La settimana è risultata assai povera di spunti macroeconomici e, secondo cadenze che si ripetono da fine febbraio, ha riproposto l’Euribor 3 mesi al minimo storico -0,33% da mercoledi fino alla chiusura del 24/03/2017.
L’eccesso di liquidità nel sistema, proiettato nelle attese verso i 1.800 miliardi di euro alla luce del successo per l’ultima asta Tltro II, ha trascinato in basso per un millesimo l’Euribor 1 mese a -0,372% e l’Euribor 6 mesi a -0,242% (fonte dati: Kairos Partners).
Euribor 12 mesi in lieve rialzo (-0,107%) e brevissimo mai sotto -0,38%.
La novità di rilievo proposta dagli operatori sul mercato dei derivati di Londra è la presenza di una nuova scadenza che indica la stima Euribor 3 mesi in rialzo anche nel 2023 in quota 1,15%.
La curva dei tassi impliciti nei futures del 24 marzo 2017, quando il Markit Flash PMI sull’Eurozona acquista slancio a marzo e tocca il record in quasi sei anni, appare sempre inclinata verso l’alto: la quantità di moneta raccolta con l’ultima asta affossa la scadenza di metà giugno a -0,31%; poi l’Euribor 3 mesi salirà in quota -0,26% a settembre e in quota -0,16% a marzo dell’anno prossimo.
Col differenziale positivo a sette giorni per un solo centesimo, il tasso previsto a -0,11% per metà 2018 è tra quelli più movimentati nei giorni in cui trapela delusione per la lentezza di azione della nuova amministrazione Usa.
Euribor 3 mesi confermato a 0,405% per settembre 2020.
Depositi overnight usati giovedi per 504 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 953 miliardi.
(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 31 marzo 2017”)