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Precisazioni sull’Ipo di Enel Green Power: lotto minimo e assegnazione gratuita

Il prospetto informativo di Enel Green Power (Egp: http://www.questidenari.com/?tag=enel-green-power) distingue tra le domande di adesione all’offerta pubblica di azioni provenienti dai risparmiatori in genere e quelle provenienti da azionisti della società Enel.

Mentre per i primi richiedenti il lotto minimo acquistabile è pari a 2.000 azioni (per ulteriori quantitativi si procede per multipli), per i dipendenti Enel il lotto minimo maggiorato è pari a 20.000 azioni (per ulteriori quantitativi si procede per multipli).

L’adesione per il quantitativo pari al lotto minimo (o suoi multipli) non esclude l’adesione per quantitativi pari al lotto minimo maggiorato (o suoi multipli). Vale anche il viceversa: l’adesione per quantitativi pari al lotto minimo maggiorato (o suoi multipli) non esclude l’adesione per quantitativi pari al lotto minimo (o suoi multipli).

Il pagamento delle azioni non prevede commissioni o spese a carico dell’aderente.

Agli assegnatari delle azioni Egp rientranti nel pubblico indistinto dei risparmiatori, al verificarsi del mantenimento continuativo dei titoli in portafoglio per i primi dodici mesi, sarà assegnata gratuitamente 1 azione ordinaria ogni 20 possedute in proprietà. La medesima bonus share, al verificarsi della medesima condizione, è riconosciuta agli assegnatari delle azioni Egp rientranti negli azionisti Enel.

L’attribuzione gratuita di cui sopra, richiesta dall’avente diritto non oltre il 31 dicembre 2011, è limitata ad un ammontare massimo di azioni possedute corrispondenti a

– 3 volte il lotto minimo (6.000 azioni) per il pubblico indistinto o per gli azionisti Enel

– 2 volte il lotto minimo maggiorato (40.000 azioni) per il pubblico indistinto o per gli azionisti Enel.

Ulteriori informazioni dal prospetto informativo Egp: link alla pagina http://www.questidenari.com/?p=3115.

Fondiaria Sai: chiusura 2009

Profondo rosso per Fondiaria Sai: il 2009 si chiude in negativo (superiore alle stime di Equita Sim) con perdite consolidate pari a 391,5 milioni di euro, contro l’utile di 90,7 milioni del 2008. La perdita si attenua a 342,6 milioni (rispetto all’utile di 87,4 milioni) se valutata al netto delle quote di pertinenza terzi.

L’utile della capogruppo è sceso a 40,2 milioni di euro (dai precedenti 69,6 milioni).

La distribuzione del dividendo sarà di 0,40 euro per le azioni ordinarie (rispetto agli 0,70 dell’esercizio precedente).

Nel settore danni, l’effetto combinato del peggioramento sinistri e dell’adozione di criteri maggiormente orientati al principio della prudenza, sostanziatisi nella crescita da 154,6% a 162,7% del rapporto fra riserve nette e premi di competenza, ha prodotto un risultato prima delle imposte negativo per 498,4 milioni (da +314,9 milioni nel 2008).

Al contrario, nel settore vita si è realizzato un utile ante imposte per 84,9 milioni (contro una perdita di 59,1 milioni nel 2008), per quanto siano state registrate partite straordinarie.

Fonte: Milano Finanza

(per lo stacco del dividendo del 24 maggio 2010 si veda http://www.questidenari.com/?tag=24-maggio-2010)