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Milano (nerazzurra) milionaria. 100 milioni per l’Inter

Arrivano altri 16 milioni di euro, che probabilmente non saranno gli ultimi, nella stagione fortunata dell’Inter.

L’accordo tra Florentino Perez e Massimo Moratti ha superato il fraintendimento sulla penale della clausola di rescissione che impediva il passaggio dell’allenatore Josè Mourinho alla Casa Blanca prima del 2012: il Real Madrid verserà subito 8 milioni nelle casse della società milanese, e successivamente i rimanenti 8, anche se il presidente nerazzurro ha lasciato intendere che valuterà la possibilità di tramutare il saldo in una contropartita tecnica (fonte: Corriere.it).

L’uomo di Setubal potrà così vantarsi di essere riuscito ad aumentare il proprio stipendio, passato dagli 8 milioni di euro annui pagati dall’Inter ai 10 promessi da Perez, anche per via della tassazione spagnola – meno penalizzante di quella italiana – che porta a stimare in 16 milioni lordi il prossimo ingaggio di Mourinho.

Lo stipendio madridista dell’allenatore, pagato dal club calcistico col fatturato più alto al mondo negli ultimi cinque anni (oltre 400 milioni di euro dal bilancio 2009), arriverebbe così a superare di molto quello dei suoi ex dirigenti, fra cui il presidente Pirelli (più di 5,9 milioni di euro) Marco Tronchetti Provera, azionista e sponsor dell’Inter, e lo stesso Moratti (oltre 2,5 milioni lordi) in qualità di amministratore delegato Saras (fonte: IlSole24Ore.com).

Ma il connubio è stato florido per tutti. Il cammino completato in Champions League ha consentito all’Internazionale di incamerare dalla Uefa circa 40 milioni di euro derivanti da introiti commerciali, per diritti televisivi e sponsor, e di incassare 18 milioni dagli spettatori presenti alle partite (maturati principalmente nei due match col Barcellona ed in quello col Chelsea – sold out da 4 milioni di euro a incontro).

Per avere idea del giro d’affari con cui l’Uefa stipula contratti e raccoglie soldi prima di distribuire alle società in base a vari parametri, si consideri ad esempio che il “cancelletto” degli ottavi di finale Champions ha fruttato all’Inter circa 13 milioni di euro a titolo di premio per l’ammissione, e 3 milioni per il superamento del turno (fonte: Ilsole24Ore.com).

E ancora, la vittoria in Europa consentirà all’Inter di partecipare alla Supercoppa di Montecarlo e al mondiale per club di Abu Dhabi (introito complessivo minimo per 12 milioni di euro), e di incassare premi extra dagli sponsor (circa 6 milioni).

Aggiungendo infine 8 milioni per merchandising diretto e royalties nell’intera stagione, si arriva alla cifra di circa 100 milioni di euro (fonte: Gazzetta.it) che pone la questione dell’utilizzo della disponibilità di cassa tra le opportunità del mercato calciatori e la politica di risanamento del bilancio.

(per i ricavi dell’Inter nella stagione 2009/2010 si legga http://www.questidenari.com/?p=3668)

L’inversione dell’onere della prova per le indagini bancarie

Con sentenza n° 24/8/10, la Ctr Puglia ha stabilito l’inversione dell’onere probatorio finalizzato a neutralizzare le presunzioni basate sulle indagini bancarie: se il contribuente non fornisce prova, la rettifica dei redditi operata dall’ufficio è da ritenersi legittima.

La sentenza origina dall’accertamento di un reddito d’impresa, superiore a quello dichiarato, in base ad un volume di ricavi correlati ai più significativi prelevamenti e versamenti bancari effettuati. Nella specie, l’amministrazione finanziaria ha chiesto al contribuente di giustificare – fatto poi non verificatosi in sede di contraddittorio e di processo tributario http://www.questidenari.com/?tag=risoluzione-controversia – esborsi e versamenti bancari corrispondenti a presunte forniture non contabilizzate.

Sul punto, la sentenza n° 172/2/09 della Ctp Bari ha precisato: la presunzione legale di equiparazione dei prelevamenti ai ricavi deriva dalla deduzione che i prelevamenti non giustificati siano indicativi dell’acquisto di beni e servizi in evasione d’imposta, e che gli stessi acquisti divengano produttivi di vendite in nero, ovvero producano ricavi sottratti a tassazione.

Successivamente la Ctp, accogliendo l’istanza del ricorrente contro il verbale di constatazione dell’ufficio, ha affermato che i verificatori avevano fondato le loro presunzioni su fatti incerti e privi delle caratteristiche di gravità, precisione e concordanza.

In proposito, la sentenza n° 84/3/10 della Ctp Enna ha precisato: i dati bancari, relativi all’incasso o al pagamento di somme, rappresentano presunzione di per sé semplice, ed assumono le necessarie qualità di certezza, gravità, precisione e concordanza solo se abbinati a documenti o fatti, anch’essi presunzione di per sé semplice, riguardanti lo stesso importo e dai quali si possa evincere la causale dell’operazione.

A seguito di appello proposto dall’ufficio, la Ctr pugliese ha ritenuto che l’inversione dell’onere della prova, posto a carico del contribuente, sia da riferirsi anche ai conti corrente bancari in relazione ai quali lo stesso abbia disponibilità operativa.

Fonte: IlSole24Ore.com

Astaldi: chiusura 2009 e prospettive future

Astaldi chiude il 2009 con l’utile netto consolidato a circa 51,5 milioni di euro (+22,2% rispetto al 2008), con i ricavi a quota 1,87 miliardi (+22,5%) e l’Ebit a 154,8 milioni (+16,8%. Ebit margin all’8,3%).

In aumento l’indebitamento finanziario netto a 467,1 milioni contro i 390 del 2008.

Il dividendo per azione proposto dal Cda è pari a 0,13 euro (stacco cedola al 3 maggio, pagamento 6 maggio).

I nuovi sbocchi di mercato ed i numeri espressi rafforzano le ipotesi delineate dalle strategie future del gruppo.

Fonte: Milano Finanza

(per la distribuzione dividendo del 2 maggio 2011 e la chiusura di bilancio 2010 di Astaldi si legga http://www.questidenari.com/?p=4103)

Juve – Bayern non è finita al 90°

Il danno che si è procurata la Juventus ieri sera, animata da un impeto autolesionistico che ha condotto i fuoriclasse bianconeri a subire il gioco e le reti di una squadra tecnicamente mediocre, non si limita alla grave sconfitta patita sul campo.

In aggiunta agli introiti Champions da cui è stata estromessa, per questa stagione persi irrimediabilmente per una cifra superiore ai 5 milioni di euro, la società Juventus ha pure subìto il crollo della quotazione di Borsa del proprio titolo, a -7,5% poco dopo le ore 10:00 di stamane.

Fonte: Il Corriere.it

(per i ricavi della Juventus nella stagione 2009/2010 si legga http://www.questidenari.com/?p=3668)

Gli introiti della Champions al calcio inglese

Nella speciale classifica stilata da StageUp-Sport&Leisure Business, i soldi distribuiti a seguito della partecipazione alla competizione calcistica della Champions League sono andati principalmente alle squadre inglesi nel corso delle ultime sei edizioni.

Il Chelsea è primo nella graduatoria dei ricavi a quota 184 milioni di Euro, seguito da Manchester United e Arsenal, mentre fra le italiane primeggia il Milan, soltanto sesto, con 130 milioni.

Si ferma a 71 milioni di Euro la Juventus, causa la mancata partecipazione alle stagioni 2006-2007 e 2007-2008.

Fonte: Il Messaggero