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Previsioni Euribor del 18 novembre 2016

Il 18 novembre 2016 l’Euribor 3 mesi perde un millesimo su base giornaliera e torna di nuovo al fixing -0,313%, minimo storico raggiunto per la nona volta da ottobre.

Con l’eccesso di liquidità nel sistema stimato sempre sopra i 1.100 miliardi di euro, sul mercato interbancario si mantiene stabile anche il costo del denaro a scadenza mensile (-0,373%).

Risultano appesantite, invece, le scadenze più lontane per le quali si registra una leggera discesa dei tassi Euribor 6-12 mesi, rispettivamente a -0,217% e -0,077% (fonte dati: Aritma).

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E’ interessante notare come nelle giornate passate i tassi future si sono mossi soprattutto perché influenzati dalle operazioni di aggiustamento sul mercato secondario a seguito dell’elezione di Trump. La variabile politica continua ad essere protagonista sui mercati finanziari.tassi-euribor-3-mesi-previsti-fino-al-2022-liffe-18-novembre-2016

Lievi cambiamenti, invece, per i contenuti insiti nelle informazioni macroeconomiche: martedi limature per la deludente conferma della crescita del Pil Eurozona alla stessa velocità registrata nella prima parte dell’anno. Giovedi nulla di fatto sul breve termine dopo che Janet Yellen ha comunicato la percezione di tempi di attesa brevi per il prossimo rialzo dei tassi Fed e dopo che l’inflazione finale è stata misurata da Eurostat in aumento minimo su base annua.

In data 18/11/2016, dopo le osservazioni espresse a Francoforte dal governatore Draghi sull’inflazione debole e sulla dipendenza della ripresa economica dalla politica monetaria accomodante, i tassi impliciti nei derivati sull’Euribor 3 mesi confermano sul Liffe quota -0,305% per metà dicembre, l’andamento monotono crescente della curva e l’ingresso in territorio positivo per la seconda parte dell’anno 2019.

Rallenta la crescita dei tassi sul tratto di breve termine dove la scadenza di settembre 2017 indica -0,265% dal precedente -0,245%.

I differenziali a sette giorni invertono segno dal 2021 quando l’Euribor 3 mesi viaggerà oltre lo 0,4%.

Venerdi depositi overnight usati per 456 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 803 miliardi.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 25 novembre 2016”)