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Riforma del Codice della Strada: le sanzioni pecuniarie a partire da luglio 2010

Con l’approvazione odierna del Senato, diviene legge il nuovo codice stradale.

In attesa della pubblicazione in Gazzetta ufficiale, ecco alcune anticipazioni riguardanti in particolare le multe comminate ai trasgressori:

–        per i neopatentati (per i primi 3 anni di guida) ed i conducenti professionali (camionisti, conducenti di autobus e tassisti) sono previste le seguenti sanzioni operative già dal prossimo venerdi 30 luglio 2010, oltre alla sospensione della patente (eccetto il caso “a”):

a) multa da 155 fino a 624 euro per tasso alcolemico rilevato inferiore a 0,5 g/l. Multa raddoppiata in caso di incidente

b) multa fino a 2.666 euro per tasso alcolemico rilevato compreso tra 0,5 e 0,8 g/l

c) multa fino a 4.800 euro per tasso alcolemico rilevato compreso tra 0,8 e 1,5 g/l. Sanzione aumentata di 1/3 per chi è alla guida di un mezzo pesante

d) multa fino a 9.000 euro per tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l

–        per tutti i conducenti, con sanzioni raddoppiate in caso di incidente:

a) multa fino a 2.000 euro per tasso alcolemico rilevato compreso tra 0,5 e 0,8 g/l

b) fino ad 1 anno di carcere, sospensione della patente fino a 2 anni e revoca della patente in caso di recidiva per tasso alcolemico rilevato superiore a 1,5 g/l.

E’ bene che i conducenti assuntori di farmaci, l’effetto dei quali sia rilevabile dall’etilometro, portino con loro la documentazione medica.

–        per una sola volta, a seguito di accertamento e pur in mancanza di incidente, la pena detentiva e pecuniaria potrà essere sostituita con lavori di pubblica utilità da parte di coloro che siano stati trovati alla guida in stato di ebbrezza, per la durata prevista dalla sanzione detentiva e corrispondentemente alla conversione di ogni giorno di lavoro di pubblica utilità in euro 250 di pena pecuniaria.

–        multa fino a 2.000 euro per chi supera di oltre 40 km/h il limite di velocità, fino a 3.119 euro per chi supera il limite di oltre 60 km/h.

–        sono previste sanzioni per chi conduce minicar e ciclomotori che superano la velocità di 45 Km/h (fino a 1.559 euro), e per chi produce o commercializza gli stessi mezzi (fino a 4.000 euro) o per il meccanico che ne elabora i motori (fino a 3.119 euro). Norma operativa dal prossimo venerdi 30 luglio 2010.

–        i 17-enni possono guidare se accompagnati da una persona che abbia conseguito la patente B da almeno 10 anni, non possono trasportare persone e devono esporre sull’automezzo l’acronimo “GA” (guida accompagnata). In caso di violazione, la multa va da 78 a 311 euro.

–        per chi circola a bordo di veicoli con emissioni inquinanti non idonee, o durante il periodo di sospensione della patente oppure quando si trova in stato di temporanea inidoneità alla guida, è prevista una multa fino a 624 euro. Per la circolazione con veicolo sospeso in attesa di revisione, la multa arriva fino a 7.369 euro.

–        i tempi di notifica delle contravvenzioni a mezzo raccomandata scendono a 90 giorni (di calendario, e non lavorativi) successivi all’accertamento dell’infrazione. In caso di contestazione immediata, invece, sono 100 i giorni a disposizione per la notifica della contravvenzione agli obbligati in solido. Per violazioni accertate in remoto, per le quali è prevista la sanzione compresa tra 263 e 1.050 euro, è possibile omettere la segnalazione del conducente per evitare la perdita dei punti patente.

–        coloro che sono titolari di un reddito annuo inferiore ad euro 10.628,16 possono rateizzare (rata minima: euro 100) le multe di importo almeno pari ad euro 200 – col massimo di 12 rate per multe inferiori a 2.000 euro; col massimo di 24 rate per multe inferiori a 5.000 euro; col massimo di 60 rate per multe oltre i 5.000 euro.

–        bar, alberghi e ristoranti che proseguiranno l’attività oltre la mezzanotte e non metteranno a disposizione dei clienti gli etilometri saranno multati fino a 1.200 euro.

–        multa fino a 7.000 euro per la vendita di superalcolici da asporto dalle 22:00 alle 6:00 del mattino e multa fino a 10.500 euro per la vendita di alcolici e superalcolici nelle aree di servizio (autogrill) a partire dalle 22:00; multa fino a 20.000 euro per la vendita di alcolici e superalcolici nei locali pubblici dalle 3:00 alle 6:00 del mattino.

–        titolari e gestori di stabilimenti balneari che organizzeranno feste danzanti con alcolici oltre l’orario previsto 17:00-20:00 saranno multati tra i 5.000 ed i 20.000 euro.

–        chi guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sarà punito con l’arresto, la confisca del mezzo e la multa fino a 6.000 euro (la pena è aumentata di 1/3, e fino alla metà, se il conducente è camionista o neopatentato).

–        multa da 100 a 400 euro per chi getta rifiuti dall’auto.

–        multa da 389 a 1.559 euro per chi causa un incidente con danni ad un animale senza soccorrerlo, e multa fino a 311 euro per le altre persone che, coinvolte nel sinistro, non prestano soccorso (si tratta di una norma giustificata da motivi di sicurezza: si pensi alla pericolosità della carcassa rimasta sull’asfalto di un animale di grosse dimensioni). In tal caso occorre segnalare l’accaduto alle forze dell’ordine.

–        multa fino a 25.000 euro per il commercio di prodotti farmaceutici pericolosi per la guida “senza il pittogramma che indica questa pericolosità”.

–        colpite le intestazioni fittizie di autoveicoli.

Fonti web varie: IlSole24Ore.com, IlMessaggero.it

(per la trattazione completa delle sanzioni previste dalla Legge 120/10 in materia di superamento dei limiti di velocità si legga: http://www.questidenari.com/?p=2816)

(per approfondimenti sui tempi di notifica dei verbali, rateizzazione della multa e ricorso al Giudice di Pace si veda: http://www.questidenari.com/?p=2824)

(per il quadro definitivo delle sanzioni previste dal Codice della Strada 2010 in caso di guida sotto effetto di alcol e guida sotto effetto di sostanze stupefacenti si legga http://www.questidenari.com/?p=2923)

(ulteriori ed aggiornati dettagli sulle sanzioni per uso di alcol da parte di conducenti professionali, e per mancato rispetto delle durate previste per i turni di lavoro e riposo, sono reperibili alla pagina http://www.questidenari.com/?p=2979)

(per l’obbligo di uso del casco omologato ECE/ONU 22/05 in sella a ciclomotori e motoveicoli dal 12 ottobre 2010 si legga http://www.questidenari.com/?p=3079)

(per l’obbligo dei gestori a dotare l’esercizio aperto al pubblico di etilometro si legga l’aggiornamento al 13 novembre 2010: http://www.questidenari.com/?p=3292)

Lotta all’evasione fiscale: novità su cartelle esattoriali, compensazioni illecite, nuovo redditometro e transazioni col fisco

Svolta epocale nei rapporti tra contribuenti ed Agenzia delle Entrate.

Oggi servono circa due anni per partire dai controlli iniziali ed arrivare alle ganasce fiscali all’automobile o al pignoramento, passando per la cartella esattoriale (si legga http://www.questidenari.com/?tag=impugnare-cartella-esattoriale); ovvero c’è molto tempo a disposizione per gli evasori che possono intestare beni al coniuge separato fittiziamente o cedere ai prestanome.

A partire dal luglio 2011, con l’esecutività dell’avviso di accertamento, basteranno 90 giorni per completare l’intera procedura ed obbligare gli evasori al versamento delle imposte dovute.

Inoltre, sarà necessario procedere al pagamento delle somme iscritte a ruolo prima di effettuare la compensazione tra crediti e debiti fiscali, in caso residuino importi a sufficienza.

Farà la sua parte anche il nuovo redditometro (si veda la pagina http://www.questidenari.com/?tag=redditometro per gli ultimi aggiornamenti), con cui verranno contestate spese effettive esorbitanti in relazione ai guadagni dichiarati, e che farà scattare l’accertamento automatico già dal primo anno di superamento del reddito dichiarato nella misura del 20% (anziché dal secondo anno consecutivo di superamento della soglia del 25%, come avviene ora).

In ultimo, le imprese in crisi per motivi economici potranno continuare ad accordarsi sul pagamento dei debiti fiscali a mezzo transazione col fisco.

Ma in aggiunta rispetto a quanto già accade, gli imprenditori risponderanno penalmente della dichiarazione sostitutiva rilasciata in cui sono indicati i beni a garanzia delle somme dovute a titolo d’imposta; a seguito di mancato pagamento delle somme concordate, in caso detti beni non facciano più parte dell’attivo patrimoniale perché alienati fittiziamente, l’imprenditore stesso sarà sottoposto a pena detentiva da 6 mesi a 4 anni se i beni occultati hanno valore superiore a 50.000 euro, e da 1 a 6 anni se hanno valore superiore a 200.000 euro.

Fonte: Corriere.it

(per le novità sul redditometro a seguito di conversione in legge 122 del D.L. 78/2010 si veda http://www.questidenari.com/?p=2938)

Gli indicatori del nuovo Redditometro al vaglio

L’Agenzia delle Entrate continua il lavoro di aggiornamento del nuovo redditometro (http://www.questidenari.com/?p=2319).

L’ipotesi di studio, attualmente presentata agli esperti delle categorie, prevede che venga aumentato il numero degli “elementi di capacità di spesa”, basati su spese realmente sostenute, e che gli stessi indicatori siano parametrati sulla composizione del nucleo familiare e adeguati alla distribuzione sul territorio della tipologia familiare.

Secondo una metodologia che non si basa unicamente sulle statistiche, a differenza di ciò che accade per gli studi di settore, il Fisco terrà sotto controllo gli immobili posseduti, le spese sostenute per l’affitto della casa, per la ristrutturazione e per la rata di mutuo, i consumi addebitati per energia e gas; le auto possedute, le mini-car, i motocicli ed i natanti; gli acquisti effettuati in leasing o presso case d’asta; le iscrizioni a club e scuole esclusive, centri ippici e centri benessere; le spese per i viaggi all’estero e la stipula di polizze assicurative.

La contestazione del Fisco si verificherà in caso di scostamento rilevante tra quanto è stato dichiarato e quanto è stato speso, a meno che non si riesca a giustificare gli acquisti attraverso fonti di reddito non desumibili dalla dichiarazione, quali eredità o vincite al gioco.

Fonte: IlMessaggero.it

(per il successivo aggiornamento: http://www.questidenari.com/?p=2657)

L’inversione dell’onere della prova per le indagini bancarie

Con sentenza n° 24/8/10, la Ctr Puglia ha stabilito l’inversione dell’onere probatorio finalizzato a neutralizzare le presunzioni basate sulle indagini bancarie: se il contribuente non fornisce prova, la rettifica dei redditi operata dall’ufficio è da ritenersi legittima.

La sentenza origina dall’accertamento di un reddito d’impresa, superiore a quello dichiarato, in base ad un volume di ricavi correlati ai più significativi prelevamenti e versamenti bancari effettuati. Nella specie, l’amministrazione finanziaria ha chiesto al contribuente di giustificare – fatto poi non verificatosi in sede di contraddittorio e di processo tributario http://www.questidenari.com/?tag=risoluzione-controversia – esborsi e versamenti bancari corrispondenti a presunte forniture non contabilizzate.

Sul punto, la sentenza n° 172/2/09 della Ctp Bari ha precisato: la presunzione legale di equiparazione dei prelevamenti ai ricavi deriva dalla deduzione che i prelevamenti non giustificati siano indicativi dell’acquisto di beni e servizi in evasione d’imposta, e che gli stessi acquisti divengano produttivi di vendite in nero, ovvero producano ricavi sottratti a tassazione.

Successivamente la Ctp, accogliendo l’istanza del ricorrente contro il verbale di constatazione dell’ufficio, ha affermato che i verificatori avevano fondato le loro presunzioni su fatti incerti e privi delle caratteristiche di gravità, precisione e concordanza.

In proposito, la sentenza n° 84/3/10 della Ctp Enna ha precisato: i dati bancari, relativi all’incasso o al pagamento di somme, rappresentano presunzione di per sé semplice, ed assumono le necessarie qualità di certezza, gravità, precisione e concordanza solo se abbinati a documenti o fatti, anch’essi presunzione di per sé semplice, riguardanti lo stesso importo e dai quali si possa evincere la causale dell’operazione.

A seguito di appello proposto dall’ufficio, la Ctr pugliese ha ritenuto che l’inversione dell’onere della prova, posto a carico del contribuente, sia da riferirsi anche ai conti corrente bancari in relazione ai quali lo stesso abbia disponibilità operativa.

Fonte: IlSole24Ore.com

Il nuovo redditometro

Niente coefficienti, considerazione non più limitata al solo possesso di beni e investimenti: il nuovo redditometro, che affiancherà gli studi di settore, misurerà la reale capacità di spesa del contribuente in relazione al reddito dichiarato.

Così il direttore Accertamento dell’agenzia delle Entrate, Luigi Magistro, ha annunciato che i contribuenti, a partire dalla fine del 2010, disporranno di uno strumento semplice con cui misurare la propria capacità contributiva, la stessa che il Fisco si attende da chi ha speso o investito effettivamente determinate somme.

Non più 6 o 7 elementi di capacità contributiva, ma circa il triplo saranno alla base di un modello matematico-statistico che terrà in considerazione pure la composizione del nucleo familiare.

Fonte: IlSole24Ore

(Articolo correlato: http://www.questidenari.com/?p=2578)