Asta del Tesoro 14 dicembre 2011: Btp 5 anni

Il MEF ha disposto per mercoledi 14 dicembre 2011, con regolamento 16/12/2011, l’asta marginale dei Buoni del Tesoro Poliennali quinquennali.

Btp 5 anni (ISIN IT0004761950, decorrenza 15 settembre 2011, scadenza 15 settembre 2016, tasso d’interesse annuo lordo 4,75%) sono offerti in settima tranche e nell’asta del novembre scorso avevano fatto segnare rendimento lordo al 6,29%. I Btp quinquennali sono offerti per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 3 miliardi di euro. I Btp 5 anni, nella mattinata di mercoledi, hanno fatto registrare rendimento lordo in salita al 6,47% scaturito da richieste per oltre 4,251 miliardi di euro (rapporto di copertura 1,42 con importo assegnato pari al massimo offerto) e prezzo di aggiudicazione 93,46.

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Btp 5 anni si legga “Asta del 30 gennaio 2012: Btp 5 anni e Btp quinquennali non più in corso d’emissione; Btp 10 anni e Btp decennali non più in corso d’emissione”)

(per la prossima asta dei Btp 5 anni a scadenza 15 settembre 2016: “Asta 11 ottobre 2012: Btp 3 anni; Btp 5 anni, Btp 10 anni e Btp 15 anni non più in corso d’emissione“)

12 dicembre 2011: asta Bot annuali

Il MEF ha disposto per lunedi 12 dicembre 2011, con regolamento 15/12/2011, l’emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro annuali da collocarsi col sistema dell’asta competitiva. Per lo stesso giorno il Tesoro non offrirà i Bot trimestrali.

I Bot 12 mesi, che avevano fatto registrare rendimento medio ponderato pari a 6,087% nell’ultima asta di novembre, sono offerti per un importo pari a 7 miliardi di euro ed hanno scadenza 14/12/2012  (365 giorni). In prima tranche i Bot annuali (ISIN IT0004781958, emissione 15/12/2011), nella mattinata di lunedi, sono stati assegnati per l’intero importo offerto al prezzo medio ponderato di 94,309 (rapporto di copertura 1,92 derivante da richieste per oltre 13,472 miliardi di euro) ed hanno fatto registrare rendimento medio ponderato in discesa al 5,952% (corrispondente al rendimento semplice netto minimo del 4,843% dopo aver sottratto ritenuta fiscale e commissioni bancarie massime secondo Assiom Forex).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Bot 1 anno si legga “Bot annuali e Bot flessibili nell’asta del 12 gennaio 2012”)

Manovra Monti: limiti all’uso di contante e titoli al portatore, imposta di bollo sulle comunicazioni relative a prodotti e strumenti finanziari

Approvato domenica 4 dicembre 2011 dal Consiglio dei Ministri (governo Monti), il decreto-legge recante “disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici” introduce novità in merito allo scambio consentito di denaro contante e titoli al portatore (art. 12, 1°, a modifica dell’art. 49 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231) tra soggetti privati che non si avvalgono dell’intermediazione delle banche, con limite ulteriormente abbassato da 2.500 a 1.000 euro. Tale disposizione, da cui origina l’aumento del numero delle transazioni effettuate a mezzo carta di pagamento, comporta la definizione di nuove regole atte a ridurre le relative commissioni pagate dai correntisti (art. 12, 9°).

Con esclusione dei fondi pensione e dei fondi sanitari, l’imposta di bollo è applicata alle comunicazioni relative a prodotti – es. fondi comuni d’investimento e polizze vita – e strumenti finanziari, anche non soggetti ad obbligo di deposito, proporzionalmente al valore di mercato ovvero, in mancanza, al valore nominale o di rimborso (art. 19, 1°, che stabilisce così la sostituzione del comma 2-ter dell’art. 13 della Tariffa, parte prima, allegata al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642). L’art. 19, 2°, modificando la nota 3-ter all’art. 13 della Tariffa, determina che l’estratto conto e la comunicazione si considerano inviati almeno una volta l’anno anche qualora non sussista il relativo obbligo e che, in caso di invio periodico nel corso dello stesso anno, l’imposta è applicata in proporzione al periodo di rendicontazione; l’imposta si applica alle comunicazioni relative a prodotti o strumenti finanziari per i quali il valore di mercato (in difetto: valore nominale o di rimborso) sia superiore a 5.000 euro presso ciascun intermediario.

(per l’individuazione dell’aliquota e del moltiplicatore da applicare ai fini del calcolo dell’Imposta municipale propria, e per la detrazione per la prima casa prevista dal decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, si legga http://www.questidenari.com/?p=5753)

(per la conversione in legge del Decreto-legge 201/2011 si legga “Conversione in legge del Decreto-legge n. 201 del 2011: limiti all’uso di denaro contante e titoli al portatore, sanzioni, pagamenti dalla pubblica amministrazione (art. 12)”)

Previsioni Euribor 3 mesi del 2 dicembre 2011

La giornata di venerdi, caratterizzata dai segni meno per le scadenze ravvicinate dei futures sull’Euribor 3 mesi a Londra, ha scombinato i piani degli osservatori che si accingevano a pronosticare il taglio del costo base del denaro per la settimana prossima.

Le previsioni sul “London International Financial Futures And Options Exchange” in data 02/12/2011, contro i segnali che indicavano per giovedi 8 il prossimo intervento della Bce, evidenziano che il tasso interbancario di metà dicembre (1,29%) sarà ancora superiore all’attuale saggio ufficiale di riferimento. Il taglio sarebbe rimandato a gennaio, quando è atteso un valore pari all’1,16%.

Dopo molti giorni di tensione sul mercato interbancario, coi depositi presso la Bce in costante crescita fino al record del 1° dicembre sopra quota 313 miliardi di euro che aveva spinto alcuni economisti a sollecitare l’applicazione di un tasso negativo per disincentivare le banche commerciali, e con l’utilizzo dei rifinanziamenti marginali salito giovedi a 8,6 miliardi di euro, l’Euribor 3 mesi aveva finalmente invertito la rotta (fixing 1,469% del 2 dicembre 2011, in calo rispetto a quello del venerdi precedente) in corrispondenza all’andamento delle relative previsioni.

Il motivo della discesa è agevolmente rintracciabile nell’annuncio di azioni a sostegno della liquidità effettuate dalle banche centrali (Fed, Bce, Banca del Canada, Banca d’Inghilterra, Banca del Giappone e Banca Svizzera abbasseranno di 50 b.p. il prezzo degli attuali swap sulla liquidità in dollari Usa per le operazioni realizzate dal 5 dicembre) e nel concreto utilizzo dell’operatività Optes (Operazioni per conto del Tesoro), il nuovo meccanismo d’asta attraverso cui viene impiegata o raccolta liquidità sul mercato monetario con durata overnight a favore delle banche italiane (fonte: Milano Finanza).

Tra i segnali innovativi dei giorni scorsi vanno annoverati la discesa dell’Overnight Index Swap 3 mesi atteso al di sotto del tasso sui depositi Bce (0,5%) ed il calo dell’Euribor 3 mesi atteso al di sotto dell’1% per settembre 2012, accompagnato dalla diminuzione decisa dei valori fino al termine del 2014.

(per le previsioni Euribor 3 mesi dell’8 dicembre 2011 successive al taglio del costo del denaro all’1%: http://www.questidenari.com/?p=5772)