Buongiorno soldi

Non sarà il Gratta e Vinci, ma può essere lo stesso divertente cliccare sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze per inserire il proprio nome e scoprire se in qualche deposito bancario sono stati dimenticati i nostri soldi, siano essi liquidi o sotto forma di strumenti finanziari (http://depositidormienti.mef.gov.it/).

Affrettatevi! Il gioco è valevole fino al 31 di maggio, dopodiché la procedura per il recupero sarà realizzabile seguendo un iter più complesso di quello attuale, per il quale l’onere maggiore è rappresentato dal fatto di recarsi personalmente allo sportello.

(articolo correlato: http://www.questidenari.com/?p=2649)

Communication and cost classification – 1

 

An effective cost accounting system requires variability of costs to be known very well.

Everyone remembers that costs can be considered fixed or variable depending on the link with the number of products. If costs grow with increasing in size of an operating unit, they’ll be considered “variable” (energy for motive power, seasonal workers, raw materials); if costs remain equal, they’ll be considered “fixed” (salaries & wages for direct labor, advertising, depreciation).

This is an easy theorical example referring to fiscal year, because no costs are constant in the long run. Every cost is always going to change because of increasing production – when a very strong demand suggests managers increasing production volume, they’ll probably decide to purchase another machinery in order to have multiple production facilities: fixed expenditures will have been made double.

Moreover, some costs are fixed and variable at the same time, so we talk about semi-fixed costs or semi-variable costs according to their greater portion (lubrificant for machinery, maintenance, tools).

The second argument regards direct or indirect costs.

We consider costs “direct” when they can be easily allocated to a particular product through a cause-effect relationship, and controllers are able to measure the consumption of input in financial terms of money.

On the other side, the lack of the same relationship, or difficulties in measuring the input’s cost, make us consider the expense as “overhead”.

Raw materials are the classical example for direct costs, while amortization is often considered an indirect cost.

Be careful: ancillary materials are overheads, but machinery dedicated to a particular business line refers to direct costs. Basic operational manuals consider direct variable costs and indirect fixed costs: you must evaluate chance by chance and make sure to do the best choice.

(to be continued)

Monete della Cina imperiale

 

Attorno al 220 A.C., le monete a forma di ciprea, zappa e coltello (http://www.questidenari.com/?p=581) vennero sostituite da Qin Shi Huangdi, primo imperatore cinese.

Le nuove monete continuarono ad essere fuse in bronzo ma assunsero la forma circolare con un foro centrale che permetteva di raccoglierle in una stringa.

Questa particolarità rimase in uso fino al 1912, data a si cui collega l’ultima monetazione tradizionale della Cina che precede la stampa di monete e la loro produzione in oro e argento.

Perché il capitale di giro esprime il reale fabbisogno della gestione corrente

 

Come è noto, l’attivo di Stato Patrimoniale esprime il fabbisogno finanziario di un’azienda (distinto nel fabbisogno del capitale di giro e del capitale fisso) perché rappresenta gli Impieghi, ovvero il modo in cui il capitale, proveniente dalle voci rappresentate nel passivo (le Fonti), è stato utilizzato nelle operazioni di investimento in fattori a fecondità semplice e ripetuta.

Le disponibilità liquide leniscono detto fabbisogno, ed in nessun modo possono alimentarlo come accade quando, indebitamente, la cassa si aggiunge al capitale di giro!

Beninteso, sinora (http://www.questidenari.com/?p=587) ho fatto riferimento alla classica situazione di un’impresa manifatturiera che anticipa le spese per materiali, servizi, lavoro, imposte, e solo all’ultimo incassa dalla vendita di prodotti. In altri termini, ho parlato di un’azienda che presenta un capitale di giro positivo, ovvero risultante dalla differenza positiva tra le componenti dei crediti commerciali e gestionali in genere, uniti al magazzino, e le componenti dei debiti commerciali, tributari, per TFR (che non è un fondo! diversamente da quello che per tanti anni hanno cercato di inculcarci) e gestionali in genere.

Viceversa, se avessimo a che fare con un’impresa di distribuzione o assicuratrice (oppure pensate ai ristoranti, alle autostrade e a tutte quelle “fabbriche” di soldi che incassano molti contanti), la componente dei crediti commerciali non esisterebbe, e il magazzino probabilmente non riuscirebbe a contrastare il peso dei debiti gestionali che mandano l’azienda in condizione di disponibilità: questo significa che l’azienda lavora con i soldi degli altri (http://www.questidenari.com/?p=479).

In ultimo, un esempio semplicissimo ma chiarificatore di uno prospetto bilanciante al 31.12 per un’azienda che chiude in utile: le due contrastanti riclassificazioni tradizionale (Hp 1: fabbisogno = 90) e funzionale (Hp 2: risorse = 10) evidenziano che solo quest’ultima rappresenta fedelmente la condizione di disponibilità delle risorse della gestione corrente (capitale di giro negativo), come appare dalla valutazione congiunta dei crediti e dei debiti gestionali presenti nello Stato Patrimoniale originario.

 

   

S

P

   

cassa

 

100

40

debiti tributari

crediti commerciali

30

1000

mutui bancari

cespiti

 

1000

70

utile d’esercizio

 

 

 

20

capitale sociale

ATTIVO

 

1130

1130

PASSIVO

 

 

 

Hp 1

   

S

P

   
 

capitale circol. netto

90

 

 

 

 

 

 

 

1000

passività consolidate

 

attivo immobilizzato

1000

 

 

 

 

 

 

 

90

capitale proprio

 

IMPIEGHI

 

1090

1090

FONTI

 

 

Hp 2

   

S

P

   
 

 

 

 

10

capitale di giro

 

 

 

 

900

indebitamento netto

 

capitale fisso

1000

 

 

 

 

 

 

 

90

capitale proprio

 

CAPITALE INV. N.

1000

1000

CAPITALE INV. N.

I covered bonds per i tassi dell’Eurozona

 

Come si legge dal bollettino mensile della European Central Bank (www.ecb.int), fra le misure a sostegno dell’economia vi saranno anche quelle “non convenzionali” relative all’acquisto diretto di covered bonds, ovvero obbligazioni garantite, da parte della stessa banca responsabile dell’euro.

Questi bond strutturati rappresentano titoli di debito garantiti dalle banche in ordine alla corresponsione delle cedole periodiche e alla restituzione del capitale a scadenza, pagamenti tutti legati ai flussi finanziari rivenienti da un portafoglio crediti costituito da mutui per acquisto casa. Se si aggiunge l’obbligo di rimborso a carico dell’emittente – le banche, al fine di evitare il default del portafoglio, saranno chiamate a rispondere col proprio capitale – si comprende che l’elevato rating (il massimo) è uno dei fattori su cui punta la BCE per procedere all’acquisto di titoli affidabili il cui prezzo, per effetto dell’incremento della domanda, è destinato a salire calmierando i tassi.

Nei giorni scorsi gli effetti della riduzione ultima del costo del denaro (http://www.questidenari.com/?p=578) e delle dichiarate intenzioni di procedere alle operazioni “non convenzionali”, conseguenti all’analisi di una condizione economica che appare traslare in avanti i tempi della ripresa, hanno prodotto un abbassamento marcato dell’Euribor e dell’Irs (tasso di riferimento per gli intestatari di mutuo a tasso fisso) a 5 anni – per quanto non sia questa la scadenza a cui sono interessati i mutuatari. Diversamente, le successive scadenze Irs hanno fatto segnare un rialzo trainato dai rendimenti dei titoli governativi tedeschi, saliti per effetto del recente andamento positivo delle Borse e delle attese maturate sulle ingenti prossime emissioni di Bund programmate per il 2009 (www.ilsole24ore.com).