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Previsioni Euribor del 16 ottobre 2015

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 16 ottobre 2015)Seppure con qualche incertezza, torna al ribasso l’andamento settimanale per tutti i tassi dei prestiti non garantiti tra banche commerciali europee: l’Euribor 3 mesi, in particolare, risale per un millesimo rispetto alla quotazione di giovedi (minimo storico -0,052%) ma il fixing del 16/10/2015, pari a -0,051%, perde di nuovo sul venerdi precedente.

Euribor 1-6-12 mesi rispettivamente a -0,116%, 0,021% e 0,129% (fonte dati: Aritma).

Tassi molto stabili sul brevissimo dove l’Euribor 2 settimane è rimasto inchiodato a quota -0,144% dal 5 al 14 ottobre.

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 16 ottobre 2015)Nessuna reazione dei tassi future martedi al crollo dell’indice Zew sulla fiducia delle imprese tedesche in occasione della diffusione dell’indicatore di ottobre, per il quale la frenata delle economie emergenti si è sommata allo scandalo Volkswagen.

Di tenore importante, invece, i ribassi che il giorno successivo hanno colpito i tassi previsti oltre il breve termine per il calo della produzione industriale di agosto nell’Eurozona nella misura dello 0,5% su base mese secondo Eurostat.

Dai tassi impliciti nei derivati del 16 ottobre 2015, quando la lettura finale Eurostat conferma la stima preliminare sulla variazione negativa annua dei prezzi al consumo, si ricava che l’Euribor 3 mesi è destinato a scendere ancora nel corso delle prossime settimane fino a quota -0,075% di metà dicembre: gli operatori di Londra ritrovano entusiasmo ed aprono con favore all’ipotesi di un immediato rafforzamento del programma di acquisto titoli obbligazionari pubblici e privati che, già dalla riunione di giovedi prossimo, spingerebbe con maggior decisione i valori verso la soglia limite del tasso negativo sui depositi presso Bce. Tasso minimo visto a -0,09% per metà dell’anno prossimo.

Limature appena crescenti e diffuse lungo tutta la scaletta allungano il periodo durante il quale l’Euribor 3 mesi non arricchirà la maggiorazione applicata ai fini del calcolo degli interessi passivi per i mutui a tasso variabile (parametro positivo a partire dalla seconda metà del 2017).

Depositi giornalieri usati giovedi per 157 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 474 miliardi.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs del 23 ottobre 2015”)