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Emissioni Enel 2010-2016: due osservazioni dopo la chiusura dell’offerta e prima del riparto

La cifra record per l’Italia pari a 14 miliardi di euro di richieste, ovvero oltre 4 volte l’offerta di obbligazioni Enel a scadenza 2016 (http://www.questidenari.com/?tag=bond-enel-2016), non può non far emergere alcune considerazioni.

Partendo dai numeri disponibili ieri secondo cui il 70% circa della richiesta si è indirizzata verso il tasso fisso (fonte: Finanza e Mercati de IlSole24Ore, edizione del 20/02/2010), e combinandoli con le altre informazioni sulla domanda esuberante che appiattisce lo spread, si finisce per ottenere la poco esaltante deduzione che il rendimento percepito dalla maggior parte degli investitori richiedenti non sarà poi così elevato.

E soprattutto, anche se il rendimento della tranche a tasso fisso si dimostrerà più appetibile del tasso di un Btp di egual durata, al piccolo risparmiatore andrà assegnata – in valore assoluto – una quota di obbligazioni equivalente al lotto minimo di 2.000 euro sommato ad 1/5 circa dell’ammontare richiesto. Buono in ottica di diversificazione del portafoglio, ma insufficiente per le ambizioni di guadagno della clientela retail a cui l’Enel si è rivolta.

La seconda considerazione è che molte persone, veramente tante come si è detto, hanno acquistato un titolo senza sapere con esattezza a cosa fosse parametrato il tasso d’interesse (cfr. midswap), oltre ad aver operato una scelta con idee approssimative sulla quantificazione dello spread, valore disponibile solo al termine dell’offerta. Come a dire: compro un marchio, una garanzia.

Venerdi prossimo 26 febbraio le fonti ufficiali chiariranno i punti in sospeso.

Le obbligazioni Enel a sorte?

Sul sito web dell’Enel compare il comunicato secondo cui viene anticipata ad oggi venerdi 19 febbraio 2010 la chiusura del periodo di offerta per le obbligazioni a scadenza 2016, emesse per un importo elevato a 3 miliardi di euro rispetto agli originari due.

L’importo complessivamente richiesto sinora ammonterebbe ad euro 11milioni, ovvero si procederebbe a riparto (fonte IlSole24Ore).

Qualora il numero dei risparmiatori richiedenti risultasse superiore al numero dei lotti minimi disponibili (1.500.000 pari all’offerta complessiva divisa per il lotto minimo di 2.000 euro) le obbligazioni sarebbero assegnate a sorte secondo un criterio identico per entrambe le tranche a tasso fisso e variabile.

Invece, qualora il numero dei risparmiatori richiedenti fosse inferiore al numero dei lotti minimi disponibili (1,5 milioni), a ciascun risparmiatore verrebbe assegnato il lotto minimo cui aggiungere l’importo calcolato col criterio del riparto, in proporzione al numero di obbligazioni richieste e non soddisfatte, e l’eventuale importo (secondo sorteggio) residuante dall’applicazione del metodo di arrotondamento per difetto adottato per il riparto. Anche in tal caso le obbligazioni sarebbero assegnate secondo un criterio identico per entrambe le tranche a tasso fisso e variabile.

L’esito delle operazioni di assegnazione (punto 20.2.1. Criteri di riparto del prospetto informativo) sarà comunicato il prossimo venerdi 26 febbraio.