Inizio attività imprenditoriale o autonoma /4

            Nel nostro Paese, generalmente, con la chiusura dell’anno solare si chiudono gli esercizi fiscali e successivamente si pagano le tasse sugli utili generati.

Il periodo in cui si pagano le tasse è maggio, solitamente – per sinteticità non affrontiamo il discorso della rateizzazione ma parleremo di imposte a saldo.

I soggetti in contabilità ordinaria pagano le imposte in funzione degli utili conseguiti a seguito della chiusura del bilancio, i soggetti in contabilità semplificata pagano in funzione della differenza tra le entrate e le uscite, quelli in contabilità forfettaria pagano in base all’aliquota fissa del 20% sugli incassi conseguiti.

Per le società di capitali in contabilità ordinaria per obbligo, le imposte si versano in base ad un’aliquota fissa – generalmente del 32% – chiamata IRES, e ad una seconda che varia in base alla regione di localizzazione della sede legale chiamata IRAP.

Le persone fisiche, invece, pagano le imposte progressivamente: detta progressività è stata predisposta in funzione di un criterio di equità sociale, dato che più aumenta il reddito e più è alta l’aliquota marginale denominata IRPEF. Anche per le persone fisiche abbiamo un’imposta ad aliquota fissa che si chiama IRAP.

Una menzione a parte meritano le addizionali sia comunali che regionali che variano fra regione e regione ed anche fra comuni della stessa regione.

Da quando sono state tagliati i trasferimenti dalle casse dello Stato agli Enti locali, gli stessi enti fanno leva su queste addizionali per sanare i loro bilanci, modificando le stesse in funzione delle necessità: basti pensare a quello che la Regione Lazio è costretta a fare per sanare il deficit del servizio sanitario.

Naturalmente sul modello di dichiarazione confluiscono tutti i redditi conseguiti dal soggetto dichiarante: fabbricati, terreni, redditi di partecipazione e diversi. Tutti questi confluiscono nel quadro N dal quale si estrapola l’imposta dovuta.

Compatibilmente con le necessità dello Stato, è stata introdotta la tassazione in acconto che colpisce tutti i contribuenti da un certo importo (di imposte da versare) in su, e, se si supera una determinata cifra, la tassazione in acconto viene divisa in due soluzioni: una a maggio con il pagamento del saldo, e l’altra a novembre.

Le imposte vanno versate facendo uso del modello F/24 predisposto per vari pagamenti, in cui è presente una sezione per l’Erario, una per i contributi Inps, una per le addizionali regionali e l’Irap, una per le addizionali comunali e l’Ici, una per l’Inail e l’ultima per gli enti vari.

Le persone fisiche che non esercitano attività imprenditoriali possono presentare il modello alla banca o alla posta o esattoria, mentre le società e le persone fisiche titolari di attività imprenditoriali sono tenuti ad effettuare il pagamento tramite presentazione di modello telematico che permette al Ministero delle Finanze di ottenere informazioni in tempo reale.

 

FINE PUNTATA N° 4 – la tassazione

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