Previsioni Irs del 30 dicembre 2015

La delusione seguita alle attese eccessivamente ottimistiche sull’operato della banca centrale europea per la fine del 2015 veniva presto assorbita dal mercato obbligazionario dei titoli pubblici, dove l’attenzione tornava sui fondamentali dell’economia (deludenti importazioni, esportazioni e produzione industriale tedesca) e sulla variabile petrolio in continuo calo sui derivati che portava gli operatori a comprare debito periferico.

A seguire, nella fatidica settimana della decisione Fed risoltasi con un rialzo atteso quanto annunciato, i rendimenti obbligazionari tendevano prima a salire e poi, all’indomani delle dichiarazioni della Yellen sulla progressività dei rialzi successivi e sul legame con l’inflazione futura, tornavano a scendere quasi ai livelli della settimana precedente. Il Bund, a inizio settimana infiacchito anche dal rimbalzo della produzione industriale di ottobre nell’eurozona come dal dato flash del Pmi composito ben sopra quota 50, finiva poi per mantenersi forte nell’epoca dei minimi storici per il prezzo del petrolio che evocano l’intervento Bce.Eurirs (30 dicembre 2015)

Anche il Btp veniva trainato dal Bund e l’Irs 10 anni (0,92% il 18 dicembre) chiudeva appena 3 punti base sopra il fixing della settimana prima.

Infine, nei giorni prima di Natale, la Bce sospendeva gli acquisti del piano Quantitative Easing fino al 4 gennaio al fine di ridurre le possibili distorsioni di mercato causate dalla riduzione della liquidità nel periodo festivo. In assenza del sostegno dell’autorità monetaria, i volumi di contrattazione ridotti e l’incertezza per il voto emerso dalle urne spagnole facevano salire i rendimenti europei: si verificava così un generalizzato movimento verso l’alto che portava l’Irs 10 anni a quota 1,02% il 30 dicembre.

future sul Bund (Eurex, 30 dicembre 2015)Superato il periodo festivo, in che misura la fine della liquidità facile da sponda Usa influenzerà il Bund e gli asset correlati? Il future sul decennale tedesco invia segnali che non preludono ad un immediato riprezzamento generale di entità rilevante.

Le previsioni del tasso Irs 10 anni, pur essendo riviste al rialzo (da 0,64%) a quota 0,81% per fine gennaio, comunque delineano un trend in continua discesa; attese in ulteriore ribasso per fine febbraio sotto quota 0,7%.

(per le prossime attese sui tassi fissi di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs del 22 gennaio 2016”)

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