OK della Consob alle obbligazioni convertibili Banco Popolare 4,75%

Le obbligazioni Banco Popolare 2010-2014, convertibili in azioni ordinarie emesse dallo stesso istituto, sono state ammesse a quotazione sull’Mta dalla Consob che ne ha autorizzato la pubblicazione del prospetto informativo.

L’emissione, pari ad 1 miliardo di euro, presenta rendimento lordo del 4,75% annuo ed avrà riscontro anche in funzione del confermato giudizio positivo sul titolo azionario quotato in Borsa espresso dalla francese Exane Bnp Paribas. La stessa banca ha tuttavia abbassato il target price a 6,6 euro in considerazione del risultato dell’ultimo trimestre 2009 e del maggior numero di azioni (162 milioni) per il bond convertibile (fonte: Milano Finanza).

Le obbligazioni saranno emesse in data 24 marzo 2010 al 100% del loro valore nominale per euro 6,15 e rimborsate alla pari (se non convertite) alla scadenza del 24/03/2014, daranno diritto alla corresponsione della cedola a tasso fisso e cadenza annuale (tranne il caso della cessazione anticipata del godimento) e saranno regolate dal diritto di conversione fissato inizialmente nel rapporto 1:1 tra numero delle obbligazioni e delle azioni ordinarie. I pagamenti di capitale e interessi non saranno gravati da commissioni o spese a carico degli obbligazionisti e saranno assoggettati alle consuete norme di imposizione fiscale.

Ulteriori dettagli del regolamento in formato pdf disponibile sul sito www.bancopopolare.it.

(ARTICOLO CORRELATO http://www.questidenari.com/?p=2278)

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Nuovo conto corrente: al supermercato senza contanti

Oggi 1° marzo 2010, giorno a partire dal quale decorre l’applicazione delle nuove durate stabilite per la disponibilità dei soldi trasferiti a mezzo bonifico bancario (max 1 giorno: http://www.questidenari.com/?p=1963), è opportuno sottolineare gli ulteriori effetti derivanti dalla ricezione della direttiva Psd finalizzata alla creazione del mercato unico europeo dei servizi di pagamento.

Lo spirito della nuova normativa, diretta a limitare l’uso del denaro contante che si collega al sommerso e quindi orientata a rialzare il Prodotto Interno Lordo di alcuni punti percentuali, si concretizza nella dematerializzazione dei pagamenti e nell’istituzione di “quasi-banche”, ovvero società (fra cui supermercati, distributori di carburante, operatori telefonici e società di trasporto) che potranno offrire alla propria clientela servizi finanziari assimilabili a quelli del conto corrente bancario, ma disponibili a costi più contenuti e in tempi più rapidi.

I nuovi “istituti di pagamento” avranno persino la possibilità di accordare credito (nei limiti fissati da Bankitalia) ai titolari del nuovo conto, inizialmente alimentato da contanti, da disposizioni provenienti da altri conti o dall’accredito dello stipendio e poi utilizzato per pagare la spesa, le utenze, le sanzioni o gli abbonamenti, e per effettuare bonifici. Sullo stesso conto sarà possibile attivare pagamenti contactless, che non prevedono inserimento della carta e digitazione del Pin, o corresponsioni a mezzo cellulare oppure on line.

L’iniziativa potrebbe riscuotere successo in Italia, dove il 90% delle transazioni è ancora effettuato in contanti ma si registra crescente successo per l’utilizzo delle carte prepagate ricaricabili, percepite dalla popolazione soprattutto come un mezzo di pagamento il cui rischio è limitato al solo importo prescelto.

Fonte: IlSole24Ore