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Trichet conferma i tassi ma parla di exit strategy

Anche se il costo del denaro è stato confermato pure nel mese di novembre al suo minimo storico dell’1% (http://www.questidenari.com/?p=1283), si cominciano a percepire alcuni segnali di cambiamento dalle parole di Jean-Claude Trichet, presidente della BCE.

Il numero uno dell’Eurotower, quest’oggi, ha difatti ripetuto che continuano a registrarsi segnali di ripresa economica sia a livello globale che in zona Euro, ed ha quindi invitato i governi a percorrere la via dell’allentamento del sostegno fiscale all’economia, lasciando così intendere che la exit strategy non è più molto lontana nel tempo.

I tassi, secondo Trichet, rimangono al momento appropriati: esattamente, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali resta all’1,75%, e il tasso che la stessa Banca Centrale Europea pratica sui depositi a breve termine detenuti per conto delle banche commerciali resta allo 0,25%.

Fonte: IlSole24Ore

Attese invariate sui tassi d’interesse

I dati più recenti rilevati sulla concessione dei prestiti al settore privato, in calo nella zona Euro, hanno confermato che la posizione della Bce riguardo alla politica dei tassi, dichiarata dal membro del comitato esecutivo Bini Smaghi in una delle ultime interviste rilasciate, è ferma sul mantenimento dell’attuale livello di liquidità nel sistema finanziario.

A maggior ragione, le dichiarazioni nell’occasione improntate all’attendismo rendono ancora più difficile pensare che la stessa banca centrale si adoperi per produrre una variazione al rialzo dei tassi.

Ma più che le parole, contano le azioni attualmente praticate riguardo al mercato dei covered bonds, sostenuto con l’acquisto continuativo delle obbligazioni bancarie (http://www.questidenari.com/?p=591) sinora realizzato nella misura di 1/3 dell’ammontare annunciato nel mese di luglio.

In attesa della prossima operazione di rifinanziamento (http://www.questidenari.com/?p=755) prevista per la fine dell’anno, alla luce di questo scenario è difficile attendersi repentini cambiamenti nella curva dei tassi interbancari.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Torna giù l’Euribor

 

Ha avuto subito effetto l’operazione realizzata ieri dalla BCE, che ha iniettato nel sistema finanziario la bellezza di 442 miliardi di euro nella forma del prestito alle banche al tasso fisso dell’1% (pronti contro termine – fonte: www.ilsole24ore.com).

Infatti, dopo un mese in ascesa lenta ma continuata, il tasso Euribor – a cui le banche si scambiano denaro e che rappresenta la base di calcolo della rata per i mutui a tassi variabile – ha invertito la tendenza con un netto ribasso fatto registrare dalla scadenza mensile (a 360 giorni) che, scesa di colpo allo 0,828%, si è riportata in prossimità del minimo storico fatto registrare il 18 maggio scorso.

I titolari di mutuo con adeguamento trimestrale della rata, invece, beneficeranno di una riduzione della quota interessi più contenuta dato che l’Euribor a tre mesi ha fatto registrare una minore diminuzione.