Dopo la conferma del fixing a -0,329% in data 01/09/2017, gli operatori del Liffe rappresentano una riunione del board Bce per giovedi prossimo senza cambiamenti nei tassi base (Refi 0%) con la previsione di metà settembre allineata a -0,33% per l’Euribor 3 mesi.
Dalla limatura delle attese per le scadenze di marzo e giugno 2018, rispettivamente viste a -0,315%% e -0,295%, si avvertono le preoccupazioni dei banchieri centrali per un tasso di cambio troppo alto che attenua, o addirittura rinvia, la riduzione del programma di acquisti in titoli obbligazionari nell’area della moneta unica.
Al di là di come potrà essere delineata la fase finale del Quantitative Easing, la curva dei futures Eonia sul Liffe prosegue ad escludere cambiamenti nel tasso sui depositi (-0,4%) per la prima metà dell’anno prossimo.
La curva dei tassi impliciti nei derivati sull’Euribor 3 mesi, invece, a inizio settimana ha risentito dell’avversione al rischio per il lancio dei missile nordcoreano sui cieli del Giappone: tasso limato in quota -0,22% per dicembre 2018.
Previsioni invariate giovedi, quando l’inflazione preliminare nell’area euro di agosto è cresciuta oltre le attese degli economisti ma per motivi imputabili ai prezzi dell’energia ed è comunque rimasta a distanza dal cancelletto.
Differenziale tre centesimi massimo negativo a sette giorni per l’Euribor 3 mesi di metà 2021 a 0,4%.
Euribor 1-6-12 mesi rispettivamente a -0,373%, -0,273% e -0,161% (fonte dati: Gruppo Kairos).
Giovedi scorso depositi overnight usati per 605 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 1.248 miliardi.
(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs dell’8 settembre 2017”)