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Testimonianze di attività bancarie

 

Il più antico esempio di istituto operante con finalità bancarie (http://www.questidenari.com/?p=654) ci viene dall’antica Mesopotamia, e ne abbiamo notizia da una tavoletta di argilla proveniente forse da Sippar.

La scrittura cuneiforme, incisa nel 1750 A.C. circa, ci informa che nell’antico Tempio del Dio Sole si effettuarono 14 prestiti, quasi tutti in argento: nello stesso luogo, infatti, si tenevano in deposito merci e denaro poi prestati ai privati contro obbligo di restituzione entro un tempo concordato e versamento degli interessi.

Le modalità con cui venne svolta l’attività bancaria nel corso dei secoli fu soggetta a poche modifiche sino all’epoca medioevale, quando ai mercanti-banchieri (ma non solo a loro) venne consentito di stampare carta moneta (http://www.questidenari.com/?p=630).

Risale al 1695 la banconota da 10 rixdaler – avente corso legale in talune regioni della Norvegia di allora – che consentì al mercante Jorgen Thor Mohlen di finanziare le proprie iniziative d’affari.

A seguito della relativa emissione, il mercante norvegese raccolse denari da molte persone impegnandosi a riacquistare la banconota stessa e a corrispondere interessi. Purtroppo le iniziative di Mohlen fallirono, con ovvie conseguenze sui risparmiatori.

Monete di carta

 

La necessità di muovere grandi quantità di monete scambiate nei traffici commerciali, e al tempo stesso le difficoltà incontrate nel reperimento dei metalli in alcune aree geografiche, indussero le popolazioni di fine I° millennio ad individuare nella carta una valida alternativa alla monetazione.

Considerata come un modo pratico per custodire e trasferire denaro (http://www.questidenari.com/?p=602), la carta moneta – la cui prima emissione si deve alla Cina dell’XI° secolo – venne consegnata dalle banche locali ai mercanti per liberarli dalle pesanti monete di ferro.

In cambio, la consegna materiale delle monete ufficialmente emesse dal Governo Imperiale conferì diritto all’ottenimento della ricevuta cartacea – che circolava in loro sostituzione – originando così i primi effetti bancari.