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La BCE lascia il costo del denaro all’1%

Tutto invariato per i tassi base all’1% nell’area Euro, riconfermati a questo livello per la quinta volta consecutiva (http://www.questidenari.com/?p=1026), come non cambiano le prospettive di ripresa economica che il presidente Trichet ritiene si manifesterà in modo graduale e disomogeneo.

Sull’entità della ripresa peseranno pure le politiche di aggiustamento dei bilanci, operate principalmente dagli istituti di credito, motivo per cui il governatore di Bankitalia Mario Draghi, intervenuto nella stessa conferenza stampa del presidente Bce, sollecita il ripensamento dell’insieme di norme che regolano il sistema finanziario.

Fonte: IlSole24Ore

Niente tassi in salita, almeno per ora

Un sondaggio, condotto da Morningstar tra i gestori delle maggiori banche d’affari operanti in Italia, rivela la mancanza di aspettative rialziste sui tassi che possano condurre a significativi cambiamenti nella curva dei rendimenti obbligazionari.

Si pronunciano in tal senso più di tre gestori su quattro, chiamati ad esprimersi in base alle attuali condizioni del sistema economico in area Euro, caratterizzato da bassa inflazione e scarso utilizzo delle risorse.

Fonte: Morningstar

I covered bonds per i tassi dell’Eurozona

 

Come si legge dal bollettino mensile della European Central Bank (www.ecb.int), fra le misure a sostegno dell’economia vi saranno anche quelle “non convenzionali” relative all’acquisto diretto di covered bonds, ovvero obbligazioni garantite, da parte della stessa banca responsabile dell’euro.

Questi bond strutturati rappresentano titoli di debito garantiti dalle banche in ordine alla corresponsione delle cedole periodiche e alla restituzione del capitale a scadenza, pagamenti tutti legati ai flussi finanziari rivenienti da un portafoglio crediti costituito da mutui per acquisto casa. Se si aggiunge l’obbligo di rimborso a carico dell’emittente – le banche, al fine di evitare il default del portafoglio, saranno chiamate a rispondere col proprio capitale – si comprende che l’elevato rating (il massimo) è uno dei fattori su cui punta la BCE per procedere all’acquisto di titoli affidabili il cui prezzo, per effetto dell’incremento della domanda, è destinato a salire calmierando i tassi.

Nei giorni scorsi gli effetti della riduzione ultima del costo del denaro (http://www.questidenari.com/?p=578) e delle dichiarate intenzioni di procedere alle operazioni “non convenzionali”, conseguenti all’analisi di una condizione economica che appare traslare in avanti i tempi della ripresa, hanno prodotto un abbassamento marcato dell’Euribor e dell’Irs (tasso di riferimento per gli intestatari di mutuo a tasso fisso) a 5 anni – per quanto non sia questa la scadenza a cui sono interessati i mutuatari. Diversamente, le successive scadenze Irs hanno fatto segnare un rialzo trainato dai rendimenti dei titoli governativi tedeschi, saliti per effetto del recente andamento positivo delle Borse e delle attese maturate sulle ingenti prossime emissioni di Bund programmate per il 2009 (www.ilsole24ore.com).