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Al via la sospensione per i mutui casa

I punti cruciali del Piano Famiglie (sospensione delle rate dei mutui) firmato a seguito di accordo tra Associazione Bancaria Italiana e Associazioni dei consumatori:

–         PERIODO DI RIFERIMENTO: intera durata degli anni 2009 e 2010

–        BENEFICIARI: le persone intestatarie di mutuo, cointestatarie o gli eredi che, nel periodo di riferimento, perdono lo stato di occupazione o entrano in cassa integrazione; le medesime persone che, nello stesso periodo, sono colpite da morte del familiare sottoscrittore del mutuo, o personalmente dalla perdita dell’autosufficienza

–         PERIODO DI SOSPENSIONE DEL PAGAMENTO RATE: almeno 12 mesi

–        RICHIESTA DI MORATORIA: da presentare a partire dal 1° febbraio 2010 (fino al 31 gennaio 2011) utilizzando i moduli che saranno disponibili presso le filiali delle banche aderenti, o scaricabili dai relativi siti web o dal sito www.abi.it. La banca potrà negare la sospensione ed inviare comunicazione al richiedente entro gg. 15 lavorativi dalla presentazione della domanda, oppure accogliere la richiesta ed attivare la sospensione entro gg. 45 lavorativi dallo stesso accoglimento della domanda

–        LIMITI: mutui di durata originaria superiore a 5 anni, stipulati per importo massimo di euro 150.000 per acquisto, ristrutturazione o costruzione dell’abitazione principale. Reddito del titolare di mutuo: imponibile non superiore ad euro 40.000/anno per singolo mutuatario. Durata massima di interruzione dei pagamenti nel periodo di riferimento: 180 gg. consecutivi. Le banche hanno facoltà di migliorare le condizioni previste dall’accordo a favore del richiedente

–        INTERESSI PASSIVI: nel periodo di sospensione continuano a maturare gli interessi da corrispondere alla banca sulla base delle condizioni di mutuo stabilite. Non sono previsti interessi di mora.

Ulteriori dettagli del Piano Famiglie nel documento tecnico e nel modulo di richiesta di sospensione rate disponibili sul sito web de IlSole24Ore (fonte).

Il tetto alla sospensione del mutuo casa

Forse ci siamo. Venerdi prossimo Abi e associazioni dei consumatori dovrebbero giungere alla firma del documento comune sulla “moratoria mutui”, il sospirato piano che consentirebbe la sospensione per 1 anno delle rate di pagamento, a partire da quelle in scadenza febbraio 2010, per determinate categorie di soggetti in difficoltà economica (http://www.questidenari.com/?p=1582). Al momento non sono previsti interessi di mora da corrispondere per il periodo di sospensione.

L’accordo riguarderebbe le persone che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2009, non sono state in grado di onorare i propri impegni nei confronti delle banche per un periodo massimo di ritardo nei versamenti pari a 180 giorni, causa la perdita del lavoro o altri impedimenti di natura fisica.

Fra i paletti fissati vi è il tetto massimo al mutuo erogato, non superiore a 150.000 euro, ed il reddito massimo del titolare di mutuo per acquisto dell’abitazione principale, fissato nella misura di euro 40.000 annui.

In ogni caso, all’atto dell’adesione la banca potrà concedere a favore del mutuatario modifiche migliorative dell’accordo.

Fonte: IlSole24Ore

LEGGI L’ACCORDO DEFINITIVO E SCARICA LA MODULISTICA: http://www.questidenari.com/?p=1732

I tassi stabili e la moratoria per le famiglie. E per gli sceicchi

Se l’Euribor a 1 mese è stato registrato in rialzo negli ultimi giorni, il motivo è da ricondursi a quell’evento che in gergo tecnico va sotto il nome di “increspatura” (http://www.questidenari.com/?p=1234).

La crisi dell’emirato di Dubai, i cui contorni non sono al momento meglio precisati al di là della richiesta di moratoria del debito di 59 miliardi di dollari per 6 mesi che ha fatto scendere il rating quasi al livello dell’Argentina, non sembra avere nulla a che fare con l’andamento dei tassi, almeno per ora. E difatti l’Euribor a 3 mesi non ha manifestato segnali di turbolenza, ma è rimasto stabile poco sotto lo 0,72%.

Anzi, le attese sulle scadenze 2011-2012 sono addirittura in ribasso, mentre quelle sulle scadenze più ravvicinate sono ferme (fonte: IlSole24Ore). Il motivo è legato alle difficoltà di ripresa economica che tutti si attendono, quelle stesse difficoltà che, tradotte in ambito micro, si sostanziano nella richiesta di congelamento delle rate di mutuo – il solo Euribor a 3 mesi, tutto sommato stabile, non può bastare a tranquillizzare il variegato popolo dei mutuatari.

Le ultime notizie ci dicono che sarebbe stato fissato un tetto, (a partire da?) 120mila euro, all’importo dei mutui da assoggettare a moratoria, e che il piano riguarderebbe pure i mutui per costruzione e ristrutturazione dell’abitazione principale, mentre ne sarebbero esclusi quelli di durata inferiore a 5 anni.

Non verrebbero applicati interessi di mora durante il periodo di sospensione, ed i beneficiari (http://www.questidenari.com/?p=1383) sarebbero solo coloro che si trovano nelle condizioni specificate tra il 30 giugno ed il 31 dicembre 2009 (fonte: IlSole24Ore).

I rumors si rincorrono e le trattative fervono tra Abi e associazioni dei consumatori. Il tempo fugge, l’Euribor non sta fermo in eterno.

Tempistica della moratoria mutui

A partire da febbraio 2010 sarà operativa la sospensione dei pagamenti relativi alle rate di mutuo prevista dal “Piano Famiglie” di emanazione ABI (moratoria dei mutui: http://www.questidenari.com/?p=1383).

Le istruzioni per l’applicazione del piano, e quindi i moduli per la presentazione delle domande di adesione a cui allegare i documenti necessari a provare l’esistenza dei requisiti, saranno disponibili per la fine del mese di novembre.

Le persone appartenenti ai nuclei familiari interessati alla sospensione di durata massima annuale potranno presentare i suddetti moduli agli sportelli bancari a partire dal prossimo 1° di gennaio, e per tutto il 2010.

Fonte: IlSole24Ore

Moratoria dei mutui e Indicatore Sintetico di Costo al tempo della crisi

Grandi novità per coloro che hanno stipulato un mutuo oppure sono interessati ad altre forme di finanziamento: tutti dovranno essere messi in condizione di appurare facilmente le condizioni di costo praticate e confrontarle con quelle di altri istituti creditizi, ed alcune categorie di persone potranno prorogare il pagamento delle rate di mutuo previste dal contratto in essere.

In particolare, l’esecutivo dell’Associazione Bancaria Italiana ha deliberato che, a partire dal 1° gennaio 2010, sarà possibile opzionare la moratoria dei mutui che sospende il pagamento delle rate fino ad un massimo di 1 anno. Sono interessate dal piano le persone che hanno perso il posto di lavoratore dipendente o sono entrate in cassa integrazione, o quelle che hanno cessato l’attività di lavoratore autonomo o sono state colpite dal decesso di uno dei familiari percettori del reddito di sostegno della famiglia (Fonte: Corriere.it).

Altro passo avanti sul fronte della trasparenza: le nuove disposizioni emanate dalla Banca d’Italia obbligheranno gli istituti di credito a specificare l’Indicatore Sintetico di Costo sulla documentazione da consegnare per legge alla clientela (foglio informativo, documento di sintesi, etc).

L’ISC, che rappresenta il tasso passivo comprensivo dell’esborso per tutti i costi sostenuti dalla clientela (tasso di interesse, commissioni, costi amministrativi e altre voci di prelievo), sarà indicato a partire dall’aprile 2010 su ogni comunicazione ufficiale (contratto, comunicazioni periodiche, pubblicità) e per varie forme di finanziamento (contratti di mutuo, prestiti personali, conti correnti per consumatori, anticipazioni bancarie, prestiti finalizzati, aperture di credito per piccole imprese con meno di 10 addetti, professionisti e artigiani).

L’operazione trasparenza dovrà necessariamente accompagnarsi alla standardizzazione delle comunicazioni che comprenderanno una serie di voci identiche a quelle di altri istituti in modo da agevolarne il confronto: il collegamento al sito web Pattichiari, effettuato dal titolare di conto corrente, mutuo o altro rapporto, consentirà il paragone con le condizioni praticate da altre banche per il prodotto o servizio similare (Fonte: IlSole24Ore).

(per gli effetti dell’introduzione dell’obbligo di indicazione dell’ISC al settembre 2010 si legga http://www.questidenari.com/?p=3044)

Le aspettative sui tassi

Le parole del ministro Tremonti prima, espresse nel corso di una trasmissione televisiva dell’emittente pubblica, e poi del presidente Confindustria Marcegaglia dichiarate durante l’assemblea degli industriali di Cremona (fonte: www.ilsole24ore.com), hanno il comune denominatore della statistica basata sulle rilevazioni empiriche più recenti.

Entrambi hanno fatto riferimento al rallentamento – registrato sia nel nostro Paese che a livello mondiale – della caduta degli ordini e del fatturato che riguarda i principali settori economici, e di conseguenza alla speranza che il peggio della crisi economica e finanziaria sia ormai passato. A supporto delle proprie asserzioni sulla fine della grande paura, Tremonti ha citato pure gli interventi governativi a sostegno dell’economia americana, con evidenti riflessi sulle scelte nostrane operate dal Ministero dell’Economia in materia dei c.d. Tremonti bond (http://www.questidenari.com/?p=333).

Gli ultimi dati sul traffico e sul commercio, così come recepiti dagli operatori di Borsa, si sono tramutati nel senso di un’inversione di tendenza sui tassi che ha finito per coinvolgere anche l’Euribor, il tasso interbancario a cui guardano con attenzione coloro che hanno contratto un mutuo casa a tasso variabile.

Se è vero che la settimana scorsa ci siamo trovati di fronte a segnali ancora timidi, è altrettanto vero che gli ultimi rialzi dell’Euribor a un mese hanno indotto gli analisti a ritenere prossima la fine della parabola discendente dei tassi.

Ma se il Centro Studi Confindustria indica difficoltà ancora per qualche mese, e i governi nazionali maggiormente alle prese con interventi a sostegno del sistema economico-finanziario dichiarano che l’economia globale ancora non fornisce indicazioni attendibili di uscita dalla crisi, le previsioni di ripresa delle Borse sono da considerarsi eccessivamente ottimistiche?

O forse, come qualcuno ha dichiarato, le aspettative degli operatori sono sempre esagerate in un senso o nell’altro, e il passaggio dal catastrofismo all’euforia è piuttosto repentino.