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Inizio attività imprenditoriale o autonoma /1

 

Nell’attuale contesto di crisi economica che coinvolge le aziende, si può assistere a fenomeni di allontanamento del personale dall’incarico di lavoro dipendente che inducono molti individui ad intraprendere un’attività imprenditoriale o, per chi ne avesse i requisiti, autonoma.

Elemento necessario per l’inizio dell’attività è la richiesta dell’attribuzione del numero della partita iva.

La partita iva è un numero di riconoscimento che viene rilasciato dall’amministrazione pubblica e contraddistingue un singolo operatore.

Non solo l’Italia, ma anche gli altri Paesi della comunità europea rilasciano il numero della partita iva: elemento differenziante è la sigla del paese emittente.

Chi volesse ottenere il numero di partita iva ha tre possibilità:

1) rivolgersi all’agenzia delle entrate (non è necessario rivolgersi all’agenzia competente per territorio – provinciale, visto che può essere rilasciato da tutte le agenzie presenti sul territorio nazionale).

2) richiederla tramite il sito del ministero delle finanze (www.finanze.gov.it)

3) rivolgersi a un intermediario abilitato (professionisti come dottori e ragionieri commercialisti, consulenti del lavoro, etc.).

Fondamentale è la compilazione del modello di richiesta che è distinto tra il modello AA7 e AA9 a seconda che il richiedente sia una persona fisica oppure una persona giuridica (società, enti, associazioni).

Il modello va compilato nei suoi vari settori, e merita particolare menzione il codice attività che definisce la categoria imprenditoriale o professionale che il soggetto va ad intraprendere.

Il codice si estrapola da una tabella denominata ATECORI dove ad ogni numero corrisponde un’attività imprenditoriale o professionale.

Su questo codice fonda i suoi presupposti il programma di controllo rilasciato dal Ministero delle Finanze denominato GE.RI.CO che effettua il controllo della congruenza tra i ricavi e le spese nei discussi studi di settore.

Altro punto da tenere sotto controllo è la dichiarazione del volume dei ricavi presunti, in quanto per le persone fisiche si apre la possibilità di optare per regimi contabili diversi, forfettario, semplificato o ordinario, in funzione delle aspettative dei proventi futuri.

Al termine di questo percorso, dopo la sottoscrizione, è possibile presentare materialmente la richiesta.

 

FINE PUNTATA N° 1 – primi adempimenti amministrativi