Previsioni Euribor del 12 gennaio 2018

Il mercato interbancario, forte di una sovrabbondanza di liquidità sistemica poco sotto i 1.900 miliardi di euro, tiene fermi per tutta la settimana i tassi Euribor 3 mesi (fixing -0,329% del 12 gennaio 2018) ed Euribor 6 mesi (-0,271%) senza avvertire i segnali di cambiamento che provengono dai mercati obbligazionari.

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Le previsioni che emergono dalle contrattazioni sui futures di Londra, invece, già sul breve termine incorporano anticipazioni dei futuri movimenti rialzisti dei tassi base: a differenza di quanto ipotizzato poche settimane fa, quando era da escludersi qualsiasi tipo di manovra, salgono le possibilità di intervento dell’autorità monetaria entro fine anno in ordine all’alleggerimento delle condizioni di penalità che gravano sui depositi delle banche europee.tassi-euribor-3-mesi-previsti-fino-al-2023-liffe-12-gennaio-2018

L’Euribor 3 mesi, pertanto, nel giro di sette giorni viene rivisto a -0,225% da quota -0,245% sulla scadenza di dicembre 2018. Invece il parametro più usato per indicizzare i mutui a tasso variabile rimarrà fermo a -0,32% per marzo prossimo, quando un rialzo da -0,4% a -0,3% del tasso sui depositi è stimato dal Liffe con probabilità pari ad appena il 20%.

Le increspature progressive in scaletta, fino al massimo di 145 millesimi sulle scadenze di metà 2021, riguardano il medio-lungo termine per un insieme di fattori economici e speculativi: l’apprezzabile produzione industriale tedesca che ha trascinato i listini principali e quella oltre le attese nell’intera area Euro, le prospettive di crescita dell’economia mondiale che ha rinnovato la forza del greggio nonostante la produzione forte, il panic selling per la notizia (poi smentita) che la Banca centrale giapponese avesse intenzione di ridurre gli stimoli monetari.

Euribor 3 mesi visto in quota 1% a settembre 2022.

In chiusura Euribor 1-12 mesi rispettivamente a -0,369% e -0,186% (fonte dati: Aritma).

Depositi overnight usati giovedi per 703 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 1.290 mld.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 19 gennaio 2018”)

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