Previsioni Euribor del 4 novembre 2016

Scende impercettibilmente per due millesimi l’Euribor 12 mesi a -0,071%, ma nel complesso rimangono stabili i tassi di interesse ai quali gli istituti europei scambiano denaro sul mercato interbancario.tassi-euribor-3-mesi-previsti-fino-al-2022-liffe-4-novembre-2016

Fixing -0,312% il 4 novembre 2016 per l’Euribor 3 mesi dopo quattro sedute invariate rispetto a venerdi scorso.

Euribor 1-6 mesi a -0,373% e -0,213% (fonte dati: Gruppo Kairos).

Lunedi Eurostat, in lettura preliminare, ha confermato la crescita debole del Pil Eurozona e, coerentemente, la lievissima accelerazione dell’inflazione su base annua: fattori che non hanno esercitato alcuna pressione per i derivati di breve termine sul mercato di Londra.

Differente il comportamento degli operatori a seguito della diffusione di notizie sul progressivo rafforzamento dell’economia Usa: la stretta Fed, data quasi per certa a dicembre, ha increspato i tassi future a partire dal medio termine.

Venerdi mattina lievi limature per la correzione del dato finale sulla Produzione composita Eurozona di ottobre, comunque record a trenta mesi sul manifatturiero; poi nessuna influenza dal dato sui payroll americani.

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In data 04/11/2016 i tassi impliciti nei futures sull’Euribor 3 mesi rimangono in linea con le risultanze del fine settimana precedente: variano in crescita per un centesimo da dicembre prossimo (-0,295%) a marzo 2018 (-0,25%) e decrescono nella stessa misura da metà 2020 (0% che eguaglia tasso finito e maggiorazione nei contratti di mutuo) fino al termine del 2021 (0,39%) ma descrivono di nuovo un trend sempre positivo.

La risalita dell’Euribor 3 mesi tende a rallentare all’approssimarsi di dicembre dell’anno prossimo (-0,26%) ma poi prosegue con sempre maggior vigore invertendo la concavità della curva.

Depositi overnight usati per 431 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 817 miliardi: riflessi dell’eccesso liquidità salito nel sistema ad oltre 1.100 miliardi di euro.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor dell’11 novembre 2016”)

8 commenti su “Previsioni Euribor del 4 novembre 2016”

  1. Buongiorno Dott. Gianluca Libbi,
    a poche ore della vittoria di Trump le borse hanno effettuato un tonfo e lo spred è iniziato a salire… da ciò le domande nascono spontanee….
    quali decisioni verranno intraprese dalla FED sui tassi americani??
    come si comporterà la BCE sul QE??
    e da ciò che ripercussioni ci saranno sugli euribor e quindi sui mutui a tasso variabile??

    1. Bentornato.
      Di solito le domande che sorgono a caldo, immediatamente dopo un fatto così sensazionale come l’elezione del numero uno di una strapotenza economica, finanziaria e militare, non portano buoni consigli.
      Neanche agli operatori. Per esempio il titolo rifugio decennale degli States nella notte è precipitato all’1,74%, ma alla fine ce lo ritroviamo impennato al 2,06% (+0,2% su base giornaliera!) come non accadeva da inizio anno.
      Anche il rendimento della carta tedesca, prima in ribasso, inverte la rotta e finisce praticamente dove aveva cominciato; invariato pure il Btp e appresso lo spread.
      Le Borse europee partono sotto shock ma poi chiudono tutte più o meno bene, ad eccezione di Madrid.
      A Wall Street i principali indici hanno guadagnato e il cambio eur/$ si è normalizzato dopo l’indebolimento del biglietto verde.
      Al di là di quello che oggi dicono i derivati sui tassi americani, personalmente ritengo che la decisione Fed di alzare i tassi a fine 2016 sia stata presa già all’inizio dell’estate; decisione che è stata soltanto rimandata per non offrire il fianco a strumentalizzazioni politiche, ovvero per non accrescere il clima di veleno nella corsa alla Casa Bianca, e che adesso non viene minimamente influenzata dalla persona eletta.
      Se veramente si verificasse il rialzo, la risposta della Bce alla Yellen potrebbe andare nella direzione opposta di rafforzare il QE per contrastare l’effetto trascinamento, dato che i segnali di miglioramento per l’economia e l’inflazione appaiono ancora troppo fragili per sopportare l’urto.
      Per quanto riguarda i tassi del suo mutuo, infine, non c’è nulla da temere: se ricordo bene, il suo profilo di rischio è a prova di Trump.

  2. Dott. Libbi
    grazie per la tempestiva risposta e comunque non sono mai andato via, ho seguito le pubblicazioni senza porre domande…
    Si ricorda bene, il mio profilo dovrebbe essere a prova Trump, ma la domanda posta sull’eventuale aumento dell’euribor non è per aura dell’aumento stesso, ma ha uno scopo ben preciso in quanto, nell’eventualità si confermi l’attuale andamento (euribor a 0 nel 2020), potrei valutare l’opportunità di aprire un fondo misto (70% azionario e 30% bilanciato) da vincolare almeno per 5 anni, ovvero se l’euribor sale prima del 2020 pensare sempre ad fondo misto ma con composizione diversa (40% azionario, 50% bilanciato e 10% liquidità) e non vincolato. Per entrambi ho un valore basso di scambio e rischio che varia da 6 per quello da vincolare e 4 quello non vincolato.
    So benissimo che è una “previsione” di andamento e come tale non da certezze, ma volevo affidarmi ad parere esperto e terzo. Si accettano consigli.
    Grazie
    Cladoma

    1. Per le novità sulle previsioni Euribor, la rimando all’appuntamento consueto con la pubblicazione del sabato mattina. Le anticipo soltanto che mercoledi non è successo niente sul Liffe, mentre giovedi c’è stato un gran bel salto.
      Per il parere mi servono altre informazioni. Due domande:
      1) se i tassi saliranno come dice lei nella seconda ipotesi (nel senso che entreranno in territorio positivo prima del 2020: avrà notato dall’ultimo grafico disponibile che l’Euribor atteso sale sempre già dalle ultime previsioni!), perché scarica la componente azionaria dal 70% al 40%? Forse si riferisce al solo azionario europeo?
      2) cosa vuol dire “bilanciato”? Se si tratta di obbligazioni: di che tipo? A tasso fisso/variabile? Emittenti EU/extra?

  3. Dott. Libbi
    Il fondo in esame ha un azionario Europeo ed un obbligazionario AA – AAA, tasso variabile con emittenti EU.
    Comunque sto valutando anche un fondo azionario al 60% paesi emergenti e obbligazionario 40% tasso variabile..
    Il secondo fondo, quello non vincolato, lo volevo un po più tranquillo con rischio medio…
    Cladoma

    1. ….. perciò ragioniamo sull’ipotesi di rialzo dei tassi di interesse sul medio termine.
      Il tasso variabile con emittenti EU va bene (anche con un giudizio più basso, tanto c’è super Mario ancora per un po’) perché le cedole si adeguano.
      Non mi convince l’azionario europeo, dove la ripresa è debole e le aziende troveranno meno fondi da investire. Però se le banche hanno lamentato fino ad oggi la progressiva riduzione degli utili, i tassi al rialzo porteranno margini positivi per il settore (Piazza Affari è fatta da bancari).
      Per gli amanti delle emozioni forti c’è ancora di più: attraverso la politica fiscale, Trump ha promesso reddito per le quotate su energia e infrastrutture e taglio delle tasse per le imprese: potrebbe giovarne l’azionario Usa mirato su qualche settore. I mercati ora credono alle parole del neo-presidente eletto e continueranno a dargli fiducia almeno fino a quando non avrà iniziato a fare danni.
      Trascurerei l’alternativa sugli emergenti: molti dubitano per la politica isolazionista di Trump, è troppo facile pensare alla costruzione del muro messicano.
      In definitiva vedo bancari italiani, azioni Usa large cap e obbligazioni Eu tv: se la disponibilità è sufficiente, può investire anche su due o tre fondi distribuendo opportunamente le somme per adeguarsi al profilo di rischio che preferisce.

  4. Dott. Libbi
    in considerazione delle note vicende politiche ed alla volatilità del mercato, come anche Lei ha suggerito, con il mio consulente abbiamo investito su due fondi con delle composizioni sostanzialmente diverse.
    Il primo, a maggiore importo, con durata a medio tempo (3/5 anni) con il 70 % azionario con composizione diversificata a maggioranza USA e 30 % obbligazioni e rischio 5.
    Il secondo a minore importo con rischio 3 a composizione mista, giusto per non tenerli fermi nel C/C ma sempre disponibili per eventuali necessità.
    La ringrazio per la sua disponibilità e chiarezza e le faccio i complimenti per la sua professionalità.
    cordiali saluti.
    Cladoma

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