di euro per Fiat S.p.A., in salita rispetto ai 340 milioni circa del 2009. In pagamento a partire dal 21 aprile prossimo, con stacco cedola al 18/04/2011, il dividendo di 0,09 euro per azione ordinaria, 31 centesimi di euro per le privilegiate e 31 centesimi di euro per le risparmio.

Il flusso di cassa di Fiat S.p.A. (-234mila euro nel 2010, in peggioramento rispetto ai -21mila del 2009) è scaturito dall’assorbimento di risorse monetarie per attività d’investimento (principalmente “costituzione e capitalizzazione di controllate” per oltre 2,25 miliardi) superiore alla generazione di risorse per attività di finanziamento (fra cui “accensione di debiti finanziari non correnti” per oltre 2,19 miliardi) e per attività tipiche dell’esercizio (oltre 63 milioni). I debiti finanziari non correnti, considerati i rimborsi, sono così passati da euro 1.816.781.700 nel 2009 ad euro 2.561.442.000 in data 31/12/2010.