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Le obbligazioni Enel a sorte?

Sul sito web dell’Enel compare il comunicato secondo cui viene anticipata ad oggi venerdi 19 febbraio 2010 la chiusura del periodo di offerta per le obbligazioni a scadenza 2016, emesse per un importo elevato a 3 miliardi di euro rispetto agli originari due.

L’importo complessivamente richiesto sinora ammonterebbe ad euro 11milioni, ovvero si procederebbe a riparto (fonte IlSole24Ore).

Qualora il numero dei risparmiatori richiedenti risultasse superiore al numero dei lotti minimi disponibili (1.500.000 pari all’offerta complessiva divisa per il lotto minimo di 2.000 euro) le obbligazioni sarebbero assegnate a sorte secondo un criterio identico per entrambe le tranche a tasso fisso e variabile.

Invece, qualora il numero dei risparmiatori richiedenti fosse inferiore al numero dei lotti minimi disponibili (1,5 milioni), a ciascun risparmiatore verrebbe assegnato il lotto minimo cui aggiungere l’importo calcolato col criterio del riparto, in proporzione al numero di obbligazioni richieste e non soddisfatte, e l’eventuale importo (secondo sorteggio) residuante dall’applicazione del metodo di arrotondamento per difetto adottato per il riparto. Anche in tal caso le obbligazioni sarebbero assegnate secondo un criterio identico per entrambe le tranche a tasso fisso e variabile.

L’esito delle operazioni di assegnazione (punto 20.2.1. Criteri di riparto del prospetto informativo) sarà comunicato il prossimo venerdi 26 febbraio.

Il tasso mid swap a 6 anni

Senza alcuna pretesa di esaustività, ma solo per semplificare la trattazione dell’argomento, il tasso mid swap a 6 anni si ottiene da un valor medio delle quotazioni denaro-lettera (bid-ask) dell’Interest Rate Swap (IRS) alla scadenza 6 anni.

Si riportano i valori del mid-swap 6 anni alla data del 15 febbraio 2010:

scadenza: 6 anni

denaro: 2.747

lettera: 2.797

Il mid-swap è un tasso interbancario, ovvero un saggio di costo che le banche adottano per scambiarsi denaro, come accade per l’Euribor.

Obbligazioni Enel 2010-2016: tasso fisso o variabile?

Al fine di agevolare la valutazione sulla bontà dell’operazione di sottoscrizione (http://www.questidenari.com/?tag=bond-enel-2016), sul prospetto informativo Enel sono riportate alcune ipotesi sui rendimenti delle obbligazioni in base agli scenari di mercato più o meno favorevoli all’investitore.

Con riferimento alla tranche a tasso fisso, adottando l’ipotesi prudenziale secondo cui il mid swap a 6 anni sia pari al valore rilevato al 5 febbraio 2010 e poi venga maggiorato dello spread minimo previsto pari a 65 basis points, si ottiene un rendimento effettivo lordo a scadenza del 3,378% annuo. Una volta sottratte le imposte, dato che non vi sono commissioni di sottoscrizione, il rendimento effettivo netto a scadenza si attesta al 2,956% annuo (fonte in formato pdf: www.enel.it).

Con riferimento alla tranche a tasso variabile, adottando l’ipotesi prudenziale secondo cui l’Euribor a 6 mesi sia pari a quello rilevato alla stessa data del 5 febbraio 2010 e poi venga maggiorato dello spread minimo previsto pari a 65 basis points, si ottiene un rendimento lordo dell’1,615% annuo (rendimento effettivo lordo a scadenza dell’1,644% annuo). Una volta sottratte le imposte, dato che non vi sono commissioni di sottoscrizione, il rendimento netto annuo si attesta all’1,413% (1,437% annuo effettivo netto a scadenza).

Di conseguenza, considerato che la fase espansiva di un ciclo economico può durare circa 5 anni e che la scadenza del bond è fissata a marzo 2016, chi crede nella prossima ripresa economica potrebbe scegliere il tasso variabile: basterebbero pochi interventi di politica monetaria restrittiva da parte della Bce – rialzo del costo del denaro o altre operazioni – per superare i rendimenti attesi della tranche a tasso fisso.

I rendimenti dei BTP continuano a calare

Anche col crollo del PIL nell’ultimo trimestre 2009, gli investitori istituzionali e gli specialisti si confermano buoni frequentatori delle aste italiane, spingendo di nuovo i prezzi verso l’alto e i rendimenti in direzione opposta.

Ieri 12 febbraio 2010 il Btp quinquennale scadenza 15/04/2015 ha fatto registrare il rendimento semplice lordo del 2,86% annuo (che diventa 2,47% una volta sottratte imposte e commissioni, secondo Assiom), mentre il Btp a 15 anni scadenza 01/03/2025 ha fatto segnare il rendimento semplice lordo del 4,50% annuo (3,88% una volta sottratte imposte e commissioni, secondo Assiom).

Fonte: IlSole24Ore

I Bot a 1 anno salgono (poco) allo 0,555%

Le incertezze ultime sui Paesi di Grecia, Portogallo, Spagna e Irlanda hanno fatto in modo che l’asta dei Bot annuali del 10 febbraio 2010 sia stata caratterizzata da un discreto livello di domanda.

A risentirne, ovviamente, prezzi e rendimenti allo 0,555% annuo (secondo Assiom) al netto di tasse e commissioni, ancora a livelli molto bassi anche se in salita rispetto a gennaio (http://www.questidenari.com/?p=1883).

Fonte: IlSole24Ore

Più alti delle attese i rendimenti delle obbligazioni Enel 2016

L’autorizzazione Consob di quest’oggi alla pubblicazione del prospetto informativo sull’emissione societaria Enel a scadenza 2016 conferma tutte le caratteristiche già note dei bond dell’azienda italiana di produzione energia elettrica (http://www.questidenari.com/?p=2129).

Unica eccezione è rappresentata dallo spread sui tassi di riferimento (midswap per il fisso ed Euribor semestrale per il variabile) fissato da un minimo di 65 ad un massimo di 125 punti base, più alto delle aspettative di mercato. La fissazione del relativo campo di variazione – probabilmente – è stata indotta dalle considerazioni sul raffronto coi rendimenti di titoli similari nel caso (facile da prevedere) l’offerta Enel ricevesse forti richieste di adesione.

La restituzione integrale del capitale a scadenza sarà preceduta dalla corresponsione posticipata annua della cedola a tasso fisso per gli investitori che sceglieranno la relativa tranche, e dalla corresponsione posticipata semestrale della cedola a tasso variabile per gli altri.

La sottoscrizione di obbligazioni non prevede spese o commissioni. Ai rendimenti lordi maturati sarà applicata l’aliquota di imposizione fiscale nella misura del 12,5%.

Fonte: Milano Finanza