Archivi tag: tasso reale

Previsioni Euribor del 5 febbraio 2016

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 5 febbraio 2016)

Nel corso della settimana i tassi di interesse relativi ai prestiti fra banche europee hanno seguito il consueto andamento al ribasso, favorito dall’aumento dell’eccesso di liquidità sistemica (670 miliardi di euro secondo stime ultime).tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 5 febbraio 2016)

Dopo qualche incertezza Euribor 1 mese a -0,234%, Euribor 6 mesi a -0,104% ed Euribor 3 mesi fissato al nuovo minimo storico -0,167% alla stessa data 05/02/2016.

Andamento monotono, invece, per l’Euribor 12 mesi finito venerdi per la prima volta in territorio negativo a -0,002% (fonte dati: Aritma).

Brevissimo stabile, appena sopra il minimo -0265% del mese scorso.

Giovedi Draghi, nel corso di una conferenza organizzata dalla Bundesbank, ha sottolineato i rischi minori di un’azione anticipata, rispetto a quella ritardata, nel contrasto alla bassa inflazione come da mandato Bce. In concomitanza il dato PMI sulle vendite al dettaglio nell’Eurozona, risultate in modesta ma ulteriore diminuzione a gennaio soprattutto a causa dell’Italia, non ha prevalso sull’alleggerimento delle posizioni in titoli di Stato dopo il recupero del greggio: increspature diffuse per i tassi future a fine giornata.

Il 5 febbraio 2016, sul mercato Liffe, i tassi impliciti nei derivati sull’Euribor 3 mesi confermano le previsioni della scorsa settimana sul breve termine, dove i valori sono destinati a scendere ulteriormente da marzo (-0,24%) fino al minimo di dicembre (-0,345%, sempre ancorato sotto il tasso sui depositi giornalieri).

Neppure l’estensione dell’orizzonte temporale rivela particolari cambiamenti.

Gli operatori di Londra rivedono verso il basso per appena un centesimo il tasso di marzo 2018 a -0,22%, mentre la differenza negativa più marcata a sette giorni si rileva per la scadenza di giugno 2021, quando l’Euribor 3 mesi salirà a quota 0,73%.

Giovedi scorso depositi overnight usati per 231 miliardi di euro, conti correnti presso Bce per 559 miliardi.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 12 febbraio 2016”)

Previsioni Euribor del 29 gennaio 2016

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 29 gennaio 2016)A una settimana dal nulla di fatto per la Banca centrale europea, e subito dopo il meeting della Federal Reserve giunta alle stesse conclusioni per la delusione sui consumi interni, la curva dei tassi attesi si allontana dall’asse orizzontale per i prossimi mesi e mantiene nel complesso la forma parabolica: concavità rivolta verso l’alto, ad indicare la continuazione della discesa per l’Euribor 3 mesi fissato a -0,162% il 29 gennaio 2016, e punto di minimo visto a -0,34% per metà dicembre (una delle cinque nuove scadenze sotto quota -0,3%).tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 29 gennaio 2016)

La seduta di venerdi è stata la più intensa sul piano dei rialzi per il mercato dei futures di Londra, dopo la sorpresa del taglio dei tassi in territorio negativo per la Banca centrale del Giappone e la risalita a +0,4% per l’inflazione flash nella zona Euro a gennaio.

Le differenze a sette giorni, che abbassano la curva sul breve termine e sul medio-lungo rispettando quasi fedelmente il canone della progressività crescente, confermano l’attesa per le prossime manovre ultraespansive perché conducono a valori al di sotto dell’attuale deposit rate, ignorano il calo dell’indice Ifo tedesco sulla fiducia degli imprenditori in Germania e tengono conto della diminuzione prolungata dei tassi sul mercato interbancario. Euribor 3 mesi previsto a -0,31% a metà anno (-0,045%) e poi a -0,33% a marzo dell’anno prossimo (-0,045%), positivo allo 0,045% per marzo 2019 (-9 punti base) e mai sopra l’1% nell’orizzonte temporale di riferimento secondo le estrapolazioni del 29/01/2016.

Mercoledi scorso, primo giorno del nuovo periodo di mantenimento della riserva obbligatoria, ennesimo balzo per il totale dei depositi overnight e dei conti correnti presso Bce a quota 767 miliardi di euro nell’analisi dei dati da inizio 2014.

Eccesso di liquidità nel sistema attorno ai 635 miliardi che, in linea con le cifre delle ultime settimane, schiaccia verso il basso il tasso Euribor 1 mese (-0,229%).

Venerdi Euribor 6-12 mesi a -0,089% e 0,015% (fonte dati: Aritma).

Brevissimo stabile poco sopra i minimi.

(per le attese della settimana prossima sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 5 febbraio 2016”)

Previsioni Euribor del 15 gennaio 2016

L’attenzione degli operatori nel corso della settimana è stata rivolta in primo luogo ai dati di provenienza Paesi emergenti, che esercitano effetti di trascinamento sull’economia mondiale, e poi alla variabile petrolio che influenza il livello dei prezzi e suggerisce manovre di politica monetaria.

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 15 gennaio 2016)

In particolare il rallentamento della Cina, l’apprezzamento del dollaro, la volontà dell’industria di settore intenzionata a procedere comunque ad estrarre materia prima nonostante l’abbondanza di scorte e l’aggiunta imminente della produzione iraniana, fanno ritenere congrua la soglia dei 20 dollari al barile che apre orizzonti economici e finanziari inesplorati. Entro questi si colloca sia il potenziamento del Quantitative Easing oltre quota 60 miliardi di euro mensili che tanto aveva illuso (e poi deluso) i mercati a dicembre, sia un nuovo taglio del tasso sui depositi Bce. L’ipotesi dell’abbattimento del deposit rate per 10 punti base, che verrebbe così annunciato in quota -0,4% già durante la riunione del consiglio direttivo il prossimo 21 gennaio, trova consenso crescente tra gli operatori.

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 15 gennaio 2016)Sul fronte prettamente monetario europeo, invece, non sono state segnalate novità di rilievo e lo stesso eccesso di liquidità sistemico si è mantenuto stabile: tutto ciò si è riflesso in una situazione di tranquillità relativa che in settimana sul mercato interbancario ha comportato oscillazioni minime dei tassi per gli scambi di denaro tra istituti.

Se l’Euribor 3 mesi risale a quota -0,142% il 15 gennaio 2016 mantenendo il minimo storico di martedi e mercoledi distante due millesimi, per gli altri tassi prosegue la discesa tra qualche incertezza.

Chiude a -0,221% l’Euribor 1 mese. Euribor 6-12 mesi rispettivamente a -0,054% e 0,049% (fonte dati: Aritma).

Il grafico elaborato secondo i tassi impliciti nei futures sull’Euribor 3 mesi del 15/01/2016 evidenzia cambiamenti di rilievo sul tratto in salita a medio-lungo termine, dove la crescita dei valori viene moderata per meno di sette centesimi a scadenza tra la fine del 2018 e settembre 2019 (0,13% – 0,38%).

Sulle scadenze più vicine, invece, le attese ribassiste sull’Euribor 3 mesi rimangono invariate sul dato a sette giorni (-0,185% a metà marzo e -0,215% a metà giugno). Minimo confermato a fine 2016 (-0,24%) dal mercato Liffe, nel complesso tiepido sulla possibilità di intervento Bce.

Euribor 1 settimana al minimo storico -0,262% mercoledi scorso, quando è rimasto stabile l’utilizzo dei depositi giornalieri e dei conti correnti presso Bce sul totale dei 776 miliardi di euro.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs del 22 gennaio 2016”)

Previsioni Euribor dell’8 gennaio 2016

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 8 gennaio 2016)Ampi ribassi dei tassi attesi, tornati ad affacciarsi sotto quota -0,2% già per i mesi di primavera, caratterizzano questo inizio anno e trovano origine da diversi fattori concomitanti.

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 8 gennaio 2016)La riattivazione del programma di acquisti della Banca centrale ed il superamento delle scadenze tecniche innalzano i numeri dell’eccesso di liquidità sistemica che, anzitutto sull’interbancario, fanno scivolare l’Euribor 3 mesi per oltre un centesimo nella prima settimana di scambi di denaro tra istituti europei: fixing -0,143% in data 08/01/2016 e nuovo minimo storico. Inoltre sulle prime scadenze dei tassi previsti gioca un ruolo determinante il prezzo del petrolio ai minimi: Praet, membro del comitato esecutivo Bce, ha denunciato la debolezza con cui il Quantitative Easing contrasta la caduta dei prezzi in epoca di sovrapproduzione delle materie prime, ma al tempo stesso ha aperto a nuovi interventi sottolineando la necessità di acquisto dei titoli. Euribor 3 mesi visto a -0,19% per metà marzo e al minimo -0,235% da settembre a fine anno.

Trend in discesa anche per l’Euribor 1 mese, fissato a -0,218%. Euribor 6-12 mesi a -0,051% e 0,051% (fonte dati: Aritma).

Giovedi Euribor 1 settimana sprofondato a -0,261%.

Tra le poche note positive delle ultime giornate compare il dato finale del Markit PMI Composito Eurozona sopra la lettura preliminare: il tasso di crescita record su quattro mesi, tuttavia, non ha impedito limature di medio-lungo termine per i tassi attesi di riflesso ai malumori dei mercati di Borsa, condizionati in questi giorni dal rallentamento del manifatturiero cinese e dal panico per la svalutazione competitiva.

In base ai futures del mercato Liffe contrattati l’8 gennaio 2016, i mutuatari che hanno scelto il tasso variabile continueranno a beneficiare di valori nominali negativi fino al termine del primo trimestre 2018; quindi ancora Euribor 3 mesi in salita a fine 2019 verso quota 0,53%, quattordici centesimi in meno rispetto alla chiusura del 30 dicembre.

Giovedi scorso depositi overnight usati per 217 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 557 miliardi.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 15 gennaio 2016”)

Previsioni Euribor del 30 dicembre 2015

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 30 dicembre 2015)In questo fine anno il tasso Euribor 3 mesi si è mantenuto molto stabile e non è mai andato sotto il minimo storico del 17 dicembre; fixing -0,132% il 30/12/2015, medesima quotazione di martedi.

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 30 dicembre 2015)Anche la liquidità di sistema, dopo la sospensione del programma di acquisti decisa dalla Bce fino ai primi dell’anno prossimo, è rimasta stabile attorno ai 630 miliardi di euro in termini di eccedenza.

Movimenti minimi nelle ultime sedute hanno caratterizzato pure i tassi Euribor 6-12 mesi, fissati rispettivamente a -0,041% e 0,059% (fonte dati: Aritma); più vivace l’Euribor 1 mese, sceso mercoledi a -0,206%.

La scadenza tecnica di fine anno ha influenzato l’Euribor 1 settimana, in risalita dai minimi di quota -0,252% toccati nella 52-esima settimana.

In assenza di notizie economiche, i movimenti dei futures sul mercato Liffe hanno seguito le vicende del comparto obbligazionario dove, prima di Natale, l’incertezza derivante dalle urne della Spagna ha increspato i rendimenti.

I volumi ridotti hanno contribuito a delineare un quadro altalenante di giorno in giorno che nel complesso ha spinto la curva dei tassi attesi verso l’alto secondo differenziali crescenti fino al 2020 (cfr. previsioni di venerdi 18). Fanno eccezione le scadenze più vicine, principalmente influenzate dal mercato interbancario, per le quali il tasso Euribor 3 mesi è confermato in discesa a -0,165% per metà marzo 2016 e poi visto a -0,185% tre mesi dopo.

Il 30 dicembre 2015 i tassi impliciti nei derivati indicano quota 0,32% per fine 2018 e 0,67% per fine 2019.

Martedi depositi overnight usati per 183 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 560 miliardi.

(per le attese di inizio anno prossimo sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor dell’8 gennaio 2016”)

Previsioni Euribor del 18 dicembre 2015

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 18 dicembre 2015)

Non ci sono novità di particolare rilievo fino al primo trimestre 2017 sui tassi impliciti nei futures del mercato Liffe al termine di una settimana caratterizzata sia dalla presenza sempre massiccia della liquidità di sistema, attorno ai 620 miliardi di euro in termini di eccesso, sia da una certa difficoltà nella circolazione delle riserve bancarie, come segnala l’uso dei depositi Bce in salita a 187 miliardi (nonostante la penalizzazione -0,3%). Il rallentamento dell’attività sul mercato interbancario in vista del fine anno interrompe la caduta dell’Euribor 3 mesi, fissato il 18/12/2015 a -0,131%, comunque 3 millesimi sotto il riferimento di venerdi scorso.

Nessuna increspatura giornaliera, invece, per i rimanenti tassi: Euribor 1-6-12 mesi rispettivamente a -0,199%, -0,041% e 0,058% (fonte dati: Aritma).

Giovedi scorso Euribor 1 settimana a -0,249%, sempre in avvicinamento al nuovo limite.

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 18 dicembre 2015)La revisione delle attese al rialzo a partire da metà 2017, che nel confronto tra le curve a sette giorni ha prodotto differenze fino a 6 centesimi, già da lunedi è stata alimentata principalmente dal rimbalzo in ottobre della produzione industriale in area euro, dalla lettura prima dell’indice Zew a dicembre sopra il consenso e poi dell’indice composito preliminare Markit PMI dell’Eurozona di dicembre che ha chiuso il trimestre di crescita più forte negli ultimi quattro anni e mezzo.

Fino a mercoledi, pertanto, i dati diffusi hanno spinto nello stesso verso dell’annunciato rialzo dei tassi di interessi Usa.

Successivamente, invece, i contenuti molto soft delle parole espresse dalla governatrice Janet Yellen sulla gradualità delle prossime misure, legate alla risalita dell’inflazione, ed il calo dell’indice Ifo hanno riassorbito parte dei movimenti.

Il 18 dicembre 2015 l’Euribor 3 mesi è visto a -0,165% per metà marzo e poi ancora in discesa fino a settembre 2016, quando raggiungerà quota -0,2% tenendosi a distanza dal limite del tasso sui depositi.

L’Euribor 3 mesi proseguirà fino al primo trimestre 2018 (-0,005%) ad erodere la maggiorazione applicata per computare gli interessi passivi nei vecchi mutui a tasso variabile. Nel periodo seguente, sulla base delle attuali previsioni inflazionistiche, il beneficio per i mutuatari sarà rappresentato dal solo abbattimento del tasso reale.

(per le attese di fine anno 2015 sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 30 dicembre 2015”)