Previsioni Euribor del 12 febbraio 2016

La settimana trascorsa ha regalato emozioni forti a molte piazze finanziarie ma non certo al mercato interbancario, sommerso e protetto da una liquidità sistemica stabile in termini di eccesso. Non a caso i depositi overnight, usati per 232 miliardi di euro giovedi scorso, ed i conti correnti presso Bce, usati per 554 miliardi, rimarcano cifre molto vicine a quelle più recenti.

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 12 febbraio 2016)

I tassi di interesse applicati agli scambi di denaro tra banche commerciali hanno mostrato un minimo turbamento per la sola scadenza estrema, la più esposta alle vicende dei tassi di medio termine: Euribor 12 mesi comunque sceso venerdi a -0,009%.

L’Euribor 3 mesi, al passo cadenzato di un minimo storico al giorno, rimane fissato a -0,183% il 12 febbraio 2016 con un differenziale di sedici millesimi sul dato a sette giorni.

Discesa continuativa anche per l’Euribor 1 mese (-0,24%) e per l’Euribor 6 mesi (-0,116%) secondo fonte dati Aritma.

Sul brevissimo l’Euribor 1 settimana ha ritoccato il proprio minimo storico a quota -0,267% mercoledi scorso, sempre più vicino al capolinea -0,3%.

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 12 febbraio 2016)Sul mercato Liffe, fino a giovedi, le attese sembravano confermate per l’anno corrente e per tutto il 2017 dopo le parole della governatrice Yellen, dirette ad allontanare i tempi del prossimo rialzo per il costo del denaro Usa, ma anche per le difficoltà di ipotizzare un ritorno all’equilibrio tra domanda e offerta di petrolio, condizione fondamentale ai fini delle pressioni sul livello dei prezzi.

L’ultima seduta, invece, nella giornata di venerdi che ha visto il rimbalzo dei listini azionari per la diffusione di molte notizie positive tra le quali la moderata espansione nell’Eurozona e la decisione di Deutsche Bank di riacquistare i propri bond, si è tradotta in pesanti segni meno per i derivati già sulle scadenze di breve termine.

L’Euribor 3 mesi, in base alle contrattazioni del 12/02/2016, è sempre visto in discesa ma riproposto a -0,305% per metà settembre ed a -0,31% per metà dicembre: le ultime increspature non impediscono agli operatori di suggerire l’entrata in vigore, nel corrispondente periodo di fine anno, di un tasso inferiore all’attuale deposit rate.

L’analisi per differenze mostra una scaletta spezzata in due.

A marzo 2019, infatti, compare la prima tra le scadenze rivisitate al ribasso: la prevalente considerazione delle tensioni alla periferia dell’Eurozona, che in settimana si sono concretizzate nella caccia ai titoli rifugio, colloca l’Euribor 3 mesi in risalita a quota 0,025%, in coincidenza col primo tasso future in territorio positivo.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 19 febbraio 2016”)

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