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Intesa Sanpaolo: risultati 2009 e prospettive 2010

Tenuta dei ricavi, riduzione dei costi operativi e contenimento delle rettifiche sui crediti hanno permesso a Intesa Sanpaolo di chiudere l’esercizio 2009 con un utile netto pari a 2,8 miliardi di euro, in salita del 9,9% rispetto all’anno precedente, e con previsioni al rialzo. Al risultato ha contribuito il rilascio di imposte differite per 511milioni nel 1° trimestre 2009. L’utile netto normalizzato (al netto delle componenti non ricorrenti) si attesta a quota 2,6 miliardi (-28,4%).

Intesa Sanpaolo pagherà un dividendo di 8 centesimi di euro per ogni azione ordinaria e 9,1 per ogni risparmio.

Rafforzata la solidità patrimoniale: il Tier 1 ratio è pari all’ 8,4% (contro il 7,1% del 2008) dopo la distribuzione del dividendo, il core Tier 1 ratio è pari al 7,1% (6,3% al 2008) ed il coefficiente patrimoniale totale è all’11,8% (10,2% a fine 2008).

In termini di grandezze economiche, i proventi operativi netti sono stati pari a 17,48 miliardi (-2% rispetto al 2008) da interessi netti per 10,486 miliardi (-9%), con la componente da attività bancaria commerciale quasi immutata e quella da attività di gestione, intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli) in calo dell’11,2%. Il risultato dell’attività di negoziazione è stato di 1,12 miliardi (contro la perdita di 53 milioni dell’esercizio precedente).

Fonti: IlSole24Ore, Milano Finanza

(per lo stacco del dividendo del 24 maggio 2010 si veda http://www.questidenari.com/?tag=24-maggio-2010)

(per il bilancio Intesa Sanpaolo al 31/12/2010, il bilancio del I° trimestre 2011, il pagamento dei dividendi per azioni ordinarie e risparmio ed i dettagli dell’aumento di capitale a maggio 2011 si legga http://www.questidenari.com/?p=4213)

Terna: risultati 2009 e prospettive 2010

L’utile netto di Terna per l’esercizio 2009 è salito a 354milioni di euro (+17,8%) se si scorpora la plusvalenza (circa 400milioni) derivante dalla cessione della controllata brasiliana Partecipacoes.

Con un dividend yeld al 6%, il Cda ha proposto una cedola a 0,19 euro da pagare il 24 giugno (stacco cedola al 21 giugno) al netto dei 7 centesimi già corrisposti in acconto.

I ricavi di Terna pari a 1,36 miliardi di euro (+13,8%), che indicano il 2009 come miglior esercizio per risultati di bilancio, sono derivati principalmente dalla revisione del sistema tariffario della capogruppo e dall’ampliamento del perimetro di consolidamento (cfr. acquisizione Telat).

La crescita degli investimenti (+17,7%) giunti a superare quota 0,9 miliardi – di cui 624 milioni soggetti a incentivi di sviluppo – si presta ad essere paragonata alla crescita dell’indebitamento finanziario netto, passato dai 2,95 miliardi del 2008 a quota 3,75 (una volta e mezzo l’Ebitda).

Il 2010 di Terna sarà caratterizzato da investimenti per la riduzione della congestione della rete, per la rimozione dei vincoli legati alle fonti di generazione rinnovabili, per lo sviluppo del fotovoltaico  e per l’acquisto di Retrasm, grazie al quale Terna sarà in possesso della quasi totalità della rete di trasmissione nazionale.

Con l’avvenuto accesso ad un finanziamento di durata ventennale e rimborso in rate semestrali a partire dal 5° anno, Terna ha ottenuto 73milioni di euro dalla Banca Europea per gli Investimenti (Bei) per collegare la Sardegna al resto della Penisola a mezzo cavo sottomarino ad alta tensione.

Fonte: Milano Finanza

Risultati 2009 Enel: più utile, meno dividendo

La diffusione dei risultati Enel 2009 e delle prospettive future non sembra aver confermato le attese di tutti gli operatori.

Il consiglio di amministrazione Enel ha approvato un utile 2009 di 5,395 miliardi di euro (+1,9% annuo) ed ha proposto all’assemblea un dividendo pari a 0,25 euro per azione (di cui 0,10 già anticipati lo scorso novembre) che sarà pagato a partire dal 24 giugno prossimo (stacco della cedola il 21 giugno). Detta quota è inferiore alla cedola dell’esercizio precedente (0,49 euro per azione): come la società aveva annunciato, il cambiamento nella politica dei dividendi ha comportato l’abbandono dell’importo garantito e l’adozione della scelta di distribuzione di un importo pari al 60% dell’utile netto ordinario di gruppo.

L’utile consolidato su cui si calcola il dividendo è stato di circa 4 miliardi di euro nel 2009, cifra confermata per il 2010 nell’aggiornamento del piano industriale 2010-2014, come pure sono stati ribaditi la politica dividendi, col pay-out al 60% che farebbe lucrare 0,25-0,26 euro per azione nei prossimi anni, ed il target Ebitda del piano a 16 miliardi di euro per il 2010.

Enel ha confermato l’obiettivo della riduzione dell’indebitamento a 45 miliardi per la fine 2010 (dismissioni per 7 miliardi) ed ha annunciato il deposito del prospetto per l’Ipo di Enel Green Power (Egp) presso le autorità competenti della Consob entro la fine del prossimo aprile. La stima dell’Ebitda di Egp per il 2014 raggiunge quota 2,1 miliardi di euro.

Fonti: Milano Finanza, IlSole24Ore

(per il pagamento dell’acconto sul dividendo Enel 2010 si veda http://www.questidenari.com/?p=3038)

(per gli aggiornamenti prima dell’Ipo di Enel Green Power si veda http://www.questidenari.com/?p=3094)

(per la fissazione del prezzo massimo di collocamento delle azioni relative all’Ipo di Enel Green Power si veda http://www.questidenari.com/?p=3115)