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Previsioni Euribor 3 mesi del 27 luglio 2012

I fatti interessanti della settimana – come il cambiamento deciso da Moody’s dell’outlook portato a “negativo” sul rating della Germania e dell’Efsf, le dichiarazioni (non motivate espressamente) di Draghi sulle capacità della Bce di sostenere gli Stati europei in difficoltà e la risposta convinta delle Borse positive in chiusura giovedi e venerdi – hanno influenzato poco o nulla le attese sui tassi Euribor 3 mesi alle scadenze ravvicinate.

Invece i tassi ricavati dai futures contrattati il 27 luglio 2012, nel confronto con gli stessi della settimana prima, evidenziano a partire dall’anno prossimo rialzi via via più consistenti che avvicinano al settembre 2013 il raggiungimento dell’attuale quotazione del parametro usato per l’indicizzazione di molti mutui a tasso variabile.

Le previsioni degli operatori sul mercato Liffe per i mesi prossimi (minimo 0,32% a dicembre 2012), piuttosto, appaiono influenzate dalle vicende di un mercato interbancario dove l’Euribor 3 mesi prosegue giornalmente a segnare minimi storici (fixing 0,415% in data 27/07/2012): il fenomeno origina dalla liquidità abbondante che è rimasta praticamente invariata dopo il collocamento, operato in settimana dalla Bce, di un importo simile a quello assorbito in scadenza.

Segnali di miglioramento provengono dalla diminuzione dell’uso dei depositi presso la Bce (321 miliardi giovedi scorso) e dall’Euribor overnight (schiacciato giovedi a 0,112%); invece si riporta al livello di sette giorni prima, dopo una temporanea discesa, lo spread Euribor-Ois (0,36%).

(per le previsioni sui tassi variabili della prossima settimana: “Previsioni Euribor e Irs: agosto 2012”)

Previsioni Euribor 3 mesi del 20 luglio 2012

Anche questa settimana è trascorsa all’insegna della discesa delle quotazioni dei tassi sul mercato interbancario, come da attese.

Ha segnato un nuovo minimo storico l’Euribor 3 mesi (0,451% il fixing del 20/07/2012) mentre l’Eonia, dopo aver subìto l’abbattimento di circa 20 punti base contestuale all’azzeramento del tasso sui depositi, si è stabilizzato da tre giorni a quota 0,12%.

Le stesse indicazioni arrivano dai depositi presso Bce, per i quali l’utilizzo di 356,821 miliardi di euro non si discosta molto da quello del giovedi precedente: le condizioni di mercato dove gli scambi presentano un numero limitato, pertanto, non appaiono ancora ideali. Di nuovo in discesa, comunque, il differenziale Euribor-Ois a 36 b.p.

Dopo alcuni giorni di calma piatta, i cambiamenti nei derivati futures contrattati sul Liffe sono durati l’arco della mattinata di venerdi, quando ancora non poteva essere definitivo il dato della chiusura in territorio negativo delle principali piazze europee.

La curva dei tassi previsti subisce un ulteriore abbattimento che porta il minimo di dicembre 2012 vicinissimo a quota 0,3% e rende ancora più graduale nel tempo il movimento di risalita dell’Euribor 3 mesi: sarebbe necessario aspettare la scadenza del marzo 2014, secondo le attese del 20 luglio 2012, per tornare a vedere il parametro sui livelli attuali.

(per le previsioni sui tassi variabili della settimana prossima: “Previsioni Euribor 3 mesi del 27 luglio 2012“)

D.L. 83/2012: detrazione 50% per intervento di ristrutturazione edilizia e bonifico

Come stabilisce l’art. 11 del Decreto Sviluppo, comma 1, a partire dal giorno di pubblicazione del Decreto e fino al 30 giugno 2013, aumenta al 50% il bonus fiscale sulle ristrutturazioni edilizie e raggiunge la cifra di 96.000 euro il limite di spesa per unità immobiliare. Dal 1° gennaio 2012 fino al 25 giugno 2012, invece, la detrazione spettava nella misura del 36% col limite di spesa di euro 48 mila per unità immobiliare.

Decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83

Misure urgenti per la crescita del Paese (GU n. 147 del 26-6-2012 – Suppl. Ordinario n. 129)

Entrata in vigore del provvedimento: 26/06/2012

(omissis)

Art. 11 – Detrazioni per interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico

1. Per le spese documentate, sostenute dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 30 giugno 2013, relative agli interventi di cui all’articolo 16-bis, comma 1 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, spetta una detrazione dall’imposta lorda pari al 50 per cento, fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare. Restano ferme le ulteriori disposizioni contenute nel citato articolo 16-bis.

Pertanto la rateazione in 10 anni dell’incentivo riguarda le singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, e le loro pertinenze possedute o detenute dal contribuente che abbia fatto eseguire interventi di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo (per le parti comuni condominiali, in aggiunta agli interventi indicati, vanno considerati quelli di manutenzione ordinaria), interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali anche a proprietà comune o finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche, aventi ad oggetto ascensori e montacarichi, ed infine “relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia”.

Ai fini del beneficio fiscale, rimane indispensabile la tracciabilità dello strumento di pagamento utilizzato per le spese documentate: il bonifico (bancario o postale, anche telematico, assimilati secondo la circolare 10 giugno 2004 n. 24/E) disposto deve riportare:

–        causale del versamento che indichi le disposizioni istitutive della detrazione;

–        codice fiscale del beneficiario della detrazione (in caso la spesa venisse sostenuta da diversi soggetti, è necessario riportare il codice fiscale di ciascuno di essi);

–        codice fiscale o numero di partita Iva del soggetto beneficiario del bonifico;

–        in caso di lavori condominiali, codice fiscale sia del condominio che dell’amministratore.

Il contenuto innovativo della Risoluzione n. 55/E del 7 giugno 2012 esclude la validità del bonifico carente dei requisiti richiesti: se mancano il codice fiscale del beneficiario della detrazione, la partita Iva della ditta incaricata dei lavori e gli estremi della norma agevolativa, non è più possibile riparare fornendo a banca o Poste gli elementi mancanti ma, per accedere alla detrazione, si rende indispensabile ripetere il pagamento attraverso una nuova disposizione di bonifico completa di tutti i dati e procedere alla restituzione della somma originariamente trasferita col primo bonifico. Le motivazioni sono riconducibili alla necessità di favorire l’operatività delle banche e delle Poste che applicano la ritenuta del 4% a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta dai beneficiari dei pagamenti (art. 25 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122).

(continua “Ristrutturazione edilizia: limiti di spesa e detrazione fiscale, causale e data del bonifico per acconto e saldo)

(per le novità introdotte dalla riforma del 2012 in materia di parti comuni: “Riforma del condominio 2012: azione legale obbligatoria contro un condomino moroso, copia documenti in formato digitale, sanzioni e animali domestici“)

(ulteriori approfondimenti sulla detrazione fino al limite di 96.000 euro: “Circolare n. 13/E del 9 maggio 2013: detrazione per interventi di recupero edilizio e di riqualificazione energetica. Ravvedimento operoso e sanzioni“)

(per le novità introdotte dal decreto legge n. 63/2013: “Spese di ristrutturazione edilizia: detrazione Irpef, beneficiari e intestazione di bonifico e fattura“)

(per approfondimenti sulla corretta indicazione della causale del bonifico: “Causale del bonifico per spese di ristrutturazione e codice fiscale del beneficiario. Trasferimento della detrazione per vendita dell’immobile“)

Previsioni Euribor 3 mesi del 13 luglio 2012

Il dato più sorprendente della settimana non è il nuovo minimo storico dell’Euribor 3 mesi (0,486% al 13 luglio), la cui reazione alla politica Bce ha ricalcato quella di tutti gli altri tassi in scaletta fino ad arrivare all’Eonia, crollato a 0,128% giovedi scorso. Ha ripreso a manifestare andamento al ribasso anche lo spread Euribor-Ois, calato a 38 punti base in chiusura di settimana.

Piuttosto, nei mesi passati lo scetticismo dei centri decisionali dell’istituto centrale si era concentrato sull’efficacia del taglio al tasso sui depositi: mercoledi scorso, invece, l’uso dei depositi è andato sotto i 325 miliardi di euro (contro gli 808 del giorno prima) e poi, giovedi, si è attestato a 366,18 miliardi. Un risultato che rimane interessante anche dopo aver proceduto a depurarlo dalla componente relativa all’inizio del periodo di mantenimento della riserva obbligatoria, quando le banche europee impegnano volumi sotto la media richiesta: il paragone con i circa 700 miliardi di euro registrati all’inizio dei periodi precedenti evidenzia il dimezzamento dell’utilizzo dei depositi overnight.

Anche questa settimana gli operatori del Liffe hanno proceduto a rivedere i tassi impliciti nei futures sull’Euribor 3 mesi con movimenti al ribasso fino al termine del 2013. In data 13/07/2012 il punto di minimo della curva dei tassi previsti, che cade a dicembre di quest’anno, scende a quota 0,35%.

(per le previsioni sui tassi variabili della settimana prossima: “Previsioni Euribor 3 mesi del 20 luglio 2012“)

Previsioni Euribor 3 mesi del 5 luglio 2012 dopo l’annuncio Bce del taglio al tasso di interesse sulle operazioni principali (0,75%)

In tabella le attese del Liffe sui tassi Euribor 3 mesi di mercoledi 4 luglio, confrontati con quelli derivanti dalle contrattazioni successive all’annuncio del taglio di 25 punti base del P/T – prossimamente operativo al minimo storico dello 0,75% – diffuso nel primo pomeriggio di giovedi.

Si evidenziano ribassi generalizzati su tutta la scaletta, con variazioni giornaliere più marcate rispetto alle precedenti sedute. In particolare, spiccano diminuzioni nell’ordine dello 0,1% per il periodo giugno 2015-marzo 2016.

Il minimo di fine anno scende a 0,42%.

(per le previsioni sui tassi variabili di fine settimana: “Previsioni Euribor e Irs a luglio 2012“)

Previsioni Euribor 3 mesi del 29 giugno 2012

Il declassamento delle banche spagnole giudicate da Moody’s e le decisioni prese nella notte di giovedi dai leader dell’Eurozona non hanno influenzato l’andamento del tasso Euribor 3 mesi che, nel confronto col venerdi precedente, perde un millesimo e quota 0,653% in data 29/06/2012.

Con le Borse europee positive alla chiusura (spicca Ftse Mib +6,59%), il Liffe è apparso poco reattivo agli esiti del vertice Ue, dal quale è emerso il ruolo della Banca Centrale europea di “agente” per conto dell’Efsf e dell’Esm finalizzato a stabilizzare i mercati finanziari.

Gli operatori di Londra, a fine settimana, hanno limato di 5 centesimi i tassi entro la scadenza di metà anno prossimo ed aumentato più pesantemente gli altri ma, in buona sostanza, hanno confermato le attese di venerdi scorso, con l’Euribor 3 mesi visto al minimo di 0,49% per dicembre 2012 e sopra quota 1% nel 2015.

Molto può cambiare quando si passa dalle parole iniziali alle decisioni operative: per questo motivo la settimana prossima è attesa la prima conferma da parte della Bce, con Draghi che ha già prefigurato canali ristretti per la ricapitalizzazione delle banche attraverso i fondi europei.

Dalla prossima riunione del consiglio direttivo non è atteso il taglio del tasso di interesse sulle operazioni principali di rifinanziamento, ma potrebbe emergere l’azzeramento del tasso di remunerazione dei depositi presso la Bce atto a disincentivare gli istituti commerciali (volume sempre altissimo a quota 782,238 miliardi di euro giovedi scorso).

Sempre giovedi, Eonia a 0,331%; spread Euribor-Ois a 0,42% venerdi.

(per le previsioni di giovedi prossimo, dopo l’annuncio del taglio al costo del denaro: “Previsioni Euribor 3 mesi del 5 luglio 2012 dopo l’annuncio Bce del taglio al tasso di interesse sulle operazioni principali (0,75%)“)