Previsioni Euribor 3 mesi del 13 febbraio 2015

La quiete che ha contraddistinto il mercato interbancario nelle ultime sedute, con la liquidità di sistema in eccesso salita per altri dieci miliardi di euro circa, è stata particolarmente visibile quando martedi, sul brevissimo, le quotazioni dei tassi hanno ricalcato quelle col segno meno del giorno prima.

L’Euribor 3 mesi, in progressiva discesa ed immune dalla questione Grecia anche grazie all’incremento dei fondi di emergenza riservati alle banche elleniche, viene fissato a 0,048% in data 13/02/2015 e perde altri cinque millesimi sul venerdi precedente. Scendono pure i tassi sulle scadenze 6-12 mesi (0,127% e 0,259%); lievi increspature per l’Euribor 1 mese che chiude a 0,002% (fonte dati: Aritma).

Dai tassi impliciti nei derivati sull’Euribor 3 mesi si ricavano attese di ulteriore allungamento nel tempo dei risultati associati alla politica monetaria ultra-espansiva che troverà attuazione a partire da marzo (0,05%) ed inizierà ad ottenere efficacia da subito.

Pur essendo confermati i minimi di dicembre prossimo e marzo 2016, visti in quota 0,03% al 13 febbraio 2015, tutta la curva si abbassa con variazioni massime di tre centesimi nel tratto dicembre 2017 – settembre 2018, dove giovedi si è avvertito il peso della produzione industriale europea ferma su mese e negativa su anno. Nessuna reazione sul Liffe venerdi, quando il Pil eurozona 4° trimestre è cresciuto oltre le attese.

In lieve rialzo, rispetto al giovedi precedente, il totale dei conti correnti presso Bce e dei depositi overnight (usati per poco più di 45 miliardi di euro).

Rimborsi volontari poco sopra i 16 miliardi di euro dalle banche commerciali che mercoledi approfitteranno dell’ultima “finestra” disponibile per restituire anticipatamente i fondi ottenuti con la tranche Ltro 2012, in scadenza il 26 febbraio.

(per le attese della settimana prossima sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor 3 mesi del 20 febbraio 2015”)

Asta 12 febbraio 2015: Btp 3 anni, Btp 7 anni e Btp 15 anni

Per giovedi 12 febbraio 2015, in asta marginale e con regolamento 16 febbraio 2015, il MEF ha disposto l’emissione dei titoli di Stato relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali triennali, ai Btp 7 anni e ai Btp 15 anni.

I Btp 3 anni (ISIN IT0005058463, emissione 15 ottobre 2014, scadenza 15 gennaio 2018, tasso d’interesse annuo lordo 0,75%, data pagamento cedola 15 luglio 2015, giorni dietimi 32) sono offerti in settima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 2,5 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo dello 0,62% nell’asta dello scorso 13 gennaio.

Nella mattinata di giovedi i Btp triennali hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al minimo storico dello 0,44%, prezzo di aggiudicazione 100,89 e rapporto di copertura 1,83 derivante da richieste per oltre 4,57 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I Btp 7 anni (emissione 16 febbraio 2015, scadenza 15 aprile 2022, tasso d’interesse annuo lordo 1,35%, data pagamento cedola 15 aprile 2015, prima cedola corta con tasso lordo pari a 0,215110% corrispondente ad un periodo di 58 gg. su un semestre di 182, scadenza cedole successive il 15 ottobre ed il 15 aprile di ogni anno, giorni dietimi 0) sono offerti in prima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 3,25 miliardi di euro ad un massimo di 4 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo dell’1,29% nell’asta dello scorso 13 gennaio.

Nella mattinata di giovedi i Btp 7 anni (ISIN IT0005086886) hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al minimo storico dell’1,23%, prezzo di aggiudicazione 100,80 e rapporto di copertura 1,44 derivante da richieste per oltre 5,761 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I Btp 15 anni (ISIN IT0005024234, emissione 1° marzo 2014, scadenza 1° marzo 2030, tasso d’interesse annuo lordo 3,5%, data pagamento cedola 1° marzo 2015, giorni dietimi 168) sono offerti in decima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 1 miliardo di euro ad un massimo di 1,5 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento annuo lordo del 2,46% nell’asta dello scorso 13 gennaio.

Nella mattinata di giovedi i Btp 15 anni hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al minimo storico del 2,1%, prezzo di aggiudicazione 118,16 e rapporto di copertura 1,68 derivante da richieste per oltre 2,527 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Btp 3 anni e Btp 7 anni: “Asta 12 marzo 2015: Btp 3 anni, Btp 7 anni e Btp 30 anni”)

(per il collocamento del nuovo BTP benchmark a 15 anni: “BTP 15 anni: collocamento 17 marzo 2015”)

(per la prossima asta dei Btp 15 anni a scadenza 2030: “Asta 13 aprile 2015: Btp 3 anni, Btp 7 anni e Btp 15 anni”)

Previsioni Euribor 3 mesi del 6 febbraio 2015

L’Euribor 3 mesi, costante per la prima metà della settimana e poi in discesa al 6 febbraio 2015 (fixing 0,053%), è stato specchio di una liquidità ampia e stimata in lieve salita sopra i 150 miliardi di euro che, già a inizio periodo Rob del 28 gennaio, aveva portato sui massimi da un anno l’utilizzo dei depositi giornalieri e dei conti correnti Bce.

Nella seduta di giovedi si è azzerato l’Euribor 1 mese, che venerdi chiude a 0,002%; Euribor 6-12 mesi a 0,132% e 0,261% (fonte dati: Aritma).

Brevissimo stabilmente negativo fino a giovedi.

La distensione sul mercato interbancario ha indotto gli operatori del Liffe a confermare i tassi attesi nel tratto iniziale della curva in data 06/02/2015 rispetto alla settimana passata: senza conseguenze per la decisione Bce di non accettare titoli pubblici della Grecia in garanzia (collaterali) per i finanziamenti concessi agli istituti di credito, ma con le banche che potranno comunque accedere ad un fondo di emergenza, l’Euribor 3 mesi è in lieve aumento a 0,06% per metà marzo, poi in discesa fino al minimo 0,04% per fine anno che si ripete alla prima scadenza 2016 col verificarsi di un prolungamento dell’effetto Quantitative easing.

Il tasso previsto in quota 0,205% per metà settembre 2017 dà inizio al tratto di curva di medio e lungo termine in cui la rivisitazione al rialzo dei tassi future è dovuta in parte al dato finale Markit Pmi composito Eurozona di gennaio: superiore alla stima preliminare, mercoledi l’indice ha fatto segnare il massimo da luglio scorso. Ininfluente il dato sotto le attese della produzione industriale tedesca di venerdi che segnala crescita esigua.

Depositi overnight giovedi scorso usati per quasi 33 miliardi di euro, conti correnti presso Bce in quota 236 mld.

Mercoledi prossimo saranno restituiti volontariamente quasi 9,4 miliardi di euro dalle banche europee per la tranche Ltro 2012.

(per le attese della settimana prossima sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor 3 mesi del 13 febbraio 2015”)

Bot 12 mesi: asta 11 febbraio 2015

Per mercoledi 11 febbraio 2015, con regolamento 13 febbraio 2015, il MEF ha disposto l’emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro annuali col sistema di collocamento dell’asta competitiva.

I Bot 12 mesi (ISIN IT0005086068, emissione 13 febbraio 2015, scadenza 12 febbraio 2016, durata 364 giorni) sono offerti in prima tranche per un importo pari a 7 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento medio ponderato pari allo 0,243% nell’asta dello scorso 12 gennaio.

I Bot annuali, nella mattinata di mercoledi, hanno fatto registrare rendimento medio ponderato in discesa al minimo storico dello 0,209% e prezzo medio ponderato 99,789; la domanda è stata pari a quasi 12,845 miliardi di euro e il bid-to-cover si è attestato a 1,83 (assegnato l’intero importo offerto).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Bot annuali: “Bot 12 mesi: asta 11 marzo 2015”)