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Previsioni Euribor 3 mesi del 6 febbraio 2015

L’Euribor 3 mesi, costante per la prima metà della settimana e poi in discesa al 6 febbraio 2015 (fixing 0,053%), è stato specchio di una liquidità ampia e stimata in lieve salita sopra i 150 miliardi di euro che, già a inizio periodo Rob del 28 gennaio, aveva portato sui massimi da un anno l’utilizzo dei depositi giornalieri e dei conti correnti Bce.

Nella seduta di giovedi si è azzerato l’Euribor 1 mese, che venerdi chiude a 0,002%; Euribor 6-12 mesi a 0,132% e 0,261% (fonte dati: Aritma).

Brevissimo stabilmente negativo fino a giovedi.

La distensione sul mercato interbancario ha indotto gli operatori del Liffe a confermare i tassi attesi nel tratto iniziale della curva in data 06/02/2015 rispetto alla settimana passata: senza conseguenze per la decisione Bce di non accettare titoli pubblici della Grecia in garanzia (collaterali) per i finanziamenti concessi agli istituti di credito, ma con le banche che potranno comunque accedere ad un fondo di emergenza, l’Euribor 3 mesi è in lieve aumento a 0,06% per metà marzo, poi in discesa fino al minimo 0,04% per fine anno che si ripete alla prima scadenza 2016 col verificarsi di un prolungamento dell’effetto Quantitative easing.

Il tasso previsto in quota 0,205% per metà settembre 2017 dà inizio al tratto di curva di medio e lungo termine in cui la rivisitazione al rialzo dei tassi future è dovuta in parte al dato finale Markit Pmi composito Eurozona di gennaio: superiore alla stima preliminare, mercoledi l’indice ha fatto segnare il massimo da luglio scorso. Ininfluente il dato sotto le attese della produzione industriale tedesca di venerdi che segnala crescita esigua.

Depositi overnight giovedi scorso usati per quasi 33 miliardi di euro, conti correnti presso Bce in quota 236 mld.

Mercoledi prossimo saranno restituiti volontariamente quasi 9,4 miliardi di euro dalle banche europee per la tranche Ltro 2012.

(per le attese della settimana prossima sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor 3 mesi del 13 febbraio 2015”)

Previsioni Euribor 3 mesi del 30 gennaio 2015

Variazioni minime, di segno alternato, hanno condotto l’Euribor 3 mesi alla quotazione 0,054% il 30/01/2015, al termine di una settimana in cui la stima dell’eccesso di liquidità nel sistema è salita attorno ai 150 miliardi di euro nonostante il verificarsi della restituzione integrale della tranche Ltro 2011 scaduta il 29 gennaio.

Euribor 1 mese a 0,001%, sempre positivo a differenza dell’Euribor 1-2 settimane caratterizzato dal segno meno fino a giovedi; Euribor 6-12 mesi a 0,132% e 0,27% (fonte dati: Aritma).

Lunedi scorso il miglior risultato negli ultimi sei mesi dell’indice Ifo di gennaio, in rialzo rispetto a dicembre per le attese sulle esportazioni delle imprese manifatturiere tedesche aiutate dal cambio, ha fatto increspare i tassi future fino a quattro centesimi.

Ma a sorpresa giovedi, in concomitanza con il dato sulla deflazione che a gennaio ha colpito la Germania per la prima volta dal settembre 2009, gli operatori hanno rivisitato i derivati sul Liffe in modo da rendere più debole l’effetto della politica monetaria ultra-espansiva sui tassi; e ancora le medesime risultanze caratterizzano le contrattazioni di venerdi, quando l’indice dei prezzi al consumo nei diciannove Paesi peggiora a -0,6% secondo lettura flash di gennaio e la posizione politica della Grecia, ancora inconciliabile con le condizioni della Troika, sembra essere tenuta in considerazione eccessiva.

Perciò in attesa dell’operatività del quantitative easing, al 30 gennaio 2015, l’Euribor 3 mesi di metà marzo (0,065%) viene risollevato sopra il fixing per oltre un centesimo e la previsione di settembre (0,045%) abbandona quota 0 con una crescita di oltre quattro punti base nell’arco di una settimana.

L’Euribor 3 mesi, a partire dal 2016, è visto in rialzo nel mese di marzo a 0,055%.

Mercoledi saranno restituiti volontariamente dalle banche commerciali 10,82 miliardi di euro in occasione della prossima “finestra” per la rimanente Ltro 2012.

Depositi giornalieri usati giovedi per 43 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 216 miliardi (+9 mld complessivi rispetto al giovedi precedente).

(per le attese della settimana prossima sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor 3 mesi del 6 febbraio 2015”)

Previsioni Euribor 3 mesi del 31 ottobre 2014

Accolto senza sussulti sul mercato interbancario l’esito degli stress test sui bilanci bancari, che in base ai criteri Basilea hanno penalizzato gli istituti di credito italiani tra i big europei attribuendo rischio maggiore ai prestiti all’economia reale a scapito dei derivati molto presenti in Germania, l’andamento dei tassi a inizio settimana ha proseguito in linea con i precedenti rialzi minimi.

La successiva evoluzione verso una fase di stabilità si lega alla ricostituzione di un adeguato “cuscinetto” di liquidità a cui hanno contribuito le aste Bce a una settimana e a tre mesi col saldo positivo dei flussi finanziari: costante da lunedi a mercoledi, l’Euribor 3 mesi mantiene giorno su giorno quota 0,086% il 31/10/2014, così come fanno le scadenze a 1 e 12 mesi (0,01% e 0,34%); l’Euribor 6 mesi, invece, acquista un millesimo sia su base giornaliera che sul dato a sette giorni (0,189%) – fonte dati: Aritma.

Sul brevissimo giovedi scorso i tassi sono tornati negativi.

Lunedi, resi noti i risultati dei test e diffuso il dato peggiore dal 2012 relativo al sesto calo consecutivo dell’Ifo in Germania, indicatore del grado di fiducia degli imprenditori ad ottobre, i tassi future estrapolati dai derivati di Londra sono rimasti inalterati. Le prime variazioni degne di nota sono state registrate soltanto giovedi, quando la comunicazione degli indici macroeconomici in Europa ha prodotto limature fino a quattro centesimi sul medio termine.

Nonostante la lettura preliminare dell’inflazione di ottobre nell’area euro, salita allo 0,4% su base annua, il 31 ottobre 2014 la curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti subisce ancora pressioni verso il basso ma non cambia forma né lascia ipotizzare nuove decisioni in materia di politica monetaria per la prossima riunione Bce del 6 novembre: il tasso previsto per metà dicembre 2014 è pari a 0,1%, ancora in rialzo sul fixing, ed i tassi attesi a metà anno prossimo e a giugno 2017 scendono rispettivamente al minimo 0,085% e a 0,285% (meno quattro centesimi sul venerdi precedente).

Annunciati 3,85 miliardi di euro per i rimborsi Ltro di mercoledi prossimo.

Giovedi depositi overnight usati per 32 miliardi di euro e conti correnti presso Bce a quota 207 mld, ovvero quaranta miliardi di euro sopra il totale della settimana prima.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs a novembre 2014”)

Previsioni Euribor 3 mesi del 24 ottobre 2014

L’impostazione lievemente rialzista dei tassi ai quali è avvenuto lo scambio di denaro sul mercato interbancario, nella settimana contraddistinta dalla finestra dei riversamenti fiscali di fine mese, ha riguardato tutte le scadenze: fixing a 0,085% per l’Euribor 3 mesi il 24 ottobre 2014, fermo sul valore di giovedi ma cresciuto quattro millesimi rispetto a venerdi scorso; quota 0,012%, 0,188% e 0,341%, rispettivamente, per l’Euribor 1, 6 e 12 mesi (fonte dati: Aritma).

In risalita pure il brevissimo, dove l’Eonia e l’Euribor 1-2 settimane sono tornati positivi nelle ultime sedute.

Anche sul Liffe i tassi future hanno seguito l’intonazione rialzista sulle prime scadenze in scaletta mentre sul tratto a medio termine, dopo il dato flash dell’indice Markit Pmi che torna ad aumentare in ottobre grazie al manifatturiero nell’eurozona di matrice tedesca, le increspature di giovedi sotto i quattro centesimi hanno riportato la curva praticamente agli stessi livelli di fine settimana scorsa.

In data 24/10/2014, quando tutto è fermo perché prevale l’attesa per la diffusione dei risultati relativi agli stress test sulle banche europee, i tassi impliciti nei derivati sull’Euribor 3 mesi segnalano rialzo a quota 0,115% per metà dicembre 2014 e confermano il minimo relativo invariato a 0,1% per metà dell’anno prossimo. Euribor 3 mesi sopra lo 0,5% a fine marzo 2018.

Annunciate dalle banche commerciali restituzioni volontarie da effettuare mercoledi prossimo per quasi 5,7 miliardi di euro (Ltro 2011 e 2012).

Depositi overnight usati per 25 miliardi di euro per il terzo giovedi consecutivo nell’attuale periodo di mantenimento della riserva obbligatoria e conti correnti Bce a quota 173 miliardi, in discesa graduale compatibilmente con la diminuzione dell’eccesso di liquidità stimata nelle ultime settimane.

(per le attese della settimana prossima sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor 3 mesi del 31 ottobre 2014”)

Previsioni Euribor 3 mesi del 17 ottobre 2014

L’analisi settimanale sull’andamento dei tassi del mercato interbancario, a differenza di quanto accaduto per altri comparti finanziari, è orientata ad una conclusione di stabilità per la scadenza mensile (0,006%) e per l’Euribor 3 mesi, finito a 0,081% il 17 ottobre 2014, costante nelle ultime tre sedute ed appena due millesimi sopra il dato di venerdi scorso.

Il cuscinetto di liquidità a protezione del sistema, pur avendo subito una decurtazione che lo ha portato poco sopra i 110 miliardi di euro stimati, è rimasto in grado di assicurare i propri effetti nei giorni che precedono la divulgazione dell’esito degli stress test sui bilanci bancari e la finestra dei riversamenti fiscali del mese.

Restano fissati rispettivamente a 0,185% e 0,34% i tassi a scadenza 6-12 mesi (fonte dati: Aritma).

Anche sul brevissimo i tassi di interesse (negativi) si sono mantenuti stabili.

Martedi il crollo dell’indice Zew di ottobre che segnala la fiducia degli investitori in Germania, finito in negativo per la prima volta dal 2012 contestualmente al vigoroso taglio della stima sul Pil tedesco di quest’anno, non ha modificato in misura sensibile le aspettative degli operatori sul mercato dei futures di Londra ma ha prodotto limature inferiori ai quattro centesimi. Senza il condizionamento dei mercati azionari, valutari e obbligazionari, sul tratto a medio termine della curva dei tassi attesi gli scostamenti a sette giorni rimangono contenuti nei limiti dei due centesimi: l’Euribor 3 mesi quota tra 0,15% e 0,245% per l’anno 2016.

Sulle scadenze più ravvicinate, in data 17/10/2014, i tassi impliciti nei derivati sull’Euribor 3 mesi continuano a segnalare aspettative rialziste, sia pure molto limitate, accentuano la risalita a quota 0,105% per metà dicembre 2014 e inglobano di nuovo l’effetto calmierante sui prestiti in denaro nella zona euro in conseguenza della prossima erogazione Tltro (quota 0,1% per metà giugno 2015).

Giovedi depositi overnight utilizzati per 25 miliardi di euro (come il giovedi prima) e conti correnti presso Bce per 187 mld.

Annunciati dalle banche commerciali per mercoledi prossimo rimborsi Ltro 2011 e 2012 per 5,8 miliardi di euro (come per l’ultima restituzione volontaria).

(per le attese sui tassi variabili di mutui e obbligazioni della settimana prossima: “Previsioni Euribor 3 mesi del 24 ottobre 2014”)

Previsioni Euribor 3 mesi del 10 ottobre 2014

Si mantiene consistente l’eccesso di liquidità nel sistema, diminuito in settimana per circa 10 miliardi di euro, e si confermano stabili i depositi giornalieri presso la Bce, utilizzati dalle banche per 22 miliardi a inizio periodo Rob (8 ottobre). La fissazione del tasso negativo (-0,2%) con cui vengono penalizzati gli istituti di credito europei aventi riserve in eccesso, sinora, ha prodotto la manifestazione di tassi negativi per la scadenza giornaliera dell’Euribor (Eonia mercoledi a -0,015%) e per le scadenze settimanali.

L’Euribor 1 mese permane poco sopra lo zero (0,006%) e l’Euribor 3 mesi perde due millesimi in sette giorni (0,079% il 10 ottobre 2014). Chiudono la settimana a 0,178% e 0,333%, rispettivamente, l’Euribor 6 mesi e l’Euribor 12 mesi (fonte dati: Aritma).

Gli operatori del Liffe, in data 10/10/2014, ritengono che l’Euribor 3 mesi si manterrà sempre al di sopra del livello attuale: in particolare, sul tratto a breve termine, il parametro più usato per il calcolo degli interessi nei mutui a tasso variabile dovrebbe salire a 0,095% a metà dicembre e poi, grazie alla seconda erogazione Tltro sulla quale si concentrano attese di maggior successo rispetto ai numeri della prima tranche, tornare a scendere fino a 0,085% a metà dell’anno prossimo.

Le quotazioni attese tra fine 2015 e settembre 2016 si mantengono invariate rispetto a sette giorni fa, mentre per le successive scadenze le limature arrivano a sette centesimi.

Lunedi scorso il tratto a medio termine della curva dei tassi previsti ha risentito negativamente sia del crollo degli ordini all’industria in Germania, giù del 5,7% mensile ad agosto dopo il +4,9% di luglio secondo la discesa peggiore dall’agosto 2009, sia della caduta a settembre delle vendite al dettaglio misurate dall’indicatore Markit nell’Eurozona alla velocità più elevata degli ultimi diciassette mesi.

Anche la consistente revisione al ribasso delle previsioni sulla crescita del Pil in Germania, per la debolezza della domanda interna ed estera e per la fragilità della generale condizione economica europea, ha inciso sull’abbassamento dei tassi impliciti nei futures sull’Euribor 3 mesi: attesa quota 0,6% per inizio settembre 2018.

Annunciati rimborsi Ltro per quasi 5,9 miliardi di euro mercoledi prossimo.

Giovedi scorso depositi overnight a quota 25 miliardi di euro e conti correnti presso Bce usati per 200 miliardi.

(per le attese della settimana prossima sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor 3 mesi del 17 ottobre 2014”)