La Bce conferma tutto, anche i tassi

Ripetitive, quasi monotone le parole pronunciate oggi da Trichet che ha parlato di ripresa economica incerta, diseguale, e di tempi non ancora maturi, né meglio definiti, per avviare a pieno titolo la exit strategy (http://www.questidenari.com/?p=1602).

Però è giunto un elogio, meritatissimo ad avviso di chi scrive, riguardante l’operato del Financial Stability Board (Fsb) guidato da Mario Draghi, nell’intento di riorganizzare la regolamentazione dei mercati finanziari – il nostro Governatore, non più tardi di qualche mese fa, aveva ammonito che il trascorso apice della crisi, fondamentalmente, non era stato di grande insegnamento per le banche, imperterrite nel continuare a praticare manovre “pericolose” con gli strumenti della finanza creativa.

La conferma dei tassi base, fra cui il costo del denaro all’1%, non aggiunge altro alle parole del numero 1 della Bce (fonte: IlSole24Ore).

Volendo trarre indicazioni aggiuntive dai comportamenti delle autorità di politica monetaria, dovremmo riferirci a William Dudley, presidente della Fed di New York, che ha parlato di un periodo di 6 mesi per la stabilità dei tassi americani. Se non giungono manovre immediate da oltreoceano, diviene ancora più improbabile un rialzo dei tassi nel vecchio continente.

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