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Previsioni Euribor dell’11 dicembre 2015

Dopo il sostanzioso ripensamento delle aspettative che aveva fatto seguito alla riunione della Banca centrale europea, la visione sui tassi di interesse torna ad assumere profili di razionalità consoni ai dati sugli scambi effettivi di denaro e allo stato dell’economia.

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 11 dicembre 2015)

Se nel primo giorno del periodo di mantenimento della riserva obbligatoria l’utilizzo dei depositi overnight non ha eguagliato l’ammontare di ottobre, tuttavia la cifra totale comprensiva dell’uso dei conti correnti presso Bce ha toccato il nuovo massimo a due anni superando quota 702 miliardi, specchio di una condizione di eccesso di liquidità avviato verso i seicento miliardi di euro.

Altra novità di rilievo, due giorni prima che divenisse operativo il tasso sui depositi a quota -0,3%, è stata rappresentata dal superamento del vecchio limite per l’Euribor 1 settimana, per la prima volta a quota -0,206%. Mercoledi Eonia a -0,235%.tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 11 dicembre 2015)

L’Euribor 3 mesi, superata l’incertezza di lunedi, è tornato a scendere giorno dopo giorno fino al nuovo minimo -0,128% dell’11 dicembre 2015.

Chiudono in diminuzione rispettivamente a -0,189%, -0,038% e 0,063% i tassi Euribor 1-6-12 mesi (fonte dati: Aritma).

Le notizie poco confortanti sui numeri espressi dalla Germania in materia di produzione industriale, importazioni ed esportazioni, come pure la conferma della crescita modesta del Pil europeo nel terzo trimestre dell’anno, completano il quadro di una settimana all’insegna della revisione al ribasso per i tassi attesi lungo tutta la scaletta.

La discesa dell’Euribor 3 mesi, -0,16% a marzo secondo le contrattazioni degli operatori sul mercato Liffe maturate in data 11/12/2015, procederà sempre più lentamente fino a dicembre 2016, quando raggiungerà il minimo di quota -0,195%.

Euribor 3 mesi in risalita nel secondo trimestre 2018, prossimo a transitare in territorio positivo secondo una rivisitazione dei tassi future che lima attorno ai dieci centesimi le previsioni della settimana scorsa. Come si osserva dal grafico, le correzioni degli operatori sul mercato di Londra seguono andamento sempre crescente nel tempo.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 18 dicembre 2015”)

Previsioni Euribor del 27 novembre 2015

L’analisi differenziale a sette giorni consente di concludere che, nel mese di novembre, è aumentata la velocità di discesa per l’Euribor 3 mesi, in data 27/11/2015 fissato al nuovo minimo storico di quota -0,113% ed in calo diciotto millesimi rispetto al venerdi precedente.

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 27 novembre 2015)

Euribor 1-6-12 mesi rispettivamente a -0,16%, -0,04% e 0,048% (fonte dati: Aritma).

Pur in presenza di qualche momentanea incertezza, la discesa generalizzata per i tassi di interesse sui prestiti fra banche commerciali europee non è stata fermata neppure dalla riduzione dell’eccesso di liquidità nel sistema stimata in media nell’ordine di una decina di miliardi di euro. L’Euribor 2 settimane ha toccato quota -0,166%.

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 27 novembre 2015)Lunedi scorso gli operatori del Liffe hanno opportunamente considerato i movimenti del mercato interbancario attraverso limature minime dei tassi future sulle scadenze dei prossimi trenta mesi, ma nel contempo hanno rivisto verso l’alto le previsioni dell’anno 2019 e seguenti per via della stima Markit Flash PMI sull’Eurozona di novembre che ha segnalato il record di crescita e creazione per i posti di lavoro negli ultimi quattro anni e mezzo.

La curva dei tassi impliciti nei futures sull’Euribor 3 mesi, al 27 novembre 2015, tende ad abbassarsi e mantiene la propria forma ma le limature che riguardano le scadenze di breve termine (-0,195% a metà dicembre) superano quelle immediatamente successive (-0,23% a giugno 2017). Giovedi 3 dicembre, giorno della prossima riunione in programma per il direttivo Bce, probabilmente sarà comunicato un duplice intervento: il potenziamento del Quantitative Easing, fors’anche prolungato nel tempo, ed il taglio per dieci punti base del tasso sui depositi. Tuttavia il cancelletto per l’eleggibilità dei titoli, attualmente pari a -0,2%, potrebbe subire una decurtazione maggiore o essere addirittura eliminato: troverebbe così giusta motivazione l’atteggiamento di speculatori che hanno acquistato titoli obbligazionari a due anni ad un rendimento prossimo a quota -0,4%, scommettendo su prossimi rialzi di prezzo molto forti indotti dall’attività di rastrellamento dell’istituto centrale europeo a cui rivendere la stessa attività.

Euribor 3 mesi visto a 0,035% a settembre 2018.

Giovedi scorso depositi giornalieri usati per 149 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 502 miliardi.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs del 4 dicembre 2015”)

Previsioni Euribor del 20 novembre 2015

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 20 novembre 2015)

Le attese per il potenziamento del programma di acquisti in titoli obbligazionari, pubblici e privati, e per l’abbassamento del tasso sui depositi presso Bce rivestono un ruolo primario ai fini della dinamica seguita dai tassi sul Liffe e sul mercato interbancario, dove l’Euribor 3 mesi ha proseguito in discesa per oltre un centesimo fino a quota -0,095% del 20/11/2015.

Andamento rivolto verso il basso nel corso della settimana anche per l’Euribor 1 mese (-0,151%) che è stato il primo parametro in ordine temporale ad erodere la maggiorazione applicata ai fini della determinazione degli interessi nei contratti di mutuo a tasso variabile stipulati fino a febbraio di quest’anno.

Euribor 6-12 mesi rispettivamente a -0,024% e 0,068% (fonte dati: Aritma).

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 20 novembre 2015)Anche questo venerdi la scaletta dei tassi Euribor 3 mesi previsti, secondo estrapolazioni dai derivati del 20 novembre 2015, propone valori al di sotto dell’attuale limite negativo dello 0,2% imposto dall’istituto centrale: beneficio massimo in termini nominali per i mutuatari con quota -0,25% a dicembre 2016.

L’osservazione della tabella rende chiaro il ribasso delle attese già dalle prime scadenze: quota -0,165% tra meno di un mese.

La lenta risalita dell’Euribor 3 mesi a partire dal 2017 riporterà il tasso in territorio positivo passando per quota -0,01% di metà 2018.

Nel complesso la curva dei tassi future presenta variazioni negative nell’arco di sette giorni che incidono in maniera progressiva, spesso senza trovare ragione nei market mover tradizionali: limature sotto i tre centesimi registrate nella giornata di martedi, quando avrebbero potuto produrre effetto opposto l’inflazione Usa core su base annua, risultata in salita all’1,9% ad ottobre, e l’indice Zew sulla fiducia degli investitori tedeschi a novembre in forte miglioramento.

Venerdi variazioni al ribasso diffuse, invece, quando Draghi spiega che intervenire col tasso sui depositi comporta la velocizzazione per la circolazione delle riserve delle banche.

I riversamenti fiscali della settimana, che hanno ridotto per circa trenta miliardi di euro l’eccesso di liquidità, hanno appena scalfito la discesa dei tassi sul brevissimo (Euribor 1 settimana comunque a -0,158% giovedi scorso) e limitato visibilmente l’uso dei depositi giornalieri (173 miliardi di euro) e dei conti correnti presso Bce (469 mld).

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 27 novembre 2015”)

Previsioni Euribor del 13 novembre 2015

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 13 novembre 2015)Mentre prosegue in maniera incessante la discesa dell’Euribor 3 mesi, che in data 13/11/2015 tocca il nuovo minimo storico a -0,083%, il fatto culmine della settimana è rappresentato dalla discesa delle previsioni per la prima volta al di sotto della soglia minima -0,2% fissata dalla Bce per il tasso sui depositi giornalieri e per i rendimenti dei titoli obbligazionari oggetto del programma di acquisti.

L’ondata ribassista coinvolge anche gli altri tassi interbancari grazie all’eccesso di liquidità nel sistema, stimato in crescita a 570 miliardi di euro, e al consolidamento delle attese di rinforzo delle misure ultraespansive dopo le parole di Draghi in audizione al Parlamento europeo: al termine della settimana l’Euribor 1 mese quota -0,137%.

Euribor 6-12 mesi rispettivamente a -0,011% e 0,082% (fonte dati: Aritma).

Euribor 1 settimana a -0,154% mercoledi scorso, sempre più vicino all’attuale limite -0,2%.tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 13 novembre 2015)

Venerdi delude nel complesso, ma soprattutto risulta inferiore al dato precedente secondo Eurostat, la stima preliminare del Pil terzo trimestre nei Paesi della zona Euro. Se la percezione di un rafforzamento del programma Quantitative Easing si associa alle attese di un taglio per i tassi fissati dalla Banca centrale, allora gli istituti di credito europei avranno convenienza a prestarsi denaro vicendevolmente in base a condizioni di costo meno penalizzanti rispetto a quelle stabilite dall’autorità monetaria: in tal senso si motivano le previsioni dell’Euribor 3 mesi tra quota -0,205% di giugno 2016 e -0,21% di settembre dello stesso anno, secondo i tassi impliciti nei futures sul mercato Liffe del 13 novembre 2015.

Ovviamente la revisione al ribasso riguarda anche le scadenze più vicine: Euribor 3 mesi in ulteriore discesa a -0,145% per metà dicembre prossimo, quasi cinque centesimi sotto il dato di venerdi scorso.

L’estensione dell’orizzonte temporale accresce l’importanza degli assestamenti sul mercato obbligazionario che hanno guidato i movimenti dei derivati in una settimana povera di spunti macro: Euribor 3 mesi a 0,5% nella seconda parte del 2019.

A partire da settembre 2020 si attenuano le limature che gli operatori di Londra attribuiscono ai tassi futuri, meno mossi sulle scadenze di lungo termine dove permane il superamento della soglia 1%.

Giovedi scorso depositi overnight usati per la cifra record di 191 miliardi di euro, esemplificativa delle difficoltà di circolazione tra banche commerciali delle riserve in eccedenza, e conti correnti presso Bce utilizzati per 487 miliardi.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 20 novembre 2015”)

Previsioni Euribor del 6 novembre 2015

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 6 novembre 2015)La crescita continua della liquidità di sistema fa scendere tutti i tassi interbancari durante questa settimana di novembre che per la prima volta vede azzerare l’Euribor 6 mesi, poi in chiusura a -0,002%.

In termini di contratti stipulati, la maggior parte dei mutui a tasso variabile è agganciata all’Euribor 3 mesi che fa segnare il nuovo minimo -0,073% il 6 novembre 2015.

Euribor 1 mese a -0,124% ed Euribor 12 mesi a 0,096% (fonte dati: Aritma).

Anche sul brevissimo si verifica una novità: Euribor 1 settimana per la prima volta sotto quota -0,15%.

Nel corso della settimana sono apparse molto timide le reazioni dei tassi future ai dati finali di ottobre non certo esaltanti diffusi da Markit Pmi con l’indice composito, col manifatturiero e con le vendite al dettaglio in tiepida crescita.

La scossa al rialzo per i tassi previsti che riguarda tutte le scadenze arriva venerdi, quando i dati positivi oltre le attese sui posti di lavoro negli Stati Uniti e sulla disoccupazione ai minimi dal 2008 si incrociano con la stima del Pil Eurozona in salita ai livelli pre-crisi per il primo trimestre dell’anno prossimo.

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 6 novembre 2015)La spinta verso l’alto dei tassi innescata dalla Federal Reserve avrebbe portata tale da produrre effetti già sulle scadenze più immediate: in controtendenza rispetto agli attuali costi dei prestiti di denaro tra banche commerciali, l’Euribor 3 mesi è visto in quota -0,1% a metà dicembre contro la previsione -0,11% maturata sette giorni prima.

Secondo le attese degli operatori sul mercato Liffe, dai tassi impliciti nei derivati del giorno 06/11/2015 si ricava il minimo -0,145% a metà 2016 e quota -0,125% per la fine dell’anno prossimo.

L’estensione dell’orizzonte temporale di riferimento evidenzia l’aumento dei tassi ad un passo in graduale accelerazione: massima differenza a sette giorni sulle scadenze di lungo termine, quando l’Euribor 3 mesi viaggerà in direzione quota 1,3%.

Giovedi scorso in crescita sia i depositi overnight, usati per 178 miliardi di euro, sia i conti correnti presso Bce per 500 miliardi.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 13 novembre 2015”)

Previsioni Euribor del 30 ottobre 2015

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 30 ottobre 2015)La liquidità di sistema è salita a circa 525 miliardi di euro in termini di eccesso ed ha fatto registrare ancora una volta un picco massimo per i depositi overnight e per i conti correnti presso Bce nel primo giorno del periodo di mantenimento della riserva obbligatoria.

L’accumulo di moneta stampata dall’istituto centrale, poi fatta circolare in cambio dei titoli obbligazionari, e la fiducia nel prossimo intervento espansivo della Bce fanno scendere l’Euribor 3 mesi al nuovo minimo -0,068% sul mercato interbancario in data 30/10/2015.

Invece i tassi previsti sul mercato dei derivati Liffe alla stessa data, come è agevole notare dal grafico, seguono un andamento parabolico che ricalca quasi perfettamente quello della settimana passata, con l’Euribor 3 mesi in discesa a quota -0,11% per metà dicembre e a -0,15% per metà giugno 2016. Il tasso perderà il segno meno a fine 2017.tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 30 ottobre 2015)

L’entità degli scostamenti positivi sul tratto a lungo termine, quantificata in un centesimo appena per ciascuna scadenza, non accelera il ritmo della salita che porterà il parametro all’1% nel 2021.

Se al 30 ottobre 2015 le cifre non mostrano differenziali significativi, tuttavia nel corso della settimana sono stati registrati cambiamenti di rilievo.

Tra lunedi e martedi la prosecuzione del movimento al ribasso dei rendimenti sui mercati obbligazionari e la discesa dell’indice Ifo tedesco a ottobre, condizionata dalle esportazioni che risentono del momento particolare per le economie emergenti, hanno generato limature lungo tutta la scaletta.

Movimenti con punte fino a dieci centesimi, ma di segno opposto, hanno riassorbito le variazioni nella sola giornata di giovedi, quando le richieste per sussidi di disoccupazione negli Usa hanno rafforzato l’idea dell’intervento Fed a dicembre.

Infine la stima flash di Eurostat per l’inflazione annua nell’eurozona a ottobre, in lieve risalita allo 0%, venerdi non cambia le proporzioni del potenziamento della politica monetaria ultra-espansiva per inizio dicembre sul vecchio continente.

Euribor 1 mese venerdi a -0,119%, unico tasso invariato nel corso della settimana.

Scende l’Euribor 6-12 mesi a 0,006% e 0,107% (fonte dati: Aritma).

Euribor 1-2 settimane entrambi a -0,148% giovedi, quando i depositi giornalieri sono stati usati per 143 miliardi di euro ed i conti correnti Bce per 494 miliardi.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 6 novembre 2015”)