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Previsioni Euribor del 24 marzo 2016

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2022 (Liffe, 24 marzo 2016)

La curva che interpreta le previsioni degli operatori di Londra, nei giorni che precedono Pasqua, dice molto meno di quanto ci si potesse aspettare sulla base dell’importanza oggettiva dei dati emersi.

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2022 (Liffe, 24 marzo 2016)Il tratto di breve termine, anzitutto, non prova neppure ad allinearsi alla discesa dell’Euribor 3 mesi che sull’interbancario fa segnare il nuovo minimo storico a quota -0,242% il 24 marzo 2016, sette centesimi più basso del fixing di venerdi scorso. L’eccesso di liquidità sistemica, stimato in contrazione durante la settimana, non potrà che aumentare a causa del rafforzamento del Quantitative Easing ma il tasso future di metà giugno rimane inchiodato a -0,25% dopo le parole espresse dal presidente della Federal Reserve Bank di St. Louis, James Bullard, in merito alla possibilità di rialzo dei tassi già dal mese di aprile.

Apatico il comportamento del Liffe sul medio termine: a marzo crescono l’indice Ifo sulla fiducia tra gli imprenditori tedeschi e soprattutto il Markit Flash PMI sull’Eurozona dopo il minimo da oltre un anno, ma a metà 2018 l’Euribor 3 mesi sarà sempre pari a -0,2%.

Lima quattro centesimi l’ultima previsione disponibile per marzo 2022 a 0,74%.

L’Euribor 1 settimana scende giovedi a quota -0,349%, in ulteriore avvicinamento al limite teorico del tasso sui depositi giornalieri.

Si comportano allo stesso modo i tassi Euribor 1-6-12 mesi rispettivamente a -0,331%, -0,134% e -0,005% (fonte dati: Aritma).

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 1° aprile 2016”)

Previsioni Euribor del 18 marzo 2016

Mercoledi scorso, quando è divenuto operativo il tasso sui depositi Bce a -0,4%, è iniziato il nuovo periodo di mantenimento della riserva obbligatoria: corrispondentemente le banche europee hanno depositato overnight la cifra record (riferita al primo giorno) di 217 miliardi di euro che, unita all’utilizzo dei conti correnti presso l’istituto centrale, ha fatto il paio col picco massimo da oltre due anni per 792 miliardi di euro complessivi. Il pacchetto di misure di politica monetaria adottate, ovviamente, non potrà che aumentare la presenza di liquidità nei circuiti bancari e produrre ulteriori abbassamenti dell’Euribor.

In settimana i maggiori effetti sono stati rilevati sulle scadenze più ravvicinate dei tassi applicati sui prestiti non garantiti di denaro tra banche: scendono al nuovo minimo storico sia l’Euribor 1 mese, a -0,324%, sia l’Euribor 3 mesi a -0,235% il 18/03/2016.

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2022 (Liffe, 18 marzo 2016)

Interessante notare come dopo l’annuncio delle misure Bce, e ancora negli ultimi giorni del vecchio periodo Rob, l’Euribor 1 settimana fosse già scivolato sotto la precedente soglia del deposit rate: allo stesso modo, l’attuale -0,4% rappresenta un limite soltanto teorico per i tassi interbancari. Raggiunta quota -0,343% giovedi scorso.

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2022 (Liffe, 18 marzo 2016)Non scenderà mai sotto quota -0,29% mantenendosi sui minimi per tutta la prima parte dell’anno prossimo, invece, l’Euribor 3 mesi secondo le attese del Liffe maturate il 18 marzo 2016.

Ritoccate in misura minima le previsioni della scorsa settimana per i tassi da qui a fine anno, limature lievemente in crescita lungo la scaletta spostano a settembre 2019 la prima scadenza in cui il tasso tornerà positivo (0,045%). Nel relativo tratto di curva a medio termine, lunedi, non ha sortito alcun effetto il rimbalzo su base mese e su base annua della produzione industriale nell’area euro di gennaio.

Lievi rivisitazioni al ribasso per i tassi future dopo la decisione Fed già scontata di tenere fermi i saggi base.

Al termine di una settimana in cui la comunicazione dei governatori delle banche centrali in Europa, Usa e Giappone mantiene ovunque toni accomodanti, l’Euribor 3 mesi è visto a 0,78% col nuovo derivato marzo 2022.

Euribor 6 mesi venerdi stabile a sette giorni a -0,131% ed Euribor 12 mesi in salita a -0,003% (fonte dati: Aritma).

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 24 marzo 2016”)

Previsioni Euribor del 4 marzo 2016

Nel corso della settimana si è manifestato andamento uniforme al ribasso per i soli tassi Euribor 1 mese (-0,281%) ed Euribor 3 mesi, quest’ultimo fissato al minimo storico -0,215% il 4 marzo 2016.

Anche il mercato interbancario risente delle attese per quella che, dalla valutazione di diversi indicatori, appare essere la prossima mossa della Bce abbondantemente scontata: un taglio del tasso sui depositi per 10 punti base. Ad esempio l’osservazione del rendimento dei titoli di Stato tedeschi a due anni, venerdi allo 0,54% negativo, lascia supporre agli operatori una stima del deposit rate ben oltre l’attuale -0,3% (soglia limite teorica dei tassi Euribor), forse raggiungibile nel corso dell’anno attraverso due operazioni, o anche l’eliminazione del cancelletto ai fini dell’eleggibilità dei titoli facenti parte del programma Quantitative Easing.

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 4 marzo 2016)

Per il prossimo giovedi 10 marzo, in aggiunta al taglio del tasso base, la Bce potrebbe annunciare il passaggio da 60 a 80 miliardi di euro in titoli obbligazionari acquistati o anche altre misure atte a risollevare il livello dei prezzi al consumo europei: lunedi scorso, dopo che Eurostat ha riportato l’indice flash di febbraio in negativo su base mese e su base annua certificando un ritardo grave e inaspettato nei meccanismi di trasmissione della politica monetaria, i tassi future hanno subito ulteriori limature fino a cinque centesimi.

Le increspature diffuse lungo tutta la scaletta nei due giorni successivi, invece, sono state causate dalle prese di beneficio sui mercati obbligazionari e non sono ascrivibili alla leggerissima rivisitazione al rialzo del Markit PMI sul manifatturiero di febbraio, seconda stima finale, né alle parole di Benoit Coeure sull’imminente taglio dei tassi a Francoforte o a quelle di François Villeroy de Galhau sui nuovi prestiti mirati alle banche commerciali.

Di nuovo limature giovedi, quando l’indice composito dei direttori acquisti ha segnalato col dato finale la più bassa attività delle imprese nell’Eurozona da gennaio dello scorso anno.

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 4 marzo 2016)Al termine della settimana increspature consistenti, motivate dagli ottimi numeri sugli occupati Usa, deviano l’attenzione degli operatori del Liffe e riportano la curva dei tassi future su livelli molto vicini a quelli di venerdi scorso, cancellando così le utili informazioni che erano provenute dall’ipotesi di minimo assoluto e dall’allungamento dell’orizzonte temporale in cui il tasso era visto negativo. L’ultimo dato, in particolare, era stato influenzato dal recente ribasso nelle previsioni di inflazione di lungo termine che in ogni caso rafforzano l’idea di una banca centrale intenzionata a perseverare nell’azione ultra-espansiva.

I tassi Euribor 3 mesi previsti in data 04/03/2016 tracciano quota -0,29% per metà anno e -0,35% per fine 2016.

Tassi sempre negativi, ma in risalita, nel tratto compreso tra il minimo di marzo 2017 (-0,355%) e giugno 2019 (-0,025%).

Non arriva a quattro centesimi la variazione positiva massima che riguarda l’ultima delle scadenze di lungo termine a quota 0,73%.

Euribor 6-12 mesi venerdi a -0,136% e -0,028% (fonte dati: Aritma).

Sul brevissimo nuovo minimo storico per l’Euribor 2 settimane, giovedi a -0,271%.

Depositi overnight e conti correnti presso Bce giovedi a 247 miliardi di euro e 564 miliardi, in salita su base settimanale come è avvenuto per l’eccesso di liquidità nel sistema attorno ai 700 miliardi di euro.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs dell’11 marzo 2016”)

Previsioni Euribor del 26 febbraio 2016

L’Euribor 3 mesi, dopo aver superato la soglia negativa dello 0,2%, termina la settimana al nuovo minimo storico -0,202% del 26/02/2016.

Conclusi gli adempimenti fiscali italiani, è tornato a crescere l’utilizzo dei depositi overnight (218 miliardi di euro giovedi) e dei conti correnti presso Bce (554 miliardi); poco variato il livello medio di eccesso di liquidità nel sistema; Euribor 1 mese al ribasso a -0,264%.

Euribor 6-12 mesi rispettivamente a -0,129% e -0,017% (fonte Aritma): qualche incertezza per entrambi, con l’ultimo tasso costante a sette giorni.

E’ risalito per qualche millesimo l’Euribor 1 settimana.

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 26 febbraio 2016)

Lunedi il Markit Flash PMI composito, ai minimi da tredici mesi nell’Eurozona, ha fatto limare i tassi future a partire dal 2017 mentre, complici i rialzi delle borse europee, sono salite le aspettative per marzo e giugno.

Senza conseguenze il calo oltre le attese dell’indice tedesco Ifo martedi; lievi ma diffuse limature giovedi, dopo che Eurostat ha ridimensionato la stima dell’inflazione di gennaio allo 0,3%.

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 26 febbraio 2016)Il 26 febbraio 2016, quando l’ufficio di statistica tedesco Destatis fa salire allo 0,4% mensile la lettura preliminare dell’inflazione ma lascia tutto invariato su base annua, i tassi impliciti nei futures sull’Euribor 3 mesi ripropongono per l’estate lo scenario di venerdi scorso: in discesa a marzo a -0,255%, i valori sono destinati a diminuire fino al minimo di dicembre prossimo e marzo 2017 a quota -0,345%, ancora più lontana dal deposit rate.

Le limature registrate nell’arco settimanale si fanno sempre più consistenti dalla fine di quest’anno fino al termine del 2018, quando l’Euribor 3 mesi è atteso a -0,125%, ma poi si stabilizzano nel rimanente periodo considerato.

L’ultimo valore negativo, pari a -0,015%, compare in tabella in corrispondenza della scadenza giugno 2019: fino ad allora, secondo le previsioni del Liffe, l’Euribor 3 mesi continuerà a decurtare lo spread applicato per il calcolo del tasso finito sui mutui a parametro variabile (almeno per i finanziamenti contrattati prima che venissero introdotte a inizio dell’anno scorso limitazioni opinabili).

Euribor 3 mesi visto al massimo valore 0,695% a fine 2021, con la massima revisione al ribasso per sei centesimi.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 4 marzo 2016”)

Previsioni Euribor del 19 febbraio 2016

La contrazione della liquidità sistemica non impedisce ai tassi di interesse del mercato interbancario la continuazione del movimento in discesa, con il conseguente aggiornamento dei minimi storici, e l’abbassamento delle previsioni già dal mese prossimo.

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 19 febbraio 2016)

Euribor 3 mesi fissato a -0,198% in data 19/02/2016 ed Euribor 1 mese a -0,255%.

Euribor 6-12 mesi rispettivamente a -0,125% e -0,017% (fonte dati: Aritma).

Nuovo record anche per l’Euribor 1 settimana, martedi e giovedi a -0,268%.

Nonostante la settimana si sia aperta con le piazze azionarie europee in rialzo, lunedi limature diffuse hanno riguardato i tassi future a causa della revisione al ribasso delle stime di inflazione in Germania, rafforzate dalle parole di Draghi sul potenziamento del Quantitative Easing nel corso del Consiglio dei governatori della Banca Centrale Europea.

Nessun effetto il giorno dopo, invece, a seguito del raggiungimento di un accordo deludente tra Paesi produttori circa il semplice congelamento del quantitativo di output petrolifero sui livelli di gennaio e con l’indice Zew delle attese economiche in Germania crollato ad un punto nel mese di febbraio (dai 10,2 di gennaio).

L’ulteriore abbassamento dei tassi future si è manifestato giovedi, quando l’Ocse ha indebolito le previsioni di crescita economica globali sul 2016 ravvisando come la lentezza della ripresa nell’Eurozona possa creare interazioni negative con il settore bancario.

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 19 febbraio 2016)

I tassi impliciti nei futures sull’Euribor 3 mesi, secondo le attese del 19 febbraio 2016, segnalano ribassi da metà marzo, con quota -0,255%, fino a dicembre con quota -0,335%.

Il superamento dell’attuale tasso sui depositi in banca centrale si fa più deciso, nell’ordine dei due centesimi e mezzo per scadenza rispetto a venerdi scorso, riflettendo così la maggiore propensione degli operatori verso l’ipotesi di un ulteriore taglio che l’autorità monetaria potrà stabilire in futuro.

Le differenze a sette giorni, tutte negative sulla scaletta, sono crescenti con andamento quasi lineare a partire dalla scadenza di fine 2018, quando l’Euribor 3 mesi sarà pari a -0,075% secondo gli operatori di Londra. Vista quota 0,29% per metà 2020.

L’eccesso di liquidità nel sistema, stimato questa settimana in calo per circa 20 miliardi di euro a causa dell’inizio dei riversamenti fiscali italiani, produce una contrazione di pari misura per i depositi overnight e per i conti correnti presso Bce, rilevati giovedi rispettivamente a quota 223 e 544 miliardi di euro.

(per le attese della settimana prossima sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 26 febbraio 2016”)

Previsioni Euribor del 12 febbraio 2016

La settimana trascorsa ha regalato emozioni forti a molte piazze finanziarie ma non certo al mercato interbancario, sommerso e protetto da una liquidità sistemica stabile in termini di eccesso. Non a caso i depositi overnight, usati per 232 miliardi di euro giovedi scorso, ed i conti correnti presso Bce, usati per 554 miliardi, rimarcano cifre molto vicine a quelle più recenti.

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 12 febbraio 2016)

I tassi di interesse applicati agli scambi di denaro tra banche commerciali hanno mostrato un minimo turbamento per la sola scadenza estrema, la più esposta alle vicende dei tassi di medio termine: Euribor 12 mesi comunque sceso venerdi a -0,009%.

L’Euribor 3 mesi, al passo cadenzato di un minimo storico al giorno, rimane fissato a -0,183% il 12 febbraio 2016 con un differenziale di sedici millesimi sul dato a sette giorni.

Discesa continuativa anche per l’Euribor 1 mese (-0,24%) e per l’Euribor 6 mesi (-0,116%) secondo fonte dati Aritma.

Sul brevissimo l’Euribor 1 settimana ha ritoccato il proprio minimo storico a quota -0,267% mercoledi scorso, sempre più vicino al capolinea -0,3%.

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 12 febbraio 2016)Sul mercato Liffe, fino a giovedi, le attese sembravano confermate per l’anno corrente e per tutto il 2017 dopo le parole della governatrice Yellen, dirette ad allontanare i tempi del prossimo rialzo per il costo del denaro Usa, ma anche per le difficoltà di ipotizzare un ritorno all’equilibrio tra domanda e offerta di petrolio, condizione fondamentale ai fini delle pressioni sul livello dei prezzi.

L’ultima seduta, invece, nella giornata di venerdi che ha visto il rimbalzo dei listini azionari per la diffusione di molte notizie positive tra le quali la moderata espansione nell’Eurozona e la decisione di Deutsche Bank di riacquistare i propri bond, si è tradotta in pesanti segni meno per i derivati già sulle scadenze di breve termine.

L’Euribor 3 mesi, in base alle contrattazioni del 12/02/2016, è sempre visto in discesa ma riproposto a -0,305% per metà settembre ed a -0,31% per metà dicembre: le ultime increspature non impediscono agli operatori di suggerire l’entrata in vigore, nel corrispondente periodo di fine anno, di un tasso inferiore all’attuale deposit rate.

L’analisi per differenze mostra una scaletta spezzata in due.

A marzo 2019, infatti, compare la prima tra le scadenze rivisitate al ribasso: la prevalente considerazione delle tensioni alla periferia dell’Eurozona, che in settimana si sono concretizzate nella caccia ai titoli rifugio, colloca l’Euribor 3 mesi in risalita a quota 0,025%, in coincidenza col primo tasso future in territorio positivo.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 19 febbraio 2016”)