Previsioni Irs del 13 novembre 2015

La fine del mese di ottobre non ha cambiato significativamente i numeri espressi dai titoli europei e dai tassi Eurirs, così come l’inflazione flash di ottobre non ha modificato le attese di potenziamento delle misure ultraespansive Bce per inizio dicembre.

Soltanto il rendimento del Treasury è salito: nonostante il rispetto delle previsioni sui tassi base americani, la dichiarazione della Yellen riguardo al probabile rialzo di fine anno ha impedito la discesa duratura dell’Irs 10 anni sotto quota 0,9%. Eliminati i riferimenti ai mercati esteri, la scelta della Federal Reserve sarà basata sui progressi dell’occupazione e dell’inflazione che oggi è fissata al 2% in termini di obiettivo da raggiungere. Non sono del tutto chiare le motivazioni del mutato atteggiamento rispetto alle variabili oggetto di attenzione, ma potrebbero esserci timori di surriscaldamento dei prezzi per le attività finanziarie.

Anche la prima settimana di questo mese ha confermato che l’attenzione degli investitori è concentrata quasi esclusivamente sulle attese di rialzo innescate dalla governatrice Yellen, in un contesto in cui le banche centrali interpretano il ruolo di market mover con protagonismo assoluto: quando il 6 novembre sono arrivati i dati sui posti di lavoro Usa superiori alle attese, si è intensificato il rialzo del rendimento del Treasury subito seguito dal Bund a distanza pressoché invariata.

Ancora più spiccato il balzo di rendimento del Btp, ma l’Irs 10Y è salito per appena due punti base nell’arco di sette giorni.

Eurirs (13 novembre 2015)Oggi a molti osservatori appare scontato l’intervento delle autorità monetarie su entrambe le sponde dell’oceano: nella consapevolezza che le manovre avranno segno opposto e saranno operative nello stesso periodo, è lecito attendersi da un lato la difesa del Bund da parte della Bce, coadiuvata dalla frangia di investitori avversi al rischio per il quadro macro deludente come da stima Pil terzo trimestre, e dall’altro la contestuale presa di beneficio di quanti andranno ad investire altrove alla ricerca di ritorni maggiori. L’effetto di compensazione impedirà la crescita di rendimento del decennale core europeo, impegnato a resistere alla forza di trascinamento del titolo Usa.

futures sul Bund (Eurex, 13 novembre 2015)Se è corretto escludere l’apertura di una fase di vendita per le prossime settimane e addirittura dare credito alla discesa dei tassi europei in prossimità dei minimi di marzo e aprile alla luce del potenziamento del QE e del prezzo del petrolio in picchiata, la stima dell’Irs 10 anni – fissato a 0,93% il 13 novembre 2015 – scaturisce dall’ipotesi (azzardata!) del tentativo fruttuoso di interrompere la correlazione tra i due benchmark.

La previsione dell’Irs 10 anni, anche se corretta verso l’alto, rispetta l’ottica ribassista con quota 0,75% per fine novembre. Irs 10 anni ancora in discesa a 0,57% per fine dicembre.

(per le prossime attese sui tassi fissi di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs del 4 dicembre 2015”)

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.