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Aggiornamenti sui CCTeu: scadenza e classi di investitori

Col comunicato stampa del 21 giugno 2010 il Ministero dell’Economia e delle Finanze rende noto il pool di banche a cui è stato affidato il mandato relativo al collocamento del primo CCTeu emesso con scadenza 15 dicembre 2015 (fonte in formato pdf: www.dt.tesoro.it).

Il nuovo Titolo del Tesoro (http://www.questidenari.com/?tag=ccteu), che andrà gradualmente a sostituire l’attuale CCT, si caratterizza per la cedola variabile collegata all’Euribor a 6 mesi. La struttura del titolo è stata creata per indurre all’acquisto (fra gli altri) i proprietari di immobile e titolari di mutuo a tasso variabile che intendono cautelarsi dal rischio di aumento del tasso: in caso di variazioni dell’Euribor, la cedola d’interesse del CCTeu e la quota interessi del mutuo casa procederebbero di pari passo in termini percentuali.

Non è ancora stata fissata la data del collocamento iniziale del CCTeu – forse già questa settimana o forse a metà luglio, a seconda delle condizioni di mercato – ma di sicuro l’Italia sarà il primo Paese a collocare un titolo pubblico avente le descritte caratteristiche e assistito nelle condizioni di liquidità.

Inizialmente destinato agli investitori istituzionali (banche, compagnie di assicurazione, fondi d’investimento, etc.), il CCTeu potrà essere acquistato dagli investitori retail solo successivamente sul mercato secondario, ed il suo collocamento segna l’interruzione di nuove aste programmate di CCT, ad eccezione di quelle off-the-run eventualmente richieste (fonte: IlSole24Ore.com).

(Per l’asta del 29 luglio 2010 destinata ai piccoli risparmiatori si veda: http://www.questidenari.com/?p=2799)

Nuovi Titoli di Stato indicizzati: i CCTeu sostituiscono i CCT

E’ in arrivo il CCTeu – Certificato di Credito del Tesoro indicizzato all’Euribor – emesso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Il nuovo strumento finanziario andrà a sostituire il vecchio CCT (http://www.questidenari.com/?tag=cct) gradualmente, e ciò al fine di garantirne una quantità minima in circolazione, ovvero per mantenere un adeguato livello di liquidità a tutela della regolarità nello svolgimento delle operazioni di contrattazione sul mercato secondario disposte dai possessori dei vecchi titoli. La sostituzione è motivata dai livelli di variabilità del prezzo dei CCT rilevata empiricamente negli ultimi anni, giudicata eccessiva per le caratteristiche del titolo, e dalle opportunità di protezione del patrimonio offerte ai soggetti titolari di mutui casa a tasso variabile che intendessero acquistare il nuovo strumento.

Anche il nuovo CCTeu avrà scadenza 7 anni (all’epoca dell’introduzione, almeno) e cedola variabile, ma stavolta indicizzata al tasso Euribor semestrale (rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente il primo giorno di maturazione della cedola).

Sin dall’inizio sarà offerta agli investitori la possibilità di concambio coi vecchi CCT, le cui nuove emissioni, come detto, saranno interrotte.

Fonte in formato pdf: MEF

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