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Tana Calisto!

Alla faccia di noi diffidenti, il Cavaliere del Lavoro Calisto Tanzi aveva proferito la pura verità dicendo in televisione, ma soprattutto ai giudici, che in casa sua non potevano essere nascosti i capolavori trafugati di Ligabue, Modigliani, Manet, Monet, Degas, Cezanne, Gauguin, Picasso e Van Gogh.

La conferma ci giunge oggi dall’operato della Guardia di Finanza che ha sequestrato dipinti per una stima di 100 milioni di euro, stipati nelle case dei suoi amici e pronti per essere piazzati sul mercato – indagato per ricettazione e favoreggiamento il cognato Stefano Strini, marito di sua figlia Laura Tanzi.

Attendiamo dal Cavaliere con trepidazione, soprattutto pensando ai creditori Parmalat, nuove dichiarazioni veritiere sui conti esteri del gruppo di Collecchio.

Fonte: Il Corriere.it

Tanzi, il creditore

 

Almeno per le conseguenze in termini di immagine e messaggio sociale, le vicende di cui abbiamo notizia negli ultimi giorni continuano a farci riflettere sul trattamento riservato ai condannati dalla magistratura nell’ex Belpaese, sempre più ex.

Mentre ricorderete la signora Madoff abbandonare fast&furious la casa di Manhattan e l’argenteria ivi contenuta dopo la condanna del marito Bernard (http://www.questidenari.com/?p=809), forse non avrete ancora letto la decisione datata 20 maggio del tribunale di Parma riguardante la persona di Stefano Tanzi, figlio di Calisto (http://www.questidenari.com/?p=575).

L’ex presidente del Parma calcio, anch’egli coinvolto nel crack Parmalat e condannato – con riferimento alla sola giurisdizione italiana e dopo patteggiamento – alla pena di 4 anni e dieci mesi di reclusione, è stato ammesso tra i creditori del gruppo di Collecchio in virtù del rapporto di lavoro subordinato che lo legava all’azienda.

I legali di Stefano Tanzi, infatti, presentando i cedolini paga che dimostrano l’esistenza del rapporto lavorativo risalente agli anni passati, hanno ottenuto il riconoscimento della cifra di circa 184mila Euro che proietta il loro assistito nell’olimpo dei creditori.

Non so a voi, ma me sembra un loop iterativo: il dipendente (!) Tanzi è stato riconosciuto titolare del diritto ad essere risarcito per il danno da lui cagionato a sé stesso ………

Fonte: Il Messaggero.it

I Madoff cercano casa, gli Italiani la fiducia

 

Se a pochi giorni dalla sentenza di condanna di Bernard Madoff (http://www.questidenari.com/?p=770) la signora Ruth, sua consorte, è già impegnata nelle operazioni di trasloco verso altra abitazione causa sequestro della dimora abituale, significa che un segnale forte e chiaro arriva a tutto il mondo e a noi in particolare.

Grande la truffa, esemplare la condanna e veloce l’attività di risarcimento dei malcapitati che verranno rimborsati col ricavato dalla vendita all’incanto dell’immobile: questo deve bastarci a riflettere sulle modalità di risoluzione dei grandi scandali praticate all’estero, piuttosto differenti dalle nostre che ci hanno abituato a tempi della giustizia biblici, sentenze meno severe per pochi colpevoli che pagano per tutti (come Tanzi: http://www.questidenari.com/?p=575), e soldi svaniti nel nulla, magari sparpagliati tra chissà quante società off-shore nei paradisi fiscali.

Come scrive Sara Silano, caporedattore di Morningstar Italia (link a fondo articolo), nonostante la molteplicità di leggi e regolamenti in Italia si diffonde un clima di sfiducia crescente tra i risparmiatori che rende deboli tutti gli operatori del sistema, minando alle basi l’industria del risparmio gestito.

 

Fonte: http://www.morningstar.it/it/funds/article.aspx?articleid=81029&refsource=newsletter